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Autore: GanzoBello    03/09/2016    2 recensioni
Uno scrittore vive un momento difficile, in cui non riesce a scrivere , per questo si rivolge al Ganzo. Egli nella sua infinita saggezza lo aiuta, donandogli dei consigli sotto forma di comandamenti, che lui dovrà rispettare e far rispettare dai suoi confratelli...
Il seguente testo ha lo solo scopo di far ridere, se vi sentite offesi, turbati o in qualche modo feriti da questo testo, mi dispiace, ma non era mi intenzione. Ogni consiglio è dar dover prendere con le pinze infondo colui che ve la sta dando non è il vero Ganzo, ma un povero ragazzo che scrive le sue avventure. Per qualsiasi cosa in fondo ci sono i commenti. Sottolineo che questo testo non è riferito a nessuno scritto contenuto del sito e che i fatti non sono realmente avvenuti.
Genere: Comico, Commedia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno uno scrittore chiamò in aiuto il Ganzo e in lacrime esclamò:
– Ganzo, lei che illuminato dalla luce dei Grandi Antichi di R’lyeh, mi dica quali insegnamenti devo seguire per scrivere il mio grande romanzo! –
Allora il Ganzo appari di fronte a lui e lo schiaffeggiò rompendogli la mandibola.
– I Grandi Antichi non devono essere disturbati dal loro sonno, gli ho già raccontato abbastanza favole della buonanotte, non mi andrebbe di ricominciare … Dimmi povero accolito cosa ti turba? –
L’accolito provò ad esprimersi, ma con la mandibola rotta non poté che esprimersi con parole composte da vocali. Il Ganzo, commosso dalla sua situazione lo guarì.
– Oh Ganzo mi scusi, vorrei capire quali regole dovrei mai seguire se volessi scrivere delle sue incredibili azioni, io ho provato, ma la mia carne non riesce ad eseguire questo incredibile sforzo –
Il Ganzo lo schiaffeggio sull’altra guancia rompendogli di nuovo la mandibola.
– Povero accolito che terribile voce ti ho dato … spero che nel silenzio tu possa trovare una migliore voce … Tu, comunque, mi hai richiesto leggi per poter scrivere? Bene io non ti darò le leggi, io ti darò i comandamenti che dovrete seguire alla lettera tu e i tuoi fratelli se vorrete scrivere. –
Lo scrittore si armo di scalpello e sulla pietra inizio a incidere ciò che il Ganzo gli disse.
1.  Non scrivere con il lupo sul divano
Nessun uomo dovrebbe mai scrivere se non inspirato. Perciò se mai dovreste trovarvi con il famelico lupo che divora le vostre idee, non scrivete. Ascoltate perché sia lì a distruggere la vostra creatività, risolvete il problema, mandatelo via e poi iniziate a scrivere.
2.  Non mangiare le ciambelle e non esser calvo
La carne dell’uomo è debole, quello dello scrittore lo è di più.
Scrivere è difficile questo è risaputo, ma lo è di più scrivere per lunghi periodi. L’idee originali scompaiono in fretta come la voglia di scrivere il libro, per ovviare questo problema provate a scrivere un quantitativo di pagine giornaliero, per esempio una o due e di non esagerare mai di più se non quando siete realmente inspirati.
3.  Non fare una corsa per l’aeroporto per riconquistarla e non andare a Parigi per dimenticarlo
La via dei cliché è una via piena di pericolosi colpi di noia. Nessuno si emoziona più dopo aver visto il solito bacio che ristabilisce i problemi o aver visto il solito bullo con problemi in caso esser sconfitto dal solito sfigato che oltre a essere intelligente e simpatico si bomberà in mala maniera la tipa con la personalità perfetta ma dallo spessore di un mattone. Evitate di intraprenderla e cercate di essere originali se questo vi riesce bene. Caso contrario non lo siate, meglio un cucchiaio di acciaio uguale a tutti gli altri, che uno tutto bucato che non permette di mangiare la zuppa.
4.  Non essere l’unica lanterna che illumina la via
Bello scrivere un libro da soli, nella solitaria luce del buio. Bello ma di certo non molto cauto. Nel buio di una strada, per non inciampare nei pericoli nascosti, serve una lanterna, allo stesso modo per non commettere errori durante la scrittura vi serve qualcuno che legga, non solo vi aiuterà a correggere più velocemente ma vi aiuterà anche a capire cosa potrebbe pensare un ipotetico lettore di quello che avete scritto, però attenzione a non distribuire mai i .doc ma solo i pdf, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
5. Non bere una birra se non esiste l’orzo
E’ comune scrivere di luoghi o paesi mai visti dall’occhio dell’uomo. Nulla di sbagliato, soltanto che se in certi mondi non esistono certe cose è impossibile che i personaggi facciano determinate cose. Esempio? Non si può bere una birra in assenza di orzo o grano, come non si può dire di vedere un alieno se si vive nel medioevo.
6.  (Ricordati di santificare gli svaghi)
Vivi la tua vita come se fosse un opera d’arte. Certo è più facile scrivere da depressi, ma non piace a nessuno leggere dell’ennesimo sfigato che vive ai confini della realtà, che odia la realtà e che si impone di cambiarla … Mh forse questo non è completamente vero, mettilo tutto fra parentesi, che mal che vada diciamo che hai trascritto male …
7.  Non vestirti di azzurro solo perché sei un principe
La psicologia dei personaggi è importante e di certo è anche difficile, ma non siamo tutti uguali. Evitate le psicologie stereotipate, non tutti i principi vestono di azzurro perché senza macchia o senza paura, alcuni lo fanno solo perché vogliono nascondere il loro segreto amore per la madre o perché il sabato sera vanno a fare la fata turchina per qualche burattino dal naso molto lungo.
8. Non scrivere sui muri, se tanto devi pubblicare sui bigliettini dei biscottini della fortuna
Mai scrivere su superfici più grandi di quelle che dovranno essere a fine stampa. Il tempo che si risparmia all’inizio non sarà neanche metà di quello che si perderà dopo per porre rimedio a questa scelta. Uomo avvisato mezzo salvato.
9.  (Sferra ogni singolo colpo come se volessi abbattere l’avversario)
Non risparmiare tutti i colpi di scena per i sequel, nessuno leggera mai 300 pagine di libro per venire a scoprire che a fine dei conti non è successo nulla, o almeno … beh … cerca di dare un motivo per continuare il libro, leggere di uno che non sta facendo niente della sua vita non può risultare interessante a tutti. Metti anche questo tra parentesi.
10.  Non sei il Ganzo, non paragonarti a tale
ricordati che pure Oscar Wilde dovette far pubblicare i propri libri a proprie spese, quindi non fidarti degli editori che ti offrono di pubblicare gratis, cioè possono essere brave persone, ma può essere anche il contrario. Aspetta ad affidarti a qualcuno e possibilmente non scendere a grossi compromessi con te stesso. Certe volte rinunciare ad una decente offerta può essere il preludio per una buona offerta. Non disperare.
Appena concluse di dettare il tutto il Ganzo, guarì il povero scrittore, gli cambiò la voce con una di suo piacimento e lo abbandonò nella sua solitaria stanza di fronte al computer.
Il giorno seguente il ragazzo salì su un monte è annunciò i comandamenti ai suoi fratelli scrittori.
Così parlo il Ganzo
   
 
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