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Autore: DiAngelo    25/08/2016    6 recensioni
STORIA INTERATTIVA||ISCRIZIONI APERTE
15 luglio 1979.
Al Campo Mezzosangue si respira aria di tensione.
Era una tranquilla giornata, quando era successo.
Qualcosa di terrificante era stato trovato nel bosco.
Qualcosa che poteva sembrare normale, ma nascondeva dei terribili segreti.
Il quesito che viene mormorato da tutti i semidei e le altre creature è uno solo: perchè?
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Semidei Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

Il mistero dà fuoco e tensione 

a ogni nostra parola.

-Thomas Mann

15 luglio 1979

 

–— Stavo pensando — esordì Troye, camminando con le mani in tasca poco dietro ad un altro ragazzo. — che non mi hai ancora detto come ti chiami. —

Il ragazzo davanti a lui si fermò, rilassò le spalle come se stesse sbuffando e si girò verso Troye.

— Amico, mi stai seguendo da mezz'ora senza un motivo. Capisco che il mio lato B possa essere di una bellezza ipnotica ma, sul serio, stai iniziando a inquietarmi.—

Un sorrisetto comparve sul volto di Troye.

— Sei così carino quando cerchi di respingermi! — e dopodiché iniziò a strizzargli le guance come una vecchia prozia che non vede suo nipote da tempo.

L'altro cominciò a stancarsi e sbuffò di nuovo, passandosi una mano fra i capelli.

— Okay, basta così. Il mio nome è Colin e se non togli quella mano te la stacco a morsi.— Colin accompagnò tutto con un amabile sorriso.

Troye non sembrava intimorito dalla sua minaccia, anzi era felice di aver ottenuto quello che voleva e non era per niente deciso a lasciare in pace Colin.

I due ripresero a camminare, più che altro Troye seguiva Colin, mentre lui cercava di ignorare in tutti i modi le sue domande.

Oltrepassarono due figlie di Afrodite che litigavano e passarono accanto ai bagni proprio mentre si faceva sentire il fragoroso e tipico "splash" della testa di un novellino spinta nella tazza del cesso quasi sicuramente da un figlio di Ares.

Arrivarono all'armeria e Colin si mise a scegliere attentamente dei coltelli da lancio.

— Genitore divino? — chiese ancora Troye, sedendosi a terra.

Colin si girò a guardarlo, mentre infilava i coltelli in un'apposita cintura.

— Non ne ho idea, non mi ha ancora riconosciuto. —

— Capisco. — disse Troye, distratto.

Colin fece cenno all'altro di uscire: ormai era deciso a portarselo dietro per l'addestramento, gli sarebbe tornato utile per raccogliere i coltelli.

Si avviarono verso l'Arena e Colin prese posto davanti a tre sagome a forma di uomo.

Troye non aveva ancora riniziato a parlare quindi c'era abbastanza silenzio perché riuscisse a concentrarsi per bene. Prese la mira e con un gioco di polso riuscì a piantare il coltello nella testa della sagoma, esattamente al centro.

Troye emise un fischio a pochi centimetri dal suo orecchio, cosa che lo fece sobbalzare, facendogli cadere tutti i coltelli di mano.

— Sai, sei un portasfiga veramente funzionale. — disse Colin, sorridendo.

Mentre erano entrambi chinati a raccoglierli, un grido squarciò l'aria.

Un grido di terrore, da parte sicuramente di una ragazza, proveniva dalla foresta. Tutti i semidei interruppero velocemente le loro attività e si precipitarono sul posto.

Troye e Colin si fissarono per un attimo negli occhi e poi, quasi simultaneamente, iniziarono a correre nella stessa direzione degli altri.

Arrivarono ai margini della foresta, dove un gruppo di semidei era stretto attorno ad una ragazza bionda e tremante. Non era ferita, sembrava solo terrorizzata, i ragazzi la stavano riempendo di domande creando un chiasso incredibile. Poco dopo arrivò Chirone di corsa, si fece strada fra i semidei e si mise a parlare con la ragazza, mentre il suo volto diventava sempre più pallido. Mandò via tutti i ragazzi, che continuavano a fare domande, a loro volta impauriti.

Colin e Troye continuarono a camminare insieme, osservando i semidei riuniti a piccoli gruppi che ipotizzavano l'accaduto. Molti dei ragazzi se ne andavano in giro urlando cose a caso, altri cercavano di calmare tutti dicendo che sicuramente non era nulla, che la ragazza si era spaventata per niente, anche se tutti sapevano che qualcosa non tornava, non tornava per niente.

 

Angolo autrice:

Ciao a tutti!

Ho deciso di scrivere questa storia interattiva insieme ad una mia amica che mi ha spronata a farlo (thank you!).

Come si nota dalla data è ambientata prima di tutta la storia di Percy Jackson.

Le iscrizioni sono aperte fino al 27 AGOSTO, dopodiché verrà fatta una selezione degli oc e si partirà con la storia.

Le schede andranno inviate come messaggio privato in seguito ad una recensione del capitolo (contenente nome ed età del personaggio)

È importante che gli oc:

- Non siano figli di ship canon;

- Non siano figli dei Tre Pezzi Grossi;

- Sappiano di essere semidei.

Sarebbe gradito che gli autori degli oc si facessero vivi ogni tanto, per monitorare il loro personaggio e non "lasciarlo a se stesso".

Eventuali personaggi "abbandonati" saranno lasciati da parte o eliminati nel corso della storia.

La scheda da compilare per il personaggio è la seguente:

 

Nome:

Secondo nome*:

Soprannome*:

Cognome:

Età:

Genitore divino:

Descrizione fisica* (ragazzi, non è obbligatoria, tanto c'è il prestavolto):

Prestavolto:

Descrizione caratteriale:

Storia personale:

Armi/poteri/abilità:

Rapporti con famiglia mortale e divina:

Amicizie (descrivere il tipo di persone):

Relazione (descrivere il tipo di persone)*:

Cosa ama/odia*:

Difetto fatale:

Frase caratterizzante:

Altro*:

 

Specificate anche l'orientamento sessuale, siate creativi in modo che la storia abbia pepe!

 

Vi presento due nostri OC che sono già nella storia:

 

Troye Sivan

Troye Sivan

 

L'amor che move il sole e l'altre stelle.

(Dante Alighieri)

 

Colin Stephen Wansford

Colin Stephen Wansford

 

Ingiustizia. Un peso che, fra tutti quelli che addossiamo agli altri o portiamo noi stessi, risulta leggerissimo quando viene dalle nostre mani e pesantissimo quando ci grava sulle spalle.

(Ambrose Bierce)

   
 
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