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Autore: _Son Hikaru    30/08/2016    4 recensioni
Eccomi qui tornata a rompere le scatole con una nuova storia, questa volta a capitoli. Non essendo per nulla portata per le presentazioni vi pongo semplicemente una semplice domanda:
E se Riccardo non fosse così bravo in tutte le materie scolastiche?
E se fosse bocciato in matematica e dovesse frequentare i corsi di recupero?
Dal capitolo1:
" Lui si vergognava profondamente del poco, anzi pochissimo impegno che aveva dimostrato quell’anno verso la matematica. Si ripromise, prima di sedersi all’ultimo banco attaccato al muro, che mai più in vita sua avrebbe trascurato così una materia scolastica. "
Spero di avervi incuriosito, vi aspetto dentro
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shindou Takuto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 1
 
Riccardo chiuse l’ombrello ormai pronto psicologicamente per affrontare quella faticosissima settimana di recupero.
Un intenso recupero di matematica .
Sospirò sconsolato chiedendosi come fosse stato possibile che proprio lui, Riccardo Di Rigo, il Virtuoso e regista della Raimon, fosse stato bocciato in matematica. Era sempre stato uno dei migliori in quella materia, fin dalle elementari, ma tutt’un tratto in quel secondo anno di scuole medie si era ritrovato a trovare quelle espressioni numeriche e letterali sempre più complicate e così, per pigrizia, e forse anche a causa della rivoluzione contro al Quinto Settore, la voglia di stare chinato sul libro di matematica era diminuita progressivamente, finendo con lo sparire del tutto.
Quando lo avevano scoperto i suoi genitori non avevano avuto la terribile reazione che si era aspettato lui (urla e almeno un milione di punizioni), anzi gli avevano sorriso comprensivi dicendogli che ogni tanto anche ai migliori capitava di inciampare. Ma lui non la pensava affatto così.
Lui si vergognava profondamente del poco, anzi pochissimo impegno che aveva dimostrato quell’anno verso la matematica. Si ripromise, prima di sedersi all’ultimo banco attaccato al muro, che mai più in vita sua avrebbe trascurato così una materia scolastica.
Mancavano poco meno di due minuti all’inizio delle due ore di lezione previste quando improvvisamente, veloce come un fulmine, una ragazzina dai capelli verdi raccolti in una coda tutta scompigliata entrò, quasi scivolando a causa della troppa velocità, nella piccola e angusta aula che era stata loro assegnata.
Qualcuno si lasciò sfuggire una risatina mentre con le guance arrossate dall’imbarazzo chiedeva scusa al professore per aver tardato al primo giorno di corso.
Riccardo la osservò curioso mentre prendeva posto nel banco accanto al suo rivolgendogli un timido sorriso in segno di saluto. Non gli sembrava affatto di conoscerla, anzi probabilmente quella era addirittura la prima volta che la vedeva. Eppure era strano, pensò aprendo il quaderno degli esercizi, se era entrata nell’aula riservata al recupero della sua classe doveva di certo farne parte anche lei. Tuttavia lui si riscoprì a non conoscere neppure il suo nome.
La prima ora di lezione era passata e Riccardo iniziava a sentire la noia avvolgerlo assieme ad un fastidiosissimo languorino che non faceva altro che distrarlo in continuazione dalle parole che pronunciava il professore.
Appoggiò la mano sullo stomaco, in un vano tentativo di farlo smettere di brontolare, ma non servì proprio a nulla perché aveva troppa fame. E come biasimarlo? Era da poco scoccato il mezzogiorno e il solo pensiero che avrebbe dovuto aspettare fino all’una per poter finalmente dare retta al suo stomaco lo tormentava.
“Psst”
Un flebile sussurrò arrivò alle sue orecchie distogliendolo dai suoi farneticamenti riguardo il cibo, costringendolo a voltarsi verso il banco che gli stava accanto. La ragazzina dai capelli verdi gli stava sorridendo in un misto di ilarità (probabilmente a causa del brontolio del suo stomaco) e comprensione
“Prendi questa metà” gli sussurrò porgendogli con discrezione metà di una barretta di cioccolato al latte
Lui la guardò confuso chiedendosi per quale motivo una perfetta sconosciuta dovesse prendersi così tanto disturbo per lui. tuttavia, a causa della troppa fame, non stette troppo a chiedersi cosa fare: accettò con un sorriso appena accennato la barretta bisbigliandole poi un “Grazie” colmo di gratitudine mentre staccava un primo pezzetto portandoselo alla bocca.
“Figurati, anche io sto morendo di fame” sorrise lei addentando poi la sua metà.
 
 
Angolino autrice <3
Bene bene eccomi di ritorno con un nuovissimo sclero solo per voi!!!
Ok lo so che nessuno è davvero entusiasta di vedermi… ma io ho deciso di tornare lo stesso per rendervi partecipe di ciò che produce nei momenti di ansia la mia mente ehehe.
Dunque vi spiego: ieri e oggi ho avuto lo scritto e l’orale dell’esame di recupero di matematica, essendo io una vera schiappa in questa materia l’orale è stato alquanto ansiogeno. Così mentre il professore mi chiedeva di enunciargli il primo teorema di Euclide ho pensato e se al mio posto ci fosse Riccardo? Sarebbe in ansia anche lui? Sarebbe preparato?
Inevitabilmente ho pensato anche ai corsi di recupero, che quest’anno a causa di motivi di salute (nulla di grave) non sono riuscita a frequentare. Erano ad un orario veramente inaccettabile quest’anno,ma non me lo ricordo più. Visto che mi hanno sempre delusa profondamente perchè non avevo nessuno a darmi coraggio ho deciso di dare un’amica a Riccardo. Un’amica che si scoprirà avere qualcosa di particolare, bah chissà cosa sarà mai ehehe lo scoprirete solo leggendo U.U
Comunque tornata a casa ero così in ansia che ho deciso di mettermi a scrivere il primo degli otto capitoli di questa storia, eh si non ho intenzione di scrivere una storia chilometrica, non è proprio da me U.U Spero però di non trasformarla come mio solito in qualcosa di strano e contorto da capire perfino per me, mi piacerebbe una volta ogni tanto scrivere qualcosa di semplice, ma è dura… non so se capite il mio problema ehehe
Se vi va scrivetemi nei commenti qualche piccolo episodio che vi è successo ai corsi di recupero o agli esami, e se mi ispirerà magari lo troverete all’interno della storia *W*
Il capitolo è lungo solo (a detta di Word) 563 parole, e io ne sono abbastanza fiera anche se è cortino, non lo immaginavo affatto chilometrico.
Spero che la mia idea non vi dispiaccia e che vi strappi un sorriso. Fatemi sapere cosa ne pensate ma siate clementi perché ho un cuoricino e potrei restarci male se siete troppo cattivelli nel criticarmi.
Credo di aver detto tutto
Un bacione
Hika<3
  
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