Ah,
quindi era quello il “potere”.
Proprio
come aveva calcolato.
-Invel, non lo fare...-.
Invel torse la
mano, le spine di ghiaccio si avvicinarono alla gola del suo vecchio
maestro.
-...Invel...-.
Chiuse il pugno e sospirò.
“La
ringrazio, maestro, per tutto quello che ha fatto per me. Ma ora io
non ho...”.
Si sistemò gli occhiali.
-Chiunque Lei sia
alle mie spalle, ha fatto un errore a venire fin qui.-.
Una voce
calma e pacata gli rispose.
-Un errore? Sai, Invel, a volte gli
errori si sistemano da soli.-.
Da soli? Che sciocchezza. Un
banalissimo errore di calcolo più distruggere un intero
piano; il
suo era durato dieci anni, aveva imparato a non commettere nessun
errore.
Si girò per rimproverarlo della sua stoltezza, nel modo
più efficace e duraturo che egli conoscesse, quando
improvvisamente
il Maestro alzò la mano e una scaglia ghiacciata gli
puntò al viso.
“No! Mi sono distratto! Che sbaglio
imperdonabile!”.
Ma,
proprio quando la punta gli graffiava le lenti degli occhiali, essa
sparì.
Vide il Maestro esalare un ultimo respiro e abbassare
bruscamente la testa.
“Con le sue ultime energie... se avesse
aspettato che mi avvicinassi a lui, io...”.
Sentì un tocco
gelido, anzi, mortale, sulla spalla e, voltatosi, vide che il suo
misterioso interlocutore era un ragazzo dai capelli neri, vestito
sontuosamente di nero con un drappo bianco sul petto.
Si mise in
ginocchio.
“Quest'aura magica... è spaventosa...”.
“Ma
lui è...”.
-Vedi, Invel? Gli errori, a volte, si sistemano da
soli.-.
“Valutati il tipo di magia, la potenza di
entrambi, il loro stato psicofisico...”.
“Secondo i miei
calcoli, ci vorranno circa quattro minuti affinché Gray
uccida la
ragazza.”.
I due ragazzi si scontrarono e si respinsero a
vicenda, poi ripresero a lottare.
“Gray, il tuo cuore si
tingerà di oscurità e potrai distruggere
E.N.D....”.
I
due ragazzi si accasciarono esanimi a terra.
Invel rimase
spiazzato.
“Ho fatto un enorme errore di calcolo! Hanno
preferito suicidarsi piuttosto che uccidersi a vicenda!”.
Si
sistemò gli occhiali e si voltò.
“L'onere di eliminare E.N.D.
ricade su di me, dunque.”.
Si incamminò lungo le orme lasciate
da Brandish.
Camminò per cinque minuti circa, organizzando un
nuovo piano.
“Brandish sembra aver instaurato un qualche legame
con quella ragazza; dovrò usare l'Ice Lock su entrambe, e
poi farle
suicidare.”.
“In tal modo E.N.D. entrerà in stato di shock,
e io lo eliminerò. Dovrò essere rapido,
impiegarci dieci, no, nove
secondi al massimo, prima che lui si scateni.”.
Poi l'avvertì.
“Questa magia... Sua Maestà?”.
Si voltò e sbiancò.
“No! Gray??? È ancora vivo??? Ha forse finto di
suicidarsi
cosicché io lo liberassi???”.
Gray avanzava circondato da un
aurea azzurrina dal sapore gelido.
“No, il suo cuore è tinto
d'oscurità, quindi forse la ragazza è morta! O
forse... non
capisco! I miei piani non prevedevano questo!”.
“Si sta
avvicinando... ha una potenza pari a quella di Sua Maestà!
Non
l'avevo previsto! Ho sbagliato ancora!”.
Si fermò, a una
decina di metri da lui.
“Quegli occhi... cos'è questa
sensazione? Freddo? Io provo del freddo???”.
Indietreggiò, le
sue lenti si cristallizzarono e si ruppero.
“Sp...spaventoso!
Devo usare il Lock!”.
Così fece, ma la catena si ruppe subito.
“Non riesco a ingabbiare la sua furia? Impossibile!
Impossibile!”.
Gray alzò una mano, un'ondata ghiacciata lo
investì.
“Che errore! Che errore ingiustificabile!!!”.
Guardò Gray andarsene, camminando a testa in giù.
No, era lui messo al contrario.
-U...Ugh!-.
Si portò una
mano allo stomaco, ma invece toccò la lastra che lo
trapassava, e lo
teneva sollevato a dieci metri da terra.
“Non ho mai provato...
un dolore simile...”.
Vide Gray scomparire dietro a un rudere.
Sputò un fiotto di sangue, che gli colò sul viso
e poi a terra,
e tirò un pesante respiro.
E sorrise.
“Con tutto quel
potere... E.N.D. non avrà scampo... e Sua Maestà
potrà... ugh!”.
-Anf, anf... Sua... Maestà... i miei piani... le sono stati
utili?-.
Rise, come se quel dolore straziante fosse un solletico
irresistibile.
“Mi è sfuggito tutto dalle mani... eppure tutto
andrà a finire come speravo...”.
“Sua Maestà... il nostro
primo incontro... quella volta dovetti cambiare gli occhiali...
stavolta lei dovrà cambiare la suola del suo sandalo, eh?
Urr!”.
“Ma aveva ragione Lei...”.
“Talvolta... gli errori...
si risolvono...”.
Spirò.
“...da soli...”.
Angolo
dell'autore
L'aver letto ieri Tra
lei e la sua risposta
di MaryMatrix
mi aveva spinto a fare qualcosa di simile, poi ho letto il nuovo
capitolo e mi sono subito fiondato!
Invel
non è un personaggio che mi piace particolarmente, ma ha una
psicologia interessante, che mi ha subito intrigato.
Spero
mi sia immedesimato bene, e spero in un plot twist di Mashi
ovviamente!
Alla
prossima XP!