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Autore: BluCAstle    27/08/2016    3 recensioni
alla fine della 5' stagione Kate Beckett ha lasciato il 12" distretto e Castle
sono passati 1000 giorni quando finalmente si rivedono
saranno capaci di ritrovarsi?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Erano passati tre giorni. 

Kate era a casa di suo padre e si stava vestendo per raggiungere i suoi amici alla festa di Sarah Grace.

Era il suo ultimo giorno a New York.

La mattina dopo avrebbe preso il treno per Washington.

Amava il lento dondolare del treno.

Lei dentro al sicuro,immobile e tutto il resto fuori in rapido movimento.

Le dava l’illusione di star vivendo,di stare andando incontro al suo destino.

Suo padre la chiamo’ dal salotto.

“Katie,il tuo telefono sta squillando”

“Arrivo,papa’,un attimo”.

 

Lo avevano dimesso la mattina precedente,venerdi.

Un’infermiera privata era stata assunta da Kate perche’ si occupasse di controllarlo e di assisterlo nelle cose di base come prepararsi dei pasti salutari o assumere le medicine che gli erano state prescritte.

Si era rifiutato categoricamente di trasferirsi a Washington da Kate per qualche settimana in attesa di riprendere le forze.

Suo padre non aveva mai lasciato la casa dove lei era cresciuta.

E mai l’ avrebbe fatto.

Era tra quelle mura  che loro erano stati felici, lei suo padre e sua madre.

E Jim non avrebbe mai lasciato quel luogo.

Kate sapeva che il motivo era questo.

E lo capiva.

 

Ando’ a rispondere al telefono.

Era Lanie che l’avvertiva di essere quasi arrivata a prenderla insieme a Xavier.

Usci’ in strada ad aspettarli dopo aver salutato suo padre che seduto in poltrona sembrava stare meglio dei giorni passati.

Sospirando sali’ in macchina dopo aver abbracciato i suoi amici.

Lasciare suo padre era piu’ difficile del solito.

Sapere di dover tornare a Washington non la facevo stare serena.

I medici le avevano detto che Jim era fuori pericolo e che una vita sana e priva di stress gli avrebbe consentito una ripresa completa.

Ma lo spavento di averlo quasi perso la faceva ancora tremare.

Lanie si volto’ a guardarla

“Eih,Kate,cos’e’ quella faccia tirata?”

“Niente,Lanie,sono solo preoccupata per mio padre.

Lasciarlo in mano ad un’infermiera mi agita.

Mi agita dover ripartire domani.

Se fosse venuto a stare qualche settimana da me avrei potuto tenerlo sotto controllo,accorgermi se qualche cosa non andava.”

“Immagino ,Kate.Passeremo noi  a trovarlo due  o tre volte a settimana,stai tranquilla.

E tu puoi tornare nel week end.

Vedrai, andra' tutto bene.

Ora prova a rilassarti e godiamoci la festa di Sarah Grace”.

Kate chiuse gli occhi e sospiro’ di nuovo.

Era felice di rivedere la bambina.

Era felice di rivedere i suoi amici e di ritrovarli tutti insieme come un tempo succedeva spesso.

Finalmente sorrise mentre scendevano davanti al portone di Ryan

“Eih,Xavier,hai visto? Kate ha sorriso!Oggi sara’ una magnifica giornata,lo sento”

la prese dolcemente in giro Lanie dandole un colpetto sul braccio.

Kate socchiuse gli occhi e si concentro’ per escludere tutti i pensieri negativi e godersi la giornata.

Oggi,si disse,devi pensare solo ad oggi.

Qui ed ora.

Poi domani sarebbe tornata alla sua vita grigia e ordinata.

E il suo cuore avrebbe smesso di battere cosi’ forte dentro al suo petto.

 

Nei giorni passati aveva tentato di non pensare troppo a Rick ma non era stato facile.

Continuava a tornargli in mente un’immagine su tutte.

Richard Castle ,piu’ bello di come si ricordasse, con in braccio il suo bambino delizioso ed entrambi che la fissavano coi loro occhi azzurri identici.

Non riusciva a toglierseli dalla mente.

La notte prima aveva fatto un sogno.

Talmente vivido che si era svegliata convinta che la sua vita fosse meravigliosa.

Era in una grande casa sulla spiaggia.

La casa era bianca,moderna,piena di luce.

Grandi vetrate a tutta altezza incorniciavano il costante andare e venire delle onde.

Lei era seduta su una poltrona di lino bianco accogliente e ampia.

Leggeva un libro e di tanto in tanto alzava lo sguardo a guardare il sole tramontare.

Si sentiva in pace.

Il leggero vestito bianco le ricadeva ampio addosso facendola sentire leggera e libera.

“Mammina!”

Un piccolo ometto in calzoncini blu a righe bianche era entrato in salotto di corsa,scalzo e spettinato e cercava di attirare la sua attenzione.

Dietro di lui era entrato Castle,anche lui in pantaloncini da mare,scalzo spettinato e bellissimo,e aveva afferrato al volo il bambino sollevandolo in aria e facendolo ridere a crepapelle.

“Che ti avevo detto piccolo teppista?Lascia stare la mamma!La doccia la fai col papa’,la mamma deve riposarsi,lo sai.”

Lei aveva alzato lo sguardo e stava godendosi quell’immagine tenerissima dei suoi due uomini che ridevano e si divertivano insieme.

“Amore,scusa,mi e’ scappato!Pensavo stessi dormendo”.

“Stavo leggendo e non voglio stare qui a riposare senza di voi.

Mi siete mancati tutto il pomeriggio”.

Gli aveva fatto un cenno con la mano perche’ si avvicinassero.

Arrivati alle spalle della poltrona Rick si era chinato sul suo collo per darle un lieve bacio scostandole i capelli e il piccolino ne aveva approfittato per baciarla a casaccio dove riusciva ad arrivare.

Kate aveva riso deliziata.

“Tesoro!” aveva sussurrato a suo marito nell’orecchio stringendogli poi il lobo delicatamente tra i denti , “te l’ho gia’ detto che mi sei mancato oggi pomeriggio a letto?

Ecco perche’ mi sono alzata e sono venuta a rilassarmi in poltrona.Stare li senza di te era uno strazio”.

“Beh,Kate,se non fosse per questo teppista da due soldi che siamo costretti ad accudire avrei passato volentieri il pomeriggio sotto le lenzuola con te.

Di certo pero’ non ti avrei fatto riposare” aggiunse malizioso guardandola dritta negli occhi.

“Dico di abbandonare il nostro primogenito e darci alla fuga,tesoro.

Prima che arrivino questi altri due”.

Rise lei prima che Rick si chinasse a baciarle la pancia pronunciata.

Anche il piccino imitando suo padre bacio’ la pancia sorridendo.

“Ciao sorellina,ciao fratellino” disse convinto parlando alla pancia.

Kate aveva guardato quel gesto tenerissimo e aveva sorriso a Rick.

“Ti amo,scrittore.Grazie di tutto questo.

Senza di te non avrei mai conosciuto tutta questa felicita’ nella mia vita”

“Davvero, Senatrice Beckett?E come sarebbe stata la sua vita senza di me?”

“Sono sicura che sarebbe stata triste e solitaria,Rick”.

C’era una serietà inquieta in quelle parole che Richard Castle tento’ di dissipare.

“Impossibile.Una donna bella come te avrebbe avuto la fila davanti alla porta!”

Kate stette allo scherzo.

“Beh,certo,avrei potuto scegliere chiunque in quella fila ordinata.Forse avrei dovuto scegliere il filantropo miliardario Eric Vaughn.”

“Ahi,Rick!”

Il morso che le aveva dato all’orecchio era stato lievemente doloroso.

Sapeva che sua marito detestava Eric Vaught,da quando aveva tentato di corteggiarla durante un caso che avevano affrontato insieme.

Era molto geloso di lei,di lei ed  Eric piu’ che mai.

“Lo sai che scherzo,Castle! Se non ci fossi tu accanto a me non vorrei nessuno altro”

Sul bacio molto poco casto che suo marito le aveva dato nonostante avesse il loro bambino aggrappato al collo che rideva davanti alle loro smancerie si era svegliata.

Per un attimo non aveva capito dove fosse.

Ci aveva messo un po’ a realizzare che era solo un sogno e che quella sensazione di felicita’ e di pienezza le aveva solo immaginate.

Come il sapore delle labbra del suo scrittore.

Si era passata la lingua sul labbro inferiore come ad assaporare un contatto che in realta’ aveva solo desiderato cosi’ tanto da sognarlo.

Era stato un sogno cosi’ vivido.

Il cuore le batteva accelerato in gola e le immagini della casa bianca sulla  spiaggia e di lei incinta di due gemelli che baciava suo marito Richard Castle mentre un maschietto girava allegro per casa non riusciva a lasciarle andare.

 

“Ehi,Kate,ci sei?”

La voce di Lenie la riporto’ alla realtà bruscamente.

Sbatte gli occhi un paio di volte per scacciare quelle immagini che erano tornate prepotenti nella  sua mente e segui’ i suoi amici dentro casa di Ryan.

 

Non troppo lontano da li lo scrittore di favole per bambini e di gialli per adulti famoso nel mondo era appoggiato ad un mobile bar con un bicchiere di scotch in mano e fantasticava ad occhi aperti.

Erano tre giorni che non riusciva a smettere di farlo.

Esattamente da quando aveva rivisto Kate e il suo cuore congelato aveva ricominciato a pompare sangue ed ossigeno e la sua mente aveva ripreso a creare immagini che si sarebbero potute definire sogni ad occhi aperti.

Si vedeva tornare a casa,la casa sulla spiaggia che aveva comprato per scappare da Kate ma che aveva sempre segretamente immaginato di dividere con lei e i tre bambini che er convinto avrebbero avuto un giorno,e trovarla ad aspettarlo sorridente.

Lei lo baciava chiamandolo tesoro e lui nascondeva il viso nell’incavo del suo collo per un tempo infinito.

“Amore,che succede?”le chiedeva lei

“Niente,e’ che mi sei mancata tanto.Mi sembra di non vederti e di non stringerti da mesi”

Era ironico anche nei suoi sogni ad occhi aperti,bisognava riconoscergli delle qualita’,si disse sorridendo tra se’.

Un attimo ed era di nuovo in quel mondo parallelo.

Vedeva il mondo reale muoversi intorno a se ma non lo sentiva.

Il suo fantasticare aveva anche dei momenti bollenti che non erano adatti per il luogo in cui si trovava.

Sarebbe stato imbarazzante ed estremamente sconveniente.

Ma non poteva fare a meno di ripensare al suo odore riassaporato il giorno da Macy’s,incancellabile nella sua memoria olfattiva,per sentirsi un nodo di eccitazione scaldargli il basso ventre.

Sarebbe finito presto nei guai se continuava cosi’.

La confusione intorno a se’ era un mormorio distante.

Nella sua mente c’era solo Kate.

Kate e la sua pelle vellutata.

Kate e le sue gambe chilometriche nude tra le lenzuola sviluppate alle sue.

Kate e la curva del collo delicata ed elegante che lui non riusciva a smettere di baciare quando stavano insieme.

Kate e il suo sorriso malizioso le sere che dovevano stare in mezzo alla gente e lei lo provocava sapendo che lui alla fine avrebbe ceduto alla passione e l’avrebbe spinta da qualche perte per farle sentire l’effetto che aveva sempre su di lui.

Kate e le sue mani decise che gli provocavano brividi al solo sfiorargli la pelle.

 

“Castle! Che ci fai qui?Credevo fossi negli Hampton!” si senti’ chiedere all’improvviso 

Torno’ sulla terra sbattendo gli occhi per cancellare le immagini che fino ad un istante prima lo avevano cullato.

Ci mise più' del necessario a capire la domanda e ad essere in grado di rispondere.

 

“Ehi,Xavier!Sono qui perche’ Alexis e Mark hanno perso l’aereo e arrivano domani cosi’ ho pensato di portare James alla festa.”

Lo sguardo allibito che gli rivolse l’amico era tutto un programma.

Altro che magnifica giornata,penso’ il detective.

Sarebbe stata una catastrofe.

Doveva avvisare immediatamente Lenie che Castle era li.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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