Premessa: scrissi questa “poesia” quando avevo 11 o 12 anni, ora ne ho 21. Una delle poche poesie che io abbia mai provato a buttare giù. L’ho ripescata nei meandri del mio pc e rileggendola mi è dispiaciuto lasciarla lì, nel dimenticatoio. Prima di pubblicarla l’ho riletta ma ho voluto lasciarla pressoché inalterata, tranne per qualche parola che ha subito degli aggiustamenti necessari. Il motivo è semplice, rappresenta il mio modo di scrivere di dieci anni fa, a suo modo è un pezzo di storia e mi sono auto imposta di non modificarla eccessivamente per toglierle il suo spirito originario. Onestamente non so quanto possa piacere ma se qualcuno di voi la leggesse e avesse voglia di lasciare un commento sarei molto felice perché significa che non è tanto pessima.

Fratello

Fratello,

ricordi quando,

bambini,

giocavamo e ci allenavamo

per diventare cavalieri?

Kanon,

non erano forse

giorni sereni

quelli in cui,

insieme,

crescevamo?

Saga,

sono lontani come un sogno

quei giorni

in cui nulla

ci divideva

Quei giorni

in cui i dissapori

ancora erano

lontani da noi

giorni in cui

eravamo fratelli

in cui io

badavo a te

e io

ammiravo te

Kanon

Saga

Cosa è successo,

cosa ci ha divisi?

Saga,

furono le forze oscure

a dividerci.

Mai,

mai avrei voluto

Eppure Kanon

l’hai fatto,

hai fatto crescere

in me le forze oscure,

mi hai indotto

a tentare di uccidere Atena

Ora siamo di nuovo qui

cavalieri dello stesso segno.

Io ho rinnegato il passato,

ho rinnegato le forse oscure

e Poseidone.

Non sono più malvagio,

Milo mi ha riversato addosso

le sue quindici punture

anche l’ultima,

la cuspide, Antares.

Ma io ho sopportato,

i cavalieri d’oro mi hanno perdonato

Loro, non io Kanon

la tua malvagità

non potrà mai

essere rinnegata

Ora però

Combattiamo lo stesso nemico.

Io per Atena

Mi sono sacrificato

Contro Radamante.

Addio Saga,

la mia,

la tua armatura

la mando in tuo aiuto

al muro del lamento.

Addio fratello,

Saga.

Kanon,

spero un giorno

di riuscirti a perdonare.

Spero un giorno,

di poterti riabbracciare

come il fratello che sei.

Tu,

prima di me,

per Atena ti sei sacrificato.

Ora io.

Insieme per Atena

Moriremo.

Addio,

Kanon.

Di Atena cavalieri.

Di Atena Cavalieri.