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Autore: Tangila    26/08/2016    2 recensioni
[2p!AmeCan]
Una 2p!AmeCan sulle note di True Love di P!nk, più o meno.
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Dal testo:
《…Mi stai paragonando ad un tronco?!》Chiese Allen con un tono di voce decisamente acuto, incredulo per come si era evoluta la situazione in pochi minuti.
《Guarda il lato positivo, io passo circa tre ore al giorno a lavorare il legno》
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: 2p!Hetalia, America/Alfred F. Jones, Canada/Matthew Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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True Love

(2.661 parole)

 

 

 

 

 

Allen non era un patito della tecnologia e uno schiavo dei social network come lo era la sua controparte bionda e fin troppo irritante per i suoi gusti. Ovvio, aveva messo anche lui un piede in quel mondo, ma dopo i primi giorni si era stancato e aveva lasciato perdere. 
Si chiedeva come Alfred potesse esserne così ossessionato, era un qualcosa di inutile, soprattutto se quell'altro pubblicava come minimo due foto al giorno su ogni piattaforma esistente -foto che la maggior parte delle volte erano ridicole in tutto e per tutto. Basti pensare che il quattrocchi pubblicava un'immagine del suo pranzo ogni singolo giorno, che ad Allen -vegano nel cuore- faceva venire un forte senso di nausea e un'enorme voglia di armarsi di mazza da baseball e causare un trauma cranico ad Alfred, oltre a ridurre in briciole il suo stupido cellulare. Magari in questo modo avrebbe smesso di pubblicare foto idiote e disgustose. 
Quel giorno, comunque, Allen era tornato nel mondo di internet, più precisamente su YouTube, e stava facendo scorrere la pagina principale per vedere quali fossero i video consigliati o le novità. 
All'americano piaceva la musica, solo quella che aveva un ritmo in grado di coinvolgerlo, quindi nulla di troppo lento o malinconico, e proprio in quel momento un video catturò la sua intera attenzione. 
Pink?
Aveva già ascoltato qualche sua canzone e gli piaceva come cantante, quindi perché non provare anche questa?

 

 

. . .

 

 

Hey Maaaatt! Bussò con forza alla porta di casa del fratello, una baita rustica a qualche chilometro dalla civiltà, in mezzo ai boschi innevati canadesi.
Di solito preferiva che Matt venisse a trovarlo a casa sua, ma sapeva che se doveva aspettare i suoi tempi si sarebbe fatto vivo un Natale sì e uno no. Quel boscaiolo era troppo legato alla sua stupida terra piena di neve e aceri, non sarebbe mai venuto in New Jersey a trovarlo se non per una scommessa persa o perché aveva un disperato bisogno del suo aiuto. 
Bro, sei in casa?Chiese Allen dopo qualche minuto di silenzio. Forse era uscito ad abbattere qualche albero o, peggio, a dare la caccia a qualche povera alce o a qualche cucciolo di foca. A quel pensiero venne pervaso da un brivido lungo la spina dorsale. 
Proprio mentre stava per andarsene sentì un forte rumore venire da dentro la baita, come di un mobile che cadeva a terra seguito da delle parole incomprensibili, che molto probabilmente dovevano essere insulti.
Allora quel bastardo è in casa, e non voleva aprirmi!
Matt Williams, ringrazia il silenzio dei tuoi boschi e la tua delicatezza da elefante. Adesso vieni ad aprirmi, so che sei in casa! Gridò mentre batteva altri colpi sulla porta, in modo da non dare nemmeno un minimo di tregua al fratello. 
Un attimo dopo la porta di stava aprendo, mostrando la figura come al solito imponente del fratello che, al momento, faceva a pugni con i suoi occhi lucidi. Allen allungò il collo per vedere dentro la casa di montagna e notò subito il tavolino all'ingresso ribaltato a terra insieme a quello che doveva esserci sopra, alzando le sopracciglia per la sorpresa e con un sorrisino misto tra il malizioso e il divertito che si stava facendo largo sul suo viso. 
Te lo avevo detto che il corridoio era troppo stretto per quel tavolino, e che era troppo vicino alla porta della cucinaCommentò il rosso, serio.  
Sta zitto idiota Si affrettò a rispondere Matt, facendosi da parte per far entrare il fratello in casa. Non che non apprezzasse le sue visite, solamente non sopportava che quella spogliarellista da quattro soldi -come lo definiva lui- criticasse ogni singola cosa della sua casa, a cominciare dai suoi trofei di caccia appesi sopra al camino, o del suo modo di vivere. 
Allen entrò gongolante nella baita, con le mani nelle tasche del giubbino di pelle, e chiuse la porta dietro di sé con un calcio, scatenando le ire di Matt che, per non peggiorare la sua posizione, se ne stette in silenzio e si limitò a digrignare i denti. 
Allora… Qualcosa mi dice che non sei felice della mia vista, ma avevo qualcosa di urgente da dirtiCominciò l'americano, posando una mano sopra al petto dell'altro con il labbro inferiore stretto tra i denti. 
A lui piaceva andare dritto al sodo, non era il tipo da perdersi in inutili convenevoli, soprattutto se aveva un momento di tranquillità e di solitudine con il fratello. 
D'altro canto Matt non si azzardò nemmeno ad allontanare la mano di Allen, era abituato al suo modo di fare e si era ovviamente abituato ai suoi continui tentativi di flirt, che a dirla tutta avevano iniziato persino a piacergli. Faceva uno strano effetto sentirsi desiderato con così tanta forza da qualcuno, da farlo arrivare a dare di matto quando non poteva averlo, cosa che era accaduta all'inizio di quella loro strana relazione, quando pensava di aver perso la testa per la sua controparte più minuta e riservata, che passava inosservata circa il novantanove per cento delle volte in cui si trovava in pubblico. 
Visto che è urgente muoviti allora. Stavo per uscire per una battuta di caccia Quelle parole fecero storcere il naso ad Allen, disgustato al pensiero di quanti poveri animali Matt avrebbe ucciso e appeso ai muri di quella sua scialba baita. 
So che abiti in mezzo al nulla e non sai nulla della civiltà…Ironizzò l'americano, riprendendo a parlare dopo una breve pausa Però esistono certe cose chiamate internet e social netwo- 
Allen, so cosa sono. Tagliala corta.Lo interruppe il canadese, scocciato dal fatto che quello stupido pensasse che fosse una sorta di bestia che si era persa gli ultimi vent'anni di storia contemporanea e di innovazione tecnologica. 
Sai, non pensavo che queste informazioni arrivassero in mezzo ai boschi
Oh, ma quindi tu sei anche in grado di pensare? Non si smette mai di imparareRoteò gli occhi, sempre più stanco di quella conversazione. 
Carino come al solitoCommentò acido Allen Dicevo… Conosci YouTube, no? Ecco, qualche giorno fa ho ascoltato una delle più belle canzoni che io abbia mai trovato e mi ha fatto pensare a teConcluse con un tono di voce melenso, fatto solo per addolcire il fratello. Lo conosceva, fin troppo bene doveva ammettere, e sapeva che quel discorso lo avrebbe annoiato a morte, facendo di tutto per accantonarlo. Matt non si poteva certo definire una persona romantica. 
...Grazie? Davvero, sei venuto fin qua solo per dirmi una stupidaggine del genere?E Allen aveva avuto ragione anche questa volta, ma non era partito dal New Jersey senza un piano infallibile, per far capitolare l'altro. 
Si schiarì la voce e poggiò anche l'altra mano al petto del canadese, accarezzandolo da sopra la classica camicia a quadri da boscaiolo
Sometimes I hate every single stupid word you sayCominciò l'americano, il ritmo della canzone che risuonava nella sua testa così da tenere meglio il tempo. 
Sometimes I wanna slap you in your whole faceContinuò, le mani che salirono fino alle spalle del fratello in una lenta carezza, gli occhi che rimanevano fissi in quelli ametista dell'altro. 
Matt in un primo momento si era sentito disorientato, poi aveva capito che Allen doveva essere venuto da lui solo per cantargli la stupida canzone di cui gli aveva parlato, per fargli quella che poteva essere definita una serenata, che, anche se odiava doverlo ammettere, gli stava piacendo. Forse era grazie al contatto fisico e visivo che stava avendo con lui che le parole cantate dall'americano gli stavano arrivando, e riconosceva già in esse il loro complicato rapporto di amore e odio. 
There's no one quite like you, you push all my buttons down and I know life would suck without youSi avvicinò alle labbra di Matt solo per sfiorarle con le proprie, per farsi desiderare dall'altro. Ormai sapeva come trattarlo e soprattutto sapeva dove colpirlo. 
At the same time, I wanna hug youE fece scivolare ancora le mani sul corpo del fratello, fin dietro la schiena, per abbracciarlo come diceva il verso che aveva appena cantato. 
Il canadese sentì un forte calore grazie al corpo di Allen fattosi così vicino, ricambiando senza pensare quel loro abbraccio, con le braccia che stavano andando a cingere i suoi fianchi come faceva la stragrande maggioranza delle volte quando si baciavano. E proprio adesso avvertiva il forte desidero di baciarlo, fino a restare senza un briciolo di fiato nei polmoni.
And I wanna wrap my hands around your neckPortò le mani attorno al collo di Matt, ovviamente senza stringere la presa o fare forza, questo non era un momento nel quale quasi si ammazzavano, nonostante approfittarne per dare una piccola lezione all'altro era un'idea che lo allettava parecchio. 
In quel preciso istante al canadese si mozzò il fiato il gola, forse terrorizzato dal fatto che Allen potesse colpirlo mentre sembrava essere così indifeso e in balia di lui, però doveva pensare che il fratello non fosse ancora così pazzo da rovinare l'aria magica che andava formandosi attorno a loro, anche se ci andava piuttosto vicino.
Quest'ultimo però non sarebbe potuto essere più felice nel vedere come stava reagendo Matt, esattamente come si era immaginato, se non meglio. 
You're an asshole but I love youQuasi rischiò di perdere il tempo nel pronunciare quelle ultime tre parole. Dirglielo faceva sempre lo stesso effetto, in qualsiasi modo lo facesse, e il canadese non era da meno. Sentire le famose tre parole era sempre un'emozione e solo quello gli faceva capire che, tempo orsono quando scelse Allen al posto di continuare a darsi il tormento per Matthew, aveva preso la miglior decisione della sua vita, nonostante di tanto in tanto -per non dire quasi sempre- la presenza dell'altro lo annoiasse e lo infastidisse, ma se non gli facesse perennemente quest'effetto non sarebbe di certo suo fratello, insieme a tutto quello che lo rendeva speciale. 
And you made me so mad I ask myself why I'm still here, or where could I goA quel punto allontanò le mani dal collo di Matt, dato che il verso a cui alludeva quel gesto era ormai superato, e prima non era riuscito a farlo a causa di quelle tre parole che avevano fatto battere il cuore ad entrambi. Inutile dire che grazie a questo gesto l'altro si sentì un tantino sollevato, senza più preoccuparsi di un possibile attacco di isteria omicida del fratello, anche se, ad essere sincero, Allen gli piaceva ancora di più quando perdeva il lume della ragione. Se non fosse stato tanto pazzo quanto lui non lo avrebbe mai pensato.
You're the only love I've ever knowChiuse gli occhi, ma prima afferrò il viso di Matt con entrambe le mani per avvicinarlo per la seconda volta, già pronto per la conclusione di quella canzone che gli stava facendo vivere un momento indimenticabile con l'altro, il quale era ormai uscito di testa e non pensava ad altro se non a cancellare le distanze tra lui ed Allen. 
But I hate you, I really hate youCantò con un filo di voce, in un sussurro. Ora come ora non provava nessun odio per Matt, ma era certo che finita la magia di quell'attimo sarebbe tornato a provarlo, com'era anche giusto che fosse. 
So much I think it must be true loveSorrise, facendo avverare i desideri del fratello chiudendo le distanze tra le loro labbra, in un bacio che sperava gli trasmettesse tutto quello che provava per lui come aveva detto la canzone, che non avrebbe potuto esprimere meglio quello che gli frullava per la testa. 
Matt non perse tempo e portò una mano dietro la nuca del fratello, che subito si mosse frenetica tra i suoi capelli rossicci -e rigorosamente tinti. Era come se avesse aspettato per un eternità un contatto del genere, come se in tutta la sua vita non avesse aspettato altro se non baciare Allen. Fece guizzare la lingua nella bocca dell'altro, poco avvezzo a tutta quella dolcezza e a quella calma che gli pareva surreale, cercando subito la sua gemella per coinvolgerla in una danza frenetica. 
Si era scordato di ogni singolo motivo per cui dovesse avercela con il fratello, ad esempio il presentarsi a casa sua senza preavviso per raccontargli quella che in un primo momento gli era sembrata una stupidaggine, ma che alla fine si era rivelata una delle migliori cose che avesse mai fatto Allen per lui. 
Questi era ormai immerso in quel bacio così pieno di passione e di desiderio reciproco, tanto da dimenticarsi che non aveva ancora finito la sua serenata. Beh, di certo avrebbe potuto aspettare ancora qualche attimo, giusto il tempo di finire quello che stava facendo con il fratello. Non si baciavano in questo modo da giorni, doveva proprio dirlo, e ora voleva goderselo fino in fondo.  
Seguì con minuziosa attenzione ogni movimento dell'altro nella sua bocca, assecondando il ritmo frenetico che aveva deciso di tenere, per niente infastidito da tutta quella irruenza. 
Fu proprio lui a interrompere il loro bacio, ricordatosi di dover ancora concludere la piccola sorpresa che aveva organizzato per Matt. Di certo non l'avrebbe tenuta incompleta solo perché il fratello era il miglior baciatore che ci fosse sulla piazza, se iniziava qualcosa doveva portarla a termine, soprattutto se lo faceva per quella che era la figura più importante di tutta la sua vita. Si schiarì ancora la voce dopo essersi passato la lingua sulle labbra, osservando l'espressione confusa dell'altro che tra non molto avrebbe fatto sparire. 
…N-No one else can break my heart like youCi teneva a quell'ultimo verso, forse per fargli capire che anche farsi spezzare il cuore da lui -come aveva già fatto una volta in passato che aveva sperato di dimenticare, ma che evidentemente non l'aveva fatto- sarebbe stata una delle esperienze più belle della sua vita, nel caso fosse successo ancora una volta, possibilmente non per lo stesso quattrocchi.
Hai stonato.Fu la risposta di Matt, con un ghigno largo da guancia a guancia sul viso. 
Come al solito la sua delicatezza aveva rovinato anche questo momento speciale. 
…Sul serio? SUL SERIO?!Gridò esasperato mentre si allontanava dal fratello, e mentre il famoso odio di cui parlava prima si era ripresentato con tutta la forza di cui era capace in lui. 
Questa sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe fatto qualcosa di anche vagamente romantico per quell'ingrato, parola di Allen F. Jones. 
Sul serio. È stato come… Come quando abbatti un albero e scopri che il legno dalla parte opposta è marcioFece un'alzata di spalle, sempre con quell'irritante ghigno stampato in faccia, spingendo pian piano il fratello ignaro, e fin troppo sconvolto per potersi opporre, verso la propria camera da letto. Aveva ripreso il controllo, e andava benissimo così. 
…Mi stai paragonando ad un tronco?!Chiese Allen con un tono di voce decisamente acuto, incredulo per come si era evoluta la situazione in pochi minuti.
Guarda il lato positivo, io passo circa tre ore al giorno a lavorare il legnoConcluse Matt, prima di chiudersi dietro la porta della camera da letto e fiondarsi sul fratello furente con le labbra, in una ripresa del bacio di prima.
Adorava farlo arrabbiare e farlo uscire di testa, soprattutto se poi gli sarebbe toccato calmarlo con metodi non proprio consoni. 
Anche lui amava e odiava al tempo stesso quell'idiota, era il loro rapporto e sperava che potesse rimanere per sempre così, non volendo cambiare una singola virgola del ragazzo che ora era di fronte a lui, che aveva persino il potere di farlo diventare a tratti romantico.
Sì, era decisamente vero amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Provando a buttare giù gli altri prompt della raccolta mi abbatto in una vecchia canzone, True Love di Pink, e finisco a scrivere una one-shot sulla 2p!AmeCan che purtroppo non ha nulla a che vedere con la mia 30 Days OTP Challenge.

Sono abbastanza soddisfatta di quello che è venuto fuori, e spero che vi possa piacere.

Se come me amate la coppia o magari cominciate ad apprezzarla grazie a questa one-shot, fate un salto a leggere anche la raccolta di cui ho parlato poco sopra.

Diffondiamo il verbo della 2p!AmeCan (?).

E se vi va… Lasciate una piccola recensione, per farmi sapere cosa ne pensate.

  
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