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Autore: Charity_C_Tracey    25/08/2016    1 recensioni
“Il Capo mi ha detto che qui alcune ragazze scompaiono misteriosamente, e non si trova traccia di loro. Ci deve essere qualcosa per forza.”
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aster,osteria “L’angolo del piacere, 11 novembre 1880
“Come ti avevo detto. Eccola qua.” L’oste guardò di sottecchi la ragazza bionda controllando ogni centimetro del suo corpo. Poi tirò indietro la testa e fece un sorriso malizioso.                              
“ E’ maledettamente bella. Ci farò un ottimo affare, grazie amico. Ecco qui i tuoi soldi.” L’oste porse all’uomo davanti a lui un borsellino pieno di danari che l’altro prese subito e lo mise nella tasca della giacca.” Bene, arrivederci amico.” L’uomo fece un cenno alla ragazza e se ne andò.
“Bene, come ti chiami bellezza?” chiese l’oste sorridendo.”Non chiamarmi bellezza. Il mio nome è Alex.” 
“Alex, abituati da adesso a essere chiamata bellezza. Sono sicuro che ti chiameranno così” disse lui facendole l’occhiolino. L’oste le fece cenno di seguirlo e lei gli andò dietro. ‘Vicido’ pensò Alex andandosene.
Aster, retro osteria “l’angolo del piacere”, 16 novembre
Alex cercò a lungo Jeremy, e lo trovò rannicchiato in un angolino. Andò da lui correndo mentre si guardava dietro furtivamente.”Eccoti, finalmente!” disse lei mettendosi seduta vicino a lui. Jeremy indossava un mantello nero col cappuccio sul suo viso, che non faceva intravedere niente.
“Alex, hai scoperto il segreto?”disse Jeremy senza voltarsi a guardarla.  
“Non ancora. Sicuro che ci sia qualcosa di illegale qui?”
“Il Capo mi ha detto che qui alcune ragazze scompaiono misteriosamente, e non si trova traccia di loro. Ci deve essere qualcosa per forza.” Jeremy si voltò e guardò dritto negli occhi azzurri di Alex. “Qualcuno ti ha toccato? Dico i clienti …” “No nessuno, tranquillo. Sto attenta.” Jeremy rimase un pò a guardarla. Aveva un vestito beige addosso con sopra un corsetto marrone che le faceva risaltare il seno fermo. Poi mise la sua testa sulle spalle di Alex e sospirò molto profondamente.
“Hei, Jeremy. Non è il momento …”
“Lasciami un po così, per favore” la interruppe lui abbracciandola. “ Jeremy …” disse lei piano “Devo andare.” Si alzò e se ne andò lasciandolo lì solo.
Aster, osteria “L’angolo del piacere”, 17 novembre, 19:23
 “Hei, tu, bellezza! Vieni un po qui a farmi compagnia!” Alex si girò e vide un uomo grosso e brutto che la guardava come un maiale sorridendo. Lei lo ignorò, e lui si arrabbiò molto. Si alzò e la abbracciò da dietro, come un coniglio tra le zampe del lupo. “Stavo parlando con te, dolcezza.” Alex gli diede una gomitata sopra l’inguine e lui si piegò per il dolore gridando. L’oste accorse subito chiedendo cosa fosse successo. L’uomo stava per parlare ma qualcuno lo interruppe: “Kev, smettila e vieni qui.” Un ragazzo sui vent’anni era seduto a tavolo dietro Alex e guardava l’uomo, con le sopraciglia aggrottate.
“Ma mio prin …” stava per dire l’uomo.
“Kevin!” il ragazzo lo guardò cubo come per ammonirlo di qualcosa. Kevin lasciò perdere Alex e si sedette di fronte al ragazzo, deluso. Alex se ne andò e l’oste si avvicinò furtivamente a Kevin. “Dimmi,amico, ti piace quella ragazza?” disse poi con un sorriso. “Lascia perdere.” rispose l’altro un po arrabbiato. “Se ti è piaciuta te la posso vendere. E a buon prezzo.” sussurrò l’oste all’orecchio di Kevin. Il suo viso si illuminò e disse:”Quanto vuoi?”
“10 mila danari.”
“Sono troppi te, ne darò 5 mila.”
“Ma signore … non fanno neanche il prezzo con cui l’ho comprata … vienimi incontro.” disse l’oste congiungendo le mani.
 “Va bene … facciamo 8 mila. Non alzerò il prezzo più di così.”
“Perfetto!” disse l’oste esultando “Vieni a prenderla quando vuoi!”
Aster, osteria “l’angolo del piacere”, 17 novembre, 20:06
L’oste camminava per il locale cercando qualcosa. Controllò da tutte le parti ma non riuscì a trovare Alex. Uscì fuori e fu subito investito da una Alex nervosa.
“Hei! Fai più piano.” L’oste guardò Alex, anche se nervosa era bellissima lo stesso con quei capelli arruffati dal vento che le incorniciavano il viso perfetto. E quasi si pentì di quello che stava per fare. Le prese la mano e corse subito dentro. Scesero le scale e si fermarono davanti alla porta del magazzino. “Alex … stai per essere venduta a quel uomo di prima, quindi devi stare qui dentro.” Aprì la porta con una chiave del mazzo e spinse Alex dentro.
Aster, magazzino osteria “L’angolo del piacere”, 17 novembre, 20:31
“Quindi mi state dicendo che noi siamo tutte qui perché dobbiamo essere venduti a delle persone?!” chiese Alex e le altre ragazze annuirono insieme. “Assurdo.” Si guardò intorno. Il magazzino era pieno di ragazze della sua età e perfino più piccole di lei. E aspettavano tutte di essere vendute. “Assurdo.” ripeté di nuovo Alex. ‘Era dunque questo il segreto’ pensò mentre si guardava intorno in cerca di una via di fuga. Si soffermò all’unica finestra presente. Era aperta ma troppo in alto. Pensò ad un modo per raggiungerla, ed improvvisamente le venne un’idea e cominciò ad mettere una sopra l’altra le casse vuote del vino. Creò così una scala che la portava sino alla finestra. Cominciò a salire e raggiunse la fine in pochi secondi poi guardò giù e disse: “Aspettate qui. Tra poco vi verrò a liberare.” Le ragazze annuirono un po intimorite e trattennero il fiato quando Alex saltò dalla finestra.
Aster, osteria “l’angolo del piacere”, 17 novembre, 20:40
Alex entrò nell’osteria dalla porta del retro e fece attenzione a non farsi vedere. Si nascose dietro ad un muro e guardò l’oste mentre parlava sorridendo alle due persone di prima. Il ragazzo si accorse di lei e subito Alex mise l’indice davanti alla bocca come per dire di non rivelare a nessuno che era lì. Lui si girò di nuovo verso l’oste e Alex temette per un secondo il tradimento del ragazzo. Ma non disse nulla e Alex pensò di potersi fidare di lui. “Psst” fece lei verso il ragazzo. Lui si girò e lei gli mimò qualcosa che lui comprese e lei se ne andò subito fuori dalla porta del retro. Ululò. Era il segnale che dava lei per dire che era il momento di agire. Ritornò di nuovo nel punto di prima e sentì l’oste dire:” Questi lupi … vado a vedere dove sono e vengo subito.” Poi uscì. Il ragazzo si alzò e andò da Alex e le rinfacciò il mazzo di chiavi dell’oste. Gli occhi di Alex brillarono e prese subito le chiavi correndo di sotto senza ringraziarlo.
Aster, magazzino osteria “l’angolo del piacere”, 17 novembre, 20:50
Alex stava aprendo la porta del magazzino ma quella chiave non era la giusta. Ne provò l’altra, ma neanche questa apriva. Le chiavi erano tante e lei non sarebbe riuscita ad aprire in tempo. Sentì dei passi veloci che scendevano le scale e si affrettò ad aprire la porta.
L’oste scese le scale a gran velocità e appena sotto, vide Alex mentre cercava di aprire la porta. Sorrise beffardo e disse: “Mi dispiace ma non è neanche quella.” Alex si girò di scatto e lasciò cadere le chiavi. Lui le si avvicinò e raccolse il mazzo e se lo mise in tasca. Lui continuò ad avvicinarsi mentre Alex arretrava poco a poco finché non sbatté la schiena contro il muro.
“Sei prigioniera ora.” disse lui sorridendo.
“Sai, non mi è mai piaciuto il tuo sorriso.” disse lei dandogli un calcio all’inguine. Lui si piegò e gemette di dolore ma riprese subito. Le prese la mano e gliela torse dietro la schiena. Lei non gridò e gli diede una gomitata allo stomaco. Lui la lascio e lei corse subito dietro di lui e gli sferrò un calcio alla schiena, lui si accasciò per terra e lei continuò con i colpi fino a vederlo esangue. Lui la guardò e sorrise di nuovo. Lei gli saltò addosso e continuò a colpirlo in faccia. Subito si sentì afferrare da dietro e qualcuno la sollevò per allontanarla dall’oste. Lei si girò e vide Jeremy. Lui l’abbraccio e lei ricambiò.
“Hai fatto un ottimo lavoro Alex. Ma non dovevi colpirlo così”
“Mi ha sorriso, Jeremy, con quel sorriso maledetto.” Alcuni uomini che erano venuti con Jeremy, alzarono l’oste per poi portarlo fuori. Alex si stava avviando verso le scale ma davanti a lei c’erano Kevin e il ragazzo di prima. Alex si inchinò e disse:
“Grazie, principe.” Poi se ne andò con dietro Jeremy. 
   
 
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