Arrivò all’appuntamento in ritardo, come era consuetudine della signorina Swan, trafelata e appena sudata per l’agitazione e la fretta e la breve corsa che sicuramente aveva fatto per provare a recuperare qualche secondo. Anche così, con una ciocca bionda che sfuggiva al morbido chignon e il trucco sbavato all’angolo degli occhi, la trovò incantevole, così incantevole...
All’improvviso, senza che l’avesse programmato, il Sindaco udì la propria voce chiedere, in un sospiro rapito d’amore, Emma Swan, vuoi sposarmi?, e il mondo intero, in ogni suo anfratto, e la sua anima, tormenta colpe passate, si illuminarono al suono di quel sì.  


NdA 
Ehi, 
grazie per aver letto questa piccola raccolta di momenti di Emma e Regina, che è stato più un esperimento che altro, ma spero vi sia piaciuta in ogni caso. 
Suppongo che a questo punto abbiate capito il piccolo gioco di parole che percorre l'intera raccolta, ma, in caso contrario, provate a dare un'occhiata all'indice nella presentazione della storia e alle iniziali dei titoli (e delle drabbles stesse). 
A presto, con un nuovo esperimento, 
T.