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Autore: AMarie345    22/08/2016    1 recensioni
Teddy non è nato lupo mannaro. Ma chi dice che non ha la licantropia? 17 anni dopo la sua nascita, Teddy è nel Torneo Tremaghi e si sente male...
Tratto dal secondo capitolo:
La mattina seguente, Harry salì nella camera di Teddy per svegliarlo. Lui non c'era. Così anche per il suo zaino, alcuni vestiti, la foto dei genitori e la bacchetta. Teddy era scappato. E fuori pioveva.
[...]
«Teddy, che cosa ti sta succedendo?»
«Non voglio morire».
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Louis Weasley, Teddy Lupin, Un po' tutti, Victorie Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora, Teddy/Victorie
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza nessuno scopo di lucro.

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Teddy si lamentò e si rivoltò, spengendo l'allarme della sua sveglia. Poteva sentire dei passi dai piani di sotto, poteva sentire le risatine della sua sorellastra.

Sospirò. Se non fosse sceso dal letto presto, Harry sarebbe salito e gli avrebbe dato del filo da torcere. Ovviamente alzarsi proprio in quel momento avrebbe significato che un diciassettenne orfano Metamorfomagus avrebbe affrontato ancora un'altra colazione con la piccola Lily che rideva di suo padre. Non che Teddy fosse geloso, sembrava proprio che lo rendesse sempre più triste affrontare un'altra giornata chiedendosi se uno dei suoi genitori avesse potuto sopravvivere a quella battaglia e se lui avesse potuto avere fratelli e sorelle. Ma, no. Sua madre, da fedele Tassorosso qual era, aveva scelto di rimanere affianco a suo marito fino ai loro ultimi respiri. Teddy conosceva l'intera storia della morte dei suoi genitori, come era stato per il padre della sua fidanzata, Bill, che l'aveva visto accadere veramente. Alcuni anni prima, quando Bill raccontò a Teddy la storia, gli disse che sentiva che era stata colpa sua, che aveva avuto la possibilità di salvare uno dei genitori di Teddy, ma non l'aveva presa. A quella dichiarazione, Molly disse al figlio che non avrebbe fatto alcuna differenza se avesse preso o meno quell'opportunità, e che in entrambi i casi, se avesse provato a salvare Tonks, Tonks sarebbe morta in ogni caso, le sue ferite erano troppo profonde, e che Lupin non ce l'avrebbe fatta fino alla successiva luna piena.

«Teddy, forza. Svegliati! Non abbiamo neanche un'ora per portarti alla stazione!» Si sentì chiamare dalla voce gentile di Ginny. Lei aprì di poco la porta. «Teddy, stai bene?»

«No» disse Teddy.

Ginny fece un cenno verso la fotografia sul comodino di Teddy. «Stai pensando a loro, non è vero?» Chiese lei, sedendosi sul suo letto.

«Sì... Ricordi quello che ha detto Bill? Che aveva avuto la possibilità di salvarli, ma non l'ha presa?» Chiese Teddy. «Era vero?»

«Non lo so, Teddy. Non ero lì» disse Ginny, con le lacrime che cominciavano a crearsi. «Sarebbe stato incredibilmente doloroso assistere. Tua madre era un'altra sorella per me. Teddy, sai che sarebbero così fieri di te? Sei così intelligente, e così coraggioso come tuo padre. E fedele, e veramente goffo, proprio come tua madre. Teddy, non pensare che loro ti abbiano abbandonato quella notte. Kingsley ha detto che le ultime parole che lui ha sentito dire ai tuoi genitori sono state: 'Questo è per Teddy'. Teddy, ti hanno amato veramente tanto. Ora vieni. Ti portiamo al tuo ultimo anno a Hogwarts» disse lei sorridendo. Si alzò e lasciò la stanza.



Teddy si alzò e si vestì lentamente. Avrebbe avuto di fronte la felice famiglia Potter. Ogni volta che James coglieva Teddy solo, lui si lamentava dei suoi genitori. Nessuno dei bambini sapeva ancora perché Teddy viveva con loro. Ma questo stava per cambiare. Mentre Teddy scendeva al piano di sotto, James risaliva verso di lui.

«Teddy! Papà dice che sono in punizione! È così ingiusto! Non ho fatto niente! Odio i miei genitori! Vorrei che fossero morti!» urlò James.

Teddy scattò. «Non devi MAI dire questo! Se fosse successo qualcosa ai tuoi genitori, rimpiangeresti tutto quello che stai dicendo! Loro ti amano, vogliono il meglio per te, e questo è tutto. Trovo perfettamente giusto che tu sia stato messo in punizione, ci deve essere una ragione logica per questo» disse.

Harry, che stava ascoltando questo scambio di battute, osservò come James lanciava sguardi truci a Teddy.

«Non capiresti, Teddy. Tu non hai mai incontrato i tuoi genitori! Ti hanno abbandonato a tua nonna e se ne sono andati!» urlò James, voltandosi e correndo al piano superiore. Teddy si calò sulle scale. Harry si inginocchiò di fronte a lui.

«Lo sai come sono i bambini. Nessuno di loro sa che cosa hanno fatto i tuoi genitori per te, Teddy. Spiegherò a James quanto quello che ha detto è sbagliato. Penso sia il momento che i bambini sappiano» disse.

Harry tornò indietro nella cucina, e tornò di nuovo fuori con Albus e Lily. Andò al piano superiore per cercare James nella sua stanza. Ginny arrivò in corridoio e prese la mano di Teddy. «Vieni a fare colazione, Teddy. Ti porterò al treno subito dopo».

Harry si sedette sul letto di James, i tre bambini seduti sul pavimento di fronte a lui. «James, quello che hai detto a Teddy di sotto è una cosa veramente brutta da dire. I suoi genitori non l'hanno mai abbandonato. Conoscevo entrambi molto bene. Penso che sia ora che voi conosciate il motivo per cui Teddy è con noi. L'anno in cui Teddy è nato, l'anno in cui ho sconfitto Voldemort, c'è stata una grande battaglia, il 2 maggio. Teddy è nato solo pochi giorni prima. Subito prima che la battaglia cominciasse, ricordo di aver parlato con il padre di Teddy, che mi disse che la moglie era a casa con il figlio. Poco dopo però comparve anche lei, dicendo che non avrebbe potuto lasciare il marito a combattere senza di lei. Quella è stata l'ultima volta che li vidi. Vostro zio Bill, tuttavia, li vide entrambi poco tempo dopo. Bill disse di averli visti duellare contro 8 Mangiamorte ed erano notevolmente in inferiorità numerica. I mangiamorte si sparpagliarono, e ci volle un momento a Bill per capirne il motivo. Uno dei Mangiamorte applicò il fuoco, che intrappolò i genitori di Teddy. Loro avevano promesso che sarebbero tornati dal figlio, ma nessuno dei due aveva pianificato di morire l'uno nelle braccia dell'altra. Quando sono stati trovati, si è capito subito che non erano morti immediatamente, ma che, invece, avevano provato a lottare fra le fiamme, per cercare di sopravvivere. Entrambi sono stati soffocati dal fumo. Loro non avrebbero mai abbandonato Teddy. Hanno provato a lottare per tornare da lui. Capisci ora, James, perché è sbagliato dire che l'hanno abbandonato?» Harry terminò il racconto, e trovò lacrime sulle sue guance. Nessuno dei tre bambini aveva parlato e, invece, la piccola Lily di 7 anni piangeva silenziosamente, Albus, di 9 anni, studiava in silenzio la moquette, mentre James, di 10, guardava dritto davanti a sé.

«Non lo sapevo... mi sento malissimo» disse James. «Immagino di dovermi scusare».

«Non è più a casa. Ginny l'ha già accompagnato al treno, ma sicuro che tu possa scriverglielo».



Teddy si sedette, mezzo addormentato, sul treno, proprio mentre questo si allontanava dalla stazione. Aveva visto Louis Weasley sulla piattaforma, il quale gli aveva detto che Victoire era sparita da qualche parte.

«Teddy! Teddy! Teddy!» disse Louis, in piedi sulla porta dello scompartimento. Si sedette sul sedile di fronte a Teddy, «Teddy! Teddy! Teddy!»

«Cosa?» chiese Teddy, guardando il tredicenne biondo Weasley.

«Vic sta arrivando. Sta solo parlando con una sua amica» disse. «E, te l'ho detto? Ho mangiato un intero secchio di gelato questa mattina e mamma è davvero arrabbiata con me».

«Mi chiedo perché...» borbottò Teddy.

«Ci vediamo, Teddy» disse Louis, saltellando fuori.

«Teddy, ti stava dando fastidio?» chiese Vic, i suoi lunghi ricci capelli rossi tirati indietro dalla suo viso.

«Ovviamente no» disse lui. «È come un piccolo fratello per me».

«Oh... Allora, hai sentito? Zio Charlie me l'ha detto anche se penso che non avrebbe dovuto. Non so se te l'ha detto» disse lei, parlando alla velocità di un miglio al minuto.

«Dirmi cosa?» chiese il ragazzo.

«Di quello che accadrà quest'anno!»

«Cosa accadrà quest'anno?»

«Il Torneo Tremaghi avrà di nuovo luogo a Hogwarts» rispose la ragazza.

Teddy aveva sentito storie sul Torneo Tremaghi, sia da Fleur che da Harry. Loro avevano creato una legge permanente per cui bisognasse essere adulti, così ricordava lui. Questo significava che Teddy avrebbe potuto partecipare: aveva compiuto 17 anni lo scorso aprile.

«Che legge stupida!» si lamentò lei. «Io voglio partecipare proprio come ha fatto mamma!»

«Beh, non puoi. Hai solo 15 anni».

«Lo so quanti anni ho!» scattò Vic, per poi sospirare. «Scusa. Non dovrei scattare con te».

«In ogni caso farò tutto quel che è in mio potere per impedirti di partecipare» disse Teddy. «Tua madre ha detto che era incasinata». Teddy sorrise, pendendo verso Vic, che lo baciò.

«VOI DUE TERRETE MAI LE VOSTRE LINGUE LONTANO DALLA BOCCA DELL'ALTRO?» urlò Louis dalla porta. L'undicenne Dominique ridacchiò dietro di lui.

Teddy e Vic balzarono di lato. Vic sospirò. «Voi due siete così fastidiosi».

Dominique camminò avanti. «Hai i capelli blu» disse a Teddy. «Hai sempre i capelli blu». Teddy ridacchiò.



Teddy, essendo in Tassorosso, era l'unico lontano dal clan Weasley/Potter (sì, era incluso come membro del clan), sedette con i suoi due migliori amici: Caleb e Cierra. Erano passati tre giorni da quando erano arrivati a Hogwarts, e la McGranitt aveva già annunciato il Torneo Tremaghi. Teddy non aveva ancora messo il suo nome dentro, ma ogni volta che si avvicinava al Calice, qualcosa gli diceva di non farlo. Aveva scritto ad Harry al riguardo, e stava ancora aspettando una risposta. Le altre due scuole, Beauxbatons e Durmstrang, erano già arrivate.

Teddy aveva visto diversi studenti delle altre scuole mettere i loro nomi nel Calice, ma non ne aveva visti molti di Hogwarts. Alla fine, proprio nel giorno in cui i nomi sarebbero stati estratti, Teddy decise di mettere il suo nome. Ma, ovviamente, Louis, essendo Louis, gli saltò addosso.

«NO! Teddy, non hai il permesso. Se Vic non può, tu non puoi».

«Louis, scendi giù!»

Louis si mise in piedi. «Mi spiace, devo maledire le tue possibilità. NON SARAI SCELTO! NON SARAI SCELTO!» Louis continuò e continuò, fino a quando Teddy fece cadere il suo nome nel Calice.

«LOUIS! Avevi detto che l'avresti fermato!» disse Vic, vedendo il fidanzato aggiungere il suo nome.

«Ragazzi, siete tutti così simili, è divertente» disse Teddy, sedendosi vicino a Vic. «In più Vic, quanti studenti sono entrati? È probabile che non sarò scelto».



Quella sera, la McGranitt era in piedi di fronte alla scuola.

Il Calice sputò fuori un pezzo di pergamena.

«Per Beauxbatons, Melissa Patterson» lesse. Una piccola ragazza bionda si avvicinò alla preside, che la diresse verso la sala dei trofei, dove sarebbe stata raggiunta dagli altri campioni.

«Per Durmstrang, Douglas Pearson». Un ragazzo alto magro e dai capelli scuri raggiunse Melissa.

Il silenzio era sceso fra gli gli studenti di Hogwarts, che stavano aspettando che il loro campione venisse chiamato.

«E per Hogwarts, Teddy Lupin». Teddy si alzò in piedi, potendo letteralmente sentire la rabbia che irradiava Vic.

Camminò verso la sala dei trofei, le acclamazioni da parte degli studenti di Hogwarts nelle orecchie. Melissa e Douglas lo guardarono.

«Ciao, io sono Teddy» si presentò lui.

«Mel» disse la ragazza.

«Doug» disse il ragazzo di Durmstrang.

«Io so chi sei, Teddy. Mia madre è un'amica di Fleur Delacour. Le ho sentite parlare al telefono un po' di tempo fa. Tu devi essere Teddy Lupin! I tuoi capelli sono blu» disse Melissa.

«Sì, sono io».

«Fleur è molto bella. Ed era nel Torneo insieme a Harry Potter!»

«Così come Viktor Krum» intervenne Douglas.

«E Cedric Diggory» aggiunse Teddy. «Era un Tassorosso come me».

«Oooh! Sei un Tasso?» chiese lei. «È fantastico!»



La mattina seguente, un gufo nero piombò giù verso Teddy mentre stava facendo colazione. Il gufo lasciò cadere la lettera, e volò via quasi subito. Immediatamente, capì che si trattava del gufo di Harry. Harry lo aveva preso soltanto quando Teddy aveva 5 anni, quando Ginny gli aveva detto che avrebbe dovuto averne uno. Teddy prese la lettera, riconoscendo la calligrafia del padrino.

Teddy,

è stata una cosa veramente stupida da parte tua! Victoire ti aveva chiesto di non partecipare perché sapeva quello che era successo alla madre. Le persone MUOIONO in questo torneo, Teddy! Come si sentirebbero i tuoi genitori sapendo ciò che hai fatto? Pensi che sarebbero contenti del fatto che il figlio per cui hanno combattuto morendo è entrato in questo genere di cose? Gli ho promesso che saresti stato bene, che non ti sarebbe successo niente se fosse successo qualcosa a loro. Tutto l'Ordine ha promesso! E ora l'hai fatto e sei entrato. I tuoi genitori sapevano che non ce l'avrebbero fatta a sopravvivere un anno. Tua madre ha pianto di fronte a Fleur per la paura di essere uccisa mentre era ancora incinta. Teddy, come hai potuto partecipare? Potresti morire. Se tu morissi, non varrebbe più la promessa che ho fatto ai tuoi per cui nulla ti avrebbe fatto male. Ginny e io siamo molto delusi. Ma immagino che ora tu debba partecipare. Promettici solo una cosa, okay? Rimani salvo, rimani vivo. Perché se non lo fai, ho come la sensazione che i tuoi genitori torneranno indietro e ci uccideranno tutti.

Con affetto,

Harry

P.s. James dice che è veramente dispiaciuto per quello che ti ha detto il giorno in cui sei partito. Conosce tutta la storia, ora.


Teddy poggiò giù la lettera. Come ha osato sgridarlo così? Lui non era suo padre. Certo, si era preso cura di lui da quando lui aveva 3 anni, quando Andromeda era morta nel sonno, ma questo non gli dava il diritto di agire come se fosse suo padre, e sicuramente neanche di sgridarlo.

Si alzò, non più affamato. Camminò fuori verso il lago, dove sapeva che c'erano persone con cui poteva parlare. Poteva vedere la tomba di marmo di Albus Silente, e le file su file delle tombe di 50 uomini, donne e bambini morti nella battaglia di Hogwarts. I nomi balenavano fino a lui: Lavanda Brown, Colin Canon, Fred Weasley. Poi vide i due nomi che catturavano il suo sguardo ogni volta. Le lacrime pungevano i suoi occhi.

Questi nomi. Questi 2 nomi. I nomi per cui sua nonna piangeva, i nomi di coloro senza i quali Bill dice sempre che non ci sarebbe più. La ragione per cui Charlie piangeva tutti gli anni, dicendo di aver perso sua sorella gemella e il suo gemello acquisito e suo fratello minore Fred.

Charlie chiamava Tonks sua sorella gemella per numerose ragioni. Erano nati lo stesso giorno, erano inseparabili da quando avevano 2 anni, quando i genitori di Tonks erano entrati a far parte dell'Ordine e avevano conosciuto Molly e Arthur.

Charlie si comportava con Teddy come se fosse suo nipote, e, invece che ricevere un ostile trattamento come da Percy,a Teddy piaceva molto passare del tempo con lui. Di tutti i Weasley solo Percy sembrava avere un problema con Teddy. Non si è mai spiegato perché, e nessuno se l'è mai chiesto. Era semplicemente così.

Si dice che se rimani in piedi in un certo posto sul terreno di Hogwarts, l'esatto posto dove Voldemort e Harry avevano combattuto l'uno contro l'altro, puoi vedere l'intera battaglia ancora in corso fra le mura di Hogwarts. Tuttavia, nessuno ha mai osato stare su quel posto. L'area del cortile era stata recintata, e le persone generalmente la evitavano.

Teddy osservò le tombe dei suoi genitori.

Ninfadora Andromeda Tonks-Lupin (24 dicembre 1973- 2 maggio 1998)
Remus John Lupin (10 marzo 1960- 2 maggio 1998)

Teddy sospirò e si sedette di fronte alle 2 tombe, ricordandosi di quando aveva 12 anni e Bill gli aveva raccontato quello che era successo.

«Bill, nessuno mi ha mai detto niente su mia madre e mio padre. Mi puoi raccontare tu quello che è successo? Intendo, quella notte? La notte in cui sono morti» chiese Teddy, guardando Bill. Era il 2 Maggio, e tutti si erano riuniti per commemorare i morti della battaglia di Hogwarts.

«Sei sicuro di volerlo sapere, Teddy?»

«Sì».

Bill sospirò. «Nessuno di noi si aspettava la battaglia. Tu eri nato da poco, e immagino che ciò abbia spinto l'Ordine a credere che tutto sarebbe andato bene. Molte persone dell'Ordine non vedevano Tonks o Remus da settimane, da quando entrambi si erano dovuti nascondere anche dall'Ordine. Tua madre era incinta di 8 mesi. Il giorno in cui sei nato, tuttavia, Remus andò a parlare con alcuni membri dell'Ordine, chiedendo loro di proteggerti se fosse successo qualcosa a lui o a Tonks. E, inoltre, ha nominato Harry tuo padrino. La notte della battaglia, tuttavia, Remus è apparso, cosa che noi non ci aspettavamo. Pensavamo che lui e Tonks ne sarebbero rimesti fuori per restare con te visto che eri così piccolo. Remus disse a tua madre di rimanere con te, cosicché se gli fosse successo qualcosa, avresti avuto ancora lei. Tuttavia, poco dopo l'inizio della battaglia, tua madre è apparsa, incapace di lasciare Remus a lottare da solo. Li ho visti duellare vicino a 8 Mangiamorte, i quali si erano subito sparpagliati. Un momento dopo realizzai perché. Avevano appiccato il fuoco su quella parte di corridoio. Parte della scuola era crollata, e io esitai, pensando che Tonks e Lupin fossero morti. È stato solo più tardi, quando tutti i corpi delle vittime erano nella Sala Grande che realizzai che non era così. I Guaritori erano apparsi dopo la battaglia, e avevano controllato i corpi per vedere se riuscivano a rianimarne qualcuno. Non ci riuscirono, ma erano capaci di determinare l'esatta causa della morte di ognuno di loro. Tonks e Remus erano morti soffocati a causa del fumo. Se non avessi esitato, e fossi andato ad aiutarli, non sarebbero rimasti intrappolati, e almeno uno di loro sarebbe sopravvissuto».

«Bill, smettila» disse Molly. «Non potevi salvare nessuno. Le ferire di Tonks erano troppo profonde, sarebbe morta in ogni caso. E Remus non sarebbe sopravvissuto alla prossima luna piena».

Ovviamente, Teddy aveva pensato che se c'era stata l'opportunità di salvarli in qualche modo, perché Bill non l'aveva presa?


Teddy rimase seduto davanti alle tombe fino a che il sole non aveva cominciato a tramontare, quando decise di andare dritto alla sala comune. Aveva riscritto a Harry. Sulla sua strada, tuttavia, trovò Louis Weasley seduto sotto un albero vicino la scuola. Louis lo vide e si alzò.

«Vic è arrabbiata con te, sappilo» gli disse camminando verso di lui. «Ha paura che sarai ucciso».

«Vic è preoccupata proprio come Molly» disse Teddy. Louis saltò sulla schiena di Teddy. «LOU, smettila di saltarmi addosso!»

«PERCHÉ?» gemette Louis. «Non voglio!»

«Devi smetterla di mangiare zuccheri» borbottò Teddy.

«NO!» disse Louis, scivolando via dalla schiena di Teddy e, invece di scendere, si aggrappò alla sua gamba. «Dovresti andare a parlare con Vic!»

«Vorrei, ma stai trattenendo la mia gamba».

Louis la lasciò andare. «VAI! Parla con Vic! Ora!» disse Louis prima di saltellare via dentro al castello.

Teddy sospirò. Avrebbe parlato con Vic il giorno dopo. Continuò a camminare verso la sala comune dei Tassorosso fino a fermarsi quando lo sentì.

Qualcuno stava saltellando. Aspettò di sentire Louis saltargli addosso di nuovo, ma invece una famigliare donna bionda saltellò da dietro l'angolo.

«Ciao, Teddy!» disse Luna Paciock (un tempo Lovegood).

«Oh ciao, Luna. Sei qui per vedere Neville?»

«Veramente me ne stavo andando» disse Luna sorridendo. «Passa una buona serata».

«Anche tu, Luna» disse Teddy, segretamente grato che i nargilli o i gorgosprizzi non fossero stati nominati nella conversazione. Luna saltellò via dal corridoio.

«Teddy» disse Neville dietro di lui «hai perso di nuovo la lezione. Stai bene?»

«Non esattamente».

«Vieni e parliamone, allora» disse Neville, guidando Teddy nel suo ufficio. Teddy lo seguì. «È già la terza volta che succede, Teddy, e non sono passate neanche tre settimane. Cosa succede?» chiese sedendosi.

«Non lo so. Immagino solo che essere nel Torneo Tremaghi non sta aiutando affatto».

«So com'è non conoscere i tuoi genitori, Teddy. Io non ho mai incontrato i miei. Non ho mai avuto quest'opportunità. Ma so che c'è qualcosa che ti preoccupa».

«È Harry. Gli ho scritto, e ha scoperto che faccio parte del torneo. Mi ha mandato questa e mi ha fatto pensare a quanto vorrei avere i miei genitori» disse Teddy tendendo a Neville la lettera di Harry. Il professore lesse velocemente.

«Teddy, loro sarebbero fieri di te. Non sarebbero tristi. Nessuno potrebbe mai essere triste per questo. Harry probabilmente era solo scioccato. Vedrai, cambierà idea. Non si comporterà così ancora a lungo. Come ti senti per la prima prova? È la prossima settimana».

Teddy sospirò. «Sono terrorizzato, Neville. Non ho nessun indizio per la prova».

«Beh, ti è permesso usare la bacchetta. Sono sicuro che essere un Metamorfomagus ti aiuterà» disse Neville. «Spero di vederti in classe domani».

Teddy annuì e se ne andò. Camminò verso la sala comune e prese un pezzo di pergamena per cominciare a scrivere a Harry.

Harry,

Capisco che non sei soddisfatto della mia scelta. Ma di chi è la scelta alla fine? Mia o di te e Vic? Sono io che ho deciso di partecipare. In tutta onestà, Harry, sono terrorizzato. So che le persone muoiono in questo torneo. Semplicemente non pensavo che sarei stato scelto. Vic è arrabbiata con me ora, e sto pensando di parlarle di questo. E se vedi Bill uno di questi giorni, potresti chiedergli di parlare con Louis sul fatto che mi salta sempre addosso? Sta diventando abbastanza pesante per questo. Non mi interessa se è fastidioso con me, è il fatto che mi salta addosso che mi dispiace.

Teddy


Teddy inviò la lettera con il suo gufo e andò a dormire.

La mattina dopo si alzò e vide che stava piovendo. Come al solito, mette di umore cupo la scuola. Teddy camminò verso la Sala Grande, solo per poi vedere un gruppo di studenti confortare una distrutta Victoire. Vic vide il suo ragazzo e corse verso di lui. Crollò fra le sue braccia, piangendo.

«Cosa c'è che non va?» chiese Teddy, accarezzandole la schiena.

«È Louis! È in infermeria!»

******************************

Angolo traduttrice:
Ciao a tutti!
Questa è la prima storia che traduco. Essendo questo capitolo un po' lunghino, è probabile che abbia commesso qualche errore. Se ne trovate fatemelo sapere, in modo da poter correggere.
Per quanto riguarda le date di nascita di Tonks e Charlie, io so che Tonks è nata il 21 maggio 1973 e Charlie il 12 dicembre 1972 (non so se risulta anche a voi), ma trattandosi di una traduzione e non di una mia storia, ho lasciato tutto come l'aveva scritto l'autrice.
La storia originale la potete trovare qui: https://m.fanfiction.net/s/7616938/1/Just-like-Back-Then . Vi anticipo subito che l'autrice, AMarie345, sta riscrivendo questa storia. Nella nuova versione, non ancora completata, non ci sarà il Torneo Tremaghi e Teddy non tornerà a scuola... okay, vi sto dicendo anche troppo. Comunque, se questa storia vi dovesse piacere, posso chiedere all'autrice il permesso di tradurre anche l'altra versione. L'altra storia è decisamente più lunga (questa ha solo 3 capitoli), e si parla molto di più della malattia di Teddy, cominciando già dal primo capitolo.
Spero di aver detto tutto. Se volete lasciare delle recensioni, sarò ben felice di tradurle e inviarle all'autrice.
A presto
Koganislove
   
 
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