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Autore: Nerd_Girl_97    01/09/2016    1 recensioni
Kion e Vitani non potrebbero essere più diversi: lui il principe delle Terre del Branco e capo della nuova Guardia del Leone, mentre lei una leonessa esiliata e relegata nelle Terre di Nessuno. Tra due esseri così diversi, non può certo nascere qualcosa, o si?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 Cicatrici e dubbi
 

Nelle rigogliose Terre del Branco, dove ovunque gli animali vivevano in pace e in armonia, all’interno della sede della Guardia del Leone, Rafiki stava curando le ferite di Kion, appena tornato alla base, insieme ai suoi compagni, dopo quella disavventura.
Il vecchio e saggio mandrillo era intento a spalmare un po’ di succo di baobab sulle cicatrici che ricoprivano la pelliccia dello sventurato leoncino, le stesse che gli avevano lasciato gli artigli di Vitani. Al solo ricordo di quelle potente unghiate, Kion si sentì rabbrividire.
Da un lato, il resto della Guardia del Leone assisteva paziente e in silenzio al medicamento del loro giovane leader, tranne Banga, il quale si sfregava le zampe anteriori nervosamente e addirittura sudava peggio di un facocero in piena estate. Ad un certo punto, non ne poté più di tutto quel silenzio e disse, con tutta l’ansia e l’agitazione che aveva in corpo:
“Allora, Rafiki? Kion ora sta bene? Si riprenderà, vero?”:
“Ma certo che si riprenderà, Banga, stai tranquillo!” Rispose Rafiki, con molta tranquillità. “Le cicatrici non sono così gravi e profonde come possono sembrare, ti assicuro che ne ho viste di ben più peggiori!”:
“Davvero?”:
“Sicuro! Quelle che ha Kion spariranno entro due giorni, massimo tre.”:
“Fiuuu, meno male!” Disse Banga, tirando un gran sospiro di sollievo.
“Ma torniamo a noi,” Cominciò a dire Rafiki. “Mi stavate raccontando che Kion ha avuto uno scontro contro un leone delle Terre di Nessuno, giusto?”:
“In realtà, Rafiki, il leone in questione era una lei!” Disse Kion, assumendo uno sguardo seccato al solo ricordo della cosa:
“Già, ma te ne ha comunque suonate di santa ragione, per essere una ragazza!” Disse Banga.
A quella frase, Fuli lanciò un’occhiataccia al tasso del miele, il quale capì che la sua amica si era chiaramente offesa, essendo anche lei una ragazza e per rimediare al danno fatto, disse:
“Ehm, quello che volevo dire è... chi se l’aspettava che una leoncina delle Terre di Nessuno fosse così forte?”:
“Ahahah, a dir la verità, Banga, anche se non sembra i leoni delle Terre di Nessuno sono davvero molto forti! Non a caso, Scar gli ha scelti come suoi seguaci proprio per questo motivo!” Disse Rafiki:
“Wow, questo è davvero increBangadibile!” Esclamò Banga, stupito da quella rivelazione:
“Comunque sia, la cosa che più mi ha sconvolto è stato scoprire che quella leoncina non era un’esiliata qualsiasi! Ahi!” Disse Kion, agonizzando dal bruciore provocato dal tamponamento del succo di baobab sulla ferita alla guancia:
“Oh, scusami tanto, Kion!” Disse Rafiki, cominciando a tamponare un po’ più leggermente le foglie con il succo di baobab. “Dicevi? Che quella leoncina non era un’esiliata qualsiasi?”:
“Esatto!”:
“E chi era, allora?”:
“Era Vitani, la figlia di Zira!”
Al sentirsi nominare quei due nomi, Rafiki parve quasi talmente paralizzato da tale rivelazione che gli cadde dalla mano il frutto di baobab, che si spaccò in mille pezzi al contatto con il suolo. Tutti i membri della Guardia del Leone rimasero a fissarlo senza più fiato: era ovvio che quello che il mandrillo avrebbe presto detto a loro, non sarebbe stato nulla di piacevole da ascoltare!
Dopo pochi minuti, Rafiki riprese la parola.
“V – Vitani?!? L – la figlia di Zira, hai detto?” Disse, balbettando per lo shock:
“Si, me lo ha detto proprio lei!” Disse Kion.
A quell’affermazione, Rafiki si fece sempre più nervoso di prima e la cosa non passò inosservata agli occhi dei membri della Guardia del Leone.
“Rafiki? C’è qualcosa che non va?” Chiese Fuli, preoccupata dello strano comportamento del mandrillo:
“Già, sembri nervoso come i miei zii Timon e Pumbaa quando sono in astinenza da insetti!” Disse Banga.
Rafiki ancora non osava aprire bocca: continuava a camminare avanti e indietro per tutta la grotta per riflettere sulle parole di Kion, poi finalmente si fermò e disse:
“Te l’eri davvero vista brutta, Kion! Si può quasi dire che è un miracolo che tu sia qui a raccontarlo!”:
“Ehm, che intendi dire con questo, Rafiki?” Cominciò a dire Ono, alquanto perplesso dalle parole del mandrillo:
“In pratica, sua madre Zira, dato che Scar aveva scelto suo figlio Kovu come suo erede, da quel momento ha iniziato ad addestrare sia lui sia gli altri suoi due figli a diventare dei veri e propri assassini spietati! E sebbene lei si concentri principalmente di più su Kovu, ad essere sinceri, lui non è così abbastanza pericoloso da poter fare del male neanche a una mosca: non ancora, almeno!”
Kion e gli altri membri della guardia rabbrividirono a quell’ultima frase: sapevano bene che Kovu, essendo stato scelto come erede dallo stesso Scar, si stava esercitando a diventare un essere crudele e spietato come il suo predecessore! Il solo pensiero di poter fronteggiare, in futuro contro quella sorta di Scar 2.0, li metteva non poca paura.
“Lo stesso si può dire del suo fratello maggiore, Nuka! Il quale però, a differenza di Kovu, non è innocuo perché ancora innocente, ma perché è un vero e proprio imbranato!”
A quella frase, tutti si misero a ridere: da come lo aveva appena descritto a loro, Rafiki, Nuka appariva a tutti loro così sfortunato che quasi li faceva pena.
“Invece, Vitani, ahimè, è molto simile a sua madre: ovvero è scaltra, astuta e spietata almeno quanto lei! Per questo motivo, Zira, sebbene Scar non l’avesse scelta come sua erede, ha voluto comunque addestrare la figlia ad essere una spietata cacciatrice, non solo per renderla una forte seguace, ma anche perché possa aiutare il fratello a diventare ancora più forte e più spietato di lei!”:
“Hevi Kabisa!” Esclamò Kion, shockato da quella rivelazione.
Solo in quel momento, il leoncino e i suoi amici capirono il pericolo che costituiva Vitani: anche se era solamente una leoncina più o meno della stessa età di Kion, era già incredibilmente molto più forte di lui e lo aveva dimostrato durante la lotta contro il giovane principe. Kion  si riteneva proprio fortunato ad essere riuscito almeno a sopravvivere a quell’essere! Eppure, in quel momento fece caso a una cosa: se Vitani era davvero spietata quanto Zira, allora per quale motivo l’aveva risparmiato? Perché non l’aveva fatto fuori, già che c’era? Questa cosa non riusciva affatto a comprenderla e decise di farsi aiutare a trovare una risposta dal saggio mandrillo.
“Ehm, Rafiki, io non capisco una cosa!” Chiese:
“Che cosa non capisci, Kion?” Disse Rafiki:
“Tu ci hai appena detto che Vitani è scaltra e spietata almeno quanto la madre, ma se è davvero così cattiva come dici, per quale motivo non mi ha ucciso, oggi?”:
“Ehi, è vero!” Esclamò Fuli. “Non è da un leone delle Terre di Nessuno comportarsi in un modo così misericordioso, come mai lei lo ha fatto?”:
“Già, perché lo ha fatto, Rafiki? Tu di sicuro lo sai!” Disse Beshte.
Rafiki si era sempre distinto fra tutti gli animali delle Terre del Branco proprio per via della sua grande saggezza ed esperienza, ma quella volta parve che avesse perso momentaneamente entrambe le cose, poiché l’unica cosa che riuscì a dire al leoncino fu soltanto:
“Non lo so, ragazzi. Sinceramente, non riesco a spiegarmelo neanche io.”
Sia Kion sia i suoi amici erano rimasti a dir poco allibiti dalle parole del vecchio mandrillo: li lasciò proprio senza parole vedere che stavolta il loro saggio amico non aveva la risposta pronta da darli!
“Beh, se volete il mio parere, si tratta senza alcun dubbio di un tranello!” Disse Fuli, convinta di quel che diceva:
“Ne sei sicura, Fuli?” Chiese Ono, alquanto perplesso:
“Ma certo, Ono! Riflettiamoci un attimo: qui si sta parlando di un leone delle Terre di Nessuno, in poche parole, di un essere dal quale bisogna mettersi costantemente in guardia!”:
“E con questo, che vuoi dire?” Chiese Beshte, che ancora non capiva dove voleva andare a parare il ghepardo:
“Insomma, quello che sto cercando di dire è che quell’atto misericordioso da parte di quella Vitani non è altro che un subdolo stratagemma: sicuramente lo avrà fatto perché Kion possa pensare bene di lei e quindi abbassare la guardia la prossima volta che tornerà!”:
“Zuka Zama! A questo non ci avevo minimamente pensato!” Esclamò Banga:
“E’ ovvio che tu non ci abbia pensato!” Disse Fuli, prendendosi la rivincita di quella cosa sgradita che aveva detto il tasso del miele sulle femmine, poco fa:
“Uhm, si, una cosa del genere non è affatto improbabile. Tu cosa ne pensi, Kion? Fuli potrebbe avere ragione?” Chiese Ono:
“Ecco... io non saprei! Piuttosto, sentiamo cosa ne pensa Rafiki!” Rispose Kion:
“Tutto è possibile, Kion! Con questo non voglio dire che Fuli abbia ragione e neppure che abbia torto, ma solo che la verità può essere più di una!” Rispose pazientemente Rafiki.
Sebbene la risposta del vecchio mandrillo fosse saggia e giusta, Kion non ne fu comunque soddisfatto! Voleva a tutti i costi sapere il vero motivo per cui quella leoncina delle Terre di Nessuno avesse voluto risparmiargli la vita, ma in quel momento capì che nessuno, neppure Rafiki, gli avrebbe mai detto qual’era la verità.
“E ora, lasciamo solo Kion: ha bisogno di un bel po’ di riposo.” Disse Rafiki, avviandosi verso l’uscita della grotta:
“Ha ragione Rafiki. Forza ragazzi, mentre Kion riposa, noi faremo il perlustro seriale delle Terre del Branco!” Disse Fuli, imitando quello che aveva fatto il mandrillo:
“Affermativo!” Disse Ono, spiegando le ali e volando in direzione dell’uscita:
“Arriviamo, Fuli!” Disse Beshte:
“A dopo, Kion! Mentre noi perlustriamo il territorio, tu cerca di non procurarti altre cicatrici, eheheh! Ok?” Disse Banga, ridendo:
“Eheheh, lo farò, Banga!” Disse Kion, ridendo anche lui.
Non appena il tasso del miele uscì dalla grotta, Kion si ritrovò completamente solo, con i suoi pensieri.
Aveva tantissime domande per la testa che lo stavano letteralmente facendo impazzire: perché una leoncina delle Terre di Nessuno, per di più figlia di Zira, l’aveva quasi ridotto in fin di vita ma poi l’aveva lasciato stare? L’aveva fatto per pura compassione, oppure aveva ragione Fuli: ovvero, voleva solo fargli credere una cosa del genere per poi approfittarsi di lui quando sarebbe ritornata? Perché Rafiki, che aveva sempre la risposta ad ogni domanda, quella volta non era riuscito a darli una risposta precisa, lui, l’animale più vecchio e saggio di tutte le Terre del Branco? Kion sapeva bene che tutte queste domande non avrebbero mai trovato risposta. Almeno per il momento.
Stava ancora riflettendo su tutto questo, quando qualcosa catturò la sua attenzione...
Aveva notato una cosa particolare dipinta sui muri della grotta, a fianco dei dipinti che raccontavano la storia della sua famiglia. Con le poche forze che aveva, Kion si alzò a fatica e si diresse pian piano verso quella parete dipinta; non appena si fu avvicinato ad essa, cominciò a osservarla, incuriosito.
Su quella parete era dipinta la storia di come suo padre, il Re Simba, una volta aver sconfitto Scar ed essersi ripreso il trono che gli spettava, aveva bandito Zira, la sua famiglia e il branco di leoni, seguaci del malvagio zio. C’erano rappresentate delle figure di leoni in fuga dalla Rupe dei Re e Kion poté perfettamente distinguere tra di loro quella di Vitani, per via degli occhi blu come il cielo.
Il leoncino si soffermò a guardarla a lungo, dapprima con stupore, poi con una chiara aria di sfida.
“Vitani, io non so quali fossero le tue reali intenzioni, oggi,” Pensò fra se e se. “ma sappi che se il tuo vero intento era quello di ingannarmi, con me non attacca! Io sono buono ma non sono mica stupido! Ti assicuro che se oserai rimettere zampa qui, nelle Terre del Branco (se mai succederà), ti darò una di quelle lezioni che non dimenticherai mai, parola di capo della Guardia del Leone!”

Note: ecco il capitolo incentrato su Kion!!! A quanto pare, da entrambe le parti vi è aria di guerra, ma soprattutto di sfida! Come si evolverà, a questo punto, il rapporto tra i due leoni? Lo sapremo solo nel prossimo capitolo, a presto!!!
   
 
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