Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Parsy    04/09/2016    0 recensioni
Cosa succederebbe se un tornado colpisse Phantomive Manor e trasportasse Ciel nel magico mondo di Oz? E se insieme a lui tutti i personaggi vivessero una nuova storia?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Shinigami, Un po' tutti, Undertaker
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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WICKED


 
Erano giorni ormai che il gruppo vagava per le strade tenebrose e desolate dell’Ovest.
Il Mago Tanaka di Oz, tanto misterioso quanto silenzioso, avevo chiesto alla squadra di avventurieri di sconfiggere la perfida Strega dell’Ovest dalla faccia sfregiata dalle cicatrici e il suo branco di seguaci volanti dagli occhi verdi brillanti. Tutto per esaudire i desideri degli ormai sfortunati protagonisti di questa vicenda: Ciel che desiderava tornare nella sua dolce e cara Phantomive Manor; Mey Rin che voleva soltanto una mente più attenta per non frantumare altri piatti e svolgere al meglio il suo lavoro di cameriera; Bard che aveva un disperato bisogno di un cuore nuovo dopo il suo travagliato passato da soldato; Finnian, che nonostante il nome, necessitava il coraggio necessario per riuscire ad uscire dall’ombra non solo in caso di pericolo.
Un’impresa ardua divideva i quattro dal loro destino felice ed essi non potevano contare neanche su Sebastian, la Strega buona del Sud, che aveva già protetto il nostro giovane Ciel da pericoli e da chiunque volesse mettergli le mani addosso.
Quelle poche e malandate “armi” – si fa riferimento a pale per spalare la neve, pistole giocattolo e retini per le farfalle- che essi avevano non facevano che continuare a fare rumore in quanto parti di esse erano arrugginite, tutto per impartire un fastidio tremendo ai quattro viaggiatori. Ma ormai era troppo tardi per tornare indietro, in quanto avevano appena varcato il primo cartello direzionante verso il tenebroso castello dell’Ovest. Soltanto allora, per necessità e per le continue richieste di Finnian, i giovani decisero di prendersi una sosta…
 
Nel frattempo, nella sua stanza nella torre più alta, Undertaker dalla pelle diafana e dalle tremende cicatrici su tutto il corpo, dalle vesti nere e dagli occhi verdi, controllava il viaggio della compagnia dalla sua sfera di cristallo. Vista la loro posizione e il loro sconforto, pensò alle opportunità che aveva in quel preciso istante per riuscire a portare il giovanissimo Phantomive nel suo castello.
In fondo Undertaker non era cattivo, non voleva Ciel per fargli del male, non a lui; voleva Sebastian, quella fatina tanto dolce e perfetta all’apparenza, ma viscida e diabolica nella sua vera forma. Undertaker voleva il demone, non la povera anima del fanciullo; voleva sconfiggere lo sporco, non l’innocente.
Per sua fortuna, egli poteva contare sulle sue fedelissime scimmie alate occhialute e dagli occhi verdi. Avrebbe mandato le sue migliori seguaci a prendere Ciel e a mettere fuori gioco i sui miseri compagni.
“Grell! William! Ronald!” tuonò la perfida Strega dell’Ovest.
Tre figure alate atterrarono sul suo balcone: una dai capelli neri e dal viso severo; l’altra dai lunghi capelli rossi e all’apparenza frizzante; infine una dai capelli metà biondini e metà scuri, dal viso, sebbene dimostrante le ore di sonno arretrate, energico e sempre pronto a far festa.
I tre, dopo aver fatto un inchino, domandarono il perché della loro chiamata e Undertaker espresse il suo desiderio di avere Ciel al castello. I servitori alati non esitarono e sfrecciarono via, fuori dalla finestra per dirigersi nel punto indicato dalla sfera di cristallo…
 
I quattro avventurieri si erano appena messi in cammino, ma dovettero rallentare la marcia, a causa del forte vento dell’Ovest che li spazzava via come foglie.
Fu allora che i giovani viaggiatori videro tre figure alate, dagli occhi penetranti e dalle enormi ali che riuscivano a domare il vento. Grell e Ronald badarono ai buffi e sbadati tre compagni d’avventura, mentre William puntò gli artigli su Ciel, afferrandolo dalle braccia e trasportandolo in volo verso il tetro castello. Gli altri due servitori lo seguirono immediatamente.
 
“Ciel, dopo tutto questo tempo ci ritroviamo faccia a faccia…”
“Undertaker il titolo di Strega non ti dona” disse il giovane Lord con una risatina sfacciata “Ma a che ti servo io? Che cosa vuoi dalla mia famiglia?”
“Dalla tua famiglia? Niente… Io voglio solo porre fine all’esistenza di…”
“…quella lurida e dolce fatina che ti ritrovi sempre tra i piedi!” Sebastian arrivò silenzioso nella stanza, sorprendendo non solo le scimmie alate -rimaste tutte e tre a bocca aperta-, ma gli stessi Undertaker e Ciel.
Undertaker e Sebastian si posizionarono faccia a faccia, uno di fronte all’altro.
Gli occhi verdi splendevano nei rossi, ormai divenuti brillanti data l’eccitazione del momento.
“Demone… O tu o me stavolta…”
“Non aspetto altro, Dio della Morte…”
 
 


Nota dell’autrice: Salve a tutti! Eccomi di nuovo tra voi! La seguente storiella mi è venuta in un momento di sclero e pazzia -Ihihihih- ed è ispirata ad una scena particolare del film “Il mago di Oz” (1939). Spero vi sia piaciuta. A presto… Spero…
 

 
 
   
 
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