~~IL CAVALIERE D’ASSIA
Era sempre molto calmo prima della battaglia – spesso il cielo è molto calmo prima che si scateni la tempesta.
Si vestiva, si armava, preparava Temerario, osservava lo schieramento nemico. Assaporava la consapevolezza che entro pochi minuti sarebbe stato l’esatto contrario: il manto di Temeraio e i vestiti si sarebbero sporcati di terra e di sangue, la lama argentea si sarebbe coperta di rosso, quella fila ordinata e lontana sarebbe stata un insieme indistinto di corpi e di armi e lui sarebbe stato furioso nel cuore della battaglia.
In quei momenti, prima che tutto ciò avvenisse, i mille demoni che aveva dentro tacevano in religioso silenzio.
La battaglia era sacra, era ogni volta una palingenesi. Era come il pianto liberatorio dopo una lunga angoscia, era come il grido che infine da voce a un’ira che non può essere espressa a parole.
E lo sapevano il Cielo e l’Inferno che angoscia e che ira dimorassero nel suo petto e divorassero i suoi giorni.