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Autore: Rory__96    29/08/2016    0 recensioni
Vite che si intrecciano in modo inspiegabile, inaspettato e del tutto travolgente. Due anime che si fonderanno in una per mettere fine al Male e permettere all'amore di trionfare.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Era il primo settembre e come ogni anno lui si trovava nello stesso treno che lo avrebbe portato ad Hogwarts. Tutto sembrava uguale a un anno prima. Ma non era così. Un anno prima a salutarlo da quel treno c'era suo padre. Sua madre sorrideva, un anno prima. Lui era diverso, un anno prima. Ora suo padre era in una fredda cella di Atzkaban, sua madre ne era distrutta, lui ne era distrutto ma, come sempre, riusciva a mascherare ogni suo sentimento dietro un viso impassibile, dai tratti duri. Almeno davanti agli altri. Nessuno lo aveva visto piangere: lui doveva dare forza a sua madre, per lei avrebbe fatto tutto...aveva fatto tutto. Proprio così. Infatti proprio per far sì che a sua madre non succedesse nulla ora avvertiva un bruciore sul braccio sinistro. Un bruciore forte, segno che Lui li stava chiamando ma Draco, in quella circostanza, non era richiesto, non quella volta. Il suo posto ora era su quel treno per portare a compimento il compito che finalmente avrebbe ridato onore e prestigio alla sua famiglia, che avrebbe fatto smettere di piangere sua madre, che avrebbe posto fine al tormento di suo padre. Poco importava quello che lui provasse, tutto pur di non dover più rivedere le lacrime solcare il viso di sua madre. Compiere ciò che l'Oscuro Signore gli aveva ordinato lo avrebbe certamente distrutto dentro, Draco ne era consapevole. Era lacerato dai suoi pensieri e aveva voglia di fuggire..ma per dove?! Forse solo da se stesso o da quel sesto anno di Hogwarts che sarebbe stato il più difficile di tutti. Qualche vagone più distante c'erano due ragazze e un ragazzo che stavano chiacchierando: «Ginny sono certa che andrà bene, i G.U.F.O. saranno una passeggiata se iniziamo a studiare fin da subito. Ne sono certa.» «Luna non so come tu faccia ad essere così tranquilla! Io sono già in ansia! E per di più spero vivamente che abbiano rimpiazzato quell'orribile rospo della Umbridge con qualcuno di competente! Se solo la comunità magica non fosse così ottusa e bigotta ora ci sarebbe Lupin come insegnante di difesa contro le arti oscure!» «Su questo ti do pienamente atto, ma vedremo di cavarcela, in un modo o nell'altro.» Abbassando poi il tono di voce, così che il ragazzo seduto accanto a lei dovette farsi più vicino, continuò: «Le riunioni dell'E.S. potrebbero continuare comunque. Si sono dimostrate davvero utili lo scorso anno e ora come non mai dobbiamo essere sempre più uniti per quello che accadrà in futuro.» «Anche io penso che le riunioni dovrebbero continuare. Non possiamo starcene con le mani in mano! » rispose di rimando Neville Paciock che ascoltava ammaliato ogni parola proferisse la strana ragazza dai lunghi capelli biondi. Questa, conclusa la discussione, prese una rivista, "Il Cavillo", dalla strana borsa con le france che aveva in grembo, non senza aver prima posto sul naso degli strani occhiali rosa, più consoni ad un ballo in maschera che alla lettura. Draco stava parlando con Blaise quando vide qualcosa muoversi sulla sua testa nello scompartimento bagagli...capì! Doveva essere quel San Potter impiccione con le sue solite manie di protagonismo. Era colpa di Potter se ora suo padre era ad Azkaban e ora lui glielo avrebbe fatta pagare. Attese di essere arrivato alla stazione di Hogwarts prima di smascherarlo ma nel frattempo calibrò ogni parola, attento a far sì che non ascoltasse nulla di importante. Una volta scesi tutti dal treno agì. «Potter non ti hanno detto che è da maleducati origliare?! PIETRIFICUS TOTALUM!» Velocemente gli scoprì il volto e con un calcio ben assestato sentì il naso del grifondoro rompersi fragorosamente mentre del sangue iniziava a fuoriuscire copioso. Quello era solo un assaggio di ciò che gli avrebbe fatto! Lui era il ragazzo che aveva mandato in rovina la sua famiglia, era colui il quale aveva portato sua madre alla disperazione, era il motivo per il quale ora Draco aveva sul braccio un marchio che gli sarebbe rimasto a vita e ogni giorno che gli restava da vivere gli avrebbe ricordato quello che era diventato e qual era il suo compito. Un ruolo che lui non aveva scelto ma gli era stato imposto. Lui non aveva mai potuto scegliere nulla nella sua vita, aveva sempre sottostato alla volontà dei suoi genitori per renderli orgogliosi. Ma Potter aveva rovinato tutto fin dalla sua nascita! Lo odiava. «Questo è per mio padre e la mia famiglia e ora buon viaggio di ritorno Potter.» Sibilò a denti stretti il ragazzo biondo che con una mano tra i capelli si apprestava a darsi un contegno e ricomporsi dalla rabbia che gli aveva per un attimo sconvolto i marmorei tratti del viso. Corse fuori e fu allora che la vide. I lunghi capelli rossi le sferzavano il viso candido. I vispi occhi verdi erano leggermente socchiusi come a volersi sforzare di cercare qualcosa al di fuori del suo campo visivo. «Ron come puoi non sapere che fine ha fatto il tuo migliore amico?! » disse la ragazza rivolta al fratello, anch'esso con i capelli rossi, mano nella mano con Hermione che rispose alle parole della rossa: «Ginny dai non essere preoccupata, sicuramente Harry sarà già su una delle carrozze verso il castello con Dean e Seamus.» Ginevra Weasly storse un po' il muso per quanto udito : «Oddio! Meglio che non lo vedo Dean dopo il mondo in cui l'ho piantato qualche settimana fa...anche se prima o poi l'incontro sarà inevitabile alla torre di Grifondoro o nella sala grande. Allora incamminiamoci verso il castello. Ecco Hagrid!» Li vide dirigersi verso quell'energumeno mezzogigante che Silente si ostinava a tenere nel castello. Per di più da quando era diventato insegnante gli era persino toccato ascoltare cosa avesse da blaterare. Tanto per renderlo ancora più simpatico era anche amico di San Potter il paladino degli sfigati. Posò gli occhi su Ginny e pensò a quanto fosse stupido Potter a non notare quanto quella ragazza tenesse a lui...era così bella...BASTA! Cosa diavolo gli prendeva?! Lei era solo una babbanofila, traditrice del sangue, amica dello sfregiato. Non importava quanto potesse essere affascinante. Lui aveva ben altro a cui pensare.
   
 
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