Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: _love and hate_    28/08/2016    1 recensioni
Questa storia narra,la difficoltà della vita mentre si sta affrontando un' ostacolo,in questo caso un tumore.
In questa storia breve vedremo,il duro lavoro che anno fatto i medici, per salvare la vita di questa fantastica ragazza,inoltre vedremo come la prenderà la famiglia e altre persone che la circondano.Vedremo anche cosa arriverà a fare la ragazza, per non far soffrire ancora di più la famiglia e le altre persone che gli stanno vicino in questo momento.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quando la tua vita è appesa ad un filo...

Era una sera molto fredda e cupa quando mi ricoverarono in ospedale d'urgenza...

Erano appena le nove,e io ero distesa su un lettino d'ospedale,il mio corpo dipendeva esattamente da una flebo,da un medicinale chiamato Ringer Lattato che mi permetteva di nutrirmi,e inoltre attaccato alla mia bocca c'era collegato un tubicino che anch'esso veniva collegato alla macchina,accanto alla mia destra da cui veniva, inalato ossigeno da potermi tenere in vita.Non ero conscente,ero entrata in coma...il tumore era peggiorato tanto,a tal punto di farmi andare in coma.

Ne ero a conoscenza che prima o poi il tumore mi avrebbe preso,ma non credevo così presto,ho ancora tante cose da fare...non posso ancora lasciare mia mamma, mia sorella e il mio fidanzato James.Dopo che mi avevano ricoverato,in camera entrò il medico che stava seguendo il mio tumore. Egli entrò con aria perplessa,sconsolata,desolata,ma nello stesso tempo cercò di essere forte davanti alla mia famiglia...il medico gli dovette dire la verità,che non c'era più nulla da fare che forse in qualche mese me ne sarei andata,che le chemio non avevano funzionato per eliminare gran parte del tumore,ma che avevano funzionato solo a rimandare la data della mia morte.Mia mamma non creddette alle parole del medico,non riusciva a crederci,perchè sia io e sia il medico abbiamo mentito alla mia famiglia e a James per non causargli altro dolore,avevano sofferto già abbastanza quando anno saputo del tumore,quindi avevo deciso di tenermi tutto dentro,nascondevo le carte con scritto che il tumore si era esteso parecchio, dalla ultima radiorafia e tac.Alla mia famiglia gli davo delle carte falsificate con scritto,che il tumore era in fase di regressione.Ma non era vero.

Dopo qualche ora James,venì di corsa all'ospedale per sapere le mie condizioni.Anche lui non era a conoscenza che la malattia era peggiorata,avevo mentito anche a lui,non volevo la sua pietà,non volevo che fossi un peso per lui e infine non volevo farlo soffrire.

Entrò in camera e mi guardò dandomi un bacio,poi guardò la mia famiglia,mia mamma e mia sorella lo portarono fuori dalla stanza.Lo abbracciarono e gli dissero le stesse cose che il medico disse a loro.

James iniziò a piangere a dirotto,iniziò a pensare a tutti quei momenti passati insieme,tutte le nostre cavolate,tutte le nostre carezze,a tutto quello amore che nessunò potrà mai capire.Succesivamente mia mamma e mia sorella lo abbracciarono,facendogli capire che lo comprendevano benissimo perchè ci stavano passando anche loro.

Infondo mia mamma stava perdendo una figlia,mia sorella stava perdendo sua sorella e infine James stava perdendo la persona a cui ha dato tutto se stesso,stava perdendo una persona che per lui era speciale.

Passarono giorni,settimane,mesi...e non c'era nessun miglioramento.

Passò un'altra settimana e nostostante facevo cure ed esami non succedeva niente.

Era una mattina di novembre,pioveva e tuonava molto,quando mi portarono in camera dopo aver fatto l'ennesimo esame.Più tardi,James era nella mia stanza,che mi teneva la mano nella speranza che io glela stringessi svegliandomi,e poi mi raccontava di quanto benificio gli ho fatto,e che non sapeva come ripagarmi.

Circa 30 minuti dopo,la macchinetta che controllava il mio battito cardiaco iniziò a suonare interottamente e molto forte,aveva un suono che ti assordava.La mia famiglia entrò di corsa in camera,chiamando le infiermiere,mia mamma le guardò cercando di capire cosa stava succedendo.

Stavo avendo un atto cardiaco,le infermiere presero di corsa il defibrillatore dal carrello ospedaliero,dando scosse al cuore per farlo ripartire...provarono per 5 minuti dopo di che mi portarono in sala operatoria,bisognava intervenire chiururgicamente.

Il cardiologo comunicò alla mia famiglia che bisognava intervnire chirurgicamente perchè il cuore non riusciva a pompare una certa quantità di sangue adeguate alle necessità dell'organismo, determinando l'accumulo di liquidi a livello degli arti inferiori, dei polmoni e in altri tessuti.

Tutti scossero dal pensiero di non vedermi uscire viva da quella sala operatoria,non riuscirono a capire le parole del cardiologo,poi scusandosi andò in sala operatoria.

L'intervento durò circa sei ore,mia mamma e mia sorella e James,erano in sala d'aspetto,ad aspettare che uscisse qualcuno dalla sala operatoria dicendo che sono salva.Durante queste sei ore mia mamma e mia sorella iniziarono a ricordare di quando fossi dispettosa da piccola,di quanto fossi disibuddiente,ma anche di quanto fossi raggiante,di quando fossi vivace...A un certo punto il cardiologo e altre due infermiere uscirono dalla sala operatoria dicendo che non ce l'avevo fatta,che durante l'intervento ci sono stati dei problemi,che avevo avuto una emoragia interna e che è stato quello a farmi morire.

La mia famiglia e James crollarono sentendo quelle parole,non riuscirono a crederci,non ruscivano ad accettare che io non sarei stata più tra loro.I medici si scusarono tanto,e infine anche loro si misero a piangere perchè avevano fatto tutto il possibile...Passarono i giorni,le settimane, i mesi e la mia famiglia non riusciva ancora a crederci a quella perdita...per non parlare di James,anche lui non riusciva a riprendersi,nonostante passavano i mesi,più passavano i mesi e più James stava male.

 

Sono passati 3 anni da quando non ci sono,nonostante la perdita mia sorella ha formato una stupenda famiglia,composta da tre figli,un marito adorabile,un cane e un gatto.Anche mia mamma si sta tirando su,mia sorella la sta aiutanto anzi a dire il vero si stanno aiutanto a vicenda,comunque mia mamma ha trovato un nuovo compagno,bravo,fedele,onostesto insomma come lo voleva lei...e James anche lui si sta tirando su,anche dopo che io non ci sono più lui e la mia famiglia sono in contatto,tutti e tre insieme si stanno aiutanto a superare questo lutto...ma nonostante ciò tutti e tre stanno riprendendo la loro vita,la loro felicità e ne sono felice,perchè si meritano tanta felicità...

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: _love and hate_