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Autore: AMarie345    23/08/2016    2 recensioni
Vent'anni dopo la guerra, Remus è pronto per tornare a casa.
Tratto dalla storia:
«E anche noi stavamo aspettando».
«Aspettando?» chiese Remus.
«Che tu tornassi a casa».
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Minerva McGranitt, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Angolo autrice:
Si tratta solo di una piccola storia che mi stava balzando in testa. Le recensioni sono apprezzate ;)
AMarie345

Angolo traduttrice:
Questa è la seconda storia che traduco di quest'autrice, spero che piaccia a voi come è piaciuta a me. Ho preferito inserire questi piccoli spazi qui sopra per non rovinare il finale della storia. Qui c'è il link per la storia originale https://m.fanfiction.net/s/12113101/1/Home
Vi auguro una buona lettura
Koganislove

Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza nessuno scopo di lucro.

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Erano passati vent'anni, ma Remus ricordava ancora quella notte. Ricordava lo shock sul volto di lei quando venne disarmata, la paura quando la luce verde corse verso di lei -e, alla fine, l'accettazione- il tutto avvenuto in un tempo di circa 30 secondi. Lei sapeva che non sarebbe riuscita a schivarlo, sapeva che stava per morire, e lo aveva accettato. Lui sapeva che non sarebbe riuscito a disarmare Dolohov abbastanza velocemente da salvarla, ed era stato lasciato con la vista della sua giovane moglie che colpiva il pavimento. Ricordava vagamente quello che era accaduto dopo, si era veramente arrabbiato e aveva maledetto Dolohov con un incantesimo che non sapeva neanche di conoscere. Ricordava la voce di Voldemort che concedeva un'ora di pace, il corpo morto di Harry e lo shock che aveva riempito gli animi di tutti i combattenti di Hogwarts. E loro avevano combattuto ancora, tutti, dal primo all'ultimo. E Harry aveva vinto. Questo era il momento in cui Remus si era confuso. Aveva visto il corpo morto di Harry, e neanche venti minuti dopo, aveva assistito al duello finale tra lui e Voldemort.

Aveva speso i successivi vent'anni guardando. Guardando Harry sposare Ginny, Ron sposare Hermione, il resto dei Weasley sposarsi, i ragazzi a cui aveva insegnato avere figli a loro volta. E aveva protetto Teddy da tutto. Dalle delusioni d'amore, dal suo essere un lupo mannaro, da tutto quello per cui Teddy aveva bisogno di essere protetto.

Per quindici anni, cominciando da quando Teddy ne aveva cinque, Remus aveva insegnato a Hogwarts. Ogni mese, Lumacorno preparava la pozione per lui. Ogni mese, la McGranitt stessa prendeva il suo posto di insegnante per tre giorni, cominciando da quello precedente alla luna piena e lasciando a Remus un giorno subito dopo per riprendersi.

Undici anni dopo la guerra, Remus era seduto al tavolo con gli altri insegnanti quando suo figlio venne smistato. E divenne raggiante di orgoglio quando Teddy fu smistato a Tassorosso, come sua madre e il suo omonimo.

Tre anni dopo che Teddy aveva completato gli studi a Hogwarts e si era diretto verso l'Ufficio Applicazione della Legge Magica, Remus era ignaro del fatto che qualcosa stesse per andare male. Aveva attraversato un'altra luna piena, come sempre. Si sentiva più stanco del solito, ma senza sospettare nulla. Due giorni erano passati dalla luna piena, e Remus non si era ancora sentito bene, e la McGranitt continuava a insegnare al suo posto. Fino a quella mattina.

Lei era entrata nel suo ufficio, scoprendo sconvolta che lui non era ancora lì. Non l'aveva ancora sentito, lui non era venuto a fare colazione nella Sala Grande, ma lei aveva semplicemente pensato che si fosse sentito meglio e che stesse preparando la lezione.

Camminò verso la porta alla fine dell'ufficio, chiamandolo. Non ci fu nessuna risposta, quindi aprì la porta. Lui era a letto, terribilmente pallido e tremante.

«Remus?» chiese la professoressa.

«Dora?» ricevette in risposta da lui.

La McGranitt era sorpresa, non aveva più sentito Remus menzionare Tonks da quando lei era morta. «No, sono Minerva» gli disse avvicinandosi. Allungò una mano sulla sua fronte, e sentì che era veramente calda. «Remus, ti manderò Hannah-».

Fu fermata dalla presa di Remus sul suo polso. Lei lo guardò perplessa. Gli occhi di lui incontrarono quelli di lei, e la McGranitt sentì di star guardando di nuovo il dodicenne Remus dopo una particolarmente brutta luna piena.

«Remus, non vuoi che ti aiuti?»

«Voglio solo andare a casa».

La McGranitt estrasse la bacchetta da sotto le vesti, inviando un gatto soriano d'argento al Vicepreside, chiedendogli di radunare gli studenti nella Sala Grande e di annunciare che le lezioni sarebbero state cancellate. Alcuni momenti dopo, udì la voce amplificata di Neville diffondersi attraverso il castello.

«Tutti gli studenti si radunino immediatamente nella Sala Grande».

«Remus, ti manderò Hannah-»

«No».

«No?»

«Voglio andare a casa».

«Remus, non puoi lasciare il castello, sei troppo malato-».

«No, voglio andare a casa».

Questa volta la McGranitt capì, e si sedette sul bordo del letto. Prese un profondo respiro per calmare la voce. «Allora vai a casa, Remus» disse con calma.





Era in piedi di fianco al lago di Hogwarts, vicino all'albero sotto il quale aveva passato molte giornate quand'era studente. L'anziano professore non si sentì più come se avesse ancora la sua età, e osservando il suo riflesso sulla superficie del lago, si rivide di alcuni anni più giovane rispetto a quando aveva incontrato Harry per la prima volta sul treno per Hogwarts.

«Remus» disse una voce dietro di lui. Si girò e vide un piccolo gruppo di persone camminare verso di lui. Una donna con i capelli rosso scuro, un uomo con disordinati capelli neri e gli occhiali, un uomo con un sorrisetto e lunghi capelli scuri e una donna con ricci capelli castano scuro a incorniciarle il viso.

Sirius e James lo abbracciarono per primi, seguiti da un abbraccio così forte da Lily che sarebbe stato lasciato a malapena in grado di respirare se fosse stato in grado di farlo.

«Non sei così vecchio ora, vero?» chiese la donna dai capelli scuri, gettandogli le braccia al collo. «Abbiamo praticamente la stessa età adesso».

«Mi siete mancati tutti, ho dovuto aspettare così tanto per rivedervi tutti» disse quando lasciò andare Tonks. «Dora, saresti così fiera di Teddy. Lily, James, Harry è un grande uomo. Sirius, James Sirius è proprio come te. Non la smette di creare problemi».

«Noi non abbiamo mai lasciato nessuno di voi» disse Lily sorridendo. «E anche noi stavamo aspettando».

«Aspettando?» chiese Remus.

«Che tu tornassi a casa» disse James, appoggiandogli una mano sulla spalla.
   
 
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