Perle di un
filo ingarbugliato.
01/ Capriccio.
Non si trattava del consueto allenamento – in un certo
senso -, di una missione o di una punizione per un qualche involontario sgarbo,
ma un capriccio insensato tipico di sua nonna, il cui fallimento le sarebbe
costata una punizione ancor più assurda della richiesta in sé.
- Non pensare di
farmi paura, bestiaccia! -
Tredici giorni ad arrancare nella neve fresca, fra valli
e strapiombi stillanti nebbia, l’avevano condotta all’interno di un isolato
tempio di monaci Shaolin , abbandonato per lo stesso motivo per cui era stata
mandata lì. L’enorme yeti le ringhiò addosso con una chiostra di
denti aguzzi e rilucenti di bava, le zanne ritte e gli occhietti vermigli
assetati di carne umana, ma neppure la prospettiva di essere il suo primo pasto
decente dopo decenni incrinò lo spirito fermo della bambina, pronta a ucciderlo
a colpi di sassate o, addirittura, a pugni. Se sua nonna esigeva una pelliccia
di yeti, rifiutare non era un scelta varabile, soprattutto se, a essere
dissanguata e scuoiata, rischiava di finirci lei.
- A…Amèlie? Sei tu? - Incerto, Noise Marie si distaccò dal Generale Tiedoll per avvicinarsi alla creatura, dal capo drappeggiato da una vistosa corona di bernoccoli. Il mancese sussultò quando questa si voltò verso di lui, con la lingua a penzolare fuori dalla bocca e gli occhi vitrei a fissarlo intensamente.
- Marie. Generale Tiedoll. - La corvina salutò entrambi, sollevando il copricapo che la nascondeva per mostrare il proprio volto congestionato e gli abiti malconci a puzzare di un forte odore di sangue e interiora.
- Figliola, per quale motivo sei conciata in questo modo? - Le domandò l’uomo.
- Noble Grand-mère voleva una pelliccia di yeti. -, si limitò a dire lei, atona.
- Sì, ma...Tu ti senti bene? - Si preoccupò Marie. Così disordinata, la francese pareva essere appena uscita da un incontro di boxe.
- Sicuramente meglio di lui. Con permesso. - E riprese il proprio cammino, trascinando la creatura con sé.
A quella scena, il buon artista non resistette e si abbandonò a una lieve risata - Tale e quale a sua nonna. E qualcosa mi dice che da grande sarà addirittura peggio. -
Note di fine capitolo.
Buon pomeriggio a tutti voi! Vi starete sicuramente
chiedendo il perché di questa raccolta quando ci sono due storie che devono
essere aggiornate – cosina che la mia coscienza mi sta urlando di fare prima
che riprenda il lavoro – e i capitoli di Hell’s Road da sistemare – altra cosina
in via di esecuzione che sta contraendo ritardi apocalittici -. L’idea che sta
alla base di questa raccolta è farvi conoscere meglio i miei personaggi
originali, ponendoli in situazioni che nelle storie principali non riesco – per
una questione di lunghezza o altro – a inserire o che immagino dopo aver
postato un capitolo. Posterò quando verrò colta dall’ispirazione e il genere
sarà vario – così mi piacerebbe fare, magari introducendo qualche no-sense,
oppure, a chi leggerà e recensirà, potrei regalare un capitolo con il suo Oc
insieme ad Amèlie, e l’idea non mi dispiacerebbe. – Auguro un buon fine Agosto
a tutti quanti! Il prossimo capitolo di Hell’s Road approderà non appena la sua
restaurazione sarà ultimata, con l’aggancio al suo spin-off “Chimera”!