Il buio attorno a te sembra aver inghiottito ogni
cosa.
È opprimente, pressante, cancella
qualunque altro pensiero.
L’armatura ti soffoca, lo scudo
è perduto: è dunque giunta la fine?
Hai sempre temuto l’acqua, la morte per
annegamento, fin da quando eri bambino:
forse perché ti ricordava di tutti quei tremendi attacchi
d’asma, che non ti
permettevano di respirare.
E come quando eri piccolo, anche ora chiudi gli
occhi, sperando che i
pericoli e le tue paure scompaiano così, per magia.
La tenera e infantile illusione di poter cambiare
la realtà, o una
rassegnata e silenziosa resa?
Ma prima che tu possa darti una risposta, le
avverti.
Braccia forti e decise che ti circondano, ti
stringono, ti strappano
con foga a ciò che il destino pareva avere in serbo per te.
Il tuo cuore ha sempre visto meglio dei tuoi
occhi, così, anche ora,
non hai bisogno di riaprirli per capire chi sia.
Sorridi.
Bucky è
lì per lui, su di lui,
con lui.
E per Steve Rogers, in quel breve momento, l’oscurità fu dolce.