Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Florafairy7    26/08/2016    3 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL CIOCCOLATO INFONDE CORAGGIO

La mattina seguente le Winx, come era d'abitudine, si alzarono presto e si prepararono per le loro lezioni.
Stella si comportò normalmente con Flora e lei lo interpretò come un segno che le era passata e che in fondo quella specie di discussione che avevano avuto non era stato nulla di grave.
Andarono a lezione, la prima della giornata era un'ora di autodifesa con Griselda che non fu molto piacevole.
Dopo le solite e schematiche istruzioni dell'insegnante le ragazze furono pronte, Griselda disse, guardandole ad una ad una:

"Allora, passiamo alla parte pratica. Ho bisogno di due volontarie."
Nessuna ragazza disse nulla, ci fu solo un leggero mormorio, allora Griselda disse:

"Non siate tanto timide, signorine, avanti, o sarò costretta a scegliere io."

"Lo faccio io!" Esclamò Amaryl, una sudentessa, alzando la mano.

"Molto bene, signorina, venga qui." La ragazza fece come le era stato detto, la professoressa guardò le altre e chiese:

"La prossima?"

Ma nessuno rispose,Griselda si aggiustò gli occhiali sul naso e ordinò:

"Flora, venga lei, e non perdiamo altro tempo."

Flora saltò in piedi, con voce un po' tremante disse:

"In realtà io...non mi sento molto bene, professoressa."

Le sue amiche intorno a lei mormorarono:

"Che cos'hai?"

Flora non poté rispondere perché Griselda chiese:

"Vuole andare in infermeria?"

"No, non ce n'è bisogno, ma preferirei non usare la magia."

Griselda sospirò, allora concesse:

"E va bene, ma ho comunque bisogno di una volontaria. Signorine, ho soltanto quest'ora oggi, non perdete tempo."

"Vengo io!" Si offrì Bloom alzando la mano, Flora le rivolse uno sguardo riconoscente.

"Bene, Bloom, venga." Disse Griselda.

Così la professoressa si avvicinò al gruppo lasciando alle due ragazze più spazio per potersi trasformare e per poter iniziare la loro simulazione di combattimento.

Le due ragazze furono avvolte da luce e scintille, Bloom da farfalline scintillanti, così furono pronte per combattere, Bloom nella sua forma Butterflix e Amaryl nella sua versione Enchantix. Si alzarono in volo di qualche metro, Griselda diede le istruzioni:

"Molto bene, signorine, tenetevi pronte. Colpirete una volta ciascuna e non un colpo che superi il grado quattro di intensità, sono stata chiara?"

Le due ragazze annuirono in direzione dell'insegnante e cominciarono il loro esercizio.

"Attacco Fiammeggiante!" Urlò Bloom e dalle sue mani una scia infuocata partì fino ad arrivare dritta alla sua compagna.

"Brezza Autunnale!" Chiamò invece Amaryl creando uno scudo intorno a sé.

Le altre ragazze guardavano le loro compagne mentre Griselda segnava tutto sul suo taccuino.

"Tifone Distruttivo!" Urlò Amaryl passando all'attacco ma Bloom si scansò prontamente.

"Saetta di Domino!" Disse Bloom e così una scia di fuoco nacque dalle sue mani e colpì Amaryl in pieno, la fata del vento cadde a terra a causa del colpo, Griselda fece segno a Bloom di tornare a terra.

Amaryl si alzò e si risistemò i vestiti, sbatté le ali che si erano leggermente piegate a causa della caduta e si avvicinò all'insegnante.

"Molto bene,siete state entrambe piuttosto brave. Amaryl, lei è stata distratta, deve essere più attenta durante il combattimento. Bloom,lei deve cercare di ricorrere più spesso a incantesimi protettivi anziché a quelli di attacco."

"Va bene." Disse Bloom con un cenno, allora annullò la sua trasformazione e raggiunse le sue amiche, Amaryl fece lo stesso.

"Sei stata grande, Bloom!" Esclamò Musa dandole il cinque.

"È vero, bravissima! E grazie per aver preso il mio posto, sai che Griselda non accetta facilmente rifiuti." Disse Flora facendo cenno verso l'insegnante.

"A proposito Flora, cos'hai?" Chiese la fata dai capelli rossi con aria preoccupata, le altre assunsero la stessa espressione aspettando una risposta.

"Niente di che, state tranquille, è solo che..."

"...Molto bene." Disse Griselda ad alta voce per richiamare l'attenzione, "Ora tornate subito dentro che a breve suonerà la campanella e non dovete arrivare in ritardo alla prossima lezione!"

"Sì, ispettrice Griselda." Dissero le ragazze in coro, così si avviarono verso l'entrata, ma Flora si sentì chiamara dall'insegnante, così chiese alle sue amiche di aspettarla e andò da lei.

"Sì, che succede, ispettrice?"

Griselda si aggiustò gli occhiali sul naso e guardò Flora dalla testa ai piedi, così rispose:

"Non mi è sembrato di vederla indisposta durante la lezione, non vorrei che sia l'inizio di un atteggiamento negligente..."

Flora scattò, pronta alla ricerca di una buona scusa, ne pensò tante, scosse la testa con una smorfia, poi anche senza le giuste parole disse:

"Non lo è assolutamente, ispettrice, glielo assicuro, è solo che è un periodo particolare, è solo un po' di stress e per oggi preferivo non usare la magia. Ma glielo assicuro: non accadrà più."

"Me lo auguro." Disse Griselda contrariata, dunque andò via superando la fata che ancora rifletteva su ciò che aveva detto sperando di non avere problemi con l'insegnante.
Stava per tornare dalle sue amiche ma poi sentì Amaryl che, accompaganta dalle sue amiche, stava dicendo:

"Bloom mi ha fatto fare una figuraccia davanti a tutte, e le sue amiche erano così soddisfatte! Pensare che avevo tirato un sospiro di sollievo quando Griselda ha chiamato Flora, ci avrei messo un attimo a farla cadere, e invece...devo rifarmi, o non sarò che l'ennesima di quelle che Bloom ha sconfitto!"

Le sue amiche annuirono di comune accordo, né loro né Amaryl si accorsero che Flora era lì a pochi passi da loro.
La fata della natura tirò un sospiro e raggiunse le sue amiche.

"Cosa voleva Griselda?" Chiese Stella curiosa mentre ripresero a camminare per raggiungere la prossima aula.

"Nulla d'importante... andiamo." Rispose Flora, Stella fece spallucce così le amiche si diressero nella classe del professor Palladium per la lezione di pozionologia, superata anche quella poterono finalmente dedicarsi all'ultima lezione del giorno, quindi andarono nell'aula del professor Avalon per una lezione di magicofilosofia.

Il professore arrivò poco dopo delle ragazze così loro presero posto.
Nel frattempo Flora non poteva fare a meno di pensare a ciò che le era successo il giorno prima nella serra, a quello che aveva fatto. E poi pensò ad Amaryl e a ciò che aveva detto. Nonostante con le sue amiche avesse combattuto numerosi e pericolosi nemici, Flora era considerata debole, e se ne chiedeva il motivo. Non era potente quanto Bloom, lo sapeva, ma non si reputava una che poteva essere fatta cadere in un attimo. 
Doveva andare da Faragonda e doveva raccontarle quello che le era accaduto, doveva capire se il suo era un problema di magidentità e allora doveva parlarne con le sue amiche.
Tutte queste sue preoccupazioni si riflettevano sul foglio che teneva davanti, tutto scarabocchiato, cosa che faceva spesso quando era sovrappensiero.

Aisha era di fianco a lei e notò che la sua amica aveva la testa da un'altra parte, non era da Flora perdere l'attenzione durante una lezione e fu per questo che anche le altre si accorsero che c'era qualcosa che non andava.
Bloom picchiettò con la mano sulla spalla di Aisha per farla girare indietro, quando lei si girò le sue amiche fecero segno verso Flora con un'espressione interrogativa, Aisha fece spallucce facendo loro capire che non ne sapeva nulla, così tornò a seguire la lezione.

Il professore camminava per l'aula mentre spiegava la lezione, ma Flora lo notò poco e tantomeno capì esattamente di cosa stesse parlando, sapeva che stava spiegando quello che aveva assegnato la volta precedente, lei l'aveva già studiato dal libro e ora non poteva fare a meno di pensare al suo possibile problema di magidentità.
Mentre disegnava piccoli fiocchi di neve sul suo foglio lo sentì strisciare via, alzò lo sguardo e vide che il professore era proprio lì accanto al suo banco con il suo foglio tra le mani.

"Non era esattamente a questo che pensavo mentre parlavo di gelo dell'io." Disse il professore di magicofilosofia guardando seccato il foglio.

"Io..." Balbettò Flora ma il professore posò il foglio sul banco e concesse con un sospiro:

"Questa volta passa, ma non voglio più trovarti distratta durante una delle mie lezioni."

Flora annuì, in quel momento suonò la campanella, il professore comunicò sinteticamente i compiti per la prossima lezione e tornò alla sua cattedra su cui c'erano pile di compiti da correggere.

Le Winx si stavano dirigendo in sala da pranzo, mentre camminavano Stella tagliò la testa al toro e chiese:

"Allora, Flora, ci dici cosa ti sta succedendo o no?!"

Flora alzò lo sguardo e notò che tutte le sue amiche la stavano guardando in attesa di una risposta, allora sospirò e disse:

"Ragazze, ve lo assicuro, ho intenzione di dirvi tutto, ma devo andare prima da Faragonda per togliermi un dubbio."

"Ma..." Provò a dire Bloom ma Flora stava andando via, mentre andava disse:

"Ci ritroviamo dopo in camera e vi dico tutto, promesso!"

"Non vieni a pranzo?" Chiese Stella con una mano al lato della bocca per avere un tono più alto.

"No, ci vediamo dopo!" Salutò Flora mentre le ragazze la videro avviarsi di fretta verso l'ufficio della preside.

"Secondo voi di cosa si tratta?" Chiese Bloom con espressione confusa.

Le altre scossero la testa non avendo nulla da rispondere così continuarono verso la sala da pranzo.

Flora invece si diresse velocemente verso l'ufficio della preside, appena arrivò notò che Griselda non era alla sua scrivania, probabilmente era a pranzo, allora Flora si fermò, le dita che si contorcevano le une sulle altre. Forse anche Faragonda era a pranzo, magari era meglio non sprecare neanche il tempo a bussare alla sua porta, e magari anche quello che le era successo era qualcosa con il quale non andava perso tempo. Magari era come aveva detto Brandon, aveva freddo, e poi era la fata della natura e il freddo faceva parte della natura.
No. Non era affatto così, e quella era una spiegazione molto stile specialista, quei ragazzi sapevano ben poco della magia.
Ma se Faragonda non c'era? Meglio tornare dalle altre, si era fatta mille problemi per nulla.
La ragazza girò sui tacchi e prima che potesse fare il primo passo si sentì chiamare.

"Flora?"

Lei si girò, Faragonda stava uscendo dal suo ufficio e teneva ancora la porta aperta dietro di lei con la mano.

"Preside Faragonda, buongiorno."

"Buongiorno, cara, che ci fai qui?"

"Niente... è che... no, niente." Finì Flora con un sospiro, stava per andare ma la preside disse:

"Devo dirti una cosa, puoi entrare un secondo nel mio ufficio?"

Flora la guardò sorpresa, era andata lì per parlare con lei ma ora era la preside che doveva dirle qualcosa. Era strano.
No, non era strano, era il fato, dunque Flora capì che doveva parlare con Faragonda.
La fata annuì e seguì la preside nel suo ufficio.

"Chiudo la porta?" Chiese Flora mentre Faragonda era andata a sedersi dietro alla sua scrivania.

"Sì." Rispose la preside con un cenno.

Flora chiuse la porta e si avvicinò alla scrivania, Faragonda la invitò a sedersi e lei prese posto. La direttrice la guardava con i gomiti poggiati sulla scrivania e le mani giunte, poi sciolse le dita intrecciate e dopo un sospiro disse:

"Vedi, Flora, non sapevo proprio come dirtelo e trovarti qui fuori mi ha dato la prova che dovevo fare ciò che andava fatto."

Flora la guardò con un'espressione piuttosto confusa, Faragonda continuò:

"Si tratta di tua sorella Miele, stamattina è stata attaccata da delle creature malvagie, tua madre non ha saputo spiegarsi meglio ma..."

"Come?! Miele è stata attaccata?! E ora  come sta?! Sta bene?!" Domandò Flora allarmata con lo sguardo che guizzava da ogni parte come se cercasse smaniosamente la sorellina.

"Sì, ora sta bene, sta' tranquilla." La tranquillizzò Faragonda prendendole la mano, la fata provò a respirare regolarmente e si calmò in poco tempo.

"Ma vedi," Disse Faragonda distogliendo per un attimo lo sguardo, "c'è dell'altro. Tua madre mi è sembrata molto preoccupata quando mi ha chiamata, mi ha detto che erano pericolose. Insomma, credo sia il caso che andiate a dare un'occhiata." Concluse la preside.

"Beh, mia madre è un tipo molto... impressionabile, ecco, magari ha esagerato sul conto delle creature, ma vorrei davvero andare su Linphea, anche per vedere Miele."

"Ma sì, certo. Ed è per questo che domani ci andrai con le ragazze, oh, e, Flora, starei davvero più tranquilla se venissero con voi i ragazzi."

"Oh, wow, i ragazzi, sembra che allora sia una cosa seria, non è mia madre che ha esagerato?" Chiese Flora un po' sorpresa.

"Non lo so, è quello il punto." Rispose Faragonda.

"Capisco..."

"Mi dispiace per non averti avvisata non appena tua madre ha chiamato, ma eri a lezione e non volevo metterti questo peso per tutto il giorno, anche perché non potrete partire per Linphea fino a domani."

"Ma sì, certo, capisco, direttrice, non si preoccupi." Disse Flora con un sorriso rassicurando Faragonda, questa poi chiese:

"Piuttosto, tu cosa ci facevi fuori al mio ufficio?"

"Oh, giusto. Beh, preside Faragonda, ho un dubbio e volevo parlarne con lei prima di allarmare le ragazze."

"Allarmarle? Perché, cosa succede?"

"Si tratta della mia magia, credo di avere un problema di magidentità." Disse Flora abbasando lo sguardo.

"Magidentità? Hai raggiunto pienamente il tuo Enchantix, cosa te lo fa pensare?" Chiese la preside preoccupata.

"Vede, ieri ero nella serra e stava per cadere un vasetto, così ho usato un incantesimo protettivo per non farlo cadere... e l'ho ghiacciato." Flora guardò la preside negli occhi sgranati dallo stupore cercando di trovare una risposta, tutto quello che Faragonda disse fu:

"L'hai ghiacciato?!"

"Sì, freddo, congelato, ghiacciato." Disse Flora tagliando l'aria con la mano in un colpo secco.

Faragonda si sistemò gli occhiali sul naso e disse:

"Flora, non vorrei saltare a conclusioni affrettate..."

"Il freddo non é magia della natura, non crede anche lei? Insomma, il mio limite è una Rosa d'Inverno, ma non vado oltre, o almeno non ci andavo fino a ieri."

"Mi dispiace dirtelo, ma potrebbe davvero trattarsi di una crisi di magidentità." Affermò Faragonda addolorata.

Flora ci rimase male, rimase male da quella risposta, avrebbe preferito che la preside l'avesse tranquillizzata e le avesse detto che la natura era natura, freddo compreso.
Avere una crisi di magidentità era una cosa piuttosto seria per una fata, soprattutto per una fata che aveva già raggiunto il suo Enchantix. Com'era ben risaputo nel mondo magico l'Enchantix era il grado più alto per una fata, tutti gli altri livelli, come il Sirenix, o il Butterflix, erano gradi che non  superavano l'Enchantix di potenza ma che aggiungevano nuove capacità, restava il fatto che una fata Enchantix ormai era una fata completa. Una crisi di magidentità in questa fase, oltre ad essere insolito, poteva essere molto destabilizzante per una fata.

"Allora cosa mi consiglia?" Chiese Flora che in quel momento aveva le lacrime agli occhi per lo shock.

"Ti consiglio di parlarne con le tue amiche, e domani andrai su Linphea, parlane con i tuoi genitori e scopri se ci sono stati altri casi in famiglia, i casi  di problemi con la magidentità spesso sono legati, sapremo qualcosa in più." Rispose la preside cercando di sembrare rassicurante.

Flora si alzò e salutò la preside, stava per andare ma la preside disse:

"Flora."

"Sì?" Chiese la ragazza sperando che la preside volesse smentire ciò che aveva appena detto.

"Per le lezioni di domani sarete giustificate ma dovrete comunque firmare la nota e darla ai professori, va bene?"

"Ma certo, sarà fatto, preside Faragonda. Buona giornata." Così Flora uscì.

Lasciato l'ufficio di Faragonda Flora tornò in camera sua dove trovò le ragazze, loro erano sedute sul letto di Bloom e la stavano aspettando.

"Finalmente!" Esclamò Stella che con un gesto teatrale si spostò i capelli dalla spalla.

"Oh, ciao." Salutò Flora tirando su col naso.

"Flora, stavi piangendo?" Chiese Aisha alzandosi e andando da lei.

"Sì, e ora vi spiego tutto, ma prima mi piacerebbe davvero mangiare del cioccolato." Rispose Flora con gli occhi lucidi e con le braccia incrociate.

"Abbiamo del cioccolato?" Chiese Aisha alle amiche, Bloom disse:

"Io ce l'ho!" La rossa si alzò e prese dal cassetto del suo comodino una barretta di cioccolato, la porse a Flora, questa la seguì con Aisha e si sedette sul letto.
Scartò nervosamente il cioccolato, ne staccò un pezzo e lo mise in bocca mentre Musa chiese:

"Allora, Flora, ci racconti cosa succede?"

Flora annuì e deglutì, così disse:

"Ragazze, ho un problema, ho una crisi di magidentità."

Le altre trasalirono stupite, Flora aveva gli occhi lucidi ma non abbastanza per scoppiare in lacrime, la fata continuò:

"Ieri, nella serra, ho congelato un germoglio. Capite? L'ho congelato! Era così infreddolito, per colpa mia! Non credevo potesse mai succedermi una cosa del genere."

"Flora," Disse Bloom mettendole una mano sulla gamba,"sta' tranquilla, ci siamo noi qui per te e ti aiuteremo ad affrontare tutto questo."

"Grazie." Disse Flora mangiando un altro pezzo di cioccolato,"Non saprei cosa fare senza di voi. Sappiamo quello che succederà, dovrò riattraversare tutti i livelli di trasformazione, e il cambio di personalità, lo sdoppiamento della realtà... ragazze, ho una paura tremenda." Ora era abbastanza e Flora scoppiò in lacrime, le sue amiche la abbracciarono, Stella disse:

"Io sono molto lunatica e sono fantastica lo stesso, no? Vedrai,andrà tutto bene."

"E poi non è una magia tanto diversa dalla tua, hai congelato un germoglio, dovrebbe essere il ghiaccio." Disse Bloom.

"È pur sempre natura!" Esclamò Flora che ridacchiò fra le lacrime ripensando alle parole del suo amico.

"Ci pensi? Saresti una Icy buona, quelle stregacce ci penseranno due volte prima di voler ritornare a combatterci!" Disse Aisha cercando di sdrammatizzare.

"E, Flora, c'è il cento per cento delle possibilità che noi rimarremo con te e ti vorremo sempre bene." Le disse Tecna con un dolce sorriso.

"Oh, ragazze, vi adoro!" Esclamò Flora stringendole tutte in un unico abbraccio.
Poi la fata ripensò a ciò che le aveva detto Faragonda e disse:

"Ho delle novità."

"Perché, queste cosa erano?" Chiese Stella con una smorfia e un sopracciglio alzato, Flora sorrise e scosse la testa, allora continuò:

"Domani dovremo andare su Linphea."

"Come mai andiamo su Linphea?" Chiese Musa curiosa.

"Mia sorella Miele è stata aggredita da alcune creature, ora sta bene ma Faragonda vuole che andiamo a controllare se su Linphea è tutto a posto. E poi, domani potrei chiedere ai miei genitori se nella nostra famiglia ci siano stati altri casi di crisi di magidentità."

"Buona idea!" Commentò Tecna, poi si accorse che il suo cellulare aveva vibrato. "Un messaggio di Timmy, vuole sapere cosa è successo... ma come...?"

"Oh, giusto!" Disse Flora schioccando le dita, " Faragonda vuole che i ragazzi vengano con noi, l'avrà detto a Saladin e lui l'avrà comunicato a loro, e loro ora si chiederanno perché domani andiamo su Linphea."

"Beh, certo, vorranno sapere come mai ancora grazie a noi domani saltano le lezioni." Concluse Stella annuendo con un sorrisetto, Tecna, con ancora il cellulare in mano, chiese:

"Allora glielo dico?"

"Credo sia meglio parlare di persona con i ragazzi, sapranno cosa abbiamo da fare su Linphea oltre che indagare sulle creature che hanno attaccato tua sorella, sono tutti tuoi amici, Flora, è giusto così, sono sicura che anche loro saranno felici di sostenerti." Disse Bloom con un sorriso incoraggiante, Flora sorrise a sua volta così Tecna inviò il messaggio invitando Timmy e i ragazzi a raggiungerle ad Alfea.

Nell'attesa le ragazze si spostarono nel loro salottino comune dove Tecna prese la scena mostrando loro i progressi della sua nano-navicella a propulsione mentre Flora si sentì libera di finire la tavoletta di cioccolato gentilmente offertole dalla sua amica.

"E se premo questo pulsante..." Stava spiegando Tecna mentre mostrava le capacità della navicella, le ragazze erano sedute sul divano e chi con più e chi con meno attenzione seguivano la dimostrazione.

D'un tratto sentirono bussare alla porta e capirono che dovevano essere arrivati i ragazzi, Tecna posò la sua nano-navicella sul tavolino ed aprì la porta.

"Ciao." Salutò la fata con un sorriso, così si spostò dalla porta e li lasciò entrare.
I ragazzi la salutarono e poi salutarono le altre così si sedettero con loro.
Timmy vide la nano-navicella e con un sorriso eccitato disse:

"È pronta? È arrivato il pezzo?"

"No, ancora no purtroppo, mi arriverà fra due settimane. Ma non è per la navicella che vi abbiamo chiesto di venire, è per la nostra missione su Linphea." Rispose Tecna frenando l'entusiasmo del suo ragazzo.

"Se siamo qui vuol dire che è qualcosa di serio." Disse Sky perplesso.

"In effetti è così." Confermò Bloom con un sospiro angosciato.

"È successo qualcosa?" Chiese Brandon preoccupato ma guardò Flora, era certo che tutto quello c'entrava qualcosa con ciò che era successo nella serra. La fata della natura incontrò il suo sguardo e annuì con le labbra increspate, allora si alzò e rivolta ai suoi amici decise di dire tutto.
Prese un respiro e sebbene cercasse di stare tranquilla le sue dita si intrecciavano ansiose le une con le altre:

"Vedete, mia sorella Miele è stata aggredita e Faragonda vuole che indaghiamo sulle creature che l'hanno attaccata."

"Ma sta bene?!" Chiese Helia allarmato.

"Sì, sì, ora sta bene." Rispose Flora, poi continuò:
"Ma c'è dell'altro. Domani, quando andremo su Linphea dovrò..." Le si incrinò la voce, Helia fece per andare da lei ma Aisha lo fermò e gli fece gesto di aspettare.
Dopo poco Flora andò avanti:

"Il fatto è che devo sapere se nella mia famiglia ci sono stati dei casi di problemi di magidentità prima d'ora perché a quanto pare io ho una crisi."
Distolse lo sguardo, aspettò una reazione.
Helia si alzò e andò da lei, l'abbracciò e le disse:

"Ci sono io con te, andrà tutto bene, vedrai."

Flora gli diede un bacio sulla guancia e tornò a sedere, con Helia, accanto ai suoi amici.

"Hai fatto bene a raccontarcelo, Flora, ti vogliamo bene e ti aiuteremo." Le disse Timmy con un sorriso, Flora lo ricambiò.

"Mi sento meglio ora che ve l'ho detto, è confortante sapere di avere degli amici come voi." Disse Flora a tutti i suoi amici mentre teneva la mano di Helia.

I ragazzi non poterono trattenersi a lungo e dovettero tornare a Fonterossa dato che di lì a poco sarebbe scattato il coprifuoco.
Gli specialisti salutarono le loro ragazze, Helia baciò Flora e le disse:

"Non preoccuparti, risolveremo tutto, ti amo."

"Ti amo anch'io, a domani." Rispose lei.

Mentre i ragazzi si stavano congedando Flora incrociò lo sguardo di Brandon, avrebbe voluto ringraziarlo per aver tenuto il suo segreto, entrambi provarono a dirsi qualcosa ma la situazione era insolita e preferirono scambiarsi un sorriso.
Dopo che i ragazzi andarono via le Winx rimasero in camera e decisero cosa indossare il giorno seguente e cosa portare con loro, poi scesero per la cena.
Mentre mangiavano e chiacchieravano Flora disse seria, zittendo le altre:

"Secondo voi sono una fata debole?"

Le ragazze si guardarono le une le altre incerte, un po' spiazzate da quella domanda, Aisha rispose:

"No, certo che no."

Flora non fu soddisfatta e disse ancora:

"Intendo, secondo voi, in un combattimento, sarebbe facile sconfiggermi?"

Tecna rispose:

"No, Flora, perché sei la fata della natura e il tuo potere è davvero potente, anche se non sembra."

"Ecco," Disse Flora battendo non troppo violentemente la mano sul tavolo," perché non sembra? Perché, anche se fossi potente, gli altri mi vedono debole?"

"Perché tu sei Flora." Rispose Stella come se quella fosse una risposta ovvia.

"In che senso?" Chiese confusa la fata della natura.

"In nessun senso," Intervenne Aisha guardando male Stella," Flora, tu hai sconfitto insieme a noi i nemici più pericolosi della Dimensione Magica, non pensare mai di essere debole."

"Va bene, scusate, è solo che mi era venuto questo dubbio..." Disse Flora timidamente.

"Come mai?" Chiese Tecna.

Flora ripensò per un secondo alle parole di Amaryl e poi, con un sorriso, rispose:

"Nessuna ragione in particolare."

Le ragazze finirono la loro cena e tornarono in camera, decisero di andare a letto dato che il giorno dopo sarebbero dovute partire per Linphea.
Mentre Bloom era in bagno a cambiarsi Flora ne approfittò per una chiacchierata col suo silenzioso amico.

Caro diario,
Dire che sono sconvolta è poco. Ho una crisi di magidentità e davvero non ho idea di come affrontare la cosa, sono fortunata perché ho i miei amici con me e c'è Helia che è fantastico.
Ma una crisi di magidentità fa paura comunque.
Al momento sono una fata Butterflix, ma se ho una crisi tendente verso il potere del freddo allora dovrò ripercorrere tutti gli stadi del mio potere, dalla trasformazione base, al Charmix, all'Enchantix. Non è solo questo che mi preoccupa, anzi, non è un problema lavorare o esercitarmi, il problema sono tutte quelle cose che una crisi di magidentità comporta.
Una fata con questo problema cambia totalmente, cambia la sua personalità dato che la personalità di una fata dipende dal suo potere, se il potere è in crisi la fata è in crisi.
E poi, lo sdoppiamento della realtà, il non saper riconoscere cosa è reale e cosa non lo è.
Sembra spaventoso.
Sono certa che lo sia.
Vorrei tanto essere forte, ma non ci riesco, tutti mi credono debole e forse hanno ragione.
Domani andrò su Linphea e chiederò ai miei genitori se nella nostra famiglia c'è qualcuno che ha già avuto una crisi e se l'ha superata.
E poi c'è Miele che è stata attaccata da dei mostri, chissà come sta la mia sorellina... eppure, nonostante sia più piccola molte volte mi accorgo di quanto lei sia forte e coraggiosa, tutto il contrario di me.

Hola miei adoratissimi lettori! Eccoci con un nuovo capitolo dove possiamo capire un po' più chiaramente di cosa si tratta una crisi di magidentità.
Ci tengo però a dare qualche spiegazione in più e quindi faccio partire la sigla di SuperQuark.......
- Una crisi di magidentità, che cos'è esattamente? Cosa comporta? Dunque, la magidentità, in una fata, è l'identità magica, ovvero la sua identità in quanto fata, il suo potere. La magidentità di Bloom, per esempio è Fata della Fiamma del Drago, è il suo essere cosa, la sua identità magica. Sarebbe come dire "Io sono italiana" --> identità nazionale, qui si parla di identità magica.
Okay, quindi cos'è una crisi di magidentità? Una fata è in crisi quando la sua magia non riconosce più propria identità, ora è come se la magia della natura di Flora non si rendesse più conto di essere la natura, è come se ora si sentisse ghiaccio, o freddo. I casi di magidentità sono molto più frequenti in fate al livello base o Charmix, queste infatti non sono pienamente coscienti della propria magidentità non essendo ancora fate complete, come le Enchantix. Una fata Enchantix, appunto, è una fata completa e la sua magidentità è stabile e formata, avere quindi una crisi è piuttosto raro. E' come se una mattina vi svegliaste e vi chiedeste: Ma io sono italiano o spagnolo? Un bambino magari se lo chiederebbe, un adulto no... spero di aver chiarito il concetto.
Le fate in crisi con la loro magidentità hanno dei porblemi: sdoppiamento della realtà, cambio della personalità e ovviamente la magia. La fata non riesce più a controllare la propria magia a meno che non attraversi di nuovo tutti gli stadi magici fino a quel momento raggiunti, la sua personalità cambia radicalmente e non riesce e distinguere cosa è reale da cosa non lo è e il suo mondo prende pieghe piuttosto spaventose.
Nella Dimensione Magica la magidentità è ancora una materia piuttosto sconosciuta ed è molto difficile riuscire a stabilizzare una fata che soffre di una crisi.
Dunque, avrete capito quindi perché tutti sono così preoccupati, io però vi consiglio di non pensare al peggio, tutto questo potrebbe prendere delle pieghe del tutto inaspettate!
Scusate per l'angolo di divulgazione scientifica eccessivamente lungo, grazie per la lettura e per le recensioni lasciate, vi voglio bene!
xoxo Florafairy7

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Florafairy7