Lui la guardava suonare il pianoforte, seduto sul panchetto, in silenzio.
Accanto, lei suonava senza mai fermarsi, senza mai confondersi, come avesse la melodia ricamata fra le dita; lui la guardava , e anche lui seguiva una sua speciale partitura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Lui la guardava suonare il pianoforte, seduto sul panchetto, in silenzio.
Accanto, lei suonava senza mai fermarsi, senza mai confondersi, come avesse la melodia ricamata fra le dita; lui la guardava , e anche lui seguiva una sua speciale partitura.
Le prime note le nascevano negli occhi: due splendide semibrevi di un si bemolle color del cristallo. Due semplici cerchi, l’inizio di un universo confuso, intarsiato di perle nere e specchi deformanti; occhi inquisitori ed ingiusti, carichi di rancore verso un presente che non sentiva suo.
In un andante le percorreva il profilo del viso verso i capelli: un susseguirsi di crome e biscrome nere come la pece, che in rapide sincopi raccontavano il passato di una mente angosciata. Lo sguardo passava da un riccio all’altro, piccole note di fa e re minore.
Le dita continuano a rincorrersi, a nascondersi e trovarsi fra i tasti; lei chiuse appena gli occhi: la musica si faceva più intensa, più veloce. Il suo corpo iniziava a muoversi seguendo lo spartito, in onde leggere, scariche elettriche.
Passò rapida la punta della lingua sulle labbra: accordo di mi, lo sbocciare di un rossore sulle sue pallide guance.
Per lui fu subito l’alba.