Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Elwing Lamath    30/08/2016    4 recensioni
3 drabble concatenate, lontane nel tempo ma legate dalla stessa emozione: la rabbia.
3 momenti in cui Merlin è arrabbiato, no, è furioso.
1 unica costante: Arthur.
[Storia partecipante al contest “Drabble: mi sento” di Rebecca04 sul forum di EFP]
Genere: Angst, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La rabbia è un sentimento più complesso di quanto sembri.
La rabbia nasconde mille altre emozioni che la scatenano: paura, ansia, dolore, rimorso, odio, amore persino.
è un sentimento multiforme, per questo ho pensato di rappresentarlo in una tripla drabble, spero che le diverse sfaccettature riescano ad emergere dal testo.
Sono 3 drabble (di esattamente 110 parole ciascuna) concatenate, lontane nel tempo. La prima collocabile nelle prime stagioni, le altre due beh, lo capirete iniziando la lettura.
Il titolo, significa "Vittima piromane", perchè la rabbia è un fuoco che viene appiccato dalla persona che la prova, ma che brucia insieme ad essa, ne è vittima.

Ritorno dopo mesi su EFP (di nuovo)!!! Questa volta per un concorso, anche se non perdo mai la speranza di riuscire prima o poi a finire le storie che ancora ho in sospeso (non disperate).
Questa è la primissima volta che scrivo delle drabble. Essendo parecchio prolissa d'abitudine, ben capirete la mia difficoltà XD. Ma questa sfida mi è piaciuta, molto!
Spero che il risultato sia godibile anche per voi, e aspetto la vostra opinione, come al solito! ;)
Buona lettura!

Elwing...

 

≈ Arsonist victim

 


Strofina la pietra del pavimento come per inciderla. Le nocche sbiancate.

Lo odia. Lo strozzerebbe se non fosse impegnato a proteggerlo. L’ha salvato, di nuovo. Quello che lo manda fuori di testa è come Arthur rischia la propria vita.

Qualcosa gli fa superare il carico di rottura, con uno scatto scaraventa via lo strofinaccio.

“Dobbiamo festeggiare!” Esclama Arthur entrando.

“Che sei ancora vivo o che io mi sto spaccando la schiena?” Ringhia Merlin.

“La mia impresa contro il basilisco… E la tua serata libera.” Arthur sfodera un sorriso luminoso.

Merlin non ci riesce. I pugni serrati si ammorbidiscono e un sorriso affiora sul suo viso, speculare a quello di Arthur.


 

 

È rabbia stanca, rabbia sconfitta quella che prova ora.

È colpa sua: non è riuscito a fermare Mordred, la profezia si è compiuta.

Merlin vorrebbe urlare, radere a terra l’intera foresta.

Invece se ne sta lì, a guardare Arthur ferito, lo sguardo assente a contemplare tutte le bugie che la confessione di Merlin ha appena portato a galla.

Preferirebbe che Arthur si infuriasse, che reagisse con una scenata, perché questo silenzio e questa distanza lo spaventano a morte. Perché capisce che gli sta scivolando via, Arthur non si vuole aggrappare alla vita.

Questo pensiero lo fa arrabbiare ancor di più, ma gli dà nuova risoluzione.

Non può perderlo. Lo salverà.


 

 

Ha passato secoli a immaginarselo.

Ora è lì, bagnato fradicio nella sua armatura, come se fossero passati cinque minuti. Sorride, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“Ehi.” Dice Arthur.

Improvvisamente, il dolore, l’amarezza, l’incredulità, diventano furia.

Si scaglia contro Arthur.

Lo spintona: “Tutto quello che hai da dire è ‘ehi’!?”. Tira un pugno sull’armatura, due. “Perché ci hai messo tanto?” Urla, piange.

Stremato, poggia la testa sull’armatura, i pugni stretti.

Arthur gli prende il volto tra le mani. Gli sguardi si incontrano.

È nuovamente ira a far scattare Merlin a impossessarsi delle sue labbra. Un bacio rabbioso, pieno di dolore, a cui Arthur risponde con infinita dolcezza.



  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Elwing Lamath