Anime & Manga > Mob Psycho 100
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Autore: Angie96    26/08/2016    2 recensioni
[Mob Psycho 100][Mob Psycho 100]Cosa vuol dire essere speciali?
C'è chi lo è già ma vuole essere una persona comune, perché avere poteri alla fine è inutile e non fa altro che creare problemi, soprattutto se non si è in grado di controllarli.
Poi c'è chi ha tutto ma pensa di non avere nulla perché non è speciale: guarda da lontano ciò che vorrebbe diventare, in silenzio, con l'invidia crescente.
Due mondi che sembrano essere agli antipodi, ma che non lo sono affatto.
[Kageyama brothers][due flashfic][introspettive]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ritsu Kageyama, Shigeo Kageyama
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cosa vuol dire essere speciali?
Poter far fluttuare le cose con la sola forza del pensiero, rendere l'acqua solida o piegare cucchiai: la risata gioiosa di tuo fratello nel vederti fare queste cose muovendo il solo dito indice, nel giardino di casa.
Gli occhioni spalancati e l'espressione piena di stupore di Ritsu avevano il potere di farti sentire il bambino più felice del mondo, concedendogli qualche sorriso, tra una risata e l'altra del fratello minore
«Fratellone,» ti sentivi chiamare, notando il ditino del tuo interlocutore puntato contro il pallone da calcio fluttuante vicino alla finestra della cucina
«Secondo te, un giorno, sarò in grado di farlo anch'io?»
Ogni volta, la risposta era sempre la stessa
«Ma certo! In fondo sei mio fratello, no?» rispondevi, ridacchiando. Non sapevi se fosse vero o meno, ma il velo di speranza che vedevi nei suoi occhi e la successiva felicità nell'udire la tua voce pronunciare quelle parole non facevano altro che ricordarti che, alla fine, non aveva importanza se avevi detto inavvertitamente una bugia o meno.

Era successo di nuovo.
Un albero sradicato, delle persone cadute a terra, svenute e le macerie della scuola media che, alle tue spalle, cadevano provocando un rumore assordante, facendo salire tanta di quella polvere da costringerti a serrare le palpebre e tossire.
Ho fatto io tutto questo? avevi pensato, nonostante la risposta non fosse che affermativa.
Una morsa al petto, ecco cosa sentivi, oltre ad un groppo alla gola tanto pesante da non riuscire a mandare giù neanche con i tuoi poteri psichici.
Perché ci avevi provato a mandare giù tutto con quello.
Non avevi capito appieno il come tutto fosse successo, ma non volevi possedere qualcosa che ti facesse inumidire il viso di lacrime, in ginocchio, sotto la pioggia che probabilmente avevi provocato tu stesso.
Alla fine, tu invidiavi chi avrebbe voluto essere come te.






L'angolo dell'autrice:
Ehilà!
A quanto pare, un minimo d'ispirazione mi è tornata, visto che ho finito per scrivere una roba che progettato da mesi...
Qui si parla di Shigeo, partendo da un flashback fino ad arrivare nel presente, dopo la battaglia contro Teru: la consapevolezza di avere tra le mani un potere immenso che non puoi controllare e guardarne le conseguenze, non voler avere qualcosa che ti appartiene e ti apparterrà per sempre.
Ho giocato sul flashback sull'infanzia per dare più l'idea della consapevolezza che, crescendo, ha preso il nostro protagonista.
La prossima volta si parlerà di Ritsu, pur non spoilerando perché purtroppo il manga se lo cagano in pochi.
Alla prossima!
Un abbraccio,
Angie 96
   
 
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