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Autore: divergente_insorta    25/08/2016    0 recensioni
Voldemort sta per tornare ma più forte di prima.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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Harry Potter e la profezia della strega
 
                                                                                     1 -  I prescelti
 
Io e Antonio siamo due fratelli appassionati di Harry Potter: abbiamo letto tutti i libri e visto tutti i film. Spesso e volentieri ci mettiamo le divise delle rispettive casate che ci piacciono: lui è un fanatico dei Corvonero e indossa la loro mentre io quella dei Serpeverde e facciamo le battaglie con le bacchette.

Un giorno ad Antonio venne in mente un’idea straordinaria e così me la disse << Bianca, oggi ti va di andare al parco abbandonato a fare un incontro? >>
<< Anto, ho 17 anni e sarei giusto poco poco ridicola rispetto a te che ne hai 12 se dovessi andare in giro con una divisa di Hogwarts >> dissi in tono ironico << ma se la portassi in un sacchetto non ci sono problemi tanto il parco è abbandonato da un sacco di tempo. >>
<< Perfetto. Andiamo. >>
Partimmo all’istante e quando arrivammo iniziammo il duello con i soliti incantesimi: un Incendio di qua, un Protego di là quando poi decisi di fare un Expelliarmus e ad Anto volò la bacchetta contro un albero e si ruppe; molto arrabbiata andai da lui e lo sgridai
<< C’era veramente il bisogno di scaraventare la tua bacchetta contro un albero? Sai che si rom… >> non mi dette il tempo di finire la frase che iniziò a balbettare << B-bianca, guarda che non sono stato io, è-è vo-volata e non sto scherzando. >>
<< Quindi mi stai dicendo che l’incantesimo “avrebbe” funzionato… Ehm no. Impossibile. non mi freghi, ti ricordo che ti conosco da quando sei nato e so quando menti. >>
<< Proprio perché mi conosci da così tanto tempo dovresti sapere che non sono stato io a scaraventarla contro l’albero dato che l’adoravo.>>
<< Ok, mettiamo caso che non sia stato tu, quindi significherebbe che ho appena fatto un incantesimo e che tutto ciò che credevamo fosse solo un’invenzione è la pura e assoluta verità. Difficile da credere. >>
In quell’esatto momento la bacchetta rotta scrisse credo quia absurdum
 << Credo perché è assurdo. >> tradussi la scritta, “Due anni di latino sono serviti a qualcosa, ed io che pensavo che fosse inutile.” pensai.
<< Quindi… >>
<< Quindi Harry Potter è esistito ed esiste, per quel che ne sappiamo. A quanto pare noi babbani non siamo gli unici a vivere su questa terra ma esistono i maghi, i mezzosangue e tutte le creature dei sette libri della Rowling. >>
<< Dobbiamo avere più informazioni su di lei perché sa che quello che ha scritto è reale, mente gli altri no, quindi dobbiamo scoprire perché ha scelto noi e soprattutto cosa dobbiamo fare. >> intervenne Antonio.
<< Esatto, ma come? Pensa Bianca, pensa. >> dissi tra me e me << La bacchetta! Anto, guarda la bacchetta, sta indicando verso la strada della chiesa, dobbiamo andare lì. >>
Mio fratello la prese in mano e ci incamminammo.
Quando arrivammo essa iniziò a brillare e ad andare sul muretto accanto alla chiesa, salimmo e vedemmo che sotto di noi c’era un portale a forma di spirale di un colore verde.
<< Prima i bambini. >> dissi io.
<< Fifona. Buttiamoci insieme. >> ci demmo la mano, chiusi gli occhi, contammo fino a tre e ci buttammo.

Quando li riaprii mi trovai in una stanza piena di libri, al centro di essa c’era una scrivania e dietro la scrivania c’era una sedia sulla quale era seduta una donna sulla cinquantina, magra e aveva i capelli biondi lunghi fino alle spalle. La riconobbi subito: era Joanne Rowling o meglio conosciuta con lo pseudonimo di J. K. Rowling.
<< I was waiting for you. >> disse.
<< I thought so. >> risposi.
<< Che? >> replicò Antonio.
Prese in mano una bacchetta, la agitò e quando ricominciammo a parlare tutti quanti ci capivamo.
<< Stavo dicendo a tua sorella che vi stavo aspettando. >>
<< Ok, ma perché noi? >> domandò Antonio.
<< Voi due siete i prescelti. >>
<< E per fare cosa? >> disse Antonio.                                                                                             
<< Ho deciso di scrivere Harry Potter per raccontare cosa ha fatto questo ragazzo insieme ai suoi amici per salvare la terra ma dato che se avessi scritto che la magia e il mondo dei maghi esiste veramente, tutti i babbani avrebbero cominciato una guerra e questo avrebbe portato alla distruzione della razza umana quindi ho preferito tenere il tutto segreto, almeno fino a un paio di settimane fa quand… >>
<< Perché cos’è successo? >> la interruppe Antonio.
<< Come stavo dicendo, prima che qualcuno mi interrompesse… >> guardò male mio fratello per poi riprendere il discorso << Voldemort, come sappiamo tutti, è morto ma la sua anima e il suo spirito sono ancora in giro.                                                                           Come l’ho saputo? Vi starete chiedendo ed ora ve lo dico: ad Azkaban dal 1905 è rinchiusa una strega dai poteri potenti ma cosa importante è che lei è immortale, ha più di 700 anni ed è cattiva ma non come i mangiamorte, peggio. Ha ucciso migliaia di persone innocenti e non, ha compiuto razzie di ogni genere, così il ministro della magia ha sempre arruolato i migliori maghi e le migliori streghe per catturarla ma nessuno ci riuscì quando il 9 aprile del 1905 decise di costituirsi. Il ministro della magia cancellò il ricordo di questa strega a tutti tranne alle guardie che la sorvegliavano e che la sorvegliano facendoli firmare un patto dove non si doveva proferire parola e così fecero. Tra i pochi che ormai conoscevano questa strega crebbe un dubbio ovvero per quale motivo decise di rinchiudersi ad Azkaban perché sapeva benissimo dove sarebbe finita se l’avessero presa e solo due settimane fa ha deciso di svelarci il mistero: lei 111 anni fa fece una profezia cioè che un mago più potente di lei l’avrebbe presa per impossessarsi dei suoi poteri e renderla sua serva così si fece rinchiudere nella prigione di massima sicurezza perché sa che non sarebbe più potuta uscire ma sa anche che nessuno può entrarci poiché è inespugnabile. >>
<< Va bene. >> dissi io, << e noi cosa c’entriamo in tutta questa storia? >>
<< Oggi vi ha nominati e io vi ho ridato i poteri che vi ho preso alla nascita poiché i vostri genitori avrebbero voluto una vita normale almeno per voi due. >>
<< C-cosa? >> dicemmo all’unisono << il nostro cognome è Sferra credo che ti sia confusa con qualcun altro. >> proseguii io.
<< E invece no. Voi appartenete ad una delle famiglie più potenti del mondo dei maghi ma quando i vostri genitori persero i loro familiari e quasi le loro vite, sedici anni e mezzo fa, per combattere nell’esercito della magia italiana decisero di diventare normali babbani attraverso un incantesimo che richiede giorni per essere compiuto sugli adulti ma poco tempo sui neonati ma in qualsiasi momento attraverso il cotroincantesimo si possono ridare i poteri al mago ma tutto ciò deve accadere in un periodo massimo di 18 anni o il mago in questione rimarrà per sempre una persona normale. >>
Mio fratello ed io eravamo emozionati e al contempo infuriati perché i nostri genitori ci avevano nascosto la verità per più di 17 anni, non sapevamo né cosa fare e nemmeno contro chi agire ma una cosa era certa: il destino dell’umanità era nelle nostre mani.
 
   
 
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