Positivo

Elfgreen

In genere, le donne quando scoprono di aspettare un bambino, hanno numerose e varie reazioni. Alcune lo dicono senza alcun problema al compagno e queste sono definite "persone normali". Ci sono le "paranoiche o esagerate" che si riempiono di preoccupazioni finendo col pensare perfino a come pagare l'Università di un figlio di cui non sanno neppure il sesso. In seguito ci sono le "tranquille", "nervose" e via dicendo.

E poi...

Beh, c'é Evergreen.

L'unico membro femminile dei Raijinshū aveva intrapreso da poco più di un anno una intima relazione con Elfman Strauss. Giravano alcune voci su cui, presto o tardi, lui le avrebbe perfino chiesto di sposarlo.

Mirajane e Lisanna non potevano essere più felici per il fratello. Anche se Ever lo dimostrava raramente, ci teneva veramente all'albino.

Eppure una gravidanza non era per niente prevista. Che ne sarebbe stato del suo bel fisico da fata?

Con tutte le fatiche che faceva per essere sempre in forma...

Non avrebbe potuto più indossare i suoi bellissimi abiti!

Sarebbe stata simile a una balena...

Fece almeno una ventina di test di gravidanza per essere certa che non ci fosse uno sbaglio. Purtroppo ognuno di essi era positivo.

Positivo...

Positivo.

Positivo!

Prese un cappotto a caso e, stranamente senza controllare che fosse perfetta, uscì dalla sua camera. Non aveva voluto convivere con Elfman per non rendere ancor più vera, di come già non fosse, la loro relazione e in quel momento se ne pentì. Vivendo insieme avrebbe potuto trovarlo a casa senza doverlo cercare.

-Ciao Evergr...- Lucy si zittì all'istante dopo che la castana la fulminò con lo sguardo.

Non aveva alcuna intenzione di perdere un solo minuto di più.

Molte altre, per i corridoi di Fairy Hills, non aprirono neanche la bocca vedendo Evergreen di così cattivo umore. Avrebbe potuto trasformarle in ammassi di pietra con un solo sguardo... meglio evitarla e aspettare che fosse più calma.

-Buongiorno Evergreen!- la salutò allegra Mirajane mentre stava servendo a uno dei tanti tavoli della gilda. Almeno Mira non si faceva spaventare da quella che aveva cominciato a considerare una cognata, seppur non lo fosse ancora. O forse non aveva proprio fatto caso al suo cattivo umore...

La fata si limitò a lanciare un'occhiata all'albina, per poi mettersi alla ricerca della sua preda.

Se lo avesse trovato...!

Lo avrebbe...!

Non sapeva ancora cosa gli avrebbe fatto, ma di certo non era nulla di buono.

Perché era così arrabbiata?

Gli dava la colpa di non essere stato abbastanza attento, anche se certe cose non si facevano di certo da soli e la colpa non era solo del povero Strauss.

-Se cerchi Elf-nii-chan, sta facendo a botte lì in fondo- le parlò Lisanna per poi tornare alla sua chiacchierata con Bisca.

Non era tanto strano che Ever entrasse nella gilda infuriata come una bestia con Elfman, anzi, era ormai nella norma da quando erano usciti allo scoperto come coppia. Per un motivo o per un altro, quel povero sciagurato Strauss passava sempre le pene dell'Inferno a forza di ventagliate.

-Elfman Strauss!- urlò quando fu davanti al mucchio di uomini che si stavano prendendo a pugni.

Stranamente riuscì a fermare la rissa senza essere Titania. Per una volta avrebbe potuto vantarsi di essere al livello della Regina delle fate, se non avesse avuto altro a cui pensare.

Lo sguardo di molti si posò su di lei e Elfman la guardava intontito chiedendosi che cosa avesse combinato quella volta. Era pure stato in missione per una settimana...

Che si fosse arrabbiata perché non le avesse fatto visita al suo ritorno?

Plausibile.

Ma in genere Ever non teneva tanto a certe sottigliezze, a meno che non avesse la luna più storta del solito, o il ciclo.

Che stesse nel suo periodo rosso?

Beh, il problema era proprio che Ever non avrebbe più avuto alcuna visita dal demone rosso di lì a sette mesi, circa, facendo due conti.

-É da vero uomo fermare una rissa!- si complimentò, provando a farla vacillare con le lusinghe, in genere avevano anche un minimo di effetto...

Ricevette quattro colpi di ventaglio come ringraziamento.

Non che fosse una novità, ma quel comportamento più incazzato e isterico del solito stonava un po' nella loro solita routine.

-Uomo qui, uomo lì. Zitto!- lo colpì un'altra volta. -Dobbiamo parlare. Da soli-

Se il suo piano era quello, beh, l'entrare in modo irruento nella gilda non era un buon modo per metterlo in atto. Soprattutto dopo aver attirato l'attenzione e la curiosità di molti, forse quasi di tutti.

Probabilmente avrebbe sbandierato ai quattro venti la sua gravidanza, se non avesse avuto il tempo di riflettere tra un colpo di ventaglio e l'altro.

Elfman fu intelligente a non contraddirla e a fare come diceva. Entrarono nella cucina della gilda dove di solito c'era solo Mira, ma quella volta era rimasta all'entrata.

Dunque erano soli.

Evergreen aprì il suo ventaglio e si fece aria. "Un altro dannato attacco di nausea, di nuovo" respirò profondamente per ricacciarlo indietro e guardò truce il fidanzato.

Era sempre stata ben chiara: niente figli.

Era ciò che pensava da anni ormai, senza aver mai provato a valutare l'idea che un bambino non sarebbe stata una cosa così negativa per lei e il suo fisico.

-Ever...- iniziò Elfman con il tono di voce di chi stava attento a non far esplodere una bomba con una sola parola sbagliata.

-Evergreen! Non Ever!- lo riprese subito la castana.

Eppure da alcuni mesi non sembrava più arrabbiarsi quando la chiamava così...

-Evergreen...- si coresse, non osando contraddirla. Avrebbe finito solo con il farla innervosire di più.

-Razza di stupido!- di punto in bianco la castana cominciò a piangere e colpire il povero fidanzato al petto.

-Ma cosa...- farfugliò non capendo assolutamente nulla.

-Ero sicura di non voler dei figli, una casa semplice ma confortevole, cucinare e tutte quelle cose da pappamolle senza alcun stile- sbraitò Ever.

Si stava auto-incolpando.

-Mi hai cambiata! Dannazione!- continuò a urlare.

Che fosse diversa l'avevano notato in molti, ma lei stessa non ci aveva mai fatto caso prima di quella mattina.

Quando aveva scoperto di essere incinta, non aveva neanche pensato ad abbandonare il bambino. Cavoli, non se ne parlava.

Abortire?

Neanche ci aveva pensato per quanto fosse folle.

Sì, era arrabbiata.

Probabilmente un po' con Elfman.

Tuttavia odiava se stessa per essere cambiata. Dove era finita quella donna che se vedeva un bambino faceva una smorfia dicendo che portavano solo guai?
Probabilmente se ne era andata via appena il suo amore per l'uomo che aveva dinanzi era cominciato a nascere.

Gli urlò altre cose non poi tanto piacevoli per poi girare la testa di lato e abbassarla, mormorando piano le fatidiche parole. -Sono incinta-

Elfman divenne una statua. Seppur lei le amasse tanto, quella reazione non le fece tanto piacere. -Una volta tanto fai l'uomo e parla!- sbraitò.

Qualcuno applaudì.

Due albine si avvicinarono a loro commosse. Mira si asciugò, con un panno, gli occhi. -Ara ara. Diventerò zia- era entusiasta.

-É bravo Elf-nii-chan- Lisanna diede una pacca sulla spalla al fratello.

Il povero Strauss si risvegliò dall'incubo a occhi aperti che aveva avuto: un mucchio di mini Evergreen che lo colpivano con i loro ventagli.

-Elfman si prenderà le sue responsabilità, giusto fratellino?- domandò Mira sorridendo fin troppo allegra.

Era facile capire che un "no" sarebbe stato come suicidarsi. E poi, Elfman voleva un mini uomo come lui. Ma se avesse avuto la mania dei ventagli come la madre?

Due Evergreen non le avrebbe rette nessuno.

-Sì... É da vero uomo prendersi le proprie responsabilità!- esordì riacquistando un po' della fiducia in se stesso.

-Ma smettila!- lo colpì con il ventaglio Evergreen mentre cercava di togliersi di torno Lisanna.

Per quale motivo le stava facendo mille raccomandazioni sul prendersi cura di suo fratello e suo nipote?

La credeva scema?

Evergreen sarebbe stata un'ottima madre, seppur avesse mille difetti.