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Autore: Naikes94U    21/08/2016    0 recensioni
Un mondo con due lune che risplendono in cielo.
Le avventure di un ragazzo diventato uomo in cerca della sua identità e del suo destino, cercando di comprendere la vita, e l'ordine naturale del mondo.
Un dono. Un rivale. Eserciti in lotta.
Una sola certezza: voler vivere.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Molti sono i tempi e i luoghi che l'uomo percorre componendo un viaggio fatto di scoperte e conoscenze, dove si imparano i meccanismi del cprpo, dal primo vagito dato dal fragore della nascita fino al momento in cui le membra e la mentre imparano le emozioni spesso contrastanti che animano e vivono nelle profondità dell'essere umano: odio accompagnato dall'amore, rabbia a cui segue la tranquillità, solitudine e compagnia. Tutto ciò compone solo un susseguirsi di brevi attimi tra felicità e dolore. Si imparano luoghi e nomi, la forza mutabile dell'alchimia, l'arte e la letteratura. Concetti sottovalutati, resi frivoli e sscontati, spesso tramandati dai genitori o carpiti dagli allievi. Si comprende l'arte dello stare al mondo a volte dai maestri e chi al mondo dona i figli si rivela incapace di aiutare la propria prole nel viaggio della vita, sperando che qualcuno li cresca e si occupi di questo grave compito per poi raccogliere e apprezzare il frutto del lavoro altrui, rivendicandone la paternità. Tutto ignoto a colui che percorreva a passi scalzi, in un susseguirsi di movimenti ignoti e inconsci in quell'oscurità di chissà quale valle. La mente incapace di elaborare suoni, pensieri ed emozioni. Tra quelle sponde del fiume Xihon, vagava immerso nell'nell'oblio. I suoi occhi si stringevano cercando di aguzzare la vistra tra le fronde degli alberi che percorreva da miglia e miglia. Nella mente albeggiava il vuoto. Qualcosa nel suo spirito gli urlava di non avere paura, di perseverare finché membra e spirito fossero stati in grado di proseguire. I suoi occhi iniziarono ad oscillare tra il cielo plumbeo e la massa informe in tumulto del fiume che scorreva alla sua sinistra. Non sapeva chi fosse. Nom comprendeva il mondo. La vita. Era un imvolucro vuoto. Più camminava tra gli alberi che velavano le pochi luci in cielo che lottavano per non perire alla notte, inizio a percepire gli squittii di scoiattoli che scappavano, il procedere lento di formiche verso il loro formicaio. Una vita che gli scorreva accanto in cerca di riparo dal freddo che sovraggiungeva con l'inverno. Il dolore fisico iniziò ad attanagliarli i piedi nudi che si ferivano con gli arbusti troppo deboli per sopravvivere al gelo. Tutto attorno aveva una propria logica, una struttura definita impossibile da scardinare, senza comprendere la propria collocazione in quell'insieme. Nella mente i suoi pensieri erano privi di controllo, scappavano ognu volta che sembrava riuscire a carpirne i segreti. Si sentiva vuoto, privo di identità e di scopo. I suoi passi sprofondavano solcando il fango, costeggiando le sponde del fiume verso est. Erano ormai giorni che vagava ed educava la mente al ricordo. Attanagliato dai crampi e dai dolori carnali sentiva il proprio corpo sopraffatto dalla stanchezza. Cadde a terra esausto e logorato dall'immane sforzo di restare in vita. Lentamente le gambe cedettero e il corpo spofondó sul terreno con un tonfo sordo e acutoacuto. Vuoto e senza speranza. A terra le sue membra non percepirono piu alcun suono o luce. Non sentì piu fame o sete. Chiuse gli occhi, espandendo la sua anima che urlava di resistere. In quella strana sensazione, le palpebre si riaprirono per un'istante solo intravedendo una luce che gli si avvicinava. - Forse é la luce della morte - disse, perdendo i sensi.
  
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