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Autore: prior_incantatio95    30/08/2016    0 recensioni
Il college è diverso, diverso da ciò che pensi possa essere o da ciò in cui credi. L'ho visto, ho visto come cambia le persone, le rende più mature, o semplicemente fa tornare la voglia di essere da capo bambini. Ti fa vedere le cose in modo completamente diverso, o forse questo è solo l'effetto dell'alcool.
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"Pensavi davvero che sarei potuto stare con una come te avendo già una come lei?"
"Cosa ti fa pensare che volessi stare con te?"
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"Cosa ti ha fatto cambiare idea? Avevi detto che ero una TROIA"
"Dimentica cosa ho detto, non lo pensavo davvero! Ho bisogno di te"
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"Avevi ragione - mi fissò senza parlare - avevi ragione perchè ora sono io ad aver bisogno di te!"
"Non possiamo continuare così, tutto questo ci sta uccidendo!"
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi qui in compagnia degli altri giocatori, sarà divertente, o per lo meno voglio divertirmi con entrambi, il divertimento è assicurato per me non per loro.
El: dove si va?
Louis: al luna park, ragazzi so che siamo un po’ troppo cresciuti per un posto del genere, ma vi assicuro che questo ha delle attrazioni anche per voi super uomini – aggiunse non appena si lamentarono alla parola luna park
Harry: perché no? Così il nostro Liam potrà fare un bel giro sulla ruota panoramica con la bella Carlie
Liam: perché non ti fai gli affari tuoi?! – disse imbarazzato
Carlie: perché dovrebbe? Non ti va di salire sulla ruota con me? – ammiccai mettendolo ancora più in imbarazzo
Liam: certo che mi va di stare con te
Carlie: lo credo bene – gli feci un occhiolino divertita, ma non capivo proprio perché Harry ci teneva tanto a mettere in trappola Liam visto che avrei giocato anche con lui.
Niall: ehi ragazzi c’è qualcosa che non va o che non riesco a capire solo io? – mi dispiace ma non puoi ancora saperlo
Louis: no Niall non sei l’unico, anche io non ci capisco nulla, ma è meglio così, non voglio intrmettermi, ehi El vieni in macchina con me? – accettò senza farselo dire due volte
Harry: tesoro mio vieni in macchina con me a fare un po’ di porcherie solo noi due? – mi chiese sottovoce avvicinandosi al mio orecchio
Carlie: ehi ragazzi io e Harry andiamo, ci vediamo al Luna Park – il volto di Liam era furente, mentre Niall e Louis non ci stavano capendo niente. Avrebbero tartassato la povera El con mille domande – non mi dici che sono carina? Potrei offendermi e andare da Liam se non me lo dici – misi il broncio come una bambina capricciosa provocando una sua risata
Harry: sei molto bella, ma non c’è bisogno che te lo dica io se tra un po’ ci sarà Liam a dirti quanto tu lo
Carlie: sentirselo dire da chi ti piace non ha lo stesso effetto – ammiccai e si fermò di scatto
Harry: smettila di prendermi in giro ok? So che vuoi giocare con me, ma in questo gioco sono più bravo di te
Carlie: siamo sicuri? – mi avvicinai pericolosamente al suo volto fissando i miei occhi nei suoi
Harry: ne sono più che sicuro, Liam ci cascherà in pieno, ma non credere di riuscirci anche con me
Carlie: con quante ragazze stai giocando per ora? Siamo solo in due?
Harry: oh no, sto giocando solo con te, ci tengo all’altra persona, non voglio farla soffrire
Carlie: lei sa che ti sei divertito con me? Sa che ti diverti a baciarmi? Gliel’hai detto?
Harry: non sono affari tuoi non credi?
Carlie: allora significa che stai giocando con entrambe – entrammo in macchina
Harry: se vuoi giocare allora giochiamo, fammi divertire come solo tu sai fare – me lo trovai sopra a pochi centimetri dal mio volto
Carlie: così è troppo semplice, dovresti solo ammettere di desiderare con tutto te stesso di baciarmi
Harry: non chiedo baci alle ragazze, se ne voglio uno me lo prendo – non si muoveva, continuava a fissarmi convinto di avermi colpita con il suo charm, ma fammi il favore, non cattureresti nemmeno una balena spiaggiata così!
Carlie: non so che genere di ragazze tu abbia incontrato fin ora, ma con me non sarà facile, puoi anche cominciare a guidare ora
Harry: agli ordini principessa Peach – disse portandosi al suo posto e ridacchiando tra se e se. Non avevo altro da dirgli al momento, così rimasi in silenzio a fissare le strisce bianche e che si susseguivano per strada. Non pensavo a niente, anche perché se avessi programmato qualche piccola “vendetta” sapevo che non sarei stata in grado di metterla in atto, preferivo essere spontanea e dire qualunque cosa mi passasse per la mente – come intendi divertirti con Liam? – interruppe il nostro silenzio
Carlie: non ci ho pensato, ma se hai qualche idea la accetterò
Harry: digli che mi hai baciato, questo basterà a rovinargli la serata
Carlie: no, perché questo renderebbe felice te
Harry: perché? Non mi hai baciato, di cosa dovrei essere felice?
Carlie: non mi piace questa tua idea – dissi riflettendoci
Harry: non vuoi farlo soffrire allora? – continuava a prestare attenzione alla strada, ma meglio così non voglio morire così giovane
Carlie: non devo spiegare a te cosa ho intenzione di fare con Liam, sono arrabbiata con entrambi
Harry: davvero? – chiese scettico e per un attimo spostò la sua attenzione su di me – non si direbbe che sei arrabbiata con me, per come ti comporti non lo avrei mai detto, forse è perché sono speciale per te – lo interruppi con una fragorosa risata
Carlie: ma fammi il piacere, se ti ritenessi importante o speciale come dici tu adesso saremmo ancora fermi a quel parcheggio, perciò smettila di sparare cavolate giusto per dare aria alla bocca.
Harry: oh ma come sei dura, le tue parole mi feriscono – fece una risatina che mi diede molto fastidio – ma mi eccita da morire pensare cosa avremmo potuto fare in quel parcheggio – disse malizioso
Carlie: posso farti una domanda? – acconsentì guardando la strada – perché sei così frustrato?
Harry: secondo quale teoria sarei frustrato?
Carlie: non fai altro di propormi di fare cose insieme, perché non ti sfoghi con la tua fidanzata? Che c’è Styles non riesci a fartela dare? Eppure pensavo che per uno come te non doveva essere poi così difficile
Harry: sai che non tutte le ragazze la danno al primo che incontrano, vero?
Carlie: ti riferisci a qualcuno in particolare? Perché se è così allora parla chiaramente senza fraintendimenti, magari le persone possono risponderti – dissi con un filo di rabbia che cominciava a percorrermi
Harry: no non alludo a nessuno in particolare, ho solo voluto dire che le ragazze oggi tendono ad aprirsi molto più facilmente
Carlie: non la tua però per quel che vedo, mi dispiace
Harry: a me non dispiace per niente invece, so che ci tiene e vuole esserne sicura
Carlie: allora perché vai a letto con altre ragazze? – tu attacchi me io attacco te, fanculo.
Harry: siamo arrivati – parcheggiò e scese dall’auto senza rispondermi. Scesi anche io e raggiunsi Liam, Harry mi stava infastidendo e poi non aveva risposto alla domanda più importante.
Liam: ehi come siamo belle oggi – fanculo odio tutti, non sono più in vena di “giocare”, perché deve sempre rovinare ogni mio divertimento?
Carlie: grazie ma me lo hanno già detto – risposi e mi allontanai lasciandolo senza parole. So di essermi comportata male, ma dopotutto lo ha fatto anche lui non dicendomi che sono solo un passatempo per entrambi. Che stupida che sono. Voglio tornarmene in stanza.
Niall: perché sei arrabbiata?
Carlie: oh ciao Niall – non risposi alla sua domanda ricevendo come risposta un’occhiata curiosa – perché le persone si divertono a prendermi in giro. Anche se non ho fatto loro assolutamente niente, e continuano ad offendermi gratuitamente, come se non sapessi che quello che ho fatto non è giusto
Niall: ehi, di chi stai parlando? – chiese preoccupato
Carlie: di nessuno in particolare, semplicemente mi chiedo perché la gente è così strana, e perché se la prende con me
Niall: nessuno se la prende con te, e nessuno è così stupido da giocare con tuoi sentimenti
Carlie: e allora perché lo fanno? Lo fanno consapevolmente. Loro sanno di giocare con me, di essere solo un loro passatempo – il suo volto era dispiaciuto, ma ero riuscita a liberarmi in un certo senso con qualcuno di questa cosa, e anche se non sarei tornata presto a casa o non avrei proseguito con il mio “gioco” mi sentivo meglio per essermi liberata. Niall mi calmava, forse avrei dovuto parlare con lui quando avevo qualche problema. Forse è merito del suo tono così calmo e rassicurante, o suoi penetranti e bellissimi occhi azzurri – evidentemente sto dando l’impressione di quella a cui non frega un cazzo, ma probabilmente a me frega più di tutti quanti.
Niall: allora fagli capire che ti interessa davvero! Che non vuoi essere presa in giro! Che non sei il divertimento di nessuno! Faglielo capire se sono troppo stupidi per capirlo da soli! Abbi questa piccola soddisfazione, fagli capire chi sei e che con te non si scherza – le sue parole sono state un toccasana, mi hanno risollevata il morale, mi hanno fatto molto piacere. Niall non mi conosce per niente, eppure ha capito cosa volessi dire ed è riuscito a parlarmi come un amico – perché non vai a parlare con Liam? Non ha fatto altro che domandarsi cosa stesse succedendo tra te e Harry in auto, prima lo hai risposto male e credo proprio che ci sia rimasto male e si stia domandando perché. – gli sorrisi e seguii il suo consiglio. Mi fermai aspettando che Liam mi passasse accanto.
Carlie: ehi, perdonami per prima – dissi sottovoce camminando accanto a lui a testa bassa
Liam: non ti preoccupare, ormai sono abituato a questa situazione
Carlie: a cosa ti riferisci? – chiesi dubbiosa. C’era qualcosa nella sua voce simile alla rassegnazione che non capivo affatto. Cosa significa che sei abituato?
Liam: è stato Harry non è vero? – non risposi – ogni volta la stessa storia. Ogni volta che mi piace una ragazza lui è lì pronto a metterci lo zampino, a raccontare non so cosa e nessuno mi parla più. Quando chiedo spiegazioni cominciano ad urlare e inveire contro di me, e non ci capisco più niente, perciò fatti avanti non sarebbe la prima volta – oh mamma, non può essere. E se lo stesse facendo solo per “divertirsi” ancora con me? Per non perdere la loro scommessa? Non ci capisco più niente. Ovviamente se gli dico cosa so lui negherà fino alla morte, chi non lo farebbe. L’unica cosa sensata da fare sarebbe continuare a stare al suo gioco se così fosse. Se il suo interesse fosse vero? Se non stesse giocando con me? Non ci capisco più niente!
Louis: ragazzi cosa sono quei musi lunghi? Siamo qui per divertirci!
Niall: trovami qualcosa di divertente da fare allora! – disse ridendo
Carlie: ti va di fare un giro solo noi due? – chiesi sottovoce. I suoi occhi si illuminarono, come se non volesse fare altro che passare del tempo con me. Sorrisi impercettibilmente, ma i suoi occhi mi rallegrarono. Mi prese per mano e cominciammo a camminare per il luna park senza di loro. Eleanor mi lanciò occhiate curiose che mi divertirono da pazzi, se solo avesse saputo.
Liam: cosa è successo in auto?
Carlie: sono felice di dirti che non è successo niente, eccetto il fatto che Harry mi ha insultata, ma non mi interessa cosa pensa o dice di me – sembrava sollevato ma allo stesso tempo sembrava avesse qualcosa da dire – cosa ti va di fare?
Liam: ti va di sfogarti allora? Sarai molto tesa e arrabbiata – disse sorridente
Carlie: tu non immagini quanto! – dissi felice delle sue parole.
Liam: facciamo così, chi ottiene il punteggio più alto sceglie la prossima attrazione. Siccome sono gentile cominci tu – sorrise molto più sereno di prima. Mi fece vincere per gentilezza e perché non riusciva a colpire il bersaglio piegato in due dalle risate, e questo mi faceva perdere la concentrazione. Liam è davvero carino, che stia mentendo o meno fa in modo che mi senta a mio agio, si preoccupa per me e cerca di farmi divertire.
Carlie: se colpisci il bersaglio più lontano ti concedo di scegliere la prossima meta – si concentrò. Posò il fucile al volto, prese la mira fissando l’obbiettivo con l’occhio destro chiudendo il sinistro. Tirò un sospirò e colpì la lattina che cadde a terra. Si voltò verso di me con aria compiaciuta.
Liam: credo proprio che mi toccherà scegliere dove portarla signorina – disse sorridente – prima scherzavamo sulla questione della ruota panoramica, ma è proprio li che ti voglio portare – gli sorrisi e ci avviamo in direzione della ruota mano nella mano. Non appena arrivammo trovammo una piccola fila di gente, e gli ultimi erano Louis ed Eleanor.
Louis: ciao ragazzi – disse raggiante – e quindi farete davvero un giro sulla ruota, Harry non scherzava prima – rise tra se e se
Carlie: lo facciamo proprio perché è stato Harry a suggerircelo, senza di lui saremmo stati persi, per fortunata che c’è lui, quando lo vedrò lo ringrazierò – dissi sarcastica
Harry: puoi ringraziarmi allora – disse alle mie spalle. Che faccio ti uccido? O ti incenerisco con lo sguardo? Non ti rispondo? Ti strozzo? Ti mando a quel paese? Ci sarebbero molte, troppe cose che vorrei fare.
Carlie: grazie – mi voltai e gli sorrisi dolcemente, come se credessi realmente alle mie parole. Liam mi guardò stranito ma divertito dal mio comportamento avendo intuito le mie intenzioni.
Harry: non c’è di che – disse spocchioso. Ti faccio fuori, sappilo, prima o poi accadrà e sarò la persona più felice del mondo.
Louis: con chi salirai sulla ruota? – risi con Eleanor e Liam, ero curiosa di sapere cosa avrebbe risposto
Harry: oh no non devo salire, volevo semplicemente scambiare due parole con voi, mi sembrate così felici, se ci fosse stato qualcuno con me non me lo sarei fatto dire due volte, ma purtroppo non c’è – lo abbracciai lasciandolo stupito dal mio gesto.
Carlie: mi dispiace così tanto – mentii cercando di essere il più credibile possibile – perché non la raggiungi e non le parli? Devi sentirti davvero solo senza di lei, vedrai che capirà e ti aspetterà, se è innamorata di te lo farà – VAFFANCULO HARRY STYLES!
Harry: davvero divertente – rise nervosamente e si allontanò prendendo il telefono – vi aspetto dall’altro lato, così poi potremo tornarcene al campus.
Salimmo sulla ruota panoramica. Liam mi fece spazio e mi misi accanto a lui che mi circondò con un braccio e mi strinse a se.
Liam: davvero non ti capisco, perché lo fai?
Carlie: fai cosa? – chiesi divertita
Liam: perché ti preoccupi di quello che pensa la gente? Se ti va di fare una cosa falla e basta, non ti deve importare cosa può pensare la gente di te, devi essere libera di fare ciò che vuoi. Vuoi piacere ad Harry - gli inviai un’occhiataccia, lo avrei buttato giù anche da quell’altezza – intendo come persona, vuoi che ti apprezzino, devi essere più sicura di te stessa, sei bellissima, sia fuori che dentro, e non lo dico solo perché mi piaci davvero, ma perché lo penso sul serio.
Carlie: è un mio difetto, non riesco a non pensare cosa la gente possa pensare di me. – mi guardai intorno imbarazzata – oh guarda – dissi entusiasta – è fantastico
Liam: a cosa ti riferisci precisamente? – mi voltai per rispondergli e incrociai i suoi occhi fissi su di me per scrutarmi
Carlie: so già cosa dirai e ti avviso che non stiamo parlando della stessa cosa – ridacchiai e continuai a guardare le luci e brillavano
Liam: mi hai tolto tutto il divertimento, così non vale – tornai a fissarlo, ma questa volta le sue labbra furono più veloci delle mie e mi baciò. Non saprei descrivere cosa ho provato, perché non so se lo ha fatto solo per divertimento o perché aveva voglia di farlo.
Carlie: ti sei ripreso il tuo divertimento – risi vicino alle sue labbra e guardai in basso per vedere se El e Louis erano già arrivati, ma trovai solo Harry con il telefono a mezz’aria che ci fissava dal basso. Sembrava sconvolto, cosa significava questo ora? Ero piena di dubbi, il bacio con Liam mi era piaciuto, ma relativamente. Dovevo andare a dormire immediatamente. Mi accoccolai sul petto di Liam e continuai a fissare Harry per vedere cosa avrebbe fatto ora. Scendemmo dalla ruota e ci incamminammo verso le auto – grazie – dissi a Niall sorridendo – senza il tuo consiglio non so cosa avrei fatto oggi
Niall: mi fa piacere aiutare la gente, non c’è nessun problema se questo è anche un mio amico – lo abbracciai. Era deciso, avrei adorato Niall da ora in poi.
Louis: ci dividiamo come all’andata?
Harry: no scusatemi, ma devo fare una cosa e non passo subito per il dormitorio
Carlie: non c’è nessuno problema, vero Lou? – chiesi speranzosa
Louis: oh no non ti preoccupare – tornammo al dormitorio e non appena entrammo in camera lasciando tutto il mondo fuori da quella stanza El volle sapere tutto e fui costretta a raccontarglielo.
  
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