TENTARE DI CAMBIARSI
La
consapevolezza si insinua poco a poco sotto pelle, si insinua come un serpente
tra le tue dita, nel tuo sguardo, nel tuo respiro, nel battito del tuo cuore. Ed
è come se cercassi, in una strenua resistenza, di fermarla, di negarla, di
ignorarla, pensando ad altro. Ma è davvero l’ultima, ostinata, inutile
resistenza. Ormai c’è. La senti nel tuo cuore. La consapevolezza che ancora una
volta hai sbagliato. Ed è come se il serpente che prima credevi cattivo si
rivelasse, e si trasformasse in luce, che ti mostra cosa hai sbagliato. Una
figura esile dentro di te soffocata a lungo e tenuta nell’oscurità può
finalmente socchiudere gli occhi alla luce. E’ quella vocina che piano piano hai
imbavagliato, legato, strozzato, ma non spento del tutto. E’ il tuo vero Io, te
stessa, ciò che sei. Nemmeno tu ne sei consapevole, di questa figurina dentro al
tuo cuore, ma lei c’è. E soffre, ogni volta che tenti di soffocarla.
Proprio il fatto
che ora socchiuda gli occhi alla luce, sta a significare che l’hai soffocata.
Questa consapevolezza, nessuno te la può togliere. O far dimenticare. L’hai
fatto, non puoi nascondere la testa sotto la sabbia. L’hai fatto di nuovo.
Quando imparerai ad amarti per quella che sei? Quando imparerai a non
lasciarti influenzare da persone che prendi come modelli irraggiungibili, che
imiti nei gesti, nelle parole, che riesci aad avvicinare a te… per poi
accorgerti che non erano nulla di speciale? Bella scoperta. E intanto tu hai
perso te stessa. Per… niente. Complimentoni. La figurina dentro di te, affamata
e assetata, quasi morta, a poco a poco si abitua alla luce della nuova
consapevolezza. E ti guarda, dal basso della sua piccolezza, con tutta la
disapprovazione di cui è capace. Il suo sguardo di rimprovero brucia più del
serpente sotto pelle. Vorresti solo chiederle scusa, chiedere scusa a te stessa
per ciò che hai combinato. Un’altra volta. E’ incredibile. Scusa, scusa, scusa.
A poco a poco,
col cuore che batte un po’ più forte del solito, ti rendi conto di ciò che hai
fatto.
Hai tentato in
tutti i modi di piacere agli altri negando te stessa. No… sul serio? Credevi che
fosse una fase superata. Insomma una di quelle fasi adolescenziali delle medie
in cui compri le cose più alla moda, per farti accettare dal gruppo più “cool”,
il gruppo più superficiale e ottuso. Credevi di avere una tua dignità, ora. Di
essere maturata, di essere grande. Di avere una personalità così forte da non
lasciarsi mettere da parte da nulla. E invece…
Ma cos’è ciò che
ti ha spinto? Certamente non è come alle medie. Certamente non è la paura di non
essere accettata dal gruppo cool. Quella paura è morta molto tempo fa, per
fortuna. Doveva sicuramente essere qualcosa di più potente, di più importante
per te. La risposta ti affiora alla mente subito, come se fosse stata sempre lì,
un seme che aspetta di essere innaffiato per sbocciare.
La risposta è
l’amore. Non l’amore come attrazione fra uomo e donna. No, un amore più subdolo,
gonfiato di enorme ammirazione, di stima, di rispetto, arrivando alla
venerazione. La persona oggetto della tua adorazione viene idealizzata, resa la
risposta a tutte le tue domande, anche se non ella non ha una risposta nemmeno
per se stessa. Quella persona diventa ciò che tu vuoi essere, l’identità che tu
vuoi raggiungere, la ribellione che tu vuoi mostrare, il futuro che vedi per te.
Tutto ciò che piace a questa persona, piace a te. A volte, ciò che scoprivi con
lei ti piaceva sul serio, indipendentemente da tutto, e questo ti gasava
all’inverosimile, credendo di aver trovato davvero una soluzione alla tua
ricerca di una strada da percorrere nella vita, di un posto nel mondo. Era molto
più semplice. Bastava seguire quella persona. Scegliere la sua stessa strada,
magari occupare il suo stesso posto.
Per fortuna non
sei arrivata a tanto. Forse è stata una frase di tuo padre a farti riflettere,
una domanda che ti ha spiazzato e ha espresso, nella sua semplicità, tutto ciò
che la vocina dentro di te gridava da tempo, senza essere sentita. Te ne sei
accorta in tempo.
In questo
periodo hai imparato cose nuove, hai scoperto un mondo che non conoscevi, hai
sperimentato nuove passioni, ascoltato nuova musica, visto il mondo da un punto
diverso dal tuo. Forse non è stato tutto tempo perso, perché annullando te
stessa, hai iniziato un viaggio. Un viaggio orrendo, da parassita, un viaggio da
assistente e non da protagonista. E ora che hai ritrovato te stessa, ciò che hai
imparato e scoperto in questi mesi non è scomparso. Hai davvero trovato cose che
ti piacciono, hai scoperto spunti interessanti che prima, per pigrizia o per
ignoranza, non giudicavi affatto degni d’attenzione. In fin dei conti, hai
arricchito il tuo bagaglio culturale, le tue esperienze, la tua visione del
mondo.
Ma questa
ricerca ha fatto quasi morire di fame e di sete la figurina esile che vive
dentro te. Sei tu, è lei il tuo vero Io. Non devi deluderla. Né soffocarla. Tu
sai già chi sei. Non hai bisogno di modelli, di esempi, di tracce da seguire.
Sai chi sei, e il tuo vero carattere ti piace. Per il tuo essere estroversa,
originale, affettuosa e frizzante. Ti piacciono anche i tuoi difetti, in fondo.
Il tuo essere impulsiva, istintiva, timida e impacciata nei momenti meno
opportuni, rabbiosa e aggressiva quando serve. Perché non impari ad amarti? A
ricordare ogni giorno a te stessa, e a quella figurina esile dentro te… che poi
sono la stessa cosa… chi sei.
Ecco che ora ti
prende la paura che tutto questo possa risuccedere, che tu possa incontrare
un’altra personalità che ammiri talmente tanto da mettere in secondo piano la
tua. Una paura sottile e fredda di non essere abbastanza forte da reggere altre
belle personalità… cosa succederebbe? Quanto tempo mi ci vorrebbe per
accorgermene? Pochi mesi, o ANNI? La figurina esile sarà già morta per allora?
Come si può evitare una simile eventualità?
Non puoi
chiuderti in casa e non avere più contatti con nessuno, per non esserne
influenzato. Questo significherebbe che non credi abbastanza in te stessa.
Perché avresti paura che la tua debole natura possa in futuro essere schiacciata
da qualche altra persona… migliore di te. Ma devi credere in te stessa, devi
essere consapevole che la tua personalità è un piccolo, prezioso tesoro. E’
bella, è forte, è un bocciolo che ancora deve mostrare al mondo chi è. Ed
soprattutto è tutto ciò che hai.
Vivi come al
solito, col tuo carattere, ricordando ogni giorno i tuoi sogni, i tuoi
obbiettivi, e se ancora sei troppo confusa per sapere cosa vuoi far della tua
vita, ricordati per lo meno di tutte le piccole cose che ti rendono ciò che sei,
i TUOI hobby, la TUA musica, i TUOI talenti. Ci sarà la tua famiglia, che ti
conosce ancora meglio di te stessa, a ricordarti ogni tanto chi sei, come ha
fatto tuo padre con quella domanda. Ma non contare sempre sul loro appoggio,
inizia a camminare sulle tue gambe. In fondo, sei grande. Dai prova della tua
maturità proteggendo la tua identità dal mondo, vivendo solo come davvero vuoi,
comportandoti solo come ti dice la tua testa. E soprattutto, SII SINCERA con te
stessa. Se una cosa non ti piace, non convincerti che ti piace. E se una cosa ti
piace, ti piace sempre, quali che siano i tuoi amici o compagnie. Sii sincera
con quella figurina mezza morta che viene nel tuo petto, e lei fiorirà. Il tuo
Io sboccerà come un fiore inondato di luce. Non perdere di vista la tua
identità, non ci vuole nemmeno tanta fatica. Basta essere sinceri con se stessi.
Se ci riuscirai,
sarai finalmente in pace con te stessa.
BlackPearl
rinata dopo una crisi mistica...