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Autore: La Pomme    29/08/2016    0 recensioni
Avete presente quelle storie bellissime sensate, che vi fanno sperare che diventino realtà ?
Ecco, non c'entra nulla con quello che potreste leggere qui.
Questa storia non ha un minimo di senso,
Le protagoniste, gli 1D stessi, persino il narratore.
Niente e nessuno, qui ha senso ma anzi, succedono un sacco di cose assurde.
È molto, moolto, moooolto stupida e spero, divertente.
Prendete un misterioso narratore un po strano e antipatico.
Prendete 4 ragazze ( una delle quali è convinta di essere un'adulta uscita dalla fase "Fangirl") e mettetele da parte.
Prendete una Milano invernale e mettetela da parte.
Prendete un virus, che semina il panico in un condominio della periferia, e mettetelo da parte.
Ci sarebbero ancora tante cose da prendere e mettere da parte, ma probabilmente ci faremo notte.
Se siete curios* di capire che pasticcio verrà fuori dal miscuglio degli strani ingredienti sopra elencati, non vi resta che leggere.
Ma fate attenzione, perchè quel virus potrebbe contagiare anche voi.
Questa storia è presente anche su Wattpad sotto il nome di Applestateofmind
inizio: Luglio 2016-in corso
Genere: Demenziale, Generale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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30.12.2015

 

Molto bene, abbiamo superato il primo giorno, ne mancano 4.

 

Dopo una mattinata flemmatica con teste posate al muro e gambe penzolanti dai braccioli del divano, perchè, tanta era la sonnolenza mattutina che di stare a sedere composte non se ne parlava nemmeno per scherzo, adesso le nostre disagiate stanno per approdare nel centro di Milano.

Più precisamente stanno riemergendo dalla metro, fermata d...

 

“SAN BABILAAAAAAAA!” urla la ragazza con il cappotto rosso Gabibbo indosso, mentre brandisce la sua fedele compattina dal lato in cui sorregge la borsa color crema. E riprende il cartello della metro.

 

Questa sta sempre zitta, è timida, perchè adesso invece sta urlando? Perchè?!

 

“Mela contieni il tuo entusiasmo. Dicci, cosa c'è di così eccitante in San Babila?” “The Woman in Black” si rivolge alla sua amica con lo stesso tono con cui lo farebbe una maestra d'asilo ad uno dei suoi mini alunni. Non è una cosa molto gratificante, sapete.

 

“Anche perchè è una normale stazione, la cosa più interessante è il barbone ubriaco che il sabato sviene sulle scale e si mette a cantare le canzoni di Gigi D'alessio” aggiunge “The Vet” riflettendo ad alta voce.

 

“E sarebbe interessante perchè?” Frangitini è piuttosto perplessa

 

“Appunto” il tono di “The Vet” è scontato.

 

“Non saprei, a dire il vero mi piace il suono: San Babila” riprende infine Mela, ignorando completamente le altre due e assumendo un'aria soddisfatta e gongolante sull'ultima parola.

 

“Se lo ripeti un'altra volta, tu il treno di ritorno lo prendi di faccia” dice una minacciosa Frangitini

 

“Sei una persona veramente crudele” Mela continua a riprendere e documentare la giornata in centro a Milano, quando improvvisamente un altro strillo si alza in mezzo al brusio della folla.

Frangitini si volta in automatico verso Mela per dirgliene quattro, ma poi si rende conto che non è stata lei, che punta la macchinetta verso “The Woman in Black”.

La ragazza ormai si è lanciata in una corsa a braccia in aria urlando: “H&M!!”

 

Le altre tre la fissano mentre sparisce all'orizzonte.

 

“Ma non la seguiamo?” la domanda di Mela potrebbe essere scontata.

 

“Si, ora andiamo, le lascio sempre un paio di secondi di stacco” spiega “The Vet” come se fosse la cosa più palese del Mondo.

 

“Che intendi?” Frangitini cerca spiegazioni.

 

“Beh, le lascio un po' di vantaggio così poi devo fare un bello scatto ed una bella corsa per riacciuffarla. Ho approfittato di questo suo stato mentale per risparmiare sulla palestra e fare un po' di moto” la spiegazione è un po stramba ma impeccabile.

 

“Moto?! Guarda che la devi inseguire a piedi” dice Mela.

 

“Ti prego, dimmi che non l'ha detto” Frangitini si spalma una mano sulla faccia.

 

“Non posso” risponde “The Vet” sconsolata “Ora, io vado a prendere l'altra, tu tieni d'occhio questa fulminata qui e poi ci vediamo davanti ad...”

 

“H&M!!!” l'ennesimo insistente urlo di “The Woman in black” rivela la sua posizione e a quel punto “The Vet” scatta all'inseguimento.

Mela e Frangitini le seguono con più calma ritrovandole poi davanti al punto vendita di una delle catene più famose in tutto il mondo.

 

La giornata prosegue così, tra negozi.

 

Mela fiuta e compra una jumpsuit corta e rossa bordeaux,

Frangitini si innamora di un paio di pantaloni con fantasia etnica bianca e nera,

The Vet compra una maglia e dei Jeans,

The Woman in black si fa lasciare le chiavi di H&M in San Babila,

The Woman in black regala un braccialetto a The Vet,

The Vet regala una collanina a The Woman in black,

poi arriva l'ora di pranzo e dopo via per il secondo round.

 

Così con solo la merenda a fare da pausa, la giornata prosegue e giunge al termine.

Per concludere al meglio la giornata, dopo una cena sostanziosa il padre di “The Vet” le porta a vedere la casa di Babbo Natale, ovvero una normalissima casa, anche se molto grande e bella,

che nel periodo di Natale viene ricoperta e circondata da kilometri e kilometri di lucine natalizie.

Nel giardino invece viene posizionata la slitta di Babbo Natale, renne comprese, tutto luminosissimo.

 

Un vero spettacolo, tutto realizzato dal padrone di casa che deve avere un lavoro presso una compagnia elettrica, o un amante che lo fa al posto suo.

Le ragazze stanno a guardare affascinate la casa per un po', facendo le foto come tutti.

Poi con parecchia stanchezza addosso si incamminano verso la macchina per il viaggio di ritorno.

 

“The Vet, domani sera volete andare a fare un giro sui Navigli?” chiede il padre alla figlia

“Ottima idea, magari possiamo portarle anche in quella pasticceria siciliana dove ci sono gli orologi che segnano sia l'orario di Milano che quello di Palermo” rilancia “The Vet”

 

“Ma scusa, non è lo stesso?” Mela ormai non è più sicura di nulla, per cui domanda.

 

“No, il cameriere lo dice quasi sempre, Palermo è 3 minuti indietro” spiega il padre

 

In ogni caso, a prescindere dal fuso orario di Palermo, di una cosa sola possiamo essere sicuri:

ci sarà ben altro a tenerle occupate, domani sera nessuna delle 4 ragazze vedrà i Navigli.

 

 

  
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