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Autore: DanieldervUniverse    24/08/2016    2 recensioni
REPOST DELLA VECCHIA STORIA, CORRETTA E CON IL FINALE CAMBIATO CAUSA L'ELIMINAZIONE DI DUE PERSONAGGI NON DI MIA PROPRIETÀ. NON PIÙ SEGUITO DI BABY-SITTER.
I guerrieri dell'Armonia (con qualche ospite) festeggiano il Natale, ma Kefka ha altri piani...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Imperatore Mataeus, Kefka Palazzo, Laguna Loire, Warrior of Light / Guerriero della Luce, Yuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore Nota: Dato che l'avevo promesso, il Natale dei Cosmonauti.

Daniele II Nota: Dei Guerrieri dell'Armonia, altrimenti la gente non capisce.

A N: Ma poi mi vengono in mente i Cavalieri di Atena...

DII N: Solo a te possono succedere queste cose...

A N: Ehi non offendere!


Guerriero controllò la lista ancora una volta, assicurandosi che il numero di doni e le spunte sul foglio combaciassero, prima di inspirare profondamente.

“Perfetto. Le istruzioni di Lady Cosmos sono state eseguite alla lettera. Mi chiedo perché nella lista degli invitati figurino anche dei guerrieri di Chaos... Non ci si capisce mai niente a Natale, tutte le anime diventano pure. Tranne quella di Chaos”.

Guerriero strinse il pugno con rabbia.

Tremava tutto, preda di quel sentimento.

-Maledetto Chaos. Ogni giorno, in ogni ora, sempre getta la sua ombra oscura su tutto. Mi chiedo perché Shantotto mi abbia proibito di regalare a Cosmos la promessa di pace nel mondo confermata dalla testa mozzata di quel mostro...

(Chissà perché, forse perché Shantotto ci capisce più degli dei a proposito dei cicli?).

Rimuginando su ciò, gli venne in mente il suo regalo per Cosmos.

Lanciò uno sguardo incerto al pacco, che avrebbe potuto riconoscere tra mille, e si interrogò sul se controllare ancora una volta o meno che fosse intatto.

Con dei soggetti come Gidan e Laguna in giro, o peggio Tidus e Cloud, che appartenevano alla fazione opposta...

Il suo spirito di... dovere lo convinse a ricontrollare, silenzioso e rapido come il fulmine in cielo.

Si chinò con delicatezza verso il pacco, tenendo il blocco e la lista sotto l'ascella, facendo per toccarlo... quando un sonoro calcione al deretano lo fece scattare in piedi.

-Tu! Di tutti i mascalzoni che bazzicano qui in giro come falchi e barboni tu osi allungare le mani sui nostri regali che la dea ci ha concesso in fede di buona condotta e cacciata dei mali!?- strillò Shantotto, affibbiandogli un altro colpo nello stesso punto, facendolo sussultare di nuovo.

-Vergogna! Potessi insegnarti il peso della gogna!- balzò più in alto di quanto si potesse considerare possibile per una della sua stazza, e gli diede una sonora bastonata in capo.

Per poco Guerriero non svenne, ma il blocco gli scivolò a terra, mentre lui barcollava stordito.

-Adesso la mia vendetta di aghi e tormenta dovrai subire senza lamenti o scoprirai quanto violento può essere il mio...!

-Basta- intervenne Cecil, sbucando dall'ingresso, fermando la “donna” a metà del gesto di evocare un Bio -Shantotto, sono sicuro che Guerriero deve aver...

La maga irritante lo congelò ancora prima che potesse finire la frase.

-Allora, dove rimasta era la mia scattante aurora? Ah si! Tu...

Squall, invece di perdere tempo, le schiacciò la faccia a terra con un piede, assicurandosi di averla sistemata a dovere.

-Cosmos ti vuole nella sala principale- disse quindi, rivolto a Guerriero.

Il paladino si voltò a guardarlo, frastornato e confuso, con grande disinteresse del SeeD.

Con uno sbuffo il bruno spezzò il ghiaccio che intrappolava Cecil, e si caricò la maghetta sulle spalle, avviandosi nella direzione da cui era venuto.

Cecil, ansante e con le guance arrossate, alzò lo sguardo su Guerriero, il quale rimase immobile a fissare il collega con una faccia da ebete.

Almeno finché Squall non tornò indietro per afferrarli entrambi bruscamente per i mantelli e trascinarli via, senza curarsi del fatto che stavano soffocando.


-LA MIA SLITTAAAAHHHHH!!!!!- gridò Kefka, fissando il cadavere infuocato del suo diabolico macchinario.

-IL MIO VESTITOOOOHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!- continuò, indicando i resti di un costume da Babbo Natale colorato come quello di Arlecchino e la barba color verde vomito.

-Questo è per insegnarti a non fare il buffone a Natale!- disse Tidus, indicando dalla parte opposta al punto dove si trovava il mago, ancora accecato dall'incantesimo del suddetto.

Cloud scosse appena il capo, rimettendo la Buster Sword a posto, indeciso se tirare un altro calcio al clown o riprendere a cercare Terra tra le macerie della slitta.

-Tu me la paghi maledetto SOLDIER!- esclamò Kefka, saltando verso di lui con due Firaga pronti in mano, quanto Cloud usò una materia Thunder per folgorarlo in pieno.

Le parti del corpo del clown si dispersero per lo shock, riformandosi nel modo sbagliato, con i gomiti al posto delle cosce e la testa nella spalla sinistra, con un piede sopra.

-Oh, oh... scusa, faccio in un attimo... questa dove andava? Sono quasi sicuro che mi manchi qualcosa... Non è che uno di voi mi presta una mano?

Cloud afferrò la testa di Kefka con una mano, impassibile, e la stacco dal resto del corpo con un Clunk.

-Oh ehi Cloud, come va?- chiese la faccia sorridente del pagliaccio, prima che il SOLDIER se ne sbarazzasse tirandola dietro di se con noncuranza, dirigendosi verso il veicolo in fiamme.

-Ehi! Un minimo di rispetto! Voi dannati SOLDIER e i vostri altisonanti modi! Fammi spazio che devo rimettere la testa a posto!

Cloud, che faceva di tutto per ignorarlo, non si accorse che il corpo improbabile di Kefka gli aveva fatto lo sgambetto, e così finì in tutta tranquillità a faccia nella neve.

-Oh, che sbadato! Non era questa la testa che cercavo. Accidenti- il corpo improbabile si gratto il sedere, dato che non poteva grattare altro.

-Dove diavolo sarà finita?- saltellando su un piede solo il clown passò sulla testa di Cloud, volutamente, nell'atto di cercare la propria.

“Prima uccido Kefka, poi vado a cercare la ragazza. Come dice sempre Sephiroth, prima il pia...” cominciò a pensare Cloud, prima che il piede gigante di Tidus potesse schiacciargli violentemente la faccia a terra, e stavolta fece più male.

-Ti troverò Kefka, non saranno i tuoi trucchetti a fermarmi!- continuò a declamare il giovane, andando avanti e indietro a caso, e una volta su due pestando Cloud.

“Forse uccidere Tidus prima di agire sarebbe meglio” rifletté il SOLDIER, immobile.

Con un gesto preciso, rotolò su un fianco e fece inciampare il ragazzino, che si fece qualche metro nella neve.

-Infido Clown! Te la faccio vedere io! Questa me la paghi...!- continuò quello, ignaro di chi fosse la causa delle sue sventure.

Indifferente alla cosa, il SOLDIER si rimise in piedi, fissando dritto davanti a se, e venendo quindi ricoperto da un mucchio di neve a sua completa insaputa.

-Ops, sembra che questa sarà un Bianco Natale! UHUHUHUHUHU!!! E non so nemmeno io perché faccia ridere gentile pubblico! AHAHAHAHAHA!

 

A N: Kefka, rompere la quarta parete è vietato lo sai.

Kefka N: Sai che me ne importa! Non sono qui a fare i tuoi comodi scribbacchino!

A N: Sai che posso farti sparire con un click, vero?

K N: AHAHAHAHAHA! Questa è buona! AHAHAHAHH!

 

-AHAHAHAH! Che ridere!

-Lord... Kefka?- chiese una debole voce supplicante.

-Siiii, capiti proprio a pennello, pezzo di carne! Vieni qui!- esclamò il folle, facendo segno di avvicinarsi a qualcosa tra le macerie.

Terra scivolò fuori dalla slitta distrutta, trascinandosi nella neve, prima di rimettersi in piedi e zoppicare sofferente fino al fianco di Kefka.

-Ci metti troppo dannata bambola! Devi essere più scattante maledizione a te!- ringhiò il clown, affibbiandole uno scapaccione che la spedì al suolo senza tanti complimenti.

-Come osi picchiare una ragazza dannato clown!- gridò Tidus, balzando in piedi prima di scivolare sul ghiaccio celato sotto la neve e ricadere all'indietro.

Anche se l'effetto della magia era passato, Tidus non sembrava avere più utilità del solito.

-Alzati e mettiti qui immediatamente!- ordinò quindi Kefka, indicando a Terra un punto tra lui e il mucchio di neve

La ragazza fece del suo meglio per eseguire in fretta l'ordine, portandosi a faccia a faccia con il suo padrone, e stavolta il clown non le fece male.

Bene, significava che tutto era a posto.

-Adesso girati- ordinò con gli occhi brillanti il pagliaccio.

A Terra quella luce non piaceva: significava che il suo padrone aveva preparato uno dei suoi giochi maligni con lei.

L'ultima volta...

-Piciù Piciù!- gridò Kefka, mettendole una mano in testa e una sul sedere, per poi spingerla contro il mucchio di neve.

Dopo il freddo bagnato del candido manto la ragazza incontrò uno strano calore, una specie di... di...

Terra fece tanto d'occhi quando si trovò davanti due pozzi azzurri e infiniti, e due labbra sottili e chiuse a contatto con le proprie.

-Oh, ma cosa stiamo toccando qui?- fece Kefka maligno, tastando con più insistenza il deretano della ragazza, facendola sobbalzare.

-Oh ma non sono io cara- continuò imperterrito, afferrando con uno scatto ambedue le mani del SOLDIER -È il nostro amico!

Terra, che pensava di avere un momento di respiro per staccarsi da Cloud, si ritrovò le mani del suddetto saldamente ancorate al fondo schiena, e poi il mago spinse nuovamente la nuca della ragazza, pressando le labbra dei due assieme.

-Ohhhhh! Ditemi se non è uno spettacolo questo!- esclamò Kefka, con un sorriso perverso -Questa la devo incorniciare. Ma oh che sbadato, ho una festa a cui mi aspettano e sono già in ritardo! Voi due piccioncini fate i bravi eh? E sfornatemi tanti nipotini già che ci siete...!- cominciò a dire il clown, incamminandosi.

BONK.

La palla da Blitzball centrò il maligno mago in faccia, e la suddetta faccia andò a schiantarsi nella neve una seconda volta, mentre la palla si piazzò al suo posto.

-Oh, per Bacco, ho perso di nuovo la testa! AHAHAHAHAHA!

-Ti ho preso buffone! E stavolta whooaaaa!!- il giovane idiota cadde di nuovo a faccia nella neve, beccando un sasso con la fronte.

Fece molto male.

-Allora vienimi a prendere, su! Non abbiamo tanto tempo da sprecare qui!- Kefka chiamò il suo corpo a gran voce.

Il suddetto invece grattò la palla, come se lo stesse facendo con il capo, prima di stringersi nelle spalle e cominciare a camminare spensieratamente.

-Ehi, corpo scellerato! Torna qui! Subito!


Per quando Cloud (con in braccio Terra semi-svenuta) e Tidus (svenuto con un bernoccolo in fronte e trascinato nella neve da una mano del SOLDIER) arrivarono al Santuario dell'Armonia, buona parte del buffet era stata saccheggiata dai Cosmonauti, chi più chi meno. Firion, Vaan, Laguna, Tifa, Prishe, Bartz e Gidan ci avevano dato dentro, mentre Squall e Lightning si erano limitati a fissare il tutto a distanza, sorseggiando in silenzio qualche bibita dal nome ignoto.

Yuna era rimasta sulle spine, sbocconcellando nervosamente qualcosa mentre lanciava occhiate incerte a Cosmos.

La dea camminava solenne per la stanza, con Guerriero e Shantotto al seguito, per partecipare alla gioia del momento ma con la sua tipica aura distaccata.

Cecil e Kain stavano per conto loro, il primo intento a scambiare qualche parola allegra con i compagni mentre l'altro meditava in silenzio.

-Oh! Tidus, che sollievo!- esclamò Yuna, facendo un breve inchino ai nuovi arrivati una volta che entrarono nella sala -Sono così contenta che tu sia potuto venire!

-Ah, non mancherei mai! E poi anche Cloud voleva venire- aggiunse, indicando il biondo dietro di lui, che fissava tutti con sguardo apatico.

-Sir Cloud. Che piacere che sia potuto venire anche lei- aggiunse la ragazza, inchinandosi nuovamente, un po triste per il modo con cui Tidus aveva liquidato la faccenda.

-Cloud!- esclamò Tifa, arrivando di gran carriera.

-Terra!- aggiunse Vaan, facendosi subito in coda.

-Ti... fa?- fece il SOLDIER, aiutando a Terra di rimettersi in piedi.

-Ti ricordi di me?- chiese la ragazza, sorridendo.

-Terra? Tutto ben...- Vaan aveva quasi raggiunto la ragazza prima di inciampare tristemente sullo scettro di Yuna e andare a schiantarsi contro Tidus, franando entrambi a terra.

-Ehi! Guarda dove vai!- protestò il Blitzballer.

-Scusa, non ti ho visto- rispose Vaan, leggermente imbarazzato -Mi dispiace davvero...

-AHIA! Le palle...- mormorò Tidus quando il ginocchio del ladruncolo scivolò andando a colpirlo proprio nelle zone delicate.

-Vaan!- lo richiamò Lightning, afferrandolo per il giubbotto e sollevandolo in aria -Falla finita.

-Che ho fatto?

Con uno sbuffo la donna se lo trascinò via, per appenderlo ad un lampadario e pestarlo finché non le avrebbero sanguinato le mani.

-Tidus, va tutto bene?- chiese Yuna, chinandosi vicino “all'amico”.

-Oggi... non... è... la... mia... giornata...- rantolò il biondo, rotolandosi sul pavimento con le mani strette ai propri gioielli.

-Tidus...- mormorò la ragazza, con un tono triste.

Cloud l'afferrò con uno sbuffo, sollevandolo in aria, e andò ad appoggiarlo ai piedi di Cosmos, che batté le mani e immediatamente Tidus balzò in piedi ristorato.

-WEEEE!!!!! Evviva!- esclamò, fresco e pimpante come non mai, per poi fiondarsi immediatamente sul buffet avanzato, travolgendo Vaan (salvato in extremis da Kain) e causando l'ennesima rissa tra i due, messa a tacere da un Lightning Punch che illuminò la giornata di entrambi.

Per modo di dire.

Cecil lanciò uno sguardo preoccupato a Guerriero, prima di farglisi vicino e sussurrargli -Ehi, ma siamo sicuri che andrà tutto bene?

-Lady Cosmos ha personalmente invitato quelle tre persone qui, e per tanto non vedo come mai le cose dovrebbero prendere una brutta piega.

-No. È che, ecco... ci sono Squall e Cloud nella stessa stanza- il paladino fece un cenno verso il biondo, con un bicchiere d'acqua in mano, intento ad essere tamponato da Tifa, e al bruno appoggiato alla parete che faceva finta che gli altri non esistessero.

-Non vedo niente di così preoccupante- rispose Guerriero, cominciando ad avvertire un lieve mal di testa.

-Ehm... ricordi l'ultima volta? Hanno iniziato a combattere sul Treno Fantasma e l'hanno fatto deragliare. Contro la torre di Kefka. Mentre provava una delle sue diavolerie. L'esplosione si è vista fino a qui. Solo Laguna può uscirne vivo da una situazione del genere- spiego Cecil, cercando inutilmente di far ragionare il suo leader.

-E mi pare che l'abbia fatto- replicò Guerriero nuovamente, massaggiandosi la fronte.

-Guerriero, non è questo...

-Cecil!- lo interruppe infine il paladino -Se sei preoccupato, fai qualcosa per evitare che si incrocino. Io devo andare da Cosmos, stanno per iniziare le danze.

Cecil rimase immobile al suo posto fissando la sua unica speranza di successo mollarlo per raggiungere la dea, che stava rassicurando Yuna con una mano sulla sua testa.

-Quindi... hai qualche idea?- gli chiese Kain, cercando di risultare incoraggiante.

Il paladino scosse il capo sconsolato -Tu assicurati che Squall non vada da nessuna parte, io penso a Cloud.

-Signore e signori! A quanto pare ci siamo tutti!- gridò un altoparlante in quel momento, facendo rimbombare la voce di Prishe tutt'attorno -Diamo quindi inizio al mio momento preferito! LA MUSICA!

-Non avrebbero dovuto esserci le danze adesso?- chiese Guerriero, confuso, fissando Cosmos.

-Prishe ci teneva ad organizzare la musica. Non ho potuto dirle di no- rispose la dea, sorridendo.

-No un momento, quindi...- rifletté Gidan un secondo prima di voltarsi con gli occhi sbarrati verso il tavolo -Lightning! Levati di lì che...!

Troppo tardi.

Con uno schianto sonoro delle casse immense sbucarono dal suolo e aprirono in fuoco con le loro onde sonore, causando un temibile boato che travolse la soldatessa in pieno, stordendola senza pietà.

Barcollò e cadde all'indietro, finendo tra le braccia di Firion, il quale scivolò per terra su Vaan che a suo volta finì contro Tidus, che venne afferrato da Yuna, finendo per travolgere anche lei, e poi Gidan, e infine Bartz.

-SI APRANO LE DANZE!- declamò Prishe, facendo partire una musica da discoteca a tutto volume, tanto potente che persino Cosmos dovette tapparsi le orecchie.

-Qualcuno fermi questo demone!- esclamò Kain, crollando in ginocchio, imitato da tutti gli altri.


-Con questo chiasso non mi sentiranno mai! HIHIHIHIHI! La vendetta di Kefka sarà terribile!- declamò il clown, passando affianco alle finestre del Santuario, senza che i festaioli potessero notarlo -Dopo la slitta e il costume me la pagherete a morte, maledetti! Avevo preparato tutto: la frusta per Sephiroth, un Behemot da compagnia per Yuna, una sveglia-bomba per Laguna, e quei due babbei hanno dovuto distruggere tutto! Ah! E hanno anche invitato la mia bambolina senza chiedermi il permesso, sgusciando via nella notte mentre mi preparavo. Così non si fa!

Il clown raggiunse finalmente la sala dei regali segreti, dove Guerriero era stato “violentato” da Shantotto, e con un ghigno malevolo trovò il blocco del suddetto abbandonato per terra.

-Qualcuno le ha anche fatto un regalo! E probabilmente lei ha fatto un regalo a qualcuno! Maledetti!- ripeté il demonio con il sorriso, parlando di Terra, quasi strappando i fogli in due.

-Oh, devo rovinarglielo assolutamente. Ma come faccio?- si domando, guardando i pacchi davanti a lui -Ognuno sa qual'è il suo e a chi lo deve dare! Devo scoprire che trucco c'è dietro!

-Uff, che pazienza- sentì dire da Guerriero, in avvicinamento alle sue spalle.

“Cavolo, devo nascondermi! Ma dove!?” si domandò il clown, in crisi.

Guerriero apparve nella stanza, con i capelli ancora per aria e con lo sguardo basso -Perché Prishe deve fare così ogni volta? E perché la dea mi ha detto che avevo dimenticato qualcosa qui?

Si guardò attorno, studiando la stanza, prima che lo sguardo gli cadesse sul blocco.

-Oh? Ha un aria familiare- disse, chinandosi a prenderlo.

-La lista dei regali? Ah! Adesso ricordo, stavo ricontrollando che i pacchi fossero stati tutti consegnati. E le altre pagine?- iniziò a sfogliare i fogli, trovandone una gran quantità in bianco, finché...

-Oh santo cielo! Qui c'è la lista dei destinatari dei doni e dei mandanti! E per pugno di Cosmos! Ecco cosa la preoccupava! Devo portargliela subito...!

-Fermo là!- esclamò Kefka, calando dal soffitto con una coroncina dorata in mano, centrando in pieno il capo scoperto del paladino e facendolo cadere sotto il suo controllo, ovviamente senza poter evitare di sbattere la faccia a terra a causa del tuffo.

-Ah! Questa me la pagherete sonoramente!- esclamò il Clown, rimettendosi in piedi con le braccia al contrario, un attimo prima che la testa rotolasse a terra.

-Oh. Scusa un secondo, mi sono perso qualcosa- replicò la faccia, mentre il corpo la raccoglieva e rimetteva a posto.

-Ah, perfetto! Mi sento già meglio! Allora fannullone, fammi vedere la lista. Quella dei destinatari e mandanti!- ordinò il clown, con i pungi sui fianchi.

Ubbidiente Guerriero mostrò la pagina, facendo sorridere il mago a trentadue denti.

-Si! Si! Con questa vi avrò tutti in pugno! Allora babbeo, tu sai esattamente chi ha portato quei pacchi vero?- domandò il mago, indicando i doni in questione.

-Certo Padrone- replicò l'uomo, inespressivo.

-Perfetto! Allora preparati ad aprirli tutti, faremo un po di raggiri qui!

-Certo Padrone.

-KEFKA!- esclamò una voce femminile, facendo girare il clown su se stesso come una trottola, solo che busto, bacino, testa e piedi ruotarono tutti in direzioni opposto tanto che dovette fermarsi con le mani per non farsi venire il mal di mare.

Lightning gli scoccò un occhiataccia spaventosa, il gunblade pronto al fuoco e puntato contro il mago.

-Mani in alto buffone!- ordinò la ragazza, senza mezze misure.

Il blocco di fogli crollò a terra mentre Kefka si voltava con le braccia sollevate, ma le mani assenti -Quali mani?

-Quelle che hai attaccate alle braccia- replicò Lightning, seccata.

-Non c'è niente attaccato alle mie braccia. Non vedi?- rispose il clown, innocente.

-Dì un'altra follia e ti sparo.

-Oh non lo faresti mai. Non qui, dove ci sono i regali di tutti. Anche il tuo!

-Vogliamo provare?

-Beh no, rovinerebbe il mio piano- rispose sinceramente Kefka, un attimo prima che le sue mani calassero sul capo di Lightning, fissando un'altra coroncina alla sua fronte.

-Adesso, per favore, butta via quel coso e dacci una mano, forza!


-Fatto! AHAHAHAH! Questa sarà indimenticabile!- disse eccitato Kefka, fissando la nuova distribuzione dei pacchi.

Erano rimessi alla ben e meglio, e grazie ad alcuni giochi di magia erano abbastanza passabili da esser riconosciuti dai guerrieri, ignorando lo scopiazzamento e gli strappi nella carta.

-Perfetto! Voi due bamboline siete state fantastiche!- esclamò all'indirizzo di Lightning e Guerriero, immobili con le mani lungo i fianchi e lo sguardo vacuo.

-Adesso vediamo di togliere queste cose, non vorrei che qualcuno vi scoprisse. A patto, però, che voi vi dimentichiate che io sia qui, e di tutto il resto: siete appena entrati, chiaro?

-Si padrone- recitarono i due in coro.

-Bene allora uno- disse l'uomo, sollevandosi in aria con le mani protese verso le fronti dei due.

-Due... o e divertitevi alla festa, mi raccomando- aggiunse, quando il suo corpo scomparve nelle ombre del soffitto.

-Tre!- le sue mani, rimaste aggrappate alle coroncine scattarono verso l'alto con le suddette, lasciando i due guerrieri sorpresi e confusi, a fissarsi attorno per la stanza.

-Oh! Il blocco! Devo portarlo a Cosmos immediatamente!- esclamò Guerriero, afferrando l'oggetto e uscendo a passo di marcia, lasciando Lightning a guardare la stanza in confusione.


Più tardi, la sala principale era ridotta piuttosto male: gli altoparlanti e l'impianto stereo erano stati fatti a pezzi dai Guerrieri dell'Armonia disperati ed impazziti dalle percussioni assassine; Prishe era stata menata, legata ed imbavagliata in un angolo.

I partecipanti della festa si stavano trascinando avanti, esausti e sconvolti: Cecil e Kain si erano ritirati per conto loro alla prima occasione (dimenticandosi di tenere Squall e Cloud separati), facendo squittire di sorpresa e imbarazzo Yuna che aveva colto qualche gesto piuttosto esplicito; Lightning era abbandonata in un angolo, ubriaca e intenta a ripassarsi le curve degli addominali di Firion, anche lui ridotto uno schifo; Squall stava sempre appoggiato alla sua colonna, con lo sguardo puntato davanti a se, le guance vagamente arrossate, e fingendo di prestare attenzione a Laguna che stava parlando a manetta proprio lì affianco; Vaan e Tidus si stavano sfidando all'ennesimo gioco stupido, sotto lo sguardo visibilmente annoiato di Gidan e Bartz, che faticavano a restare con gli occhi aperti; Tifa invece stava amabilmente coccolando il piccolo Luneth tra le proprie braccia, rischiando seriamente di soffocarlo; Yuna, per sua fortuna, si era trovata in compagni di un'ospite inaspettata, Aerith, che grazie alla magia del Natale aveva potuto smettere di stare in disparte come supporto e godersi la serata, e sembravano le uniche due persone in tutta la fesa ad apparire serene; ma quelli che veramente si stavano godendo il momento erano Cloud e Terra, che ballavano leggeri e abbracciati al suono di violino, in compagnia di Cosmos e Guerriero (ovviamente Shantotto suonava il violino, tanto era talmente annoiata che avrebbe fatto qualsiasi cosa per svagarsi).

-A cosa devo tanta considerazione, mio fido?- domandò la donna, girando nella presa del suo paladino, prima di riprendere il passo.

-Ho pensato che avrebbe preferito passare una festa normalmente, non trova? Lasciarsi andare...- Guerriero lasciò andare le mani di Cosmos per girarle dietro le spalle e riprenderla dall'altro lato -...godersi la serata, festeggiare...

-Grazie- replicò lei piena di gratitudine, con un sorriso più radioso del solito.

-Noiooooso- disse Kefka, scaccolandosi mentre stava sdraiato per aria -Non succede niente di interessante.

 

K N: Ehi, scribacchino, perché non gli fai aprire i regali?

A N: Potrei farlo più in fretta se tu la smettessi di interrompermi per ogni singola cosa.

K N: Andiamo, non essere così rigido. Una storia è bella quando dura poco.

A N: Quelli sono gli scherzi. E mi pare che siano la tua specialità.

K N: Ahhahahahha mi piace! Adesso però FAGLI APRIRE I REGALI!

A N: Se non vuoi scoprire quanto faccia male un pugno di Guardiano su per il tuo culo strafottente finiscila di chiedermelo.

 

-Bah, quando devi fare qualcosa è sempre meglio farla da soli- disse il clown, avvicinandosi alla finestra che dava sulla sala principale -Allora, vediamo, chi devo convincere... uuuhhmmm... quella seccatura del bambolotto gonfiabile di Sephiroth sta flirtando con la mia bambolina, come da copione. HIHIHIHIHI! Appena avranno un bel bimbo sano e potente vedranno... Ah, la scimmia e il topo fanno al caso mio. Il tempo di fare Bibidi Bobidi Bu e...

-CHE CAVOLO!- gridò Bartz, evocando un gigantesco martello e sbattendolo sulle teste di Tidus e Vaan, esasperato -IO VOGLIO APRIRE I REGALI DI NATALE MALEDIZIONE!

 

K N: Sei stato tu?

A N: No, tu! Secondo te!?

K N: Wow, calma lì: ti ha morso Sephiroth?

A N: Me lo smonti e rimonti a rassomiglianza di un frullatore?

DII N: Con immenso piacere.

 

Gli occhi di tutti si spostarono sul giovane mimo.

Per la sorpresa, la presa di Tifa su Luneth si fece talmente forte che il ragazzino schizzò fuori dalla morsa come una saponetta, andando a rimbalzare in giro.

-Ehi, è quasi mezzanotte- osservò Aerith, come se nulla fosse.

-Tu da dove spunti fuori?!- esclamò Laguna, voltandosi verso la fioraia.

-Zio Laguna!- replicò lei, balzandogli al collo -Oh quanto mi sei mancato!
-Oh oh oh crampo crampo!- esclamò il giornalista improvvisamente, cadendo sotto il peso della ragazza.

Nonostante la caduta, Aerith si limitò a ridere serena.

Intanto Guerriero stava fissando con sguardo assassino Bartz e Gidan, pronto a rimproverarli come mai in vita sua, ma Cosmos gli mise una mano sulla spalla, come una mamma che conosce i propri bambini -Coraggio, dopotutto è per questo che sono tutti qui.

Guerriero inalò con quanto forza possibile, prima di rilasciare il tutto rilassando le spalle.

-Squall, Cloud, potete andare a prendere i regali per favore?- disse il paladino, voltandosi verso i due, prima che una voce disperata proferisse -Assolutamente no!- accompagnata dallo sbattere di una porta.

Cecil piombò nella sala vestito solo con un tanga nero e coperto di sudore, con gli occhi sbarrati -Guerriero! Non farlo!

-Ehiiiiii- fece Tifa, sbucando davanti al paladino e costringendolo ad arrestarsi per non travolgerla -Che fai, vuoi impressionarmi? Che gusto sopraffine che hai, Cecil.

-Ah, Tifa, per quanto io non sia contro queste cose temo di dover declinare. Sai sono un uomo sposato...- cominciò a dire Cecil, prima di essere interrotto da un lamento piuttosto lagnoso.

-Ma con Kain lo faaaaaaaaaai- disse Tifa, con gli occhi di qualcuno che faceva capricci.

-Ma con Kain è diverso. Lui è...- iniziò a spiegarle il paladino, venendo nuovamente interrotto quando le possenti mani del dragone si chiusero sul seno della ragazza, pressando il corpo nudo contro la schiena di quello di lei.

-Vuoi scoprire la potenza della lancia del dragone?- le sussurrò all'orecchio, con voce profonda e provocante, facendola gemere senza bisogno di ulteriori incoraggiamenti.

-Affascinante. Ah si, Guerriero!- fece Cecil, distogliendo la mente dallo spettacolo davanti a lui e correndo verso il collega, richiamando la sua armatura bianca a coprire il corpo.

-Scusa, posso parlarti un attimo?

-Che cosa c'è ora Cecil?- rispose calmo il paladino, mentre il mal di testa si riaffacciava.

-Non ti avevo avvertito sul non mettere Squall e Cloud troppo vicini?

-Cecil...- cominciò a dire il paladino, portando una mano alla fronte, scocciato.

-Ti scongiuro non mandare tutto all'aria per una piccola cosa.

-Santa Cosmos Cecil, hanno fatto deragliare il Treno Fantasma dentro la torre di Kefka facendo esplodere tutto. Che sarà mai?

-Ma hai bevuto?- insisté il paladino di Baron, visibilmente sconvolto.

-Non mi pare che tu sia stato da meno- replicò il paladino di Cornelia, alzando un sopracciglio.

-Beh si, Kain si era portato una bottiglia in camera ed era divertente bere da INSOMMA! Mi stai a sentire?!- esclamò, afferrando il compagno per il bavero dell'armatura.

Per tutta risposta Guerriero sollevò un dito, puntandolo dietro il collega, che si volse trovando Squall e Cloud intenti a fissarlo in religioso silenzio

-Cecil, noi non siamo mica sordi- lo avvertì il SeeD, senza assumere un tono minaccioso, ma tenendo il gunblade saldamente poggiato sulla spalla, mentre la Buster Sword di Cloud si trovava tranquillamente adagiata in mano al proprietario.

-Credo che...

-Firion, ehiiii...- disse con voce ovattata e stravolta Lightning -Mi stai facendo il solletico.

-Qualcuno prenda i regali prima che la situazione vada completamente fuori controllo- disse Guerriero, afferrando le mani di Cecil e togliendosele di dosso.

-Mhhh, così...

La coda di Gidan, che già si agitava da quando Kain aveva assaltato Tifa con le sue avances da straccione di strada, cominciò ad agitarsi da una parte all'altra con l'eccitazione tipica di un cane.

-Adesso- ripeté Guerriero, cominciando ad essere nervoso.

-Uh, che bello! Le cose si sono fatte interessanti!- esclamò Kefka tutto contento, con la testa infilata in un buco nel petto e le quattro articolazioni attorcigliate attorno al busto, dandogli una forma quadrata.

In quel preciso istante Cosmos batté le mani un paio di volte, con sguardo fermo ma dolce.

-Uh? Ah? AH! Lightning mi dispi...!!

-LIGHTNING PUNCH!

Firion planò oltre le teste di tutti, dritto contro il trono di Cosmos, atterrando pesantemente e crepandolo.

Come se non bastasse il ragazzo venne raggiunto e travolto da Kain, nuovamente ricoperto dalla sua armatura, finendo per sfondare il seggio e crollare al suolo in mezzo ai detriti, doloranti e sfiancati.

Tifa e Lightning fissarono i due con un misto di tristezza e vergogna, piangendo in silenzio per la frustrazione e l'offesa.

-Questo è il Natale che mi...- cominci a dire Gidan prima che il bastone di Aerith potesse atterrargli in testa con molta grazia.

-Villano!- disse la ragazza, guardandolo con occhi di fuoco.

Cosmos batté le mani, facendo apparire i doni proprio in mezzo alla sala, sotto lo sguardo sbalordito di tutti.

-Prego- li invitò la dea, dopo qualche istante di silenzio.

Poi si volse verso Aerith -Sono spiacente, non sapevo che saresti potuta venire...

-Nah, non fa niente. Il regalo di Natale più grande di tutti è essere qui con voi e potervi abbracciare- rispose la fioraia, tutta allegra, prima di abbracciare la dea.

Terra rimase a fissare la figura di Aerith con occhi curiosi, cercando di scoprire di più lei.

-Ti ricordi qualcosa?- le chiese Cloud, mentre cercava il suo regalo.

-Eh? Oh, no. Tu?- rispose Terra, riportando i propri occhi su quelli del biondo.

Cloud si risollevò, lanciando un rapido sguardo verso Aerith, prima di riportarela propria attenzione sulla sua ricerca -No.

-Firion!- esclamò intanto la fioraia, abbracciandolo e facendolo arrossire fino alla punta dei capelli -Come sta la rosa?

L'imbarazzo lasciò lo sguardo del giovane per fare spazio alla sorpresa -Come sai...?

-Posso vederla?- insisté lei, interrompendolo.

Con mano tremante il ragazzo estrasse la rosa e la offrì alla ragazza, che la prese con delicatezza e disinvoltura.

Un sorriso attraversò le labbra di Aerith -È ancora viva. Nonostante tutto.

-Che vuol dire?- domandò Firion.

Per tutta risposta Aerith gli prese la mano destra, posandovi la rosa sul palmo, per poi scattare ed afferrare anche quella di Lightning, che si era avvicinata al solo menzionare il fiore, unendola a quella del ragazzo.

I due rimasero a fissarsi rossi in volto, le mani intrecciate attorno alla rosa, vergognandosi della figuraccia di poco prima ma esitando a lasciar andare, per evitare di danneggiare il fiore.

Spingendo qualcosa di visibilmente monumentale, Laguna si avvicinò inavvertitamente al gruppo, notando la situazione.

-È ancora quel fiore?- chiese il giornalista di Timber, sospendendo quello che stava facendo per avvicinarsi ancora di più.

-Si- replicò Firion, con voce esitante.

-Oh, vi ha sistemato per bene eh? Il buon vecchio zio Laguna ha fatto un ottimo lavoro- si gongolò il tipo, bonariamente.

-Esatto!- replicò Aerith, voltandosi a dargli un bacio sulla guancia, seguito dalla tipica esclamazione -Crampo!

-Ma come mai Laguna l'ha trovata?- chiese Lightning cercando di sviare il discorso.

-Perché era l'unico a sapere dove trovarla- rispose Aerith.

-Davvero?- chiese sorpreso il giornalista, dimenticandosi improvvisamente del crampo.

-Già- annuì con vigore la ragazza.

Un semplice pacco di carta rosa cadde dalla cima del regalo che Laguna stava spingendo, e l'uomo l'afferrò al volo con qualche difficoltà.

-Oh, guarda! È il tuo Lightning- fece, porgendo l'involto alla ragazza.

Firion immediatamente approfittò della cosa per riprendersi la rosa e filarsela via, rosso d'imbarazzo.

-G-grazie- replicò la ragazza, accettando l'oggetto mentre lanciava un ultimo sguardo indecifrabile alla schiena di Firion.

-Allora cos'è? Dai aprilo!- cominciò a dire Aerith, tutta eccitata, mentre Laguna le si faceva affianco, altrettanto interessato.

Light fece un profondo respiro, rassegnandosi alla cosa ed aprì il pacco, prima di emettere un verso strozzato.

All'interno c'era della biancheria intima di pizzo, nera e con molte trasparente, con calze in autoreggenti associate, e una biglietto che diceva Al miglior colpo di fulmine. Gidan.

-GIDAAAAAAN!- gridò come una furia la soldatessa, al che sia Aerith che Laguna optarono per allontanarsi.

-Ahahahah iniziano le danze!- esclamò Kefka, ridendo come un matto nella sua estremamente scomoda posizione -Sapevo che quel regalo non andava sostituito! HIHIHI! Questi babbei si affossano già da soli che è un piacere!

-Ti piace?- chiese con naturalezza Gidan, nascosto agli occhi di Lightning dalla massa dei regali -Scusa, non sapevo se la misura era giusta. Sai, non si può mai essere certi AH! CLOUD!

Il giovane Jenoma venne interrotto quando la forma rigida del SOLDIER gli cadde addosso, schiacciandolo sotto il suo peso.

-AHAHAHAH! Poooovero Cloud. Sephiroth mi aveva detto qualcosa in proposito ma non mi aspettavo fosse così efficiente!- commentò Kefka, cominciando a saltellare sul posto.

-Che diavolo ha?- chiese Squall, all'ennesimo richiamo del Jenoma, che cercava inutilmente di comunicare col SOLDIER.

Il SeeD alzò lo sguardo sui due e vide, ancora stretto nelle mani del biondo, un abito da sera color del mare, con un biglietto che recitava Al mio raggio di luna. Tidus.

Cominciando a sentire puzza di guai il ragazzo aprì il suo pacco bruscamente, scoprendovi all'interno un diadema tempestato di gemme.

Dal suo più fidato paladino. Guerriero di Luce.

“Che diavolo...?” pensò il SeeD.

-Whoooo!!!- fece Yuna, reggendo un mazzo di rose che recitava solo Da Firion -Squall è bellissimo! Ma... tu lo indossi?

Il SeeD non si disturbò neanche di rispondere, lanciandole uno dei suoi soliti sguardi.

-Wow! Ehi... Cloud... g-grazie ma non pensi di aver esagerato?- disse Firion, fissando intimorito l'immensa moto nera di fronte a lui, con un biglietto che recitava Da Cloud.

-Ehi Squall!- gridò Bartz, avanzando tra scricchiolii e rimbombi di metallo -Come sto?

-Bartz...- fece Squall, appena sussurrando, fissando con sguardo sempre più sospettoso l'armatura che ricopriva il Mimo dalla testa ai piedi.

-Non sembro Ex-Death? Il Vuoto vi inghiottirà tutti- mimò, allargando le braccia e recitando in falsetto.

“L'avevo presa per Cloud...”
-Wow, un trono. E bello alto anche, proprio alto. Oh Cosmos, un regalo simile mi riempe d'orgoglio. Grazie per tenermi in così alta considerazione- fece Laguna, inchinandosi alla dea.

-Cosa ci dovrei fare con questi?- domandò Vaan, fissando il blocco di fogli da appunti e la penna nelle sue mani, da parte di Laguna.

-Grazie Lightning. Sono sicuro che a Rosa piacerà molto- disse Cecil sollevando l'arco di fine fattura e saggiandolo nelle sue mani.

-Ehi! Ma scherziamo!?- esclamò Tidus, fissando con orrore l'astuccio di Make-up di fronte a lui, prima di notare il biglietto: Il colore di quelle labbra può decisamente migliorare. Yuna.

-Ah! Oh. Uhm, scusa...- fece il ragazzo, grattandosi il retro della testa imbarazzato.

Tifa si rigirò tra le mani uno strano fiocco color verde, che era da parte di Terra, chiedendosi a cosa servisse, dato che era troppo sottile per essere un nastro per capelli.

Guerriero si rigirò tra le mani un libro intitolato Manuale di Meccanica per Principianti e Mentalmente deviati, accompagnato da un foglietto che recitava Per risparmiarci la fatica di raccogliere i tuoi resti. Vaan.

-Mio fido- lo chiamò la dea, facendolo voltare immediatamente verso di lei.

-Come sto?- chiese, mostrandosi con un elmo cornuto sulla testa.

Era di ottima fattura, dai colori sgargianti e finimenti lucidi, una struttura leggera e un'eleganza sorprendente.

L'unica cosa fuori posto era lo striscione che diceva Da Prishe attorno alla fronte.

A quel punto al paladino tornò in mente il fatto che l'elfa fosse ancora legata nell'angolo.

-Ehi Squall- gli chiese Aerith, avvicinandosi al ragazzo, che continuava a fissare il diadema con occhi confusi -Forse c'è qualcosa che non va.

-Concordo- replicò il SeeD -Hanno scambiato i regali!

Un silenzio agghiacciante discese sulla sala.

Su Shantotto che teneva in mano un libro di patente di guida, che sembrava essersi indirizzata da sola, minacciando di farlo a pezzi da un momento all'altro, su Luneth che fissava un Peluche Moguri grosso quanto lui da parte di Kain, su Terra che reggeva un spazzola per Chocobo da Cecil, su Kain che fissava confuso il cappello con pennacchio che gli aveva regalato Bartz, su Gidan che era riuscito a liberarsi da Cloud e reggeva in mano un paio di scarpe sportive da Tifa, e su Prishe che si era ritrovata in mano un sacco d'allenamento da parte di Luneth.

-E... chi avrebbe potuto fare una cosa del genere?- chiese Cosmos, sorpresa come gli altri.

-LO SO IO!- esclamò la voce rimbombante ed entusiasta di Kefka, che cadde dal soffitto pezzo per pezzo, riformandosi pian piano come una bambola snodabile.

-VOILÀ!- esclamò, inchinandosi -I signori sono serviti. Così imparate a rovinarmi i regali di Natale, dannati buffoni.

-Nessuno di noi farebbe mai una cosa del genere!- esclamò Luneth, indignato.

-Se cerchi guai sei arrivato giusto in tempo- minacciò il SeeD, evocando il Gunblade immediatamente imitato da quasi tutti, puntando i loro sguardi assassini sul clown.

-Oh oh oh! Smettetela, mi fate arrossire- fece Kefka, agitando la mano come a sminuirsi.

-Questa me la paghi, clown!- minacciò Tidus, avanzando -Nessuno mi scombina i regali!

-Oh parli tu! Ma se volete rivolgervi ai diretti responsabili non guardate me, ma loro!- rispose Kefka, facendo apparire due frecce giganti sulle teste di Lightning e Guerriero, che rimasero scioccati e immobili.

-Ho anche i video di sorveglianza!- aggiunse il clown, facendo apparire dal nulla un filmato che riprendeva i due Cosmonauti intenti ad eseguire la suddetta azione.

-Voi...- ringhiò Tidus, imitato subito da Vaan.

Cecil mise una mano sulla spalla di Guerriero -Un comportamento così infantile da te non me lo sarei mai aspettato.

-Un momento!- s'intromise Gidan -Perché il mio regalo non è stato scambiato?

-Perché era perfetto già così com'era!- rispose Kefka, immediatamente, facendo calare il silenzio nella stanza.

-Ho parlato troppo- sospirò il clown, un attimo prima di essere calciorotato da Cloud (ripresosi nel momento in cui Tidus gli aveva sfilato il vestito dalle mani) fuori della finestra.

-Maledettissimo bambolotto da quattro soldi, aspetta che tiri fuori l'ago dal pagliaio e poi ti sgonfio per bene!- recriminò il clown, balzando in piedi dalla neve.

Kain piombò dal cielo, ma il nemico schivò all'ultimo istante, facendolo precipitare in una buca profonda (e stretta) che aveva aperto proprio in quel momento sotto di sé.

-Attento a dove metti i piedi!- gli gridò, con le mani davanti alla bocca, pochi istanti prima che Squall apparisse alle sue spalle con il Gunblade in mano, pronto ad affettarlo.

Sfortunatamente il clown schivò (per un pelo) nuovamente e fece spuntare una stalattite di ghiaccio proprio nel punto il cui il SeeD stava per posarsi.

Ma quello riuscì ad evitare il colpo, fermandosi a fissare l'avversario con sguardo duro.

-Andiamo non fare così ragazzo. Non c'è niente di male aAHIO! Punge!- esclamò Kefka, quando una seconda stalattite (visibilmente più piccola) lo punzecchiò alle chiappe.

Firion gli balzò addosso, riuscendo ad intrappolargli il collo per un brevissimo attimo.

Ma con suo sommo stupore la testa del clown si staccò dal resto del busto e così il ragazzo si ritrovò a spingere il niente contro un albero, sbattendo la faccia a tutta potenza.

Kekfa iniziò a ridere, prima che Cecil potesse raccogliergli il capo, fissandolo con gli occhi infiammati -È finita Ke...

BURP

Il clown gli ruttò una palla di fuoco in faccia, lasciandolo immobile e confuso al suo posto.

-Coraggio, hai fatto del tuo meglio. Peccato per il ritorno di fiamma! AHAHAHAH!- fece il clown, rimettendosi la testa a posto.

Cloud lo caricò da davanti, lo spadone alla mano, mentre Squall partiva dalla direzione opposta, preparandosi a balzare per impedire al clown una via di verso l'alto, ma d'improvviso scivolò sul ghiaccio.

Solo per un istante, un singolo istante che gli costò una capocciata con Cloud, che sul ghiaccio ci andava ancora più spedito.

E per finire il gioco, un bel masso piombò in testa ai due baldi giovani schiacciandoli a terra.

-Voilà! Io vinco, voi perite- recitò in falsetto, andando a sedersi sul masso come un ragazza che si stringe le gambe al petto.

-Oh, oh per tutte le falene vedete una luce e uscite a sciami!- disse, fissando i restanti Guerrieri dell'Armonia che si avvicinavano minacciosi, armi alla mano.

Lightning e Tifa erano l'avanguardia, assieme a Luneth che si muoveva immediatamente dietro di loro, spostandosi continuamente; Prishe, Gidan, Bartz, Vaan e Tidus si stavano lentamente aprendo a cerchio, per circondare Kefka e tagliargli la via di fuga.

Dalla buca in cui Kain era stato intrappolato cominciarono ad arrivare grugniti, segno che probabilmente il fiero dragone era rimasto incastrato, mentre Cecil e Firion cercarono di recuperare la posizione, barcollanti.

Guerriero, Terra, Shantotto ed Aerith fissavano il gruppo dalla finestra sfondata, tenendosi pronti ad intervenire ma restando comunque pronti anche ad accorrere al fianco della dea.

Laguna e Yuna erano fuori vista.

-Allora- cominciò a dire Kefka, incrociando le gambe e facendo segno ai guerrieri di calmarsi -Adesso lo so che siete arrabbiati...

Lightning rafforzò la stretta sul suo Gunblade, pronta a passare dalla modalità di fuoco a distanza a quella corpo a corpo, mentre Luneth si preparava a cambiare classe.

-Ma se vi prenderete il tempo per riflettere...- Firion incoccò una freccia, ancora barcollante ma determinato a non farsi sfuggire il clown.

-Potrete constatare che...- Prishe strinse i pugni, mentre il passo di Bartz e Gidan si affrettò, per finire quei pochi metri che gli avrebbero permesso di intrappolare il nemico.

-Per il tempo che ci metterete ad attaccarmi...- Lightning premette il pulsante per modificare la forma della sua arma.

-...Io sarò già lontano!- finì Kefka, esibendosi in una piroetta all'indietro.

Lightning era scattata un istante prima, pronta a trafiggerlo, ma invece si ritrovò il Gunblade piantato in una roccia incandescente, che si stava fondendo rapidamente.

Bruciandosi, si ritrasse immediatamente -Squall! Cloud!

Immediatamente Tifa colpì il masso, spezzandolo in due metà e spedendolo lontano, ferendosi ad una caviglia ma salvando i due ragazzi.

-Gidan! Prendiamolo!- gridò Bartz, partendo all'attacco assieme al compagno, prima di essere costretti a fermarsi per non essere colpiti da due Thundaga scagliati dal mago.

Tuttavia Prishe riuscì a scattare abbastanza in fretta da superare i due attacchi indenne, puntando Kefka che cercava di allontanarsi con scarsi risultati dal missile che si era ritrovato in coda.

-Capitano! Un missile ci ha puntati! Proviamo l'avvitamento, così si confonde!- così gridando il clown cominciò a muoversi a spirale in aria, avvitandosi come nessun altro potrebbe.

Dopo pochi passi, comunque, Prishe saltò in aria dopo aver messo il piede su una mina magica, venendo scagliata indietro.

-Prishe!- gridò Gidan, ricominciando ad avanzare spedito, seguito a ruota dai compagni.

-Uh? Chi è che fa tanto baccano?- si chiese Kefka, voltandosi per notare la forma dell'Imperatore che torreggiava silenziosamente nella neve a confrontare i Guerrieri dell'Armonia.

-Wow! Qualcuno si è imbucato!- osservò affascinato il clown.

-Mateus!- gridò Firion, scagliando una freccia, seguita a ruota dalla palla di Tidus-

Ma entrambi gli attacchi venne fermati dal nemico a mezz'aria, lasciandolo impassibile.

Gli altri guerrieri furono costretti a fermarsi quando decine e decine di mine cominciarono ad esplodere, intrappolandoli e ferendone alcuni.

Ma Kain, balzò alto come solo lui poteva, atterrando di fronte a Mateus; con un rapido gesto della mano il dragone disarmò il nemico, per poi scagliarlo a terra con un calcio, e quindi apprestarsi a finirlo sollevando la lancia proprio sopra il suo cuore, in un silenzio glaciale.

Purtroppo Kefka era ancora della partita e lo sbatté a terra con un Blizzaga, lasciandolo mezzo congelato nella neve.

-Uh-uh, Matty. Non è da te venirmi a salvare come un principe azzurro! Ho anche dimenticato il vestito a casa!- fece il clown, finendo in falsetto, prima di fermarsi a riflettere -No, attualmente me lo hanno bruciato quei due babbei del bambolotto biondo di Sephiroth e di quell'altro con la palla ma...

-Non sono in vena di chiacchiere, giullare- lo avvisò Mateus con tono gelido, richiamando il bastone nella sua mano dopo essersi rialzato.

-Sono qui perché Chaos ci ha proibito di lasciare il Santuario questa notte.

-Oh, vuoi dire che hai fatto tutta questa strada solo per riportami a casa?- chiese il clown, facendo ruotare la testa di 360°.

-Si- rispose impassibile l'altro -L'ho fatto perché non approvo il tuo atteggiamento derisorio nei nostri confronti.

-Uuhhh.

-Dovresti esserne grato, Garland avrebbe preferito mandare Gabranth a riprenderti.

-Oooohhh. Persino il giudice dei miei stivali!

-Precisamente.

-Oh, Matty, ma non te l'ha detto nessuno che io faccio quello che mi pare?- rispose con onesta Kefka, evocando un paio di Firaga.

-Credi forse di essere qui solo per causare scompiglio?

-In un certo senso- replicò Kefka, sorridendo allegramente.

-Come osi? Non siamo giocattoli del tuo mondo perverso. Non ti permetterò di continuare questa follia un minuto di più! Torna al Santuario, Kefka!- gridò l'uomo, investendo il clown con una scarica che lo fece sfrigolare come olio sul fuoco.

-Toccami di nuovo- minacciò il clown, evocando un Firaga ben più grosso dei precedenti -E io spedisco quelle tue luride chiappe dorate dritte all'inferno.

-Non puoi opporti a me- rispose inespressivo l'Imperatore, puntando il suo scettro.

Ma quando i due erano sul punto di passare all'attacco, il rombo di un motore li interruppe, ed una gigantesca moto nera sbucò dal fumo delle esplosioni, investendoli in pieno.

-Sir Laguna!- gridò Yuna, terrorizzata.

-Tranquilla, l'ho preso!- le gridò l'uomo, prima di notare i due corpi schiantati sul parabrezza e le due macchie di sangue -Correggo, li ho presi!

-Whaaaaa!- strillò la ragazza, terrorizzata, stringendosi con forza maggiore alla vita del guidatore.

-Cos'è... questa... diavo... leria?...- boccheggiò Mateus, pesantemente indebolito dall'urto.

-Vor... rei... sa... perlo...- replicò il clown.

Poi Laguna inchiodò di colpo, sbalzando i due via dal parabrezza insanguinato e scagliandoli nella neve.

Mentre l'Imperatore si limitò ad affondare nel manto bianco, i pezzi di Kefka partirono come le palline da flipper, sparpagliandosi ovunque.

-Wow. L'abbiamo preso- fece Laguna -E aveva anche compagnia.

-Sir... Laguna...- fece Yuna, staccandosi dalla sua schiena con la faccia verde e reggendosi la bocca con una mano -Lei... sa... guidare...

-Questa cosa? No, almeno finché non ci ho provato. Sai, un uomo... o donna può fare qualsiasi cosa, basta che- TUMP -ci provi. Non è tanto difficile, se pensi di saperlo fare puoi riuscire!

-Bleaaargh- fu la semplice risposta di Yuna, caduta dalla moto e intenta a vomitare il cibo della festa nella neve, mischiando mal d'auto e paura.

-Oh. Oh. Oh, Yuna, tesoro, scusa- fece Laguna, distogliendo lo sguardo per il disgusto, e sentendosi sul punto d'imitare la ragazza.

-Sai non ci pensare... è solo un momento poi passa. Così. Succede. Non prendertela, se non ci sei abituata. Sul tuo mondo non si possono usare macchine, vero? Sul mio questo sarebbe considerato un pezzo da novanta! Gran bella moto! Non se ne vedono di altrettanto belle! Sono solo dei giganteschi pezzi di metallo usati per combattere. Questa qui invece è un vero e proprio articolo di lusso, elegante ed efficiente. Come te d'altronde no?- disse sul momento Laguna, voltandosi all'ultimo a fissare il volto da cucciolo spaurito di Yuna, prima che quella potesse voltarsi a pulirsi nella neve, vergognandosi.

-Ehi ehi ehi- continuò l'uomo, andando ad inginocchiarsi vicino a lei -Va tutto bene, usa questo.

Le offrì un fazzoletto di seta, in cui la ragazza nascose il proprio volto, rossa di vergogna.

-Mi dispiace Sir Laguna- rispose, tremando per il freddo.

-Oh su su non è successo niente- la consolò lui, mettendole la propria giacca sulle spalle e aiutandola ad alzarsi.

-Adesso torniamo dagli altri, con calma, e ci dimentichiamo di quest'esperienza. Sopratutto perché se Jecht dovesse sapere quello che ho fatto mi userebbe come palla per Blitzball per l'eternità- aggiunse.

Yuna non poté trattenersi dal sorridere all'ultima frase, ripiegando in silenzio il fazzoletto.

Ma prima che i due potessero risalire verso il Santuario Mateus gli si parò davanti, appoggiandosi con difficoltà allo scettro, lo sguardo indemoniato

-Yuna scappa- le disse Laguna.

-Ma...

-Scappa ho detto! Corri a chiamare aiuto, io lo trattengo!- la liquidò il giornalista, evocando il fucile d'assalto dell'esercito Galbadiano.

Yuna esitò ancora un attimo prima vi voltarsi e iniziare a correre.

-Non mi scapperai!- l'Imperatore puntò lo scettro verso a ragazza e si preparò a colpirla, ma Laguna l'interruppe con una scarica di proiettili -Eh no bello! Qui ci sono già io! Non ci pensare nemmeno!

-Silenzio verme!- replicò Mateus, scagliandolo a terra con un onda magica -Nessuno di voi se ne andrà vivo da qui!

-Sir Laguna!- gridò Yuna, atterrita, un attimo prima che Mateus la puntasse con uno dei suoi attacchi, che lei riuscì a parare con il suo scettro appena in tempo.

-Yaaahhh!- gridò Laguna, avanzando come un fulmine verso l'Imperatore, sparando a mitraglia; il nemico rimase bloccato in una posizione difensiva, usando lo scettro per sollevare uno scudo che lo proteggesse dai proiettili, finché l'ex soldato non riuscì a disarmarlo con un colpo del fucile.

Quindi, assestando un secondo colpo al volto del nemico, lo scagliò a terra, bloccandolo con il proprio corpo.

-Lasciami andare umano!- minacciò Mateus, ringhiando.

-Mai!

Yuna fece per tornare verso di loro, prima di essere spinta a terra da un calcio in mezzo alle scapole.

Dolorante, si rigirò subito su un fianco, ritrovandosi faccia a faccia con Kefka, con il volto coperto di sangue e infuriato.

Le sfuggì un gemito dalle labbra ma il clown la silenziò con una mano, stringendo forte e lasciandola mugugnare di paura.

-Adesso ascoltami bene, bambolina: io ho bisogno di sistemare quel guastafeste biondo una volta per tutte, e per farlo ho bisogno che tu mi dia uno dei tuoi Eoni, o te ne pentirai, è chiaro?- ringhiò il clown.

Lacrime di disperazione rigarono le guance dell'evocatrice, incapace di difendersi.

-Mi hai sentito!?- disse ancora più irruente Kefka, la bocca piegata in una smorfia diabolica.

Lei continuò ad esitare, impotente, e incapace di gestire la propria paura.

-MI HAI SENTITO?!- gridò, terrorizzandola a morte.

D'istinto la ragazza spinse il nemico lontano da se con un onda magica, per poi gridare a squarciagola.

Laguna finalmente sollevò il capo e la vide, intenta a fronteggiare un terrificante Kefka, che iniziò a bersagliarla con Blizzaga, Thundaga e Firaga, mentre lei si proteggeva impotente dietro un fragile Protega, venendo respinta.

-YUNA!- gridò il giornalista.

-Levati di mezzo...!- minacciò Mateus, provando ad approfittare della distrazione per liberarsi, ma venne colpito da una gomitata al volto e da una ginocchiata all'inguine, accasciandosi.

-Stalle lontano clown!- gridò Laguna, aprendo il fuoco verso Kefka e venendo travolto in pieno da un Thundaga, volando lontano.

-Laguna!- gridò la ragazza, un attimo prima che le mani di Kefka potessero chiudersi sulla sua gola.

Un fischio assordante le attraversò le orecchie, penetrandogli nel cervello, immobilizzandola e scatenando ondate di dolore in tutto il corpo.

-Sentimi ragazzina! Io voglio quell'Eone! E me lo prenderò con la forza se devo!- minacciò il mago.

Yuna non sentiva più niente, il dolore la lasciava preda di spasmi e impotente ancora una volta di fronte al nemico.

-Come preferisci bambolina!- replicò irato Kefka, aprendole la bocca e infilandole a forza una mano in gola, estraendola con lo spirito di Valefor, lasciando cadere a terra la ragazza, bianca come un cencio e in preda alla follia.

-Grazie del regalo bambolina- le disse ferocemente il mago, mentre l'Eone appariva al suo fianco -Ma ora devo sistemare la questione.

-Kefka...- fece Mateus rantolando, mentre si risollevava nuovamente, ferito.

-Matty, che piacere. Spero che apprezzerai il regalo che ti ho fatto- fece allegro il pagliaccio, mentre Valefor raccoglieva l'energia nel proprio becco.

-Non oseresti...- fece a mezza voce l'Imperatore, un attimo prima che la sua vista si appannasse.

L'uomo cadde a carponi, e poi svenne, abbattuto.

-Come, già finito?- fece Kefka, deluso -Oh beh, tanto vale riportarlo a casa. Almeno per l'aiuto che mi ha dato, non trovi?

Il clown si rivolse brevemente a Yuna, che lo fissava con gli occhi sbarrati, immobile.

-Oh beh, fammi un saluto ragazza. Io prendo il volo. Adios!- disse con un inchino Kefka, prima di balzare sull'Eone e spronandolo al volo, facendogli raccogliere nel becco lo stregone dorato.

Yuna si riprese, lentamente, ancora terrorizzata, mentre la figura volante si allontanava.

-Sir... Sir Laguna...- riuscì a mormorare, mettendosi a carponi e cominciando ad avanzare vero la figura.

Quando la raggiunse, non riusciva quasi più a parlare per il freddo.

-Sir... Laguna...- sussurrò, spingendo l'uomo sul fianco, per volgerlo verso l'aria.

-Uff... cough...- fece quasi subito quello, prendendo un po d'aria -Whew, me la sono vista brutta.

Si tolse la camicia bruciacchiata rivelando una tuta di plastica isolante, che l'aveva protetto dal fulmine.

-Però, meno male che non me la sono fatta sotto. Ehi Yuna, che è successo?- domandò, voltandosi direttamente verso di lei con un sorriso imbarazzato.

-Sir Laguna...- riuscì a dire la ragazza, tremante -Ha preso V-Valefor.

-Chi? Bambina stai bene?- chiese l'uomo, stringendola forte a sé -Coraggio, va tutto bene. Tieni duro, gli altri arriveranno a prenderci. Sono sicuro che andrà tutto bene. Andremo da quei mostri e ci faremo ridare Valefor. Abbi fede.

-Sir... non credo che verranno- fece la ragazza, ancora debole -Kefka e l'Imperatore devono averne feriti molti.

-Cosa dici? C'erano ancora Guerriero, e Terra, e Aerith...

-Non... possono abbandonare Cosmos, non adesso che sono vulnerabili- rispose lei, cominciando a dominare nuovamente i suoi muscoli.

-Ma cosa possiamo fare? Siamo in due soltanto. Dobbiamo tornare da Cosmos, o non riusciremo a...

-Laguna- disse lei, prendendo un profondo respiro -Hai detto di saper guidare no?

-Beh si...

-Allora guida!


I territori Chaos erano stranamente silenziosi, nessun anima in vista.

Avevano già esplorato la Torre di Kefka, il Castello di Artemisia, il Santuario del Caos e il Centro del Pianeta.

Niente, nessuno.

Non uno solo degli adepti della Discordia gli si era parato davanti.

Laguna si girava continuamente a destra e sinistra, guardingo e un po spaventato, mentre Yuna avanzava decisa ma all'erta.

“Accidenti, perché l'ho fatto? È un suicidio! Qui in giro pullula di pazzoidi, psicotici e assassini! E fanno tutti paura! Povera Yuna deve essere terrorizzata...” si girò di nuovo davanti a se per vedere la ragazza ma si ritrovò a fissare il nulla.

-Accidenti si è persa. Povera bambina, le tolgo gli occhi di dosso e...

-Sir Laguna- gli arrivò un bisbiglio alle spalle -Di qua.

Subito l'uomo tornò sui suoi passi, raggiungendo una biforcazione che prima non aveva notato, scorgendo Yuna quasi subito.

-Dove ti sei andata a cacciare?

-Di qua, sento che è vicino.

-Chi?

-Valefor- gli disse lei, con l'emozione che le faceva tremare la voce.

Si mise quasi a correre, seguita a ruota da Laguna, intenzionato a non lasciarla sola.

Quasi subito i due sentirono il crepitare delle fiamme, e alcune risate per nulla amichevoli.

-Sono loro, gli sgherri di Chaos- disse Lagna, quasi sibilando.

-Erano tutti qui. Probabilmente stavano festeggiando anche loro il Natale- osservò Yuna, cominciando a procedere con maggior cautela, avvicinandosi alle porte dello stadio di Zanarkand.

-Nah, non ce li vedo. Non sono neanche capaci di stare per più di dieci secondi nello stesso posto quelli là- le rispose l'uomo.

I due si accostarono ad una parete e sporsero il capo appena oltre, sbirciando l'ambiente.

Con loro sorpresa, gli sgherri di Chaos stavano veramente festeggiando il Natale.

Una tavolata imbandita si estendeva sulle gradinate, dove diversi cibi e bevande erano in bella vista, alcuni già toccati.

Garland dominava la scena, parlando in modo disteso, senza elmo e con un calice di vino in mano, con Artemisia e Gabranth.

Anche i due sembravano piuttosto interessati alla conversazione, senza la loro aria guerresca.

Ex-Death era immobile su una gradinata, la spada piantata a terra e un cappellino natalizio in testa, come se non ci fosse.

Una sguaiata risata fece voltare i due clandestini dall'altra parta, notando Kefka intendo a sostenere Mateus per aria, facendo battute che Kuja e...

-S-s-s-ir Jecht?- balbettò Yuna, vedendo l'omone dare una sonora pacca sulla spalla di Sephiroth, mentre rideva a crepapelle.

-Cosa diavolo ci fa qui?- fece sconvolto Laguna.

All'appello mancava solo Golbez.

Nube oscura sembrava assistere allo spettacolo di Kefka senza scomporsi, impassibile come il SOLDIER, che diede le spalle alla scena e andò a versarsi un bicchiere di vino, scostando Gabranth dalla sua strada con una spallata.

-Dici che riusciamo a riprenderci Vale... Vale... il tuo amico, senza che ci vedano?- chiese il giornalista, mentre Kuja iniziava a fare il giocoliere con delle sferette di luce, attirando l'attenzione di Garland.

-Sarà difficile. Io non so se Bahamut basterà a sconfiggerli tutti...- rifletté la ragazza.

-Come? Abbiamo Bahamut dalla nostra...- cominciò a dire Laguna, a voce leggermente più alta.

-Shh!- lo zittì lei quasi subito -Se ci vedono siamo morti.

-O peggio.

A Yuna si gelò il sangue nelle vene, quando alzò lo sguardo per ritrovarsi davanti Golbez, in tutta la sua immensità.

-Voi. Che ci fate qui?- domandò lo stregone all'indirizzo dei clandestini, i quali si scambiarono uno sguardo in tralice.

-Sono venuta a riprendermi Valefor- rispose l'evocatrice, dopo qualche istante -Kefka me l'ha portato via. Non sono disposta a lasciare che se la cavi.

-Siete stata fortunata che l'allegria stanotte è dilagante, specie con Jecht in giro- le fece notare con voce profonda il gigante.

-Scusi, cosa ci fa lui qui? intervenne Laguna.

-Non lo so: è venuto, abbiamo cominciato a bere, e non se n'è più andato- spiegò con calma il gigante nero.

-Golbez cosa stai...- chiese in quel momento Kuja, svoltando l'angolo e trovandosi di fronte i tre -... facendo?

-Kuja?- chiese Gabranth, sbucando a sua volta affianco al collega, prima che Laguna e Golbez potessero afferrarli e tirarli via dalla vista degli altri.

-Scusatemi- disse Yuna, colpendo entrambi i guerrieri di Chaos con un incantesimo del sonno e facendoli accasciare.

-Fantastico, e adesso?- fece Laguna, osservando i due.

-Adesso ve ne dovete andare, subito- disse Golbez, adagiando i due in modo che non potessero essere visti.

-No. Devo recuperare Valefor, non può essere altrimenti- insisté Yuna -Dobbiamo trovare un modo per entrare inosservati.

Laguna parve rifletterci, poi gli cadde l'occhio su Gabranth e gli venne un sorriso.

Qualche minuto dopo...

-Non ci crederanno mai- fece Yuna, scuotendo il capo alla vista di Laguna vestito con l'armatura del giudice Magister.

-Silenzio! Non accetto che mi si parli in questo modo, ragazza- fece il giornalista, riuscendo ad imitare in modo piuttosto convincente la voce del guerriero nemico -Adesso restate qui, e non temete, tornerò vincitore.

Detto questo Laguna si volse e un po impacciato si diresse verso lo spiazzo di ristoro.

-Il tuo amico sembra molto sicuro di quello che fa- osservò Golbez, sorpreso.

-Lo spero- rispose Yuna, sporgendosi appena.

-Ehi Gabranth! Perché non mi lecchi i piedi, verme!?- fece Kefka, scimmiottando Mateus e strappando una risata a Kuja, Jecht e persino Garland.

-Molto spiritoso- fece il giornalista, annuendo.

-Dimmi, Sephiroth- fece Artemisia, attirando l'attenzione del SOLDIER -Perché insisti a tenere con te quell'inutile bambola?

Lo spadaccino la ignorò, mandando giù un sorso di vino e facendo per andarsene.

-L'intrattenimento non è forse di tuo gradimento?- lo richiamò Laguna d'impulso, per impedirgli di svoltare l'angolo e scoprire Yuna.

Sephiroth si fermò brevemente, lanciandogli uno sguardo impassibile, per poi riprendere a camminare.

-È tale la tua presunzione che non accetti nemmeno la nostra presenza?- continuò Laguna, frettoloso.

-Non sfidare la mia pazienza, Gabranth- minacciò Sephiroth.

-Silenzio! Nessuno è più brillante di me!- fece Kefka, sempre imitando Mateus.

Buona parte della sala si mise a ridere, salvo il SOLDIER.

-Te ne vai così presto?- chiese Golbez, sbarrandogli il passo.

-Fuori dai piedi- rispose l'argenteo, mettendo mano alla katana.

-Orsù, niente liti oggi- intervenne Garland, più positivo del solito -Sephiroth, non credo ti convenga ritirarti nei tuoi alloggi. Abbiamo appena cominciato.

-Sai, io credo che la signorinella qui non sappia tenersela, e deve scappare in bagno- disse Jecht, visibilmente ubriaco.

-Uhhh, bella questa!- esclamò Kefka, ridendo in modo talmente isterico che lasciò cadere il corpo di Mateus a terra.

-Ripeti immediatamente quello che hai detto- fece gelido Sephiroth, scendendo a confrontare l'omaccione.

-Perché, vuoi farmi la bua?- replicò sfottendolo il guerriero di Cosmos, venendo sbattuto a terra con un pugno.

-Oh no, ho detto niente lotte- disse Garland, svogliato.

-Ma quello è un guerriero di Cosmos, tecnicamente vale- replicò Kefka, tirando popcorn fuori dal nulla ed iniziando a sgranocchiarli rumorosamente.

-Sephiroth, controllati- fece invece Golbez, provando a fermarli.

Tuttavia, pochi attimi dopo, Sephiroth venne sbattuto violentemente contro le gradinate da un calcio di Jecht, ignorando le voci attorno a lui e tornando a fronteggiare il rivale.

Yuna, da dietro il nascondiglio, avrebbe voluto fermarlo, ma si rese conto che era il momento migliore per recuperare Valefor non vista.

Mentre Sephiroth sollevava l'avversario in aria, per poi scagliarlo da parte, lei scivolò dietro la sagoma di Golbez, non vista, e aggirò il pubblico di nemici stranamente eccitati dalla scena e magari anche dall'alcool, raggiungendo Kefka nel massimo silenzio.

Quindi, cogliendolo di sorpresa, la ragazza si ritrovò a... baciare il clown, estraendo lo spirito dal suo corpo.

-Yevon ti prego perdonami- disse poi, a mo' di preghiera.

-Uuhhh, guarda guarda chi si fa viva di nuovo!- fece a gran voce il pagliaccio, facendo voltare tutti, incluso Laguna, che si era imbambolato a guardare il combattimento.

-È l'evocatrice!- esclamò Ex-Death, uscendo dal suo stato d'immobilità.

-Quale piacevole figura- mormorò Artemisia, apparendo alle spalle di Yuna e facendola sobbalzare.

-Tenete i vostri maledetti artigli lontani da lei!- esclamò Gabranth, anche se Laguna si mosse nello stesso momento, dando l'apparenza di essere stato lui a parlare.

-Ehm, credo di dovervi correggere- continuò il giornalista, adocchiando Kuja che aveva appena tappato la bocca al giudice (che esibiva un paio di mutandoni rossi ripieni di Moguri) -Se l'evocatrice è qui, significa che gli altri non possono essere lontani.

-O che abbia un buon motivo per essere qui- aggiunse Garland.

-Esatto- intervenne Jecht, approfittando della distrazione di Sephiroth per colpirlo in pieno con un pugno, spedendolo in aria, diretto contro i suoi compari.

Golbez scostò Yuna di mezzo al volo, mentre Artemisia, Kefka, Nube Oscura e Garland venivano scaraventati a terra, travolti dal corpo dello spadaccino argenteo.

Nello stesso momento Laguna si buttò a peso morto su Ex-Death, facendolo crollare a terra, prima di alzarsi e gridare -Andiamo!

Jecht sopraggiunse in suo aiuto, afferrando lo stregone-albero e lanciandolo contro Golbez, che devio l'attacco e scagliò un fulmine per fare scena, mancando di poco Yuna che si ritirava, vedendo che Kefka si stava riprendendo per attaccare.

In questo modo il fumo causato dei colpi nascose il bersaglio agli occhi del clown, che non si evitò di aprire il fuoco lo stesso.

Kuja, pur non capendo cosa stava succedendo, evocò uno Shell che assorbì l'attacco magico del mago, sempre non visto.

-Forza, levati quella roba di dosso e andiamo!- esclamò Jecht, mentre Yuna spediva Ixion a cavalcare in mezzo ai nemici, causando scompiglio e spezzettando Kefka in tante piccole parti.

-Ridammi la mia armatura ribaldo!- gridò Gabranth, caricando verso i tre e mettendosi sulla traiettoria di tiro dei suoi colleghi.

-Laguna!

-Fatto! Andiamo!- replicò il giornalista, colpendo al volto il giudice con il suo stesso elmo, mentre anche Garland partiva all'attacco.

Ma in pochi attimi apparve Bahamut, sfondando il pavimento e sollevandosi in volo con i tre a bordo, facendo indietreggiare gli aggressori mentre si allontanava, portando gli eroi in salvo.

-Mi spieghi che ci facevi al Santuario di Chaos?- chiese Laguna, quando furono lontano.

-... Si beveva meglio. E poi non c'era mio figlio.

Nello stesso momento...

-Quelli possono dirsi fortunati che fossimo ubriachi, maledetti vandali!- gridò Gabranth, mentre si rivestiva.

-Santo cielo quel Jecht- commentò Kuja, fissando le gradinate devastate.

-Perché non ti sei alzato in volo ad inseguirli?- chiese Garland a Sephiroth, mentre questi si allontanava.

Il SOLDIER si fermò un istante a fissarlo.

-Perché avrei dovuto?- rispose quello, sparendo alla vista.

-Ci devi un grosso favore- sussurrò Kuja a Golbez, mentre gli altri guerrieri di Chaos ricomponevano controvoglia Kefka.


-Avete fatto cosa!?- fece Guerriero, con gli occhi di fuori.

-Recuperato un Eone direttamente dalle labbra di Kefka?- rispose Laguna, fissandolo incerto.

-Avete la minima idea di quanto pericoloso sia stato?!- continuò imperterrito il paladino -Se vi avessimo perso...!

-Ma non l'avete fatto- replicò Yuna -È andato tutto bene Guerriero, non succederà di nuovo. Perdonaci- fece, inchinandosi.

-Uff... va bene, sono solo lieto che stiate entrambi bene- cedette l'uomo, assumendo un tono più calmo.

-Grazie del pensiero- rispose Laguna, accennando un inchino.

Guerriero rispose al saluto e tornò ad occuparsi dei feriti che affollavano la sala.

L'alcool, il cibo e la stanchezza avevano fatto un brutto scherzo ai Guerrieri dell'Armonia, rendendoli più lenti e meno reattivi.

-Whew. Mi vedevo già infilzato- commentò il giornalista, prima che Yuna potesse abbracciarlo.

-Grazie, Sir Laguna. Senza il vostro coraggio e il vostro spirito non ce l'avrei mai fatta- gli disse, grata, alzando lo sguardo colmo di lacrime di sollievo.

Laguna arrossì lievemente a quella vista, sentendo il solito crampo premergli alla gamba, ma con uno sforzo respinse la sensazione e le mise una mano attorno alle spalle e un altra sulla testa -La vera eroina oggi sei stata tu.

Rimasero abbracciati ancora per qualche minuto traendo piacere nel farlo, entrambi.

-Buon Natale Sir Laguna.

-Buon Natale bambina.

-Buona Natale a tutti e due voi pazzi!- esclamò Jecht, stringendoli forte nel suo abbraccio.

-Scusatemi, ma questo fiocco verde cos'è?- chiese Gidan.

-Un nastro per la tua coda- gli rispose Terra, finendo di fasciargli il braccio, con il pupazzo di Moguri (da parte di Kain) affianco -Ho pensato che si intonasse bene con te.

-Ah, grazie- replicò il Jenoma facendo un sorrisetto furbo, troncato dal pensate passo di Cloud che aveva deciso di andare in giro con l'intera armatura che Squall gli aveva regalato, passando per uno stoccafisso.

-Certo che non sei per niente bravo a fare i regali tu- osservò Vaan, rimirando il Manuale per la Patente di Guida che gli aveva mandato Shantotto, sdraiato per terra con il petto fasciato.

-Sta zitto- replicò con un mezzo ringhio il SeeD, fissando l'agenda e la penna che gli aveva regalato Laguna, con la testa bendata.

-Yuna! Laguna!- fece Tidus andando verso di loro con le nuove scarpe sportive da parte di Tifa, zoppicando -Questi sono i vostri.

-Oh! Tidus, è bellissimo- fece la ragazza alla vista dell'abito da sera blu mare.

-Wow, Vaan, non dirmi che non ti fidi del vecchio zio Laguna- replicò l'uomo fissando il Manuale di Meccanica.

-Dov'è la moto che avevo regalato a Prishe?- chiese in quel momento Cloud all'indirizzo dei due, facendo lo stesso rumore di un plotone di guerrieri in armatura.

-Ah quella...- rispose Laguna, imbarazzato.

-Nah, tanto non la so guidare- replicò lei, dando un pugno d'incoraggiamento al SOLDIER, che fini col cadere di faccia a terra.

-Forse dovresti toglierti quell'armatura- osservò Guerriero, con il nuovo elmo sgargiante in testa, ricevuto direttamente dall'elfa.

Anche Cosmos, con il suo mitico diadema di gemme regalatole dal suo più fedele paladino, figurava come una star sul suo trono rimesso a posto, con affianco quello altrettanto monumentale di Shantotto, direttamente da parte della dea.

Luneth si stava pavoneggiando nel suo elegante cappello con pennacchio, che aveva ricevuto da Kain, rosso come l'armatura; Firion saggiava il nuovo arco da parte di Lightning, il naso bloccato con un tampone; il dragone fissava il mazzo di rose che gli aveva mandato il maestro di armi, mormorando il nome Rosa come un mantra, affiancato da Cecil che ci stava adoperando per migliorare quelle sue labbra bluastre con l'astuccio da Make-Up da parte Yuna, oltre a celare le macchie di bruciatura sul suo volto.

Il sacco d'allenamento, regalatole da Luneth, era già appeso al soffitto e Tifa si stava già allenando come una matta, nonostante la caviglia; Light, si era ritirata nell'altra camera, per provare la nuova Lingerie (sembra che alla fine qualcuno l'avesse convinta a provarla); Bartz stava appoggiato alla parete, fissando il vuoto, con la spazzola per Chocobo da Cecil stretta in mano.

-Ragazzi- disse Aerith -Che serata...


AN: Finita. Finalmente è finita. Scusate la lunghezza ma si sono sovrapposte così tante idee che mi sono detto “Ma mettiamole insieme e al diavolo la lunghezza”, così eccoci qua. Ad essere sincero avrei voluto mettere una parte di combattimento anche quando Yuna e Laguna andavano a recuperare Valefor, ma poi si sarebbe allungata troppo e non sapevo come risolverla senza spoilerare un altra storia che sto scrivendo (e di cui alcune avranno sicuramente colto le allusioni) quindi il grande momento di coraggio di Yuna è rimandato. Spero di avervi divertito e impressionato e alla prossima. Ciao.

  
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