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Autore: Fujoshi92    21/08/2016    0 recensioni
Se ti trovavi di fronte al vampiro di Lothfur eri spacciato nessuno ti avrebbe salvato...
Genere: Azione, Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Come fili invisibili d’argento i capelli del vampiro Lothfur volteggiavano al vento, nessuno sapeva chi era,da dove venisse,il suo sesso o le sue fatture, ma una cosa era chiara alla popolazione,uccideva senza pietà,se ti trovavi d’innanzi a lui eri spacciato nessuno ti avrebbe salvato.

Un crocifisso d’argento,un paletto di legno e dell’acqua santa, I capelli neri come le piume di un corvo si andavano a raccogliersi in una lunga coda stretta, attraverso la luce di una lampada ad olio si intravedeva l’ombra di un corpicino troppo esile e snello per essere di un uomo,era una ragazza troppo minuta per essere una donna,probabilmente era di una giovane di massimo sedici anni. Con passo felino e silenzioso la figura si avvia alla porta,la apre sta per uscire quando butta lo sguardo sul logoro tavolo che adornava la stanza spoglia, “la pistola Grace, senza cosa fai” un passo dopo l’altro raggiunse il margine dove vi era l’arma e la mise nella fondina al suo posto.

L’ebbrezza dell’eccitazione  tutti quei fluidi dentro di se erano una sensazione effimera,il vampiro stava consumando il suo ultimo pasto, una giovane preda se non lo avesse incontrato quella sera passeggiando da sola in quella foresta desolata, avrebbe vissuto una vita lunga. Con brutalità lanciò il cadavere colmo di sangue tra le sterpaglie si portò le mani alla bocca e si pulì leccando le dita dalle unghie lunghe.

La giovane si diresse nuovamente alla soglia fermandosi solo per afferrare il lungo mantello di velluto viola,con velocità lo indossò poi uscì, la meta era chiara il suo contatto voleva vederla alla taverna al solito posto,le vie erano affollate di gente perlopiù ubriachi e prostitute. Quando entrò nella locanda c’era molto brusio dovuto allo spirito degli uomini,non era il posto per una donzella indifesa infatti a lei era concesso entrare, tuttavia non si distrasse dal punto in cui doveva andare.

Il mostro era sazio e ormai stanco si diresse verso una caverna buia,dove sapeva esserci il suo piccolo giaciglio,poi vi si sdraiò sopra con un braccio si coprì i suoi occhi rossi –Chi sarà la mia salvezza nel mare di grida e lamentele da me sparsovi,io Vampiro che provo pietà per la mia vittima sacrificale- disse con appena un filo di voce.

La ragazza si diresse verso un tavolo in fondo quasi isolato da tutta quella confusione,scorse un uomo robusto,sui quarantacinque anni di età,appena arrivata d’innanzi a lui, l’uomo si alzò  e sorrise in segno di cortesia, chiunque avrebbe provato conforto nel suo aspetto,probabilmente perché era un prete vistovi l’abbigliamento. Entrambe le figure si accomodarono la ragazza tolse il mantello mostrando un viso grazioso a discapito del suo carattere, fu il prete a proferire parola per primo –Salve cacciatrice-.

Il Vampiro chiuse gli occhi e sprofondò in una calma che hanno solo i morti,ma lui che altro poteva essere se non morto,il suo cuore non batteva ormai da secoli e la sua condanna era essere un assassino,il suo animo era macchiato di un’infinità di vittime, che lo giudicavano ogni qual volta sprofondava nel suo sonno etereo e la sua condanna da scontare all’inferno sarebbe stata la Gola.

-Se ho capito bene volete che uccida il tanto temuto Vampiro di Lothfur? Stavolta vi costerà il doppio-            
- Avevo già previsto la somma- sorrise poi estrasse una sacca dall’aria molto pesante,la cacciatrice controllò c’era tutto,si alzò e andò spedita fuori dalla porta nella notte fredda e scura.

Il fine olfatto del mosto lo fece svegliare di soprassalto,avvertendo una presenza nelle vicinanze,non era umana anzi l’opposto,non era nulla di umano era un diurno un mezzo vampiro,si alzò dal giaciglio riuscendo così a evitare una pallottola di legno “ una cacciatrice”.

Seccata di aver mancato il bersaglio Grace entrò nella caverna,decisa ad uccidere il Vampiro,quando venne bloccata alle spalle da qualcuno –Salvezza…- sussurrò una voce il cuore della ragazza sussultò per un istante.

Per un istante al vampiro di Lothfur parve di sentire il suo cuore riprendere vita mentre attendeva una risposta dalla Diurna, ma quello che ebbe era solo un paletto che gli lacerò dolorosamente la gamba destra,le fitte lo fecero cadere atterra in ginocchio. Le parole che susseguirono non furono per niente piacevoli –Sono qui per mandarti all’inferno- l’uomo fissò gli occhi color ghiaccio della ragazza che lo guardavano impassibili del suo dolore.

La cacciatrice estrasse la pistola e la puntò alla tempia del Vampiro che chiuse gli occhi scarlatti quasi volesse morire,d’innanzi alla scena la Cacciatrice non poté che provare pena,ritrasse l’arma e uscì dalla caverna - Chi sarà la mia salvezza nel mare di grida e lamentele da me sparsovi,io Diurna che provo pietà per la mia vittima sacrificale, sfogo della mia vendetta per il mio esistere- sussurrò con un filo di voce.

A queste parole il Mostro non poté che sentire un calore attraversargli le carni,con forza si estrasse il paletto sentendo un dolore lacerante alla gamba che durò appena un istante,visto che era dotato di una rigenerazione a dir poco immediata,che non lasciò la minima traccia di ferita. E per la prima volta nella sua esistenza rimase sorpreso, osservò la figura esile snella allontanarsi nel buio della notte.

Uscita dalla caverna la cacciatrice diede una scarica di pugni ad un albero che non reggendo la forza dei colpi si spezzò in due poi un caldo abbraccio l’avvolse e un piccolo sussurro le riscaldò il cuore.

-IN QUESTO MONDO DI SANGUE,HO TROVATO LA MIA SALVEZZA, SEI TU…-
 
  
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