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Autore: Artemide5775    25/08/2016    2 recensioni
Gray Fullbuater é il secondo erede del regno del Ghiaccio eterno, nonché futuro sposo di una principessa del regno Stellare.
Lluvia Lockser é l'unica erede legittima del regno della Pioggia e sin dall'età di dieci anni sa che deve sposare Lyon Fullbuster, primo erede alla corona del regno del Ghiaccio eterno.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Lyon Bastia, Meredy
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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La futura moglie di mio fratello
 

Gruvia


 

Gray Fullbuater é il secondo erede del regno del Ghiaccio eterno, nonché futuro sposo di una principessa del regno Stellare.

Lluvia Lockser é l'unica erede legittima del regno della Pioggia e sin dall'età di dieci anni sa che deve sposare Lyon Fullbuster, primo erede alla corona del regno del Ghiaccio eterno.

Pareva una mattina come tante a palazzo, eppure Gray sapeva bene che non lo era affatto. Di lì poco la sua futura sposa, Lucy Heartphilia, sarebbe arrivata in città per rimanervi per molto, forse troppo tempo.

-La principessa Lluvia deve essere bellissima!- cominciò a blaterare suo fratello maggiore Lyon.

Sin da quando aveva visto un ritratto della sua futura sposa, se ne era innamorato alla follia e non vedeva l'ora di convolare a nozze. Questo era davvero positivo per tutti. Un matrimonio felice e che univa due regni, perfetto no?

Beh, per Gray era una grandissima seccatura. Già suo fratello era rammollito di suo, ma da quando si era innamorato sembrava pure più idiota.

E lui avrebbe dovuto governare il loro regno e quello della sua sposa? Erano tutti fregati.

Anche Gray aveva visto alcuni ritratti della sua sposa, ma non era rimasto colpito più di tanto. Giovane e carina, sì, si sarebbe arrangiato. In fin dei conti con Lucy avrebbe dovuto avere un solo erede e passare alcune feste importanti, per il resto potevano anche non vedersi affatto.

Non era un romantico. Avrebbe fatto il suo dovere e basta. Anche se non gli piaceva affatto.

-Ma piantala e pensa ad allenare il tuo potere di manipolatore del ghiaccio. Un futuro Re dovrebbe essere almeno capace di creare un oggetto che non scompaia dopo un minuto- lo rimproverò.

-Che noia Gray. Spero che la tua sposa ti addolcisca un po'-

-Non sono interessato a diventare una pappamolla come te-

-Almeno io non sembro un cubetto di ghiaccio, fratellino-

Che Gray fosse freddo era risaputo in tutto il regno, ma probabilmente l'aria si sfida che aleggiava fra i due fratelli era anche più conosciuta.

Non facevano altro che sfidarsi su ogni cosa, dalle cose più importanti a quelle più effimere.

-Principi, la principessa Lucy é arrivata- li avvertì una guardia. -Sta scendendo dalla carrozza- spiegò.

Lyon guardò di sottecchi il fratello minore per vedere la sua reazione. Ma nulla. Gray sembrava lo stesso di sempre, senza alcuna traccia di qualche emozione in volto.

Loro padre era accomodato sul gran trono e Natsu era di malavoglia alla sua sinistra. Tutto normale.

Si sentirono le trombe suonare accompagnate dalle grida di approvazione e non dei sudditi che erano accorsi a vedere la futura sposa del loro principe.

Lucy Heartphilia era bionda, di media altezza e con le curve abbondanti. Carina, ma nulla che riuscisse a scalfire il freddo cuore di Gray. "Beh, almeno non é brutta" pensò solamente. Se non fosse stato di cattivo gusto, se ne sarebbe pure andato ad allenare. Non trovava alcun senso a rimanere lì.

-Benvenuta nel regno del Ghiaccio eterno- disse il Re per poi presentare i suoi figli.

Ah, Natsu sarebbe stato il cavaliere personale della sua futura sposa. La cosa non lo toccava affatto. Non avrebbe dovuto essere geloso o qualcosa di simile?

In effetti, però, non conosceva affatto Lucy e non era neanche interessato a instaurare un qualche rapporto con una principessa viziata che puntava solo alla corona.

Erano così tutte le donne. Tranne Mika, sua madre. Lei si era sposata per amore e non aveva mai abbandonato suo padre, neppure quando lui stava per essere allontanato per via del suo desiderio di sposarla. Entrambi avevano scelto di abbandonare le proprie ricchezze per amore e, vedendo un simile ardore, i loro genitori avevano accettato la loro unione.

La trombe suonarono di nuovo, cogliendo di sprovvista tutti i presenti nella sala del trono. -Lluvia Lockser, prima erede al trono del regno della Pioggia. Meredy Lockser, seconda erede al trono del regno della Pioggia-

Una ragazza dal capelli azzurri fece capolino nella sala accompagnata da una ragazza poco più giovane dai capelli rosa. La prima teneva la testa leggermente china per via dell'imbarazzo, il suo fisico era formoso nei punti giusti e il suo portamento dolce ed elegante. Era davvero bella.

La sorella aveva i capelli rosa, cosa molto strana per un'abitante del popolo della Pioggia, probabilmente doveva essere una figlia illegittima, o qualcosa del genere.

Lluvia Lockser, eh?

La ragazza di cui aveva tanto sentito parlare, ma che allo stesso tempo non conosceva affatto. Suo fratello maggiore la stava fissando con gli occhi colmi d'amore. Povero illuso. Credeva davvero che una donna che era costretta a sposarlo, lo avrebbe mai amato?

-Come mai siete venute a farci visita?- domandò perplesso Re Silver.

-Maestà...- la blu cominciò a rigirarsi i pollici, era agitata. -Lluvia é qui per far compagnia, nel suo soggiorno nel regno del Ghiaccio Eterno, alla sua amica, la principessa Lucy-san...-

-Capisco... Farò preparare delle stanze per voi e vostra sorella- il sovrano diede subito l'ordine a una delle tante dame presenti. -Lady Mirajane vi accompagnerà nelle vostre stanze- spiegò indicando una fanciulla poco più grande di loro dai lunghi capelli albini e gli occhi azzurri, anche lei molto formosa e bella.

-Lluvia la ringrazia, maestà- si inchinò Lluvia con grazia. Meredy provò a fare lo stesso, tuttavia non aveva quel qualcosa di aggraziato e dolce che sembrava caratterizzare la sorella.

***

-Hai visto quanto é bella?- Lyon pareva una scolaretta alla prima cotta. Gray si imbarazzò di essere imparentato con un tipo del genere. Ma da chi aveva preso? I loro genitori erano normali. -Anche la tua sposa non era male- continuò l'albino non preoccupandosi affatto di star dando fastidio al fratellino.

-Sì sì...- si affrettò a dire Gray, sperando di riuscire a zittirlo.

-Chiederò a Lluvia se le va di fare un giro per la città- continuò.

-Hm... Sì-

-Le comprerò tutto quello che vuole-

-Hm... Okay-

-Credi che vorrà?- Lyon smise di fantasticare e guardò il fratello minore. Non pareva che lo stesse ascoltando. -E se la violento?-

-Hm... va bene- rispose il secondogenito concentrato a creare uno spesso blocco di ghiaccio.

-Dici che dovrei violentarla?!- urlò il primogenito facendo girare di colpo l'altro.

-Ma che cavolo dici, bastardo?- gli chiese Gray corruciando la fronte.

Che stesse delirando?

-Non mi stavi ascoltando- gli fece notare, severo.

-Lluvia di qua, Lluvia di là- lo imitò. -Sei ossessionato-

-Sono solo felice della mia futura sposa, al contrario di te-

-Lei ti sposerà in ogni caso. É costretta; se si rifiutasse potrebbe scoppiare una guerra. Dille ciò che vuoi, amala pure, ma questo con farà in modo che tu sia ricambiato- detto ciò tornò ad allenarsi.

Non si rendeva proprio conto, eh?

Ogni essere vivente cerca felicità, vero. Tuttavia suo fratello stava esagerando. Non avrebbe mai potuto avere un felice matrimonio con una donna che era stata costretta a sposarlo.

***

Lluvia percorreva i diversi corridoi del grande palazzo del Ghiaccio eterno. Purtroppo, anche se ci viveva da alcuni giorni, non si era tanto ambientata e finiva spesso col perdersi, proprio come quella volta.

Dove si era cacciata Meredy?

Dovevano andare da Lucy...

Brr... che freddo. Si strinse di più nei suoi vestiti. In quel posto faceva proprio freddo, per di più, quel giorno, stava nevicando. Non sapeva neppure come tornare in camera per prendersi qualcosa di più caldo...

Non era neanche tanto sicura di avere un cappotto, o qualcosa di simile. Nel suo regno pioveva spesso, vero, ma non le era mai servito qualcosa di tanto pesante al di fuori in un cappottino. In fondo era sempre a palazzo, al caldo. Lì, invece, i riscaldamenti non c'erano neppure. La gente, essendo vissuta nel freddo sin dalla nascita, si era abituata a quella temperatura sempre sotto lo zero.

E chi non era abituato, perché proveniva da altri luoghi, usava grandi pellicce o altro. Avrebbe dovuto chiedere a Erza di comprarle un cappotto o due, o sarebbe morta di freddo.

Lei non ci aveva fatto caso, però il principe Gray la stava guardando da lontano. I capelli di lei si notavano facilmente e soprattutto si notava che era smarrita e infreddolita. -Non dovreste andare in giro vestite così leggera, principessa Lluvia- le disse posandole sulle spalle il suo cappotto.

-Oh, Gray-sama!- squittì Lluvia sussultando. Sin da quando era arrivata, non aveva mai parlato con il fratello del suo futuro sposo e un po' il moro la incuriosiva. Sempre così freddo é riservato... -Grazie- sussurrò.

-Lluvia!- sua sorella corse verso di lei urlando il su nome. -Principe Gray!- disse sussultando per poi inchinarsi subito.

Solo allora Lluvia si rese conto di non essersi inchinata anche lei e lo fece. -Scusate...- mormorò mortificata.

-Non fa nulla- il moro si passò una mano fra i capelli. Perché non riusciva a togliere lo sguardo da lei? Non poteva guardarla così. Sarebbe diventata presto sua cognata. -Ciao- la salutò per poi allontanarsi velocemente.

Forse suo fratello non aveva tutti i torti...

Era bellissima.

Poco più avanti vide Mirajane, sua cugina, intenta a parlare a Elfman, suo cugino nonché fratello di lei e guardia di Lyon. Suo fratello maggiore doveva essere lì da qualche parte. -Lady Mirajane, Ser Elfman- li salutò educatamente. Non era mica come quella fiaccola del suo fratellastro, lui sapeva comportarsi in modo adeguato al suo calibro. -Potrei parlare con voi, Lady?- si rivolse a Mira.

-Principe non é da vero uomo non portare i vestiti- seppur in uno strano modo, Elfman gli fece notare che Gray aveva istintivamente tolto i suoi abiti.

-Eeh? Dove sono finiti?!- sbraitò. Tutta colpa di quel suo brutto vizio di spogliarsi ovunque fosse senza una ragione!

Elfman si congedò e solo allora l'albina parlò. -Principe... Prima non stavate conversando con Lluvia Lockser, vostra cognata?- domandò con una strana luce negli occhi. Che idea si era fatta?

-Non siamo ancora imparentati- si giustificò lui per poi rendersi conto, solo qualche attimo dopo, che avrebbe potuto sembrare che lui ci stiva provando con la futura sposa del fratello. -Era infreddolita- spiegò -e io le ho dato qualcosa da mettersi-

-Ara ara- mormorò Mira. -Siete molto misericordioso, mio principe-

-Come avete detto voi, presto sarà mia cognata- fece notare. Non era normale essere gentile con quella che presto avrebbe fatto parte della sua famiglia? -Comunque, gestisci ancora quel grande negozio di abiti, giusto?-

-Aye. un grande centro con tanti abiti e accessori di ogni tipo, alcuni locali e ristoranti e mi sto espandendo nel settore dell'alcol, grazie a una mia amica-

Era una gran donna in carriera...

-Uh, capisco. Vendi anche cappotti e cose simili?-

-Certamente. Ve ne serve uno nuovo?- chiede incuriosita.

-Non a me. Vorrei che portassi alcuni copricapi di buona fattura alla principessa Lockser e che gliene facessi scegliere quanti ne vuole, a mie spese. L'ho vista impreparata all'inverno qui e voi sapete che si gela in questo periodo.-

-Certo, lo farò volentieri. Oso chiederlo... Non dovrebbe essere vostro fratello a fare un simile dono alla sua fidanzata?- Mira era una donna astuta, con maestria riusciva ad avere ogni risposta e curiosità.

Probabilmente a questo si doveva il fatto che fosse riuscita, senza un titolo o alcun soldo, a diventare una gran donna d'affari molto ricca e rispettata. Non aveva neppure mai chiesto un soldo ai sovrani, seppur sua zia Mika era la regina.

Era molto inusuale in quell'epoca, in quasi ogni regno, che una donna riuscisse, senza sposarsi, ad acquistare un simile potere e ricchezza.

-É solo un dono di benvenuto, Lady Mirajane- frenò ogni strana idea il moro.

Lui non ci avrebbe mai provato con la futura sposa di suo fratello.

Giusto?

***

-Principessa, hanno portato delle cose per voi- disse Erza dall'altra parte della porta della camera di Lluvia.

La blu andò ad aprirle e la guarda curiosa e perplessa. -Lluvia non ha chiesto nulla...-

-Sono da parte del principe Gray- sorrise dolcemente Mirajane facendo un inchino e mostrano poi la sfilza di cappotti, pellicce e copricapi vari che aveva fatto portare apposta per la principessa del regno della Pioggia. -Spero che qualcosa vi aggradi-

-Gray?- mormorò perplessa Erza.
-Ci deve essere uno sbaglio, Mirajane-san- fece notare Lluvia. -La fidanzata di Gray-sama é Lucy-san-

L'albina ridacchiò appena mettendosi una mano davanti alla bocca, rendendo il suo gesto molto femminile e per nulla scortese. -Il principe Gray vi ha vista infreddolita e impreparata all'inverno che é alle porte, perciò mi ha detto che potete scegliere ogni copricapo vi piaccia. Tutto a sue spese, ovviamente- spiegò pacata.

-É un gesto davvero gentile...- iniziò Lluvia facendosi rossa in volto.

-Lluvia non può accettare un dono dal fratello del suo sposo. Può essere scortese nei confronti del Principe Lyon- si intromise Erza. Lei era la sua amica, guardia persone e confidente, perciò quel modo di approcciarsi con la blu, o di difenderla, non la irritò affatto. Anzi, la rincuorò. Aveva capito che lei non sapeva che fare.

-Ara ara- sorrise dolcemente Mira, aveva un non so che di diabolico... Nah, doveva essere la sua immaginazione. -Il principe ha detto di considerare questo come un regalo di benvenuto per la sua futura cognata-

Erza si zittì. Messa in questo modo, la situazione prendeva un'altra piega. -Lluvia accetta il dono molto volentieri e ringrazia Gray-sama per il suo gentile gesto- Lluvia accennò un inchino.

La rossa sorrise soddisfatta. La sua amica poteva anche essere una tipa stramba e certe volte troppo emotiva, tuttavia aveva capito a perfezione la situazione: non avrebbe mai potuto rifiutare un dono di benvenuto dal fratello del suo fidanzato, sarebbe stato come dirgli "Non voglio avere nulla a che fare con te" e ciò avrebbe potuto andare a sfavore della principessa.

Mirajane si inchinò. -Glielo riferirò, principessa-

Seppur Lluvia era una donna fidanzata, si ritrovò pensare che Gray, sotto tutta quella corazza di ghiaccio, era davvero caloroso come il Sole.

***

Dopo una lunga passeggiata per le strade della capitale del regno del Ghiaccio eterno, Lluvia era davvero annoiata. Lyon era davvero una brava persona, anche se un po' egocentrico, esagerato e tendeva troppo spesso a mettersi al centro della scena con qualche frase teatrale.

Non avrebbe dovuto lamentarsi, lo sapeva, molte ragazze della sua età erano finite in sposa a uomini con il doppio dei loro anni, forse anche più, e con dei pessimi caratteri, certe volte anche violenti. Lyon in confronto era magnifico.

Eppure...

Erano due settimane, o poco più, che continuava a pensare a Gray, il fratello minore del suo fidanzato.

Ma che razza di donna era?

Invece di essere grata del partito che le era capitato, lo stava tradendo mentalmente col fratello che appena aveva incrociato qualche volta a palazzo e con cui aveva conversato per poco meno di un minuto, una sola volta.

Sì, le aveva fatto dei doni bellissimi e costosi, ma ciò l'aveva fatto pure Lyon, numerose volte. -Lluvia-chan, tutto bene?- domandò quest'ultimo con la preoccupazione che gli si poteva leggere negli occhi.

-S-sì, tutto bene- si affrettò a dirgli. -Lyon-sama diceva qualcosa?- chiese, conscia di non starlo per nulla a sentire.

-Stavo parlando che ora dovrei tornare a palazzo. Ho delle lezioni sulla magia dei ghiacci- rispose atono. -Mi dispiace, ci stavamo divertendo.-

-Oh... fa nulla, Lyon-sama- Lluvia trattenne un sospiro di sollievo. Sarebbe stato davvero di cattivo gusto. Era stato gentile a portarla in giro, proprio come faceva quasi ogni giorno...

Era grata per la sua gentilezza, tuttavia la annoiava un po'. Forse se fosse riuscita ad amarlo...

Impossibile. Non aveva mai amato un uomo, non era neanche sicura di come ci si sentisse. Erano solo leggende per lei l'amore e tutto ciò quello che riguardava il provare qualcosa che andasse oltre l'affetto.

Non che fosse fredda o altro, ma le risultava difficile credere in tutti i romanzi che aveva letto. Tutti quei sentimenti così forti, quella passione... potevano davvero esistere ed essere provati?

Sua madre era una donna amata dal suo popolo, ma era stata allontanata da palazzo perché suo padre voleva sposare una ragazza più giovane, credendo che lei gli avrebbe dato l'erede maschio tanto agognato.

Si sbagliava di grosso.

Ebbero solo una figlia, Meredy.

E da allora la nuova sposa non riuscì a dargli nessun nuovo erede, proprio come le successive mogli. Proprio divertente il karma, no? Lui aveva divorziato dalla madre di Lluvia, per un'altra donna ed era finito col non avere ciò che tanto voleva.

L'amore poteva pure esistere, ma preferiva non provarlo. Sua madre aveva amato il suo sposo ed era finita chiusa in una villa di campagna senza la possibilità di uscire o incontrare altri al di fuori della servitù e la sua stessa figlia.

-Lyon-sama può andare. É un suo dovere, Lluvia capisce- lo congedò, leggendo nei suoi occhi che voleva che gli dicesse di restare.

Oh, no. Lluvia non lo avrebbe mai fatto. Lui sarebbe stato il prossimo Re di quel regno e di conseguenza aveva dei doveri da assolvere, non poteva allontanarlo dal suo dovere.

O era una scusa? Voleva che se ne andasse?

Era meglio non rispondersi.

-Vuoi che ti accompagni a palazzo?-

-No, Lluvia resta ancora un po' qui. Lluvia ha Erza-san a tenerle compagnia e proteggerla- assicurò sorridendo.

Lui non la contestò e se ne andò. -Non mi pari felice- notò Erza affiancandola.

-Lluvia non crede che sia importante-

-Puoi sempre abbandonare il tuo titolo di principessa- le ricordò il suo cavaliere. -Tempo fa, volevi lasciare tutto e andare a vivere dalla Regina-

-Non importa davvero...- sussurrò. -Meredy-chan non ha il potere sull'acqua che si tramanda da generazioni. Se Lluvia abbandonasse il suo titolo, inizierebbe una guerra per il trono, in pochi sceglierebbero Meredy-chan come loro Regina- quelle parole erano tristi, ma vere. Lei si stava sacrificando per il suo regno, oltre che per la sua famiglia. Se fosse diventata Regina del regno della Pioggia... avrebbe potuto fare in modo che sua madre tornasse libera di fare ciò che voleva.

-Sei troppo buona...-mormorò Erza sorridendo. Spostò lo sguardo per le vie non poi tanto affollate e notò un qualcuno di familiare che veniva in contro a loro. -Ma quello non é il principe Gray?- domandò.

Lluvia lo cercò subito con gli occhi, trovandolo. Stava camminando per i fatti suoi con lo sguardo di chi stava pensando a qualcosa d'importante.

-Buon pomeriggio, Gray-sama- si avvicinò, sorridente.

Erza si inchinò. -Principe Gray- disse con tono solenne.

Solo allora lui si accorse della loro presenza. -Ugh. Principessa Lluvia, Lady Erza- si inchinò, guardandole perplesso. -Facevate un giro?-

-Lluvia e Erza-san stavano passeggiando con Lyon-sama fino a poco tempo fa- spiegò la blu. - Ma poi é dovuto andare a lezione-

Gray corrugò la fronte. Suo fratello aveva rinunciato a stare con la sua amata per studiare? Strano. -Hm... va bene-

Calò il silenzio.

La guardia lanciò uno sguardo a Lluvia, per vedere perché non si stava congedando e notò che stava sorridendo imbarazzata. Non poteva essere vero...

Che avesse una cotta per lui?

-Gray-sama grazie mille per i copricapi. É stato un bellissimo regalo di benvenuto- sorrise solare stringendosi di più nel cappotto blu notte che aveva addosso quel giorno.

-Oh, di nulla- Gray accennò un sorriso. -Le andrebbe di mangiare qualcosa? Ho da poco finito gli allenamenti e ammetto di aver un certo languorino-

-Certo, Gray-sama- squittì Lluvia. Erza si mise una mano in faccia, senza parole. Non si era mai innamorata e poi finiva col prendersi una sbandata per il fratello del suo fidanzato? Che era? Un telenovela?

Le ore seguenti passarono tranquille tra il divertimento dei due, il cibo e il giro tra i vari negozi vari. La cavaliera non credeva di aver mai visto la sua signora così felice e raggiante e le dispiacque che le cose erano andate in quel modo: presto l'avrebbe sicuramente vista triste e amareggiata per non poter sposare il fratello che preferiva.

-Gray-sama, crede che un regalo fatto a mano sia adatto per il compleanno di un principe?- domandò a un certo punto la principessa mentre era china su alcuni batuffoli di lana colorata.

Riflettendoci, presto sarebbe stato il compleanno dei due principi. Il 21 Dicembre era quello di Lyon e il giorno dopo seguiva quello del fratello minore. -Sembra una bella idea- rispose lui. "Lyon non ama le cose fatte a mano, preferisce i regali costosi"

-Grazie mille, Gray-sama!-

Sicuramente fu una piccola discussione, a parer di molti poco rilevante, ma quando cadde il 21 Dicembre, come di consueto, fu fatta una sontuosa festa con almeno cinquecento e passa invitati provenienti dai ceti più alti della società. Lluvia era lì ed era intenta a parlare con Lucy, siccome vecchie amiche d'infanzia. -Tu cosa hai regalato al principe, Lluvia?- le domandò la bionda sorseggiando una bevanda dal strano colorito verde chiaro.-Mmm... che buona! Sa di mela verde!- esclamò piacevolmente stupita.

La blu abbassò lo sguardo, gli aveva confezionato una bella sciarpa blu notte quando era tornata alcuni giorni da suo padre, nel regno della Pioggia. Tuttavia nel momento in cui aveva parlato col Re, suo padre, lui si era parecchio innervosito, aveva preso bruscamente il pezzo di lana e lo aveva bruciato: -Ma sei stupida? Regalare una sciarpa da quattro soldi a un futuro Re? Che ne sarà del nostro nome?! Penseranno che non abbiamo più soldi! Ti ho fatto comprare una pelliccia adornata da pietre preziose. Quella andrà bene-

-Una pelliccia piena di pietre- mormorò trattenendo le lacrime al brutto ricordo delle urla del padre che ancora non volevano lasciare la sua testa. -Voi, Lucy-san?-

-Hm... mi pare qualcosa per andare a caccia, ma non ne sono certa. Ho chiesto a Natsu- spiegò rapida. -A quanto pare al principe Lyon piace andare a caccia con gli amici e pavoneggiarsi-

-Natsu-sama... Lucy-san é audace- si mise la mani davanti alla bocca, sbigottita. -Lucy-san non porta alcun rispetto-

-Siamo solo diventati amici- disse Lucy notando che la sua amica si era già persa nelle sue fantasie. -É normale, anche se tu continui a chiamarmi sempre Lucy-san... per giunta siamo amiche d'infanzia...-

-Lucy-san si sta innamorando di Natsu-sama?-

Per poco Lucy non si strozzò. -Ma che dici?!- si fece subito rossa. -sono la promessa sposa del principe Gray- le ricordò.

Lluvia si fece più cupa. Perché stava avendo quella reazione?

Lo sapeva anche prima di cominciare a provare qualcosa per Gray, che lui era il promesso sposo della sua migliore amica. Era tutto così sbagliato...

-Ora il principe aprirà i regali!- esultò uno dei tanti amici di Lyon.

L'albino non ci mise molto ad arrivare vicino al mucchio di regali e ringraziando tutti pian piano mentre cominciava ad aprirli.

Gray era lì. In verità avrebbe voluto andarsene subito dopo l'inizio, come che odiava certe stupide feste, soprattutto quelle del fratello che servivano solo a metterlo in mostra più di quanto già non lo fosse. Era rimasto solo per vedere che reazione avrebbe avuto il maggiore nell'aprire il dono della sua fidanzata. Non che pensasse davvero che lui avrebbe rifiutato un simile gesto, non lo avrebbe mai fatto davanti a tanta gente, in particolar modo se si trattava della donna che amava.

Tuttavia...

La faccia che avrebbe fatto sarebbe dovuta essere davvero esilarante e non se la voleva perdere. -Questo é di Lluvia- sorrise prendendo un grosso pacco dall'aria pesante. Oramai la chiamava per nome, visto che non facevano altro che uscire insieme. -É... una bellissima pelliccia!- esclamò avvicinandosi alla sposa e lasciandole un bacio sulla guancia.

Lei sorrise appena. -Lluvia spera che sia di vostro gradimento, Lyon-sama. É un regalo da parte di tutta la famiglia reale del regno della Pioggia- spiegò.

-Manderò una lettera di ringraziamento alla tua famiglia, é davvero un bel dono- disse per poi tornare allo scartamento.

***

Mancava appena qualche minuto allo scoccare della mezzanotte e Lluvia si stava dirigendo in camera sua, quando, però, fu fermata da Gray. -Ohi, anche tu torni nelle tue stanze?- chiese con confidenza.

Lei arrossì per quel modo così diretto di parlare. Era vero che dalla loro prima uscita si erano visti altre volte e sembrano aver stretto amicizia, tuttavia non era abituata a certe maniere, neanche con le persone a lei più care. -Salve Gray-sama-

-Bella festa, eh?- domandò, seppur a lui non era piaciuta affatto.

-Sì- annuì lei. -Fra poco Gray-sama compierà gli anni- mormorò guardando da una delle tante finestre il grande orologio che si trovava adiacente al castello.

-Uhm, già- disse disinteressato. Non amava tanto dare spettacolo con feste e quant'altro, ma era costretto. Era un principe, non poteva sottrarsi a simili tradizioni. -Alla fine perché non gli hai dato il regalo fatto a mano? A meno che tu non sappia creare gioielli e pellicce- si burlò di lei con l'ultima frase, mettendola ancor più in imbarazzo.

-Il padre di Lluvia non era d'accordo- spiegò rapida. -É stata un'idea stupida-

-Non credo che lo fosse. Era originale. É insolito ricevere un qualcosa fatto a mano quando si é nobili- con la sua aria non molto interessata, Gray parve serio.

-Lluvia ha fatto una seconda sciarpa...- sussurrò rigirandosi i pollici. -Gray-sama la vorrebbe?- domandò cauta.

Lui le sorrise. -Perché no?-

Per poco non la fece sciogliere sul pavimento...

-Lluvia... Lluvia corre a prenderla!- esclamò carica prendendo i lembi dell'ampio abito e cominciando a camminare velocemente verso la sua stanza che poi non era così distante.

Gray posò la schiena contro il muro, non potendo fare a meno di sorridere. Una tale vitalità...

Ci vollero solo tre minuti prima che la fanciulla tornasse. Era un po' spettinata e col fiatone, di certo non era nelle sue migliori condizioni, ma fu proprio in quel momento che lui si rese conto di essersi innamorato di lei.

Non c'era molto da spiegare o qualcosa da dire, semplicemente da quel momento in avanti avrebbe cambiato le cose. In qualunque modo e a qualunque costo.

Le campane suonarono. Era mezzanotte: il giorno del suo ventesimo compleanno.

Lei gli tese il piccolo pacco argentato sorridendo raggiante. -Ecco Gray-sama! Buon compleanno!-

Per la prima volta nella sua vita arrossì e tutte le cose che avrebbe voluto dirle gli morirono in gola.

Era quello l'amore?

***

Dal giorno in cui si rese conto di amarla passarono alcuni mesi. I due continuarono a vedersi e uscire spesso insieme. Lyon aveva preso un po' le distanza, senza una valida ragione, ma nessuno se ne era altamente preoccupato.

Quella mattina suo fratello Natsu gli aveva chiesto di parlare e perciò si erano ritrovati a combattere all'interno di una delle tante stanze. -Non ti sei allenato molto, fiaccola!- lo derise colpendolo.

-Zitto ghiacciolo e mettiti dei vestiti!-

-Eeeh? Dove cavolo sono finiti?- il moro abbassò lo sguardo su di sé notando di non avere nulla addosso. Si rivestì.

-Sono tutto un fuoco! Combattiamo!- esclamò pronto alla battaglia, il rosato.

-Non eri venuto per parlare, neh?-

-Ah sì?- Natsu si grattò la nuca, perplesso.

-Sì! Razza d'idiota!-

-Oh...- Natsu ci pensò un attimo. -Io e Lucy ci vogliamo sposare- disse sorridendo come se nulla fosse.

-Cosa?!- scattò Gray colpendolo alla testa. -É la mia promessa sposa, imbecille! Papà non ti permetterà mai di sposarla!-

-Allora lo prenderò a botte!- esclamò il primo cavaliere fin troppo carico. Voleva davvero sfidare il Re?

Gray stava per rimproverarlo, però si fermò. Se avessero parlato con Silver e lui avesse accettato, sarebbe stato libero. Avrebbe avuto del tempo per poter scegliere una sposa prima che lo rifacesse per lui suo padre...

Ma Lluvia era già destinata a Lyon...

Beh, le cose potevano cambiare.

-Natsu... vi aiuterò a stare insieme- gli promise, fiducioso.

-Gray-sama- Lluvia sbucò all'improvviso. -Oh, Gray-sama é con Natsu-sama- sussultò sorpresa credendo che fosse solo. -Lluvia torna dopo, scusa- si inchinò per poi girarsi e aprire la stessa porta da cui era entrata.

-Ferma, abbiamo finito- le disse subito Gray.

-Ohi Lluvia!- la salutò allegro Natsu non notando però lo sguardo non molto felice del moro a sentire che l'aveva chiamata semplicemente per nome. Suo fratello si prendeva sempre troppe confidenze.

-Buon pomeriggio Natsu-sama- si inchinò Lluvia per poi rivolgergli un dolce sorriso. -Lucy-san dov'è?- domandò un po' sorpresa di non vederli insieme. Oramai era chiaro come il sole che si piacessero, seppur le dispiacesse che non potessero stare insieme. Lei, però, tifava per loro.

-Mi pare che Luce sia andata da qualche parte con Meredy- spiegò.

-Lluvia, andiamo. Io e Natsu abbiamo finito di parlare- le ripeté avvicinandosi a lei e prendendola per la mano. -Natsu, avvertimi quando gli dovete parlare.-

Non ascoltò la risposta. Preferì concentrarsi su Lluvia che lo stava guardando confusa e curiosa. -Di che stavano parlando Natsu-sama e Gray-sama?- domandò.

Lui davvero le avrebbe voluto parlare dell'idea di Natsu e Lucy di voler parlare col Re, tuttavia non lo fece. Entrambi avevano iniziato quella relazione senza futuro consapevoli che non sarebbero mai stati insieme veramente. Non ufficialmente, almeno. Ma se lui non avrebbe sposato Lucy, avrebbe potuto avanzare delle richieste per avere la mano di Lluvia.

Sarebbe stato giusto darle delle speranze per un qualcosa con un alto tasso di fallimento? No, l'avrebbe resa solo più triste. -Nulla di che, non te ne devi preoccupare. Solo una discussione tra fratelli-

Il dolce sorriso che le rivolse lo fece quasi sentire in colpa. Se ce l'avrebbe fatta, sarebbero stati marito e moglie.

***

-Lluvia é la mia fidanzata, non dovresti stare così spesso con lei-Gray si stava preparando per andare a parlare con il padre insieme a Lucy e Natsu, quando Lyon l'aveva bloccato con uno sguardo truce in volto.

-Non mi pare che ci sia una legge che lo proibisca- ribatté il moro.

-Non c'é bisogno che ci sia. Devi starle lontano e basta. Presto sarà mia moglie-

Gray lo avrebbe voluto prendere a pugni.

-Devi smetterla di provarci con lei. Solo perché sei il mio unico fratello ti sto avvertendo. La prossima volta non te la farò passare liscia-

Gray pareva quasi divertito, seppur dentro di lui era pronto per saltargli addosso. In più, anche se Natsu era un loro fratello acquisito, non gli piaceva che, dopo tutto il tempo trascorso insieme, non lo considerasse tale. -E se io ti dicessi di no?-

-Troverò un modo per ostacolarti. Lo sai. Non mi arrendo facilmente-

-Neanch'io se é per questo- sorrise. No, non glial'avrebbe mai ceduta. -Sarà mia moglie-

-La riunione é pronta, principe- una guardia si chinò affianco a lui, interrompendo la loro discussione e evitando una rissa tra reali.

-Grazie- gli disse Gray -Fratellone, ne riparlermo presto-

La conversazione col Re stava andando meglio del previsto. Dopo che Natsu aveva messo in chiaro che amava Lucy, Silver aveva rivelato che era nei suoi piani che la bionda e il rosato stessero insieme. Con l'aiuto di Mirajane era riuscito nel suo intento di trovare una moglie al minore dei suoi figli.

Dopo le dovute spiegazioni i due futuri sposi se ne andarono da qualche parte scambiandosi ogni tanto dei baci colmi d'affetto. -E io, padre?- domandò Gray affiancando il sovrano.

-Sei rimasto male perché non ti sposi?- chiese.

-No, Lucy non mi piace-

-Vuoi una moglie anche tu, eh? Mi pare giusto- annuì il Re parlottando tra sé e sé. -Chiederò a Mira-

-No, non voglio!- si oppose subito il figlio.

L'uomo si fece serio. -Le voci sono vere?- chiese attirando l'attenzione dell'altro. -Ti sei innamorato della principessa della Pioggia, la futura sposa di Lyon?-

Gray evitò il suo sguardo, confermando tutto.

-Se Lyon la ama, io non posso privarlo di stare con lei. Non dopo avergliela data in sposa- mise in chiaro.

-Lo so... Ma non mi arrenderò lo stesso-

Il sovrano sorrise. -Lei ti ama?-

-Sì-

Calò i silenzio per alcuni minuti, finché il Re non parlò. -Posso mettere in palio la sua amano in un combattimento fra voi due. Ma se perdi, dovrai arrenderti- lo avvertì.

Gray era entusiasta. -grazie padre-

Si era sempre impegnato più di suo fratello, non avrebbe perso. Non se in palio c'era il futuro di Lluvia.

***

Passarono due settimane e tutto fu pronto per la sfida. L'unica a non esserne entusiasta era lo stesso premio. -Gray-sama non deve per forza combattere...- provò a convincerlo a rinunziare.

Era stato detto che non era un combattimento che si sarebbe concluso solo con la morte di uno degli sfidanti, ma lei non era comunque felice che due fratelli si sfidassero. Lei non lo avrebbe mai voluto fare contro sua sorella... -Gray-sama e Lyon-sama non devono per forza combattere, non per Lluvia almeno.-

Gray era cocciuto e non avrebbe mai cambiato idea. -Se mi arrendessi, vincerebbe automaticamente quell'imbecille e tu dovrai sposarlo. Lo vuoi come marito?-

-No, Lluvia ama solo Gray-sama- rispose, mettendolo come sempre a disagio. -Lluvia non vuole altri che Gray-sama-

Perché a lei riusciva sempre semplice esprimere i suoi sentimenti, mentre lui non ci riusciva mai?

-Ecco. Allora io sfiderò Lyon.-

Lluvia non riuscì a protestare, persa ormai in i qualche filmino a occhi aperti riguardate il loro futuro, probabilmente. Per una volta era utile il fatto che si perdesse nella sua immaginazione troppo sviluppata.

Le passò una mano fra i capelli blu e uscì sul campo dove avrebbe combattuto il suo stesso fratello. -Sei carico, Gray?- chiese Lyon pronto alla sfida.

-Certo, fratellone- sorrise pure il moro.

-Iniziate- proclamò il Re.

Lluvia li stava guardando agitata. Temeva il peggio. Era pur sempre uno scontro, ferirsi era normale. -Calmati, Gray vincerà- le assicurò Natsu, allegro. Di certo si sarebbe voluto buttare anche lui nella mischia, ma il Re glielo aveva proibito.

-Natsu-sama come può dirlo?-

-Ti ama- intervenne Lucy, felice come non mai. -Ti ama troppo per perdere!-

Lluvia si sentì più leggera. Avevano ragione. Il suo amore non avrebbe perso.

Lo sguardo di Natsu, dopo alcuni minuti dall'inizio dello scontro, però, la mise in agitazione. -Che c'è?- chiese Lucy al fidanzato.

-Lyon sta vincendo-

Il cuore della blu cominciò a fare i salti mortali. N... non doveva vincere Gray?

Delle urla di dolore fecero eco nel silenzio che si era andato a creare tra il pubblico. -Gray-sama!- urlò la principessa della Pioggia, pronta a a correre da lui e fermare quella pagliacciata.

Natsu la fermò, serio come mai l'aveva visto. -Se vai ora vincerà Lyon e Gray non te lo perdonerà mai-

Lluvua sussultò. Essere odiata da Gray-sama? O salvare Gray-sama? -Lluvia non può vedere Gray-sama star male!- protestò.

-Starà anche peggio se tu sposi Lyon- la zittì Lucy.

Attimi di puro panico si susseguirono per la principessa blu, ma nel momento in cui Gray pareva al limite delle forze, riuscì a colpire Lyon con un fendente di ghiaccio e l'albino cadde a terra, senza sensi.

Lluvia si alzò di scatto e corse da lui, fregandosene di tutti gli altri. -Il vincitore é Gray- dichiarò il Re. -Portateli nelle loro stanze e chiamate un medico-

-Gray-sama, Gray-sama...- Lluvia lo prese prima che cadesse a terra. Aveva una ferita abbastanza brutta alla gamba destra.

-Sono ridotto uno straccio...- mormorò. -Non credo che nei tuoi filmini te lo immaginassi così questo momento.-

-Gray-sama é uno sciuocco- sorrise tra le lacrime Lluvia. -Ha fatto preoccupare un sacco Lluvia-

-Scusa...- Gray era imbarazzato. E lui che voleva vincere e fare qualche scenetta fica da film... Alla fine faceva pietà, solamente.

-A Lluvia non importa. A Lluvia basta stare con Gray-sama per sempre-

Gray non si poté più trattenere e la baciò. -Ti amo, Lluvia- le disse per la prima volta. Non con qualche gesto o qualche segnale. Glielo disse direttamente.

-Lluvia lo sa. Anche Lluvia ama Gray-sama- questa volta fu lei a baciarlo.

E come si dice alla fine di una favola: e vissero tutti felici e contenti.

   
 
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