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Autore: Baranjok    02/09/2016    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo Città del fuoco celeste Jonathan non fosse morto? E se Clary non sarebbe più tornata da Edom e fosse rimasta intrappolata con il fratello? Se vi ho incuriosito anche solo un po’ passate a dare un’occhiata.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa c’è per cena?- la voce di Sebastian arrivò perfettamente all’orecchio di Clary. Aveva deciso di chiamarlo così perché ancora non riusciva a fidarsi ciecamente del fratello.
-pesce.- bofonchiò Clary china sul fuoco.
Sebastian sbuffò sonoramente e Clary resistette all’impulso di non schiaffeggiarlo.
Erano ancora vivi, il che, era una specie di miracolo. Avevano creduto di morire due giorni dopo l’aver scoperto di non poter più ritornare a casa, senza cibo né acqua, ma una sera Clary aveva sognato delle rune, sapeva benissimo chi gliele aveva mandate, non era la prima volta che le succedeva un fatto del genere. La runa serviva per rendere potabile l’acqua del lago e inoltre la popolò di pesci, di ogni tipo.
-Non lamentarti, è tutto quello che abbiamo.- rispose Clary in tono sprezzante. Possibile che fossero già passati due mesi da quando erano intrappolati lì dentro?
Sebastian non rispose, era ancora troppo debole per poter reggere una conversazione di questo tipo. Clary aveva provato di tutto per farlo guarire velocemente, ma con scarsi risultati. Questo poi non era facilitato dal sangue demoniaco che scorreva nelle sue vene, la spada aveva curato solo una parte di Sebastian , forse la più ragionevole, mentre l’altra era rimasta danneggiata. Ma questo non bastò per scoraggiare Clary che in quei mesi aveva sperimentato sul fratello diversi tipi di rune, fatte appositamente per curarlo, ovviamente andavano perfezionate e ripetute continuamente, ma mano a mano che andava avanti si accorgeva che il fratello diventava più buono e più umile.

-Pensi che Max sia già andato a chiedere aiuto?- le chiese dopo aver cenato. Clary non rispose subito. Aveva lo sguardo rivolto verso il basso, si erano rifugiati per quella notte in una caverna che dava sopra un immenso burrone. Quei mesi trascorsi lì dentro erano stati i più duri della sua vita, stare lontano dalla sua  famiglia , dai suoi amici e da Jace l’avevano distrutta fisicamente. Per di più dovevano frequentemente cambiare postazioni poiché i demoni non facevano altro che attaccarli, ora che Sebastian non li controllava più. Era migliorata tantissimo con la spada , visto che Sebastian non riusciva ancora a reggersi in piedi saldamente e quindi lei era costretta a difendersi e difenderlo dai possibili attacchi. Non le erano ancora chiari i sentimenti che provava per Sebastian, da un lato lo odiava e pensò di odiarlo per sempre, ma dall’altro quando la guardava con i suoi occhi quasi del tutto verdi non poteva fare a meno di domandarsi se avrebbero mai potuto avere un rapporto fraterno come quello di Izzy e Alec. Le faceva male pensare a loro, soprattutto perché sapeva bene che uscire di lì avrebbe richiesto tempo, e molto di più sapeva che era quasi impossibile. Si girò delicatamente verso Sebastian che la stava fissando.
-lo spero- rispose asciugandosi le lacrime.
 
 
 
 
Ovviamente dopo che Max nominò Clary successe di tutto. Il consiglio fu radunato ad Idris e furono convocati tutti gli Shadowhunter più Jocelyn e Luke.
Jocelyn era dimagrita visibilmente, il suo viso era più spigoloso e i jeans che indossava gli andavano molto larghi. Luke invece si era lasciato andare, i suoi capelli e la sua barba erano lunghissimi.
-è solo un bambino non c’è bisogno di utilizzare la Spada!- stava dicendo Maryse in preda al panico. Quando i Lightwood erano arrivati ad Idris con Max , Robert era quasi svenuto dallo spavento.
-La legge è la legge.- sentenziò Jia.
-Mamma non preoccuparti- disse Max dolcemente avvicinandosi al centro della sala. Tutti erano taciturni, non riuscivano a credere ai propri occhi.
-Max Lightwood , sei veramente tu?- domandò Jia titubante.
-si- rispose Max, che razza di domande erano?
-sostieni di essere in contatto con Clarissa Morgenstern è cosi?-
-si- rispose ancora una volta Max.
-dove si trova?-
-non lo so.-
-puoi essere più specifico?-
-non lo so, io stavo ….ecco io ero morto, Sebastian mi aveva ucciso, non che l’abbia fatto intenzionalmente ma lo ha fatto, ero in pace, credo. Ma poi ho aperto gli occhi, ero su una panchina e Clary era seduta vicino a me. L’ho riconosciuta subito, è stata sempre gentile con me per quel poco che l’ho conosciuta – Max aveva iniziato a parlare a raffica, le sue mani stavano bruciando.
-quella ragazzina non può resuscitare i morti! È contro la legge.!- disse uno shadowhunter in lontananza. Tutti lo ignorarono.
-Prosegui.- disse Jia rivolta a Max.
-Clary mi ha detto che stava lavorando ad un modo per uscire da Edom con suo fratello, che stava provando a curarlo, per farlo ritornare normale e aveva scoperto che più lo curava più tutte le cose cattive che Sebastian aveva commesso stavano svanendo.- Max si interruppe, tutti erano a bocca aperta.
-Non capite? Quello che Sebastian mi ha fatto è stato malvagio, ma Clary curandolo ha rimosso tutto ed io sono ritornato in vita!.-
Tutti si stavano guardando in faccia e Jocelyn ormai non riuscii più a trattenere le lacrime.
-questo vuol dire che se Clary riuscisse a curarlo del tutto, tutte le persone morte a causa sua ritornerebbero?- Jia aveva chiesto fiduciosamente.
-si – rispose Max sorridendo.
-potrei riavere Amatis!- esclamò Luke.
-Max, sai se Clary è riuscita a trovare un modo per riaprire le porte di Edom?- la voce di Jia si alzò sul brusio generale della folla.
-no, non ancora comunque, ci sta provando questo è sicuro, mi ha detto di dirvi di continuare a vivere e di andare avanti con le vostre vite, mi ha detto che lei non smetterà mai di combattere per uscire di lì e mi ha detto che sa che tutti voi avete provato a farla uscire.-
 
 
-Avete sentito, Clary è viva noi dobbiamo aiutarla, se lei è sopravvissuta per tutto questo tempo vuol dire che c’è un modo per liberarla.- Jace aveva radunato Alec, Izzy , Simon e Magnus nella sua camera.
-Jace tu credi che se ci fosse stato un modo io non ci avrei provato? Sai benissimo che ci tengo tanto a Clary- Magnus disse dolcemente.
-non sto dicendo che non ci abbiamo provato sto dicendo di provarci ancora, di non arrenderci.-
-qui non si è arreso nessuno! Credi davvero che per me sia facile, continuare a vivere senza sapere se rivedrò o meno la mia migliore amica? Pensi che per me sia facile non sapere se stia bene e per quanto altro tempo possa resistere?- Simon aveva alzato la voce.
-non sto dicendo che è facile, diavolo io non vivo più! Mi sembra di impazzire ancora non riesco a capacitarmi del fatto che lei non sia qui con me, mi manca, costantemente, è un chiodo fisso, ma io non posso abbandonarla, è da sola in quel posto sperduto, sapete benissimo, noi ci siamo stati pochi giorni e siamo quasi morti, lei ci è stata per due mesi e chissà quanto altro tempo dovrà rimanerci- Jace aveva il viso rigato dalle lacrime, Izzy non lo aveva mai visto in quello stato.
-Qui nessuno si è arreso Jace!Io non mi arrenderò finché non mi diranno che Clary non c’è più! È una mia amica, ti ha salvato e ha riportato indietro Max, le sono grata di tutto, ma non possiamo fare niente finché non si trova un modo per riaprire le porte, e mi dispiace se ti abbiamo dato l’impressione di esserci arresi ma non è così!- Izzy aveva parlato in modo duro, ma fu efficace.
-Posso spendere due parole con Jace?- domandò Jocelyn entrando nella stanza.
-Certo, figurati- rispose in coro i ragazzi lasciandoli soli.
Jace abbassò lo sguardo, lui e Jocelyn non erano mai andati molto d’accordo e Jace non poteva biasimarla. Prima era stato impossessato da Lilith e aveva quasi ucciso Clary, poi era stato legato a Sebastian e aveva portato con sé sua figlia, e poi aveva avuto il fuoco celeste in corpo, la lista era bella lunga.
-ho pensato a lungo a questo momento, sarei dovuta venire a parlarti prima, ma ogni volta che mi avvicinavo all’istituto non riuscivo ad entrarci , mi ricordava troppo lei. Dio, ogni cosa mi ricorda lei. Devo aver fatto qualcosa di veramente grave per meritarmi questo. E forse l’ho fatto. Sposare Valentine è stato il più grave errore della mia vita. Pensavo che dopo la morte di Jonathan fossero finite le difficoltà della mia vita, perdere un figlio è qualcosa che ti cambia per sempre. Pensavo di uccidermi se non avessi scoperto che aspettavo Clary. Mi ero promessa di crescere mia figlia lontana da questo mondo, l’avrei protetta a qualsiasi costo, ma non le avrei permesso di vivere come Valentine aveva progettato. Le ho nascosto tutto e lì ho commesso un altro grave errore, e quando pensavo di poter riabbracciare mio figlio eccolo lì che minaccia di uccidermi, il sangue di demone aveva prevalso su di lui trasformandolo in un mostro e poi quando mia figlia lo ha ferito con la spada e stavo finalmente per riunire la mia famiglia ecco che i miei figli scompaiono. Forse ho sbagliato proprio tutto nella mia vita.-
-Perché mi stai dicendo queste cose?- Jace la guardò dritto negli occhi e gli si strinse il cuore. Jocelyn , così simile a Clary eppure così diversa sembrava essersi spenta.
-Ti sto dicendo questo, perché spero che tu mi capisca quando ti dico che io non ne posso più-
-cosa?- Jace aveva difficoltà a seguire il discorso.
- so che mia figlia è ancora viva , so che anche Jonathan in qualche modo sta bene, ma sono io a non stare bene, non vivo più,non mangio più non faccio più niente. Ho bisogno di staccare di andare avanti con la mia vita.-
-stai dicendo che vuoi mollare?. – Jace era sbalordito.
-no, non sto dicendo questo. Sto dicendo che un giorno i miei figli ritorneranno da me e io sarò pronta a riabbracciarli e fagli da madre come è giusto che sia, ma fino ad allora mi faccio da parte, perché altrimenti al loro ritorno io non ci sarò più- Strinse goffamente Jace tra le sue braccia e si dileguò.

  
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