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Autore: daila97    04/09/2016    0 recensioni
Sherlock è alle prese con uno strano caso , che metterà alla prova le sue capacità deduttive e la sua perspicacia .
Riuscirà a risolverlo e a salvare la vita del suo cliente ? Sarà all' altezza della situazione ?
Si scende in campo , sempre affiancato dal suo miglior amico , Watson .
Una rivisitazione in chiave Sherlock dell' omonima avventura inserita nella raccolta " Il ritorno di Sherlock Holmes ".
Spero sia di vostro gradimento !
Genere: Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I pupazzi ballerini 

 
Sherlock era seduto da alcune ore in silenzio, chino su un recipiente chimico dal colore fra il bluastro e il verde  , che emanava  un odore decisamente poco gradevole. 
John era seduto sulla sua poltrona , fissando la vita che scorreva fuori dal balcone .
- Si Mary sta bene , semplicemente si sta godendo il suo week- end fuori Molly e anche la piccola sta bene !   - sbotto non muovendo lo sguardo da quel composto, rivolto all' amico perso a guardare la città fuori, seduto sulla sua poltrona .
John alzo un sopracciglio e a quella esclamazione si concentro sul detective .
- Ma come ...? Ah vabbe lascia stare -  farfuglio  .
Sherlock sorride e annoto  , con scrittura rapida, alcune formule chimiche . 
- Solo che mi mancano ... Mi manca Shirley..- ammise il dottore  a sguardo basso.  
Il tavolo era nel caos più totale tra baker , pipette , provette e  cilindri , circondati da penne e una moltitudine di  fogli completamente ricoperti di scritte, formule e cancellature . 
Improvvisamente Sherlock si alzo , prese una busta appoggiata sul davanzale del camino, vicino al teschio , e la porse  a John.
- Cos' è? Un caso ? - domando , prendendola.
Ma il contenuto lo lascio un po' perplesso.
- Ma sono dei scarabocchi da bambini!- esclamo , meravigliato , guardando meglio il pezzo di  foglio che aveva fra le mani.
- Ah tu credi ?-  ripose Sherlock , passeggiando per la stanza, con le mani congiunte dietro la schiena .
- E che altro potrebbe essere?-
- È ciò che Hilton Cubitt di Cardiff  vuole  sapere. La lettera mi è arrivata con la posta del mattino, sai che preferisco le email . Questo  Hilton doveva prendere il primo treno del mattino per arrivare qui . Perché non si è ancor a presentato ?!?! - Sherlock era irritato . 
I ritardi erano uno spreco di tempo , e lui odiava perdere tempo. Si fermo in mezzo alla stanza  - ... Aspetta - 
Il campanello suono . Uno solo leggero tocco che produsse un trillo  di una frazione di secondi.
John e Sherlock si guardarono . - eccolo ! - dissero contemporaneamente.
Un passo pesante , qua si come se qualcuno venisse spinto a forza, si diffuse sulle scale  e , un istante dopo entro un uomo sulla trentina , alto , sbarbato e abbronzato , chiaro segno  che la sua vita si svolgeva lontano dalla piovosa e nuvolosa Londra.
- Permesso ?- esclamo sull' uscio della porta , esitante . Non sapeva se entrare o rimanere li dove era. Ma Sherlock era troppo impegnato a studiarlo , a scovare ogni minimo particolare , per risponderlo. Così fu John a invitarli ad entrare e a sedere sull' apposita sedia dedicata ai clienti, posizionata giusto al centro, fra la sua e quella del detective.
Era da tanto che non provava più quella strana eccitazione ,  quella voglia di sentire le storie contorte raccontate dai clienti e di scendere in campo con Sherlock , solo con Sherlock . 
Si perché Mery era in vacanza e una parte di lui la ringrazia per quello . Forse l' aveva fatto apposta , forse lo aveva affidato di proposito a Sherlock , perché sapeva quanto gli mancava quella vita m quel' adrenalina, quelle emozioni contrastanti.  Gli aveva lasciato campo libero . Ah era così intelligente e astuta quella donna ! Perfetta per lui! John si ritrovo a sorridere , con lo sguardo nel vuoto . Ma subito torno in se quando Hilton comincio a parlare . Anche Sherlock ormai si era accomodato sulla sua poltrona nera ,Era tutto come una volta , perfettamente identico ... Meravigliosamente identico. Una sensazione di felicità lo pervase e si ritrovo di nuovo a ringraziare Mery mentalmente . 
- Allora signor Holmes ...-
- Sherlock - lo corresse. 
- ... Sherlock , avete dato una sguardo al disegno che le ho mandato ?- 
- Ovviamente - rispose prontamente il detective  .
- E ..?- Hilton , iniziava ad agitarsi.
- E cosa ?- Sherlock increspo le sopracciglia .
- Bhe e cosa avete scoperto ?! - controbatte l' altro, mentre del sudore compariva sulla fronte abbronzata . 
Sherlock appariva  ancora più pallido di quello che era di fonte quell' uomo che veniva dalla costa. 
- Ritengo che sia un semplice scherzo  di qualcuno che si sta divertendo un po', ovviamente. Quindi non ci faccia a perdere altro tempo e torni da dove è venuto con le sue " opere D' arte " - disse agitando le mani , per dare enfasi a quello che diceva . 
- Sa potrebbe venderle all' l'asta , guadagnerebbe un po' di soldi !- concluse sarcastico.
John , sbatte più volte gli occhi ... No non era vero , no no, Sherlock aveva fatto un commento " sarcastico " ?  .. Una battuta..?! Oh santo cielo !
- Ma signor Hol... Sherlock ! La prego , non giunga a conclusioni così affrettate ! Mia moglie è terrorizzata ..-
- Perché da tanta importanza a una serie di pupazzi ?! Quale orrore si può celare dietro ciò?! Cosa l' ha spinto a venire da me ? -   Sherlock si stava perdendo la pazienza.  
Il foglio , o meglio, un pezzo di foglio strappato da un taccuino , presentava dei disegni di alcuni omini sterilizzati , 15 per la precisione , a matita in differenti posizioni , come a rappresentare una coreografia . Dei pupazzi ballerini che potevano essere realizzati  da  un comune bambino  . La testa era un cerchio mentre il resto del compro solamente delle linee. 
- Personalmente  io non l' avrei mai fatto , ma mia moglie non è di questo parere . È rimasta tremendamente spaventata da questi pupazzi , come dice lei.   Non mi dice nulla ma nei suoi occhi leggo une terrore costante : ecco la ragione per la quale  voglio andare in fondo a questa storia ! - esclamo con decisione - e se lei non vorrà aiutarmi andrò da qualche altra parte . Ma di certo non mi lascerò prendere in giro in questo modo ! - aggiunse irritato, alzandosi dalla sedia .
Sherlock sospiro pesantemente, di fronte quel comportamento cambio leggermente , cioè addolcì minimamente  i suoi modi di fare.
- va bene , si risieda  e racconti dall' inizio , con i minimi particolari la vicenda ... Faccia con comodo , ma si sbrighi ! -  aggiunge con uno dei più falsi sorriso che potesse sfoggiare. Gli occhi erano praticamente due piccole fessure.
Hilton ci penso su  un attimo , guardandosi intorno nervosamente, poi lentamente e con non molta decisione  si riaccomodò sulla sedia , osservando in malo modo il detective .
- Su - lo incalzo il detective , agitando le mani . Stava perdendo tempo , e lui odiava perdere tempo . 
John dall' altro lato lanciava occhiatacce all' amico. Se avesse potuto avrebbe anche fatto di più , ma si doveva mantenere. Non poteva di certo prendere a schiaffi l' unico consulente investigativo che esisteva al mondo, sopratutto  di fronte a un cliente  ?! ... Oh si che avrebbe potuto . Cerco di far uscire quell'idea dalla sua mente.
- Non sono un grande narratore - comincio il cliente aprendo e chiudendo e aprendo  con  gesti nervosi le sue dita  - interrompete i se non sarò in grado si spiegare qualcosa chiaramente .
Allora , mi riferirò al tempo del mio matrimonio, l' anno scorso , ma prima di tutto voglio dirvi ne vengo da una famiglia molto tradizionale e patriottica e la mia famiglia gode di un certo 
" nome "  nella mia città . Durante un viaggio di lavoro mi recai a West Kensigton . Sa faccio il commerciante e viaggio molto ..-
-  Banale -  si intromise seccamente Sherlock . Ma Hilton non gli fece caso .
- Li incontrai una signorina americana , Elsie Patrick , colei che è diventata poi mia moglie...-
- ovviamente - 
-.. Inizialmente eravamo solo amici , finché in meno di un mese me N' ero profondamente innamorato . Ci sposammo in privato davanti a un funzionario dello stato civile , e rientrammo a Caddiff marito e moglie . -
-Noioso , noioso , noioso !!!  Perché sta perdendo tempo con questi dettagli insignificanti ?! - Sherlock alzo gli occhi al cielo. Hilton sospiro pesantemente , sta volta era lui che stava per perdere la calma . John non si trattenne e diede un calcio " di nascosto " all' amico .
- Aspetti un attimo signor Holmes ! Stavo dicendo , si ho spostato Elsie ma non sapevo nulla del suo passato. Neanche un minimo dettaglio . Nulla. Mi disse che aveva avuto delle esperienza passate sgradevoli , e che voleva cancellare  definitivamente quella parte della sua vita. Questo me lo disse il giorno prima del nostro matrimonio. Quindi se la volevo come moglie dovevo promettere di non alludere mai al suo passato , mai . N'è una domanda n'è un riferimento, altrimenti l' avrei dovuta lasciare alla sua vita solitaria li a Kensigton .
 Io le diedi la mia parola , le dissi che non mi importava del suo passato , che non era affar mio , ma il suo futuro si . -
John a quelle parole si irrigidì .. Era  la sua stessa  situazione , erano le stesse parole che anche lui aveva detto a Mary , lo stesso discorso , quando .. Quando sparo a Sherlock ... Quando scopri che lei non era la ragazza innocente che lui conosceva, Cher Mary non era neanche il suo vero nome  ... Ma l' amore è più forte di tutto , lei gli era entrata nel cuore, gli era restata vicino durante quei maledette due anni,  e piano piano si era innamorato di lei , anche se una piccola parte di lui ancora non poteva accettare il fatto che  aveva quasi ucciso il suo migliore amico.  Però ora era tutto risolto , andava tutto perfettamente, il passato non esisteva più e davanti a loro c' era solo un florido futuro . Inoltre gli aveva donato  la cosa più bella della sua vita,  la piccola Shirley . 
- Così ci sposammo e ora stiamo da un anno insieme . - continuo Hilton , interrompendo i pensieri del dottore . - Siamo felici . Ma circa un mese fa , alla fine di giugno, Elsie ricevette una lettera dall'America. Non so se saprò mai cosa vi era scritto , so solo che lei rimase terrorizzata e la lascio ardere nel fuoco del camino.  In seguito Elsie non fece minimamente riferimento  a quella lettera e io mi comportai allo stesso modo,  non cedi domande ne chiedi spiegazioni , perché una promessa e una promessa. Da quel momento la vita di Elise non ha avuto un attimo di pace e la sua espressione e perennemente .. Agitata e preoccupata  .
Il punto cruciale della vicenda vuole ? Eccolo.
La settimana scorsa, precisamente martedì , ho trovato sul davanzale della finestra una serie di questi " pupazzi" disegnanti  col gesso, simili a quelli che le ho mandati. 
Ovviamente lo presi per uno scherzo o un dispetto da parte del vicino, e li cancellai. Chiedi un po' in giro ma nessuno sapeva niente . Li per li non gli diedi importanza , ma quando accennai la vicenda ad Elise , ai suoi occhi questa assunse invece un altra luce e mi chiese, . anzi mi prego , di mostraglieli caso mai me avrei trovati altri . 
Per una settimana nessuna novità , ma ieri mattina trovai quel foglio sulla meridiana del giardino. Così l' ho mostrato a mia moglie e lei stava per svenire di fronte a me . Da allora e come se fosse allucinata : vive come in un sogno e si legge il terrore nei suoi occhi. 
Così ho pensato di chiederle aiuto a lei , per capire cosa si nasconde dietro tutto ciò ... Ma a quanto pare lei , Sherlock Holmes, non fa altro che deridermi ! - concluse così il suo discorso, con un tocco acido nella sorte finale. 
-  Non è molto più semplice chiedere direttamente a sua moglie ? -  commento John , mentre Sherlock si porto le mano  ingiunge sulla bocca. 
- Una promessa e una promessa e non intendo infrangerla - Hilton di alzo e so diresse verso la porta .
-  Accetto il caso -  disse rapido Sherlock . 
- Come come ?! Fino a un secondo fa era noioso ?! -  rispose il medico .
- Dei strani geroglifici e un passato misterioso ,oh non me lo perderei per nulla  al mondo ! - esclamo il detective , con l'adrenalina che gli scorreva nelle vene mentre gli occhi mostravano tutta la sua  eccitazione. 
- Quindi ..mi aiuterà ?- chiese timidamente Hilton , confuso. 
- Mi sembra di averlo già affermato . Perché sottolineare sempre tutto ciò che è ovvio?! - 
Disse Sherlock con fare teatrale . Hilton annui e abbasso lo sguardo. 
<< Non riesce a reggere molto a lungo lo sguardo altrui , sopratutto quando è agitato  .  Strano per un commerciante . >> penso. 
- Come prima cosa , ha notato nuovi arrivi in città , o meglio nel suo quartiere ? -
- No .. Mi sembra di no. Nessuna faccia nuova ..- rispose l' altro .
- Mh tenga D' occhio le persone che la circondano e se ha novità , nuovo " disegni " , mi metta subito al corrente . E preferisco le e-mail , più pratiche e più veloci ! Ora può andare - concluse alzandosi dalla sua poltrona .
Hilton , a disagio , abbozzo un mezzo sorriso . Poi faccio un fazzoletto e si tamponò leggermente il naso .
- Grazie mille signor Holmes, farei di tutto per riportare il sorriso sul volto di mia moglie . Sono pronto a darle tutto quello che vuole , i soldi non sono un problema . Risolva il caso , la prego. -
- Non lo faccio per  una retribuzione - inizio il detective , guadagnandosi un' ennesima occhiataccia dall' amico . Perché non accettava mai i soldi ?! Gli potrebbero essere molto utili per pagare l' affitto ! Sempre il solito testardo !
- E mi sembra ovvio che vedrò a capo di questa situazione - concluse con aria di superiorità.
- Spero che lei sia bravo come dicono ..- 
A queste parole il volto di Sherlock assunse un espressione impenetrabile ,  irritata  che metteva ancora più in evidenza i perfetti  zigomi di cui era dotato.
- Voleva prendere il primo  treno delle 7:30 ma ha preferito poi la corsa delle  9:25 . Sicuramente ha dovuto attendere che sua moglie uscisse di casa altrimenti si sarebbe accorta che qualcosa non andava .  Così una volta che  lei non c' era è uscito di tutta fretta, come si vede dal fatto che ha i capelli in disordine e la cravatta al rovescio  . Non si è guardato neanche allo  specchio . Un uomo come lei , vestito di tutto punto con i colori perfettamente  abbinati , non uscirebbe mai in queste condizioni se non per necessità.  Da molta importante all' apparenza e al suo aspetto fisico . Fa palestra tutti igiotni , come si vede dai muscoli tesi  che si intravedono dalla camicetta .  In treno ha preso una misera merenda , un hot dog presumo dalle tracce di ketchup sul lato destro delle labbra . Ora sono le 12 e lei ancora non prende un caffè decente  , ma ne ha bisogno. Il caffè latte che ha preso nel treno era alquanto pessimo ,  quindi le consiglio il bar che trova all' angolo destro della strada  ora che se ne va .  -  disse tutto in fretta, con il suo solito modo di fare e con quel suo solito tono di chi sta sempre un passo in avanti. John guardo l' amico , perché doveva sempre fare sempre così ?! Perché doveva essere sempre così irritante ?! Così eccentrico?! 
Hilton spalanco gli occhi , incredulo . Non sapeva cosa dire.
- Sono bravo come dicono ? - incalzo il detective , con un' espressione beffarda.
- Mi scusi ... Io non volevo offenderla ... - blaterò  Hilton, ancora scosso . - È .. È anche molto di più .! - 
Sherlock si riporto le mani congiunge alle labbra ,  on volto serio.  
- Bene , torni alla sua città e mi tenga  aggiornato. - 
-  Ma lei non viene ? - chiese confuso l' altro .
Sherlock assunse un ' espressione fintamente dispiaciuta . - No , o almeno non per il momento . Potrei mandare John ...  - 
- Ah ah divertente! - commento sarcastico il medico , tirato in ballo. - Ho una moglie   Un lavoro ma sopratutto una figlia, ricordatelo - 
Sherlock farfuglio qualcosa di i comprensibile , in risposta. 
- Ah  bene , allora arrivederci signor a Holmes e dottor Watson . A presto - concluse Hilton , alzandosi , e dirigendosi verso la porta D' uscita .
 
Sherlock nei giorni seguenti era molto pensieroso , e più volte riprendeva quel pezzetto  di carta e studiare quelle strane figurine. Ma non faceva mai allusione alla cosa. 
Una mattina John arrivo a Baker Street di buon ora . 
- Ciao Sherlock ... Ma che diavolo?!?- 
Sherlock stava armeggiando con delle dita umane con tanto di fiamma ossidrica e occhiali di protezione .
Alla vista dell' amico , poso sgarbatamente tutto ciò che aveva per le mani sul tavolo.
- Abbiamo novità , finalmente ! - annuncio , togliendo si gli occhiali. Eccitato.
- Mh .. Si io sto bene grazie e tu? Sai prima si possono fare le dovute domande di occorrenza- 
- Oh al diavolo l' occorrenza  ! Sta mattina mi è arrivata un e-mail da parte di ... Come si chiama  ? Quello dei cosi ballerini ... Hemilton? - 
-  Hilton -  lo corresse il medico. 
Certo che Sherlock poteva essere anche un genio indiscusso ma con i nomi non andava molto d' accordo .
- Certo certo Hilton , guarda - disse ponendo a John  due foto . 
- Altri ?! -  chiese l' altro stupito . 
- Esatto   Questi tracciati col gesso sulla porta nera della rimessa degli attrezzi, proprio di fronte alle finestre della facciata , il mattino seguente alla sua visita qui - disse indicando una prima foto . - e questi sono stati lasciati su un pezzo si carta  tre giorni dopo , su un sasso   Sopra la meridiana . - 
- Allora non si  tratta di semplici scherzi ...- ipotizzo il medico.
- A quanto pare ...- 
Il campanello suono . 
- Questa volta  in anticipo - osservo Sherlock guardando l ' orologio che aveva sul polso .
Hilton si precipito dentro la stanza , aveva un ' espressione ancora più turbata .
- Signor Holmes ! Ha scoperto qualcosa ?! - chiese subito .
- John un altro a cui non importa delle frasi di occorrenza - ironizzo Sherlock . 
- In ogni caso no, sono sicuro che si nasconde un messaggio criptato dietro questi disegni. Ma non sono ancora riuscito a decifrarlo , ho poco materiale a disposizione . -
- ho capito  , ho capito ... Comunque ieri l' ho visto ! ... H-ho visto la persona  che  ha lasciato quei messaggi ! - disse Hilton con voce tremante .
- Davvero ? Quindi sa chi e ? - domandò John .
- No purtroppo no .. Mia moglie me l ' ha impedito . Mi ero appostato una sera di queste   con la mia pistola, per vedere questo farabutto chi fosse. Verso le due di notte mia moglie mi ha pregato di andare a letto , che non era importante. Io mi sono rifiutato  e  affermai che sarei  rimasto lí dove ero ... Ma mentre parlavamo , il volto di mia moglie sbianchi e senti dei passi dietro di me . Così feci per voltarmi ma Elsie ma si buttò addosso , e mi trattenne  con tutta la forza che aveva. 
Sembrava che voleva proteggerlo! E tutto durato una frazione di secondi , poi quando riuscì a liberarmi , e a correre in giardino , non c era più nessuno, intravidi solo un'ombra che si allontanava  ... Ma c erano questi. - concluse Hilton prendendo il cellulare e mostrando una nuova immagine ai due amici . 
Ancora un ' altra sequenza di pupazzi ballerini, minore rispetto alle altre , 5 per la precisione ,  era stata disegnata , sempre con la stessa tecnica.  - penso che siamo in pericolo ..- 
- Davvero molto interessante . Mi mandi la foto e stia tranquillo  indagherò su questo caso o , altrimenti, indagherò sulla vostra morte - esclamo freddo Sherlock ,  i e se fosse la cosa più semplice del mondo . 
Hilton sgrano gli occhi , guardando subito John con lo sguardo .
Il medico gli appoggio una mano sulla spalla e bisbiglio : - è il suo modo strano modo di ironizzare - lo rassicuro . Ma era così ?.. 
- Secondo lei emh ... Hilton , questa nuova sequenza  può essere collegata alla precedenti o è una cosa a se ?  - chiese Sherlock .
- io non saprei ... È stata tracciata sull'altro battente ddll' uscio .. - rispose .
- Perfetto , il materiale si sta accumulando - esclamo il detective, leggermente eccitato. Si stava iniziando a divertire , il caso era sempre di più complesso e quindi sempre più di suo  gradimento . E pensare che lo stava per rifiutare ! 
- Hilton torni a casa , poi appena è possibile la raggiungeremo - 
Appena la figura di Hilton scompari lungo la strada , Sherlock si allontano dalla finestra e subito prese fogli , penne e tutto l' occorrente che gli era necessario .
John lo osservo in silenzio per due ore , mentre scriveva cancellava e mugolava. 
 
Due giorni dopo una nuova e-mail da parte di Hilton e una nuova sequenza,  questa volta bella lunga : 28 figure danzanti , 14 un fila   Spazio, 6 , spazio , poi 4 e 4. 
Sherlock la osservo attentamente, ritracciandola meticolosamente su un foglio. 
Poi per altre due ore resto così , circonderò da quelle figure e con  la fronte corrucciata. 
Passarono altri giorni, nei quali John non ebbe un attimo di tempo fra lavoro , impegni  familiari e.compere. Dopo circa una settimana riuscì a tornare a Baker Street.
- Sherlock , per l' amor del cielo , ma da quando non tocchi cibo o non dormi ?! Guardati sei cadaverico!! -
Sherlock alzo lo sguardo verso il medico .
Aveva gli occhi incorniciato i da profonde occhiaie , i capelli più  ribelli del solito , vestito praticamente con degli stracci e , per completare , un filo di barbetta incolta  gli incorniciava il volto , sottolineando  la sua condizione trasandata .
Sherlock non era così ! Sherlock era quello vestito sempre di tutto punto , sempre  pronto per l'occasione , sempre circondato della sua eleganza ... Ma poi la barba ! I capelli  ...! Lui era fissato con i suoi ricci !  . Lo aveva trovate in quelle condizioni solo in quel covo di drogati ! .. Dio. John guardo subito le braccia di Sherlock e vide che era costellata di piccoli buchi. L ' aveva rifatto! 
- Sherlock !- tuono . - Ma sei un idiota ?! Ma sei un perfetto idiota ?! Ma perché ?! - urlo con i pugni chiusi , guardando l' amico in cagnesco .
- Calmati John , l' ho fatto solo per risolvere il caso che abbiamo tra le mani . Sai a volte quella gente ti può essere D ' aiuto . Sono riusci...  -
- No Sherlock no , sta volta non me la dai a bere! Caso o non caso , lo vedi ?! lo vedi che  stai diventando ?! -  John era così infuriato.
Il detective non rispondeva , o meglio non sapeva cosa rispondere .  Non voleva deludere John, non di nuovo . Non poteva .. Era il suo migliore amico.
Abbasso lo sguardo semplicemente , mentre gli occhi. Involontariamente divennero più lucidi ... Lacrime ?! Oh no  no , non poteva piangere . Ma che razza gli veniva ?! Si era ripromesso che non avrebbe mai più pianto , sul tetto del Barts doveva essere l ' ultima volta. Mai più lacrime !
" i sentimenti sono un difetto chimico della  parte che perde , non dimenticartelo mai" 
- Non parli ?! Il signor ultima parola non parla ?! Ah te lo dico io  che stai diventsndeo - continuo John - un drogato! - concluse a denti stretti , penetrando consguardo il detective ancora a testa china . - sempre se non lo sei già -
Un drogato ? lui non era un drogato , no lui ne faceva un uso controllato , sapeva dosare bene le quantità per non diventare dipendente .. No lui non era un drogato ! Ne aveva fatto solo un uso maggiore , ma perché ne era necessario per il caso no perché lui me aveva bisogno . Perché lui non ne ha bisogno.,.! Perché lui non era dipendente, Non era un drogato
" Ne sei sicuro , Sherlock ?! " 
- N- non sono un drogato .. - soffio Sherlock . 
- Cosa hai detto ?- 
- Non sono un drogato ! - ripete più ad alta voce . - non sono un drogato! Mi aiuta a pensare e mi è utile per i casi  , ma non sono dipendente! So come dosare le quantità ! - 
- Ah ma davvero ? - lo incalzo il medico , ironico .
"No"
- Si -  
" Stai mentendo, Sherlock.  Stai mentendo al tuo migliore amico "  Stai zitto .  
Mentire per Sherlock era semplice , era  una costante nella sua vita .
" Come la droga ?" 
Ma era così difficile mentire a John ! 
" Lo stai deludendo , sempre di più sempre di più " 
Si ... Era vero , dannazione ! Aveva ragione ! Aveva ragione su tutto ! E odiava questo fatto , perché se lui stava dalla parte della ragione , lui aveva torto . E non gli piaceva neanche un po'. 
- Sai che ti dico , ma si , fai quello che vuoi ! Anzi è inutile anche che te lo dico , perché già lo fai ! - disse il medico , avvicinandosi alla porta.
Stava per andarsene quando Sherlock lo richiamo indietro .
- John , no , aspetta ... - voleva dirgli tante di quelle parole . Voleva dirgli che non lo avrebbe mai voluto deludere , ma era più  forte di lui. E non poteva ammetterlo, perché altrimenti avrebbe ammesso la sua fragilità , la sua incapacità a gestire una situazione creata stesso da lui , la debolezza ...
" Il tuo fallimento " 
Già era così , e lui non poteva mostrare il suo fallimento , sopratutto a John . 
Ma era il suo migliore amico e non poteva perderlo. Dopo tutto quello che gli aveva  fatto passare , dopo tutti gli sbagli , le bugie , le promesse infrante  .. Era li , ed era sempre stato al  suo fianco , proteggendolo e supportandolo . E anche se era il pessimo migliore amico che mai si potesse avere , acido , scorbutico e testardo , John gli voleva bene così. E si preoccupava , nonostante tutto , di lui. Sempre.m
- Scusa -  disse con un filo di voce , con gli occhi che tremavano. 
John avrebbe giurato che per un frazione di secondi intravide nel suo sguardo qualcosa di lucido. Ma Sherlock subito si passo le mani sul volto e la sua espressione ritorno normale .
Il medico esito alcuni secondi poi respiro pesantemente .
-  Giura  che ti lascerai aiutare e che non toccherai mai più , neanche con lo sguardo quelle schifezze , giura ! - esclamo guardando con espressione rabbuiata il detective.
Doveva giurare ? Non aveva mai giurato .. 
" È inutile lo deluderai di nuovo "
- Fe lo prometto -  disse con la voce più ferma che potesse fare . 
" Hai mentito .. Di nuovo ! "  oh stai zitto !
John aveva la bocca inclinata , verso destra e le sopracciglia corrucciate. 
Ci doveva credere ? Ovvio che no . Non aveva neanche giusto , Sapeva che non ci sarebbe riuscito , ci voleva tempo . Molto tempo . E sopratutto ci voleva la volontà .. Ma lui l' avrebbe aiutato , sarebbe stata la sua missione . Sherlock aveva salvato lui tempo addietro , quando lo aveva fatto entrare nella sua vita , e  ora , toccava a lui salvarlo  da quello che stava diventando . 
- Che hai scoperto ?-  domando improvvisamente. 
Sul volto di Sherlock sporsi un leggero sorriso .
- Ho passato giorni interi su questi dannati disegni e ho chiesto anche un po' in giro ad alcuni amici ..  -
" ah ora quei drogati sono anche tuoi amici?!" 
-Conoscenti - si corresse - avevamo ragione , è un codice segreto , un tipo di crittografia molto rara e particolare , usata in passato da alcune sette segrete , sopratutto in America. Quindi non sono dei semplici scarabocchi da bambini e Elsie di sicuro sa il significato altrimenti non si sarebbe comportare così .  Nessuno sapeva però decifrarli . Ma io ci sono riuscito ,  li ho e studiati a fondo e come puoi vedere alcune figure di ripetono uguali , quindi indicano  le stesse lettere .  Ieri inoltre mi è arrivata una nuova e-mail con una nuova serie. John dobbiamo sortire subito per  Cardiff , abbiamo già  lasciato procedere questa storia per troppo tempo.- 
- Cosa?! Ma di punto in bianco ?! - domando stupito il medico . Aveva Mery ,  l' ambulatorio da gestisti  e sopratutto sbeba la piccola Shirley
- Si , vieni? - 
Però una nuova avventura insieme al suo migliore amico .. Ah quanto ci mancava quella scossa di adrenalina che lo invadeva completamente ! Come poteva rifiutare? Avrebbe avvisato Mery e al diavolo il resto , poteva aspettare . Ma Shirley...
- Posso portare la piccola con me? ..- si azzardo a chiedere .  Sherlock lo guardo confuso.
- Bhe sai ora sono un padre e non voglio lasciarla ..- si giustifico il medico.
" John non ti appartiene più "
- Certo. - 
 
Sherlock , John e la piccola Shirley , nell' apposito marsupio , salirono sul taxi , diretto verso Cardiff.
Il moro durante il tragitto non profilava parola , osservava incessantemente il cellulare , con le foto dei geroglifici , il medico invece giocava con la piccola .
Sherlock la osservo per un istante , era così identica a John . Un ombra di capelli biondi la copriva la testolina mentre gli occhi erano di un blu intenso ,  come quelli del padre. 
"  ti da fastidio? "
No  certo che  no , sentiva nei suoi confronti una sorta di dovere ; la doveva proteggere.
Shirley osservo il detective e gli offri un sorriso sdentato  protraendo le braccia verso di lui.  Sherlock si stupì di questo ma in lui scatto qualcosa . Un  qualcosa che già aveva provato quando l ' aveva vista la prima volta . Quando John aveva annunciato il nome Shirley  , in suo onore,  e quando l' aveva presa per la prima volta in braccio , appena nata. Quella bimba , qual essere ..
"Ti stai affezionando Sherlock ! " 
No non era vero. Lui non provava emozioni , i sentimenti sono un difetto chimico della parte  che perde , Mycroft ha ragione  ! 
Eppure John , la piccola Shiley , Mery e tutti i suoi amici ... 
" Stai perdendo Sherlock " 
Io non perdo mai . 
Lui era un sociopatico iperattivo , senza sentimenti , una macchina senza cuore ! Si era tutte quelle cose , vero ? ... 
Sherlock giro di scatto la testa , ignorando la bimba , ma  con grande sacrificio .
 
Ad attenderlo a Cardiff vi era l' ispettore Martin.
- Sherlock Holmes e John Watson immagino , che piacere ! Ah e la piccola ...?. -  esordi , porgendo la mano . 
- Shirley - ripose John, ricambiando il saluto . 
- Già e lei sarebbe ? - domando seccamente Sherlock . Era un uomo sulla sessantina , quasi completamente calvo e sovrappeso. Avrà avuto un matrimonio infelice , visto che  al posto della fede ora sull' anulare sinistro vi era una striscia  leggermente più chiara rispetto al colorito della pelle circostante. 
Ovviamente  era un'ispettore , si vedeva dalla presa stretta e dal distintivo in vista , inoltre era andato lui ad accoglierli.  Ma perché era li ?! Perché doveva avere una seccatura fra i piedi ?! 
- L' ispettore Martin , al vostro servizio. Mi ha informato L' ispettore Lestreade  del vostro arrivo - spiego l' altro . 
Lestrade ?! Ah perché Mycroft    conosceva sempre ogni sua mossa ?!
" Perché ti protegge " 
Perché mi controlla  ! 
- Siete qui le e la tragedia che è successa ? Come avete fatto a venirne già a conoscenza ?- domando l' ispettore.  - e successo tutto questa notte alle tre !- 
- Cosa ?! Perché. Ne è successo ?! -  domando subito John . Sherlock non parlava , restava così , con le mano congiunte dietro la schiena .
- Ma quindi non sapete nulla ?  - 
- No non sono arrivate ancora notizie a Baker Street - questa volta rispose Sherlock , con voce fredda. 
- Sono stati trovati distesi un un lago di salvie in casa loro , alle tre di notte . Entrambi sia il signor Cubitt sia la signora . Per  lui non ci sono più speranze ,è stato sparato al cuore. Lei è in condizioni gravissime , ma ha qualche briciolo di possibilità .  Dobbiamo sperare in un miracolo . - 
I miracoli non esistono.
- Portaci sul luogo del delitto . -  concluse Sherlock , con un' inclinazione nella voce che non era da lui. John la noto .
- Stai bene ? - chiese il medico durante il tragitto verso casa Cubitt. 
- si sto bene - rispose meccanicamente l' altro , continuando a guardare fuori . Aveva la mano destra portata alla bocca e muoveva nervosamente il mignolo. 
John sospiro , mentre Shirley si era addormentata sul suo petto. Tutto l' occorrente per la piccola era raccolto in un borsone giacente  nel cofano del taxi .
- Sherlock .. Che hai?! -  nessuna risposta .
- È per il caso ? - il detective si giro e guardo il medico.
- John sono morti , diamine ! Ho perso troppo tempo! Ho lasciato che la questione si protraesse troppo per le lunghe !  E ora sono morti .. Per colpa mia ! - Sherlock si passo le mani sul volto . 
John era stupito dal comportamento dell' amico ... Il sociopatico , la ma china senza cuore , ora si stava mostrando  vulnerabile 
Gli mise una mano esula spalla. 
- ehi ehi non è colpa tua , Sherlock . Tu non centri ! hai messo tutto il tuo per decifrare quel messaggio e poi non si tu che hai i iugero la pistola ! Non ti dannare ! - inizio il medico . - e poi avevi detto che avresti indagato sul loro omicidio no ? - aggiunge per sdrammatizzare ,  on un sorriso amaro.
- Si, l' ho detto . Ma con la convinzione che non sarebbe accaduto ! Se solo fossi  stato più veloce .. Se solo  -
" stai  cadendo Sherlock ? " 
No no no 
John , senza pensarci due volte, piazzo un gancio destro sulla guancia dell' amico .
Sherlock , lo guardo stupito , portandosi la mano alla guancia . Ma che diavolo ci veniva ?!
- Basta  Sherlock, ritorna in te !  Ma ti smetti?! Non sei tu! - urlo. 
Poi si rese conto che stava in un taxi con la figlia in grembo e non era il caso di urlare in  auel modo ... Shirley si mise a piangere.
- Oh no - bisbiglio il medico , rimettendo il ciuccio caduto in bocca alla figlia. 
Sherlock , ritorno a guardare fuori , immerso nei suoi pensieri.
John aveva ragione , non era da lui. Ma era così difficile accettare qualcosa che poteva evitare era  come una sconfitta per lui! 
In ogni modo aveva quasi risolto quel caso , restava solo una piccola parte da chiarire.
 
Varcarono la porta D' ingresso e nel salotto vi era una scena devastante .
Hilton era disteso a terra in una pozza di sangue, con un foro che gli trapassa a il torace .
Leggermente più a destra stava un' altra macchia larga ; li doveva essere stata distesa Elsie , ora era in ospedale .
La finestra era sbarrata e l ' arma giaceva  vicino al corpo della ragazza.
Sherlock noto delle banconote rilegate e appoggiate  i ino alla finestra . 
Tutto faceva intendere che Elsie  aveva sparato prima al marito e poi aveva tentato di suicidarsi . Ma era troppo semplice e Sherlock sapeva che non era così , anche perché era a  conoscenza dei messaggi.  Inoltre noto delle banconote rilegate appoggiate sul davanzale della finestra . 
- Voglio parlare con chi ha trovato i corpi -  ordino il detective .
 
La cuoca e la cameriera furono convocate nel salone .
- È tutta colpa vostra se sono morti !  Cosa siete delle idiote?! Non avete fatto nulla!  -  le aggredì subito Sherlock.
La cameriera a quelle parole scoppio in lasciare .
- No .. noi non centriamo  niente ... Abbiamo sentito  gli spari nel cuore della notte e siamo corse giù .. . - singhiozzo.
- si è andata così , dormivamo ,e nei corridoi appena siamo uscite dalle nostre camere , al rumore dei colpi . siamo state travolte da una puzza di polvere ... E poi la signora Elsie non è ancora morta ! - continuo la cuoca, anche lei scossa , ma manteneva un certo  ritegno .
- Perfetto, tranquille non penso a voi come sospettate , volevo solamente che parlavate in fretta -  spiego in fretta Sherlock , abbozzando un mezzo sorriso .
Poi si allontano dalle due donne e di diresse verso il centro della sala.
John lo raggiunse , con la piccola Shirley nel marsupio . 
-  Perché le hai trattate così ?! Già sono scosse dalla morte del loro padrone - 
- perché così è stato più veloce - 
" perché non sai come comportarti  " 
John guardo l ' amico mentre con la lente di ingrandimento perlustrava la stanza.
L' ispettore Martin si avvicino al detective .
- Allora Sherlock , scoperto qualcosa? Anche se per me è tutto chiaro come l' acqua ; la signora Cubitt ha litigato con marito per una loro questione , in qualche modo si è ritrovata la pistola fra le mani e in un attacco d'ira ha sparato . Rendendosi conto poi di quello  che aveva fatto ,in preda dal panico e dall'angoscia,ha cercato di suicidarsi . Non ritiene che è così ? Erano solo loro due ,  La finestra  era chiusa dall' interno quindi nessuno è potuto entrare , ne qualche  colpo sarebbe potuto essere sparato dalla esterno . Per quanta riguarda quei disegni .. Bhe non so proprio . Sarà stato qualche scherzo di cattivo gusto , e probabilmente stesso dì Elsie. - espose l' ispettore, con espressione soddisfatta.
- Gia davvero bella teoria , peccato che è la teoria di un' Idiota .  Non si offenda lo sono tutti.
Primo sbaglio  , la finestra al momento dello sparo non era chiusa ma bensì aperta , altrimenti i domestici non avrebbero avvertito subito la puzza  di polvere . Quindi una folata di vento ha fatto si che questa si diffondesse in fretta per i corridoi ovviamente ,
. Perché dico questo ?  perché quella candela non ha cigolato me ieri sera era accesa, perché accendere le luci alle due di notte avrebbe attirato troppa attenzione , 
Secondo sbaglio, la pallottola  impiantata nel cuore di Hiltom non è stata sparata da quella pistola .  Fate le dovute analisi e vedete se ho ragione .
" ovvio che si tu hai sempre ragione no ?" 
-terzo sbaglio , non erano solo i due coniugi Cubitt. Un terzo colpo e stato sparato verso la finestra ., si nota il foro sull ' imposta di legno . Quindi , a giudicare dall' angolazione , è stato sparato  da Hilton destinato a qualcuno che si trovava fuori dalla finestra, quel qualcuno che lo ha ucciso a sua volta. -  Sherlock parlo  in fretta , col suo tono di superiorità e  distaccato.
John sorrideva compiaciuto , ora si che riconosceva il suo migliore amico . 
- M- ma ha fatto ?! .. Straordinario ! - balbetto l' ispettore Martin.
- Oh non rubi le battute di John - ironizzo Sherlock . - Già ha espresso questo concetto in tutte le lingue del mondo - 
- Sherlock ! - lo richiamo il medico , ma anche lui sorrideva .
- Sapevo della sua fama ma voi superate di gran lunga cosa si dice sul suo conto ! - l' ispettore Martine era  profondamente stupito .
- Per ua sto riguarda i messaggi , hanno un significato , tutti . Era un codice criptato   , per quadro dico che potevo evitare tutto questo . Ma sono stato troppo lento ! -  continuo Sherlock .
- Come ha fatto a scoprirlo ? Ho messo all' opera i migliori crittografi .. Ma non siamo riusciti ad arrivare a nessuna conclusione !  - spiego Martin.
- Perché siete tutti così idioti - disse a bassa voce Sherlock , come a se stesso .
- in ogni caso , l' uomo che cercate a momenti starà  qui . Ci ho mandato un messaggio - 
Concluse ad alta voce.
- e lei si aspetta che venga ?! Sarà fuggito sicuramente ! Poi lei già conosce chi è il colpevole ..?! -
- Non è fuggito , fuggire significava ammettere la sua colpevolezza . E sono sicuro che verrà ,  gli ho mandato un messaggio particolare. Ho utilizzato il loro linguaggio - 
Dei passi si udirono all' esterno . Poi la porta si scalanco.
Un uomo alto , bianco e con occhi color 
Americano , noto subito Sherlock.
Appena li vide il suo volto divenne un ghigno feroce.  Dietro di lui subito comparvero due poliziotti , che lo bloccarono prima che potesse fare qualunque cosa .
- Bastardi ! Era una trappola ! Quindi anche Elsie fa parte si questa combriccola  ?! - urlo , cercando di svincolarsi.
- Abe Slaney suppongo . No, Elsie non centra nulla  - fu Sherlock a prendere parola , passeggiando con le mani congiunte dietro la schiena.
- impossibile ! Nessun conosce i segni dell ' Associazione  ! - sputo acido l' altro.
- Oh nessuno a parte  me . Quello che un uomo inventa un altro uomo può scoprire . 
Sono sincero ci ho messo un po' a decifrarlo, molto astuti complimenti . Ma se si elimina l' impossibile ciò che resta per quanto  probabile deve essere per forza la verità . -  rispose distaccato il detective . 
- Dov'è lei ?! -  urlo furioso  l' americano guardandosi  intorno.
- Se è Elsie Cubitt  che cerca la può trovare in ospedale , in sala di rianimazione . -  spiegò l' altro . John , l' ispettore Martin e gli altri poliziotti assistevano alle scena ammutoliti . 
Slaney sbianchi di colpo . 
- Per- perché .. Cosa e successo ? - chiese , con voce  rotta.
- Si è sparata dopo che hai ucciso il marito . Il proiettile le ha trapassato il cervello nella zona frontale e ci metterà un bel po' per riprendere conoscenza . - 
Il volto di Abe si faceva via via sempre più smarrito e sconvolto .
- Ora , lo dice lei come sono andate le cose o le espongo io?! - incalzo il detective.
- Non mi importa più di niente ... Se Elsie muore la mia vita finisce .Perché quella  donna e la mia vita ! Siamo cresciuti insieme nel sul America   In uno dei quartieri più degradati che si possa immaginare . La nostra infanzia faceva schifo, tra violenze , sfruttamenti , abusi .. - si fermo un secondo , mentre davanti agli occhi gli scorrevano le brutte immagini del passato ,  - Un giorno decidemmo di scappare  da tutto quello , fuggire e crearci una nuova vita, insieme .  All' età di di 17 anni entrammo insieme nell' Associazione. Era l' unica nostra speranza, la vedevano come un luogo sicuro , una casa dove potevamo trovare un po' di pace.   Così diventammo dei corrieri un po' di tutto , droga , soldi , armi . E il nostro modo di comunicare passando inosservati erano i pupazzi ballerini . Nessuno li notava , erano semplici scarabocchi. Senza importanza per loro , piano di significato per noi . Io sono sempre stato innamorato di lei , e per un periodo siamo stati insieme. Eravamo davvero felici, nonostante lo squallore che ci circondava. Quanto lo amata e quanto la amo ! 
Poi conobbe quel diavolo di inglese , durante uno dei nostri viaggi di lavoro . e da allora Elsie cambio radicalmente . Si oppose all' Associazione , rifiutandosi di obbedire agli ordini , mi lascio e abbandono tutto, rifugiandosi a Londra . Voleva un nuovo futuro ! Ma non ha capito  che lei appartiene a me ! Sono venuto qui per rivendicare i miei diritti . Elsie è  mia no di Auell' inglese , mia!  Ho iniziato a lasciarle quei messaggi ma mi ha pregato di lasciarla in pace alla sua nuova vita. 
Quella sera  gli dissi di vederci per chiarisci .  Così ci siamo incontrati nel suo salone, Siamo stato discreti , non abbiamo acceso neanche la luce per non attirare attenzione.  E lei?! Mi ha offerto dei soldi , voleva pagarmi affinché la lasciassi in pace !dei soldi , capite ?! Io non ho bisogno di soldi , io ho bisogno di lei! Mentre stavamo discutendo , il marito entro  nel salone con la revolver in mano.  Sarà stato attirato  dai rumori. Bella mossa , così ha trovato la morte ! 
Come vide che stavo trattando la mia adorata Elsie per i polsi , mi punto la pistola addosso e sparo . Ma le sue mani tremavano, come si vede che era un pivellino ,  e io evitai il proiettile , che andò a conficcarsi nell' imposta delle finestra . Io sparai in risposta , per difendermi. Poi quando vidi il corpo cadere a terra primo di vita , fuggi dalla finestra , ma correndo , sentii .Elsie  chiuderela con forza .  Ora ... Ora se lei muore ...io non so cosa fare ! ..- racconto mentre gli occhi diventavano lucidi . 
- Come avevo detto , la finestra era aperta al momento dello sparo . La signora Cubitt, terrorizzata , l' avrà chiusa e poi , in un momento di disperazione , si è portata la pistola in fronte . E quindi è revocata dall' accuso di omicidio del marito  - concluse seccamente Sherlock . - se si riprenderà - 
- Abe Slaney la dichiaro in arresto , per omicidio del signor Hilton Cubitt . Portatelo via ! - ordino l' ispettore Martin , con tono dedico e severo .
- A- aspettate. Prima di andare , non posso vedere Elsie ? - chiese con voce rotta e con occhi velati di lacrime l' americano .
- No , non è in se . E non penso che voglia vedere uno come lei ancora ! - concluse l' ispettore. Poi con un segno di mano   Lo congedo , e i due poliziotti lo portarono via di forza, mentre lui urlava e cercava in tutti i modi di svincolarsi .
- Signor Holmes e stato un vero onore lavorare con lei ! Spero tanto di aver altra occasione per usufruire della sua piace ore presenza. Siete un uomo straordinario , fuori del comune. L' ispettore Lestraede  e davvero fortunato a poter avere alcuni suoi preziosi consigli!  E grazie mille per tutto ! - si congratulo l' ispettore Martin , porgendo la mano al detective . Aveva gli occhi di ammirazione pura .
Sherlock ricambio la stretta , con un sorriso tirato .
John intanto. Si godeva la scena , insieme alla piccola che giocava con i sonagli.
L' amico si avvicino , e diede una piccola carezza a Shirley .
- Ora hai un altro caso interessante da inserire nel tuo blog - scherzo . 
John sorrise di sua volta. - Già , il grande Sherlock Holmes ha risolto un altro caso !- 
" sei così bravo a risolvere i problemi  degli altri , ma il tuo quando lo risolvi ?" 
Io ... Non ho nessun problema ! 
" Ovviamente " 
- Sherlock , perché quella faccia ? Che hai?- a John non sfuggì il cambio D' espressione dell' amico. Si era rabbuiato, ma perché ? Aveva risolto il caso ..!
- Niente , sto bene -  rispose . 
Era sempre quella risposta ogni volte che gli ponevano quella domanda , sempre la stessa risposta ... Si tutto bene .  
" Oh ma tu non stai bene , Sherlock ! Non stai affatto bene ! " 
Aveva imparato così bene a nascondere sempre quello che provava , che per  lui era una cosa semplice come bere un bicchier D' acqua , un atto involontario come respirare. Così che era diventato  la macchina senza cuore, per il sociopatico apatico  .. Ma era davvero così?
- Mi scusi signor Holmes, un ultima domanda. Può spiegarci bene come é arrivato a Abe Slaney e come ha fatto a decifrare i codici ? Sa dovrei fare un verbale ..- la voce dell ' ispettore di ritorno si intromise fra i suoi pensieri. 
- Come lei  ha potuto constatare si tratta di un codice  criptato , un particolare modo per lasciare messaggi senza dare nell' occhio. Sono semplici disegni sterilizzati chi mai gli darebbe peso ? sono usati  dall' Associazione di cui sia Abe sia Elsie ne facevano sorte , quindi solo lei conosceva il loro significato. Per questo era terrorizzata , perché per lei quei disegni avevano un significato che noi non conoscevamo. 
Poteva dirlo al marito  , ma avevano fatto una promessa , non dovevamo parlare del suo passato . Ciò che lei era stata ora non doveva avere più importanza. Parlare di quei codici significava dover svelare anche altri  particolari che la signora Elsie tenga nascosti. Aveva paura che Hilton non l' amasse più dopo che era venuto a consocerà del suo passato . 
Così ha pensato bene si risolvere da sola  la questione ; si sono incontrati nel salone di casa sua, la finestra era aperta, di certo  Abe non poteva passare mica dalla porta di ingresso , e lei gli ha offerto dei soldi per farsi al sciare in pace . Ecco il motivo delle banconote che abbiamo trovato sulla mensola del camino. 
La discussione sarà degenerata e lui è passato alle minaccie.
Già i messaggi lasciati erano un avvertimento. I primi sembravano più preghiere ma poi i toni sono diventati sempre più violenti - 
Sherlock prese dalla tasca le foto dei vari pupazzi che aveva. 
- Alcuni  di questi pupazzi si ripetono con maggiore frequenza , scartata l ' ipotesi che si trattino di numeri  ,non avrebbe senso, ogni pupazzo rappresenta una lettera, ovviamente. 
La lettera più comune dell' alfabeto inglese è la E , e predomina sempre sulle altre  , tanto che anche in una breve frase la si può incontrare piu volte . 
Nel primo  messaggio su  15 simboli , 4 erano identici ; Quindi ho supposto che l' omino con la bandiera rappresentava la E. 
Ora la cosa è più difficile,. T, A, O, I, N, S, H, R , D e L  sono le altre lettere che dopo la E vegono usate più spesso. T, A , O è L hanno un valore press'a poco uguale,  di conseguenza era impossibile capire quale lettera corrispondeva a un determinato  disegno solamente con il primo messaggio. Vi erano milioni di combinazioni !
Così ho atteso altro materiale da parte del signor Cubitt . Così con i messaggi successivi , ho dedotto che questi altri simboli rappresentano la N, V e R. 
Questi invece indicano la L la S e la I , perché in un messaggio di 4 lettere con due E ,poste alla' inizio e alla fine del messaggio , doveva essere per forza il nome Elsie , supponendo anche che ci doveva essere uno stretto rapporto tra chi lasciava i messaggi e la signora Cubitt.  Un invocazione a Elsie , più precisamente. 
Ma che specie di invocazione ? La parola che precedeva Elsie conteneva soltanto 4 lettere e terminava con la E ,  quindi doveva essere "come " , cioè vieni . Ho provato anche altre parole che corrispondevano a quelle caratteristiche , ,a nessuna aveva senso . Così ho ricavato anche la C la  O è la M. 
Ho sostituito le lettere che avevo ai vari messaggi mettendo un puntino al posto dei pupazzi ancora non identificati e sono riuscito a decifrarli. 
Per farvela breve , il primo messaggio significava " Am here Abe Slaney " ( sono qui Abe Slaney) , il secondo " At Elrige" ( presso Elrige) - passo le prime due foto all ispettore - infine l' ultimo ,  che preannunciava  ciò che poi è accaduto , " Elsie prepare to meet thy God" ( Elsie preparati a incontrare il suo Dio )- Sherlock diede le dovute spiegazioni con espressione distaccata e solito tono di superiorità . Amava quella parte , amava dover chiarire sempre tutto , amava mettere in scena la sua superiorità  . Erano tutti idioti ! 
" Perché ti vuoi sentire intelligente vero sherlock ?  Ti accorgerai anche tu di essere un pesce rosso che nuota in un acquario di pesci rossi ." 
- Davvero i miei piu sentiti complimenti signor Holmes, è stato davvero prezioso. Torni più spesso , la prego!  - e così si congedo l' ispettore , con un sorriso radioso e con una calda stratta di mano  , che Sherlock accetto forzato . Ne aveva abbastanza di tutto quel contatto.
" la prego , quante volte ancora ?"  
Abe Snaley fu condannato all' ergastolo con l ' accusa di omicidio , spaccio di droga , circolo di soldi e complicità negli affari della mala vita . La signora Cubitt , dopo un po'  , si riprese ma la fase della convalescenza necessitava ancora di altro tempo .
 
 
John era seduto sulla sua poltrona a Baker Street, intento a scrivere sul suo portabile , con la tazza di the appoggiata al tavolino . La piccola Shirley stava con Mary , e lui ne aveva approfittato per andare dall' amico. 
- Dio John .. I pupazzi ballerini ?! È ridicolo ! - disse  , con voce  disgustata Sherlock passando da dietro , masticando un qualcosa . 
- Avresti trovato nome migliore ? - lo sfido John .
Sherlock ci penso su qualche istante  .. 
- ?Un altro successo per il grandissimo Sherlock Holmes ! - disse , alzando le sopracciglia. 
- Ah ah davvero divertente ! Poi il mio era ridicolo. -  disse scuotendo al testa con un sorriso. 
- le visualizzazioni continuano ad aumentare , stai diventato virale consulente investigativo ! - concluse tornando a scrivere.
- Oh cosa farei senza il mio blogger ?! -  esclamo il detective ed entrambi risero . 
 
 
ANGOLO DELL' AUTRICE:
Vi sono mancata ? vi sono mancata ? vi sono mancata ? 
 
Salve a tutti! 
Come va?  Come sono andate le vostre vacanze ?   Come avete passato il tempo in mia assenza? Bhe io sono tornata momentaneamente con questa one-shot!  che ho scritto sotto l' ombrellone aha 
Tranquille che ora riprendo The Game is on ,già ho iniziato a scrivere il prossimo capitolo ,  ma intanto mi è venuta in mente questa fantasia e l'ho buttata giù .  
Si rifà al racconto " i pupazzi ballerini " che si trova nel " Il ritorno di Sherlock Holmes " ,che ho cercato di  riscrivere in chiave "Sherlock ", nelle mie modeste facoltà eh. 
Penso che riadatterò anche altre storie che si trovano nelle varie raccolte  di Arthur Sir Conan Doyle , mi è piaciuto molto scriverla perciò! Spero che vi sia piaciuta anche a voi !! Me lo auguro ! 
 
Che poi , in tutto questo, mi sono riletta tutta la storia che ho pubblicato e ho visto che stanno inserire delle parole assurde a volte,  ne non c'entrano nulla ... Maro ! Aha è colpa del correttore ve lo giuro e anche un po' mia che non rileggo sempre tutto. On attenzione per l' ansia di pubblicare ... Capite i vi prego ... Però ha dato alla storia un tocco di comicità dai aha
Scusatemi se mi sono prolungata !
Se potete , fatemi sapere che ne pensate , cosa ho non va  , se è stata di vostro gradimento l' idea  ,  così da migliorare per la prossima che scriverò. E sopratutto infiniti grazie mille a chi l' ha letta ed è arrivato/a fin qui!!! Grazie sempre!!! 
See you soon! 😄
DS
 
 
P.s trailer Sherlock : 
Un ultima cosa, ma io sono rimasta totalmente sconvolta dal trailer di Sherlock !! Dio , quanti  dubbi  ! Quanti misteri , quante  domande !! Ma poi la signora Hudson ?!?! La battuta finale ?!?! L' ospedale?! Sherlock in quelle condizioni ?!?! 
Già mi uccidevano le foto del setlock ,a questo ... Sesto e assurdo ! Mio Dio!!
Quei due sono dei sadici eh , ci piace vedererci soffrire ... Dei sadici geni ! 
Io non c'è la faccio ad aspettare 5 mesi... Sento proprio il peso dei giorni addosso ...
Mi ha sconvolto una vacanza ! Aha ora non vedo l' ora di vederlo. Se riuscirò a sopravvivere per questi 5 mesi ! E pensare che abbiamo sospettato così tanto e ora mi sembra un' infinita di tempo !
Vi prego ditemi che non sono l' unica !
L' Ansia !!
 
 
Sherlock era seduto da alcune ore in silenzio, chino su un recipiente chimico dal colore fra il bluastro e il verde  , che emanava  un odore decisamente poco gradevole. 
John era seduto sulla sua poltrona , fissando la vita che scorreva fuori dal balcone .
- Si Mary sta bene , semplicemente si sta godendo il suo week- end fuori Molly e anche la piccola sta bene !   - sbotto non muovendo lo sguardo da quel composto, rivolto all' amico perso a guardare la città fuori, seduto sulla sua poltrona .
John alzo un sopracciglio e a quella esclamazione si concentro sul detective .
- Ma come ...? Ah vabbe lascia stare -  farfuglio  .
Sherlock sorride e annoto  , con scrittura rapida, alcune formule chimiche . 
- Solo che mi mancano ... Mi manca Shirley..- ammise il dottore  a sguardo basso.  
Il tavolo era nel caos più totale tra baker , pipette , provette e  cilindri , circondati da penne e una moltitudine di  fogli completamente ricoperti di scritte, formule e cancellature . 
Improvvisamente Sherlock si alzo , prese una busta appoggiata sul davanzale del camino, vicino al teschio , e la porse  a John.
- Cos' è? Un caso ? - domando , prendendola.
Ma il contenuto lo lascio un po' perplesso.
- Ma sono dei scarabocchi da bambini!- esclamo , meravigliato , guardando meglio il pezzo di  foglio che aveva fra le mani.
- Ah tu credi ?-  ripose Sherlock , passeggiando per la stanza, con le mani congiunte dietro la schiena .
- E che altro potrebbe essere?-
- È ciò che Hilton Cubitt di Cardiff  vuole  sapere. La lettera mi è arrivata con la posta del mattino, sai che preferisco le email . Questo  Hilton doveva prendere il primo treno del mattino per arrivare qui . Perché non si è ancor a presentato ?!?! - Sherlock era irritato . 
I ritardi erano uno spreco di tempo , e lui odiava perdere tempo. Si fermo in mezzo alla stanza  - ... Aspetta - 
Il campanello suono . Uno solo leggero tocco che produsse un trillo  di una frazione di secondi.
John e Sherlock si guardarono . - eccolo ! - dissero contemporaneamente.
Un passo pesante , qua si come se qualcuno venisse spinto a forza, si diffuse sulle scale  e , un istante dopo entro un uomo sulla trentina , alto , sbarbato e abbronzato , chiaro segno  che la sua vita si svolgeva lontano dalla piovosa e nuvolosa Londra.
- Permesso ?- esclamo sull' uscio della porta , esitante . Non sapeva se entrare o rimanere li dove era. Ma Sherlock era troppo impegnato a studiarlo , a scovare ogni minimo particolare , per risponderlo. Così fu John a invitarli ad entrare e a sedere sull' apposita sedia dedicata ai clienti, posizionata giusto al centro, fra la sua e quella del detective.
Era da tanto che non provava più quella strana eccitazione ,  quella voglia di sentire le storie contorte raccontate dai clienti e di scendere in campo con Sherlock , solo con Sherlock . 
Si perché Mery era in vacanza e una parte di lui la ringrazia per quello . Forse l' aveva fatto apposta , forse lo aveva affidato di proposito a Sherlock , perché sapeva quanto gli mancava quella vita m quel' adrenalina, quelle emozioni contrastanti.  Gli aveva lasciato campo libero . Ah era così intelligente e astuta quella donna ! Perfetta per lui! John si ritrovo a sorridere , con lo sguardo nel vuoto . Ma subito torno in se quando Hilton comincio a parlare . Anche Sherlock ormai si era accomodato sulla sua poltrona nera ,Era tutto come una volta , perfettamente identico ... Meravigliosamente identico. Una sensazione di felicità lo pervase e si ritrovo di nuovo a ringraziare Mery mentalmente . 
- Allora signor Holmes ...-
- Sherlock - lo corresse. 
- ... Sherlock , avete dato una sguardo al disegno che le ho mandato ?- 
- Ovviamente - rispose prontamente il detective  .
- E ..?- Hilton , iniziava ad agitarsi.
- E cosa ?- Sherlock increspo le sopracciglia .
- Bhe e cosa avete scoperto ?! - controbatte l' altro, mentre del sudore compariva sulla fronte abbronzata . 
Sherlock appariva  ancora più pallido di quello che era di fonte quell' uomo che veniva dalla costa. 
- Ritengo che sia un semplice scherzo  di qualcuno che si sta divertendo un po', ovviamente. Quindi non ci faccia a perdere altro tempo e torni da dove è venuto con le sue " opere D' arte " - disse agitando le mani , per dare enfasi a quello che diceva . 
- Sa potrebbe venderle all' l'asta , guadagnerebbe un po' di soldi !- concluse sarcastico.
John , sbatte più volte gli occhi ... No non era vero , no no, Sherlock aveva fatto un commento " sarcastico " ?  .. Una battuta..?! Oh santo cielo !
- Ma signor Hol... Sherlock ! La prego , non giunga a conclusioni così affrettate ! Mia moglie è terrorizzata ..-
- Perché da tanta importanza a una serie di pupazzi ?! Quale orrore si può celare dietro ciò?! Cosa l' ha spinto a venire da me ? -   Sherlock si stava perdendo la pazienza.  
Il foglio , o meglio, un pezzo di foglio strappato da un taccuino , presentava dei disegni di alcuni omini sterilizzati , 15 per la precisione , a matita in differenti posizioni , come a rappresentare una coreografia . Dei pupazzi ballerini che potevano essere realizzati  da  un comune bambino  . La testa era un cerchio mentre il resto del compro solamente delle linee. 
- Personalmente  io non l' avrei mai fatto , ma mia moglie non è di questo parere . È rimasta tremendamente spaventata da questi pupazzi , come dice lei.   Non mi dice nulla ma nei suoi occhi leggo une terrore costante : ecco la ragione per la quale  voglio andare in fondo a questa storia ! - esclamo con decisione - e se lei non vorrà aiutarmi andrò da qualche altra parte . Ma di certo non mi lascerò prendere in giro in questo modo ! - aggiunse irritato, alzandosi dalla sedia .
Sherlock sospiro pesantemente, di fronte quel comportamento cambio leggermente , cioè addolcì minimamente  i suoi modi di fare.
- va bene , si risieda  e racconti dall' inizio , con i minimi particolari la vicenda ... Faccia con comodo , ma si sbrighi ! -  aggiunge con uno dei più falsi sorriso che potesse sfoggiare. Gli occhi erano praticamente due piccole fessure.
Hilton ci penso su  un attimo , guardandosi intorno nervosamente, poi lentamente e con non molta decisione  si riaccomodò sulla sedia , osservando in malo modo il detective .
- Su - lo incalzo il detective , agitando le mani . Stava perdendo tempo , e lui odiava perdere tempo . 
John dall' altro lato lanciava occhiatacce all' amico. Se avesse potuto avrebbe anche fatto di più , ma si doveva mantenere. Non poteva di certo prendere a schiaffi l' unico consulente investigativo che esisteva al mondo, sopratutto  di fronte a un cliente  ?! ... Oh si che avrebbe potuto . Cerco di far uscire quell'idea dalla sua mente.
- Non sono un grande narratore - comincio il cliente aprendo e chiudendo e aprendo  con  gesti nervosi le sue dita  - interrompete i se non sarò in grado si spiegare qualcosa chiaramente .
Allora , mi riferirò al tempo del mio matrimonio, l' anno scorso , ma prima di tutto voglio dirvi ne vengo da una famiglia molto tradizionale e patriottica e la mia famiglia gode di un certo 
" nome "  nella mia città . Durante un viaggio di lavoro mi recai a West Kensigton . Sa faccio il commerciante e viaggio molto ..-
-  Banale -  si intromise seccamente Sherlock . Ma Hilton non gli fece caso .
- Li incontrai una signorina americana , Elsie Patrick , colei che è diventata poi mia moglie...-
- ovviamente - 
-.. Inizialmente eravamo solo amici , finché in meno di un mese me N' ero profondamente innamorato . Ci sposammo in privato davanti a un funzionario dello stato civile , e rientrammo a Caddiff marito e moglie . -
-Noioso , noioso , noioso !!!  Perché sta perdendo tempo con questi dettagli insignificanti ?! - Sherlock alzo gli occhi al cielo. Hilton sospiro pesantemente , sta volta era lui che stava per perdere la calma . John non si trattenne e diede un calcio " di nascosto " all' amico .
- Aspetti un attimo signor Holmes ! Stavo dicendo , si ho spostato Elsie ma non sapevo nulla del suo passato. Neanche un minimo dettaglio . Nulla. Mi disse che aveva avuto delle esperienza passate sgradevoli , e che voleva cancellare  definitivamente quella parte della sua vita. Questo me lo disse il giorno prima del nostro matrimonio. Quindi se la volevo come moglie dovevo promettere di non alludere mai al suo passato , mai . N'è una domanda n'è un riferimento, altrimenti l' avrei dovuta lasciare alla sua vita solitaria li a Kensigton .
 Io le diedi la mia parola , le dissi che non mi importava del suo passato , che non era affar mio , ma il suo futuro si . -
John a quelle parole si irrigidì .. Era  la sua stessa  situazione , erano le stesse parole che anche lui aveva detto a Mary , lo stesso discorso , quando .. Quando sparo a Sherlock ... Quando scopri che lei non era la ragazza innocente che lui conosceva, Cher Mary non era neanche il suo vero nome  ... Ma l' amore è più forte di tutto , lei gli era entrata nel cuore, gli era restata vicino durante quei maledette due anni,  e piano piano si era innamorato di lei , anche se una piccola parte di lui ancora non poteva accettare il fatto che  aveva quasi ucciso il suo migliore amico.  Però ora era tutto risolto , andava tutto perfettamente, il passato non esisteva più e davanti a loro c' era solo un florido futuro . Inoltre gli aveva donato  la cosa più bella della sua vita,  la piccola Shirley . 
- Così ci sposammo e ora stiamo da un anno insieme . - continuo Hilton , interrompendo i pensieri del dottore . - Siamo felici . Ma circa un mese fa , alla fine di giugno, Elsie ricevette una lettera dall'America. Non so se saprò mai cosa vi era scritto , so solo che lei rimase terrorizzata e la lascio ardere nel fuoco del camino.  In seguito Elsie non fece minimamente riferimento  a quella lettera e io mi comportai allo stesso modo,  non cedi domande ne chiedi spiegazioni , perché una promessa e una promessa. Da quel momento la vita di Elise non ha avuto un attimo di pace e la sua espressione e perennemente .. Agitata e preoccupata  .
Il punto cruciale della vicenda vuole ? Eccolo.
La settimana scorsa, precisamente martedì , ho trovato sul davanzale della finestra una serie di questi " pupazzi" disegnanti  col gesso, simili a quelli che le ho mandati. 
Ovviamente lo presi per uno scherzo o un dispetto da parte del vicino, e li cancellai. Chiedi un po' in giro ma nessuno sapeva niente . Li per li non gli diedi importanza , ma quando accennai la vicenda ad Elise , ai suoi occhi questa assunse invece un altra luce e mi chiese, . anzi mi prego , di mostraglieli caso mai me avrei trovati altri . 
Per una settimana nessuna novità , ma ieri mattina trovai quel foglio sulla meridiana del giardino. Così l' ho mostrato a mia moglie e lei stava per svenire di fronte a me . Da allora e come se fosse allucinata : vive come in un sogno e si legge il terrore nei suoi occhi. 
Così ho pensato di chiederle aiuto a lei , per capire cosa si nasconde dietro tutto ciò ... Ma a quanto pare lei , Sherlock Holmes, non fa altro che deridermi ! - concluse così il suo discorso, con un tocco acido nella sorte finale. 
-  Non è molto più semplice chiedere direttamente a sua moglie ? -  commento John , mentre Sherlock si porto le mano  ingiunge sulla bocca. 
- Una promessa e una promessa e non intendo infrangerla - Hilton di alzo e so diresse verso la porta .
-  Accetto il caso -  disse rapido Sherlock . 
- Come come ?! Fino a un secondo fa era noioso ?! -  rispose il medico .
- Dei strani geroglifici e un passato misterioso ,oh non me lo perderei per nulla  al mondo ! - esclamo il detective , con l'adrenalina che gli scorreva nelle vene mentre gli occhi mostravano tutta la sua  eccitazione. 
- Quindi ..mi aiuterà ?- chiese timidamente Hilton , confuso. 
- Mi sembra di averlo già affermato . Perché sottolineare sempre tutto ciò che è ovvio?! - 
Disse Sherlock con fare teatrale . Hilton annui e abbasso lo sguardo. 
<< Non riesce a reggere molto a lungo lo sguardo altrui , sopratutto quando è agitato  .  Strano per un commerciante . >> penso. 
- Come prima cosa , ha notato nuovi arrivi in città , o meglio nel suo quartiere ? -
- No .. Mi sembra di no. Nessuna faccia nuova ..- rispose l' altro .
- Mh tenga D' occhio le persone che la circondano e se ha novità , nuovo " disegni " , mi metta subito al corrente . E preferisco le e-mail , più pratiche e più veloci ! Ora può andare - concluse alzandosi dalla sua poltrona .
Hilton , a disagio , abbozzo un mezzo sorriso . Poi faccio un fazzoletto e si tamponò leggermente il naso .
- Grazie mille signor Holmes, farei di tutto per riportare il sorriso sul volto di mia moglie . Sono pronto a darle tutto quello che vuole , i soldi non sono un problema . Risolva il caso , la prego. -
- Non lo faccio per  una retribuzione - inizio il detective , guadagnandosi un' ennesima occhiataccia dall' amico . Perché non accettava mai i soldi ?! Gli potrebbero essere molto utili per pagare l' affitto ! Sempre il solito testardo !
- E mi sembra ovvio che vedrò a capo di questa situazione - concluse con aria di superiorità.
- Spero che lei sia bravo come dicono ..- 
A queste parole il volto di Sherlock assunse un espressione impenetrabile ,  irritata  che metteva ancora più in evidenza i perfetti  zigomi di cui era dotato.
- Voleva prendere il primo  treno delle 7:30 ma ha preferito poi la corsa delle  9:25 . Sicuramente ha dovuto attendere che sua moglie uscisse di casa altrimenti si sarebbe accorta che qualcosa non andava .  Così una volta che  lei non c' era è uscito di tutta fretta, come si vede dal fatto che ha i capelli in disordine e la cravatta al rovescio  . Non si è guardato neanche allo  specchio . Un uomo come lei , vestito di tutto punto con i colori perfettamente  abbinati , non uscirebbe mai in queste condizioni se non per necessità.  Da molta importante all' apparenza e al suo aspetto fisico . Fa palestra tutti igiotni , come si vede dai muscoli tesi  che si intravedono dalla camicetta .  In treno ha preso una misera merenda , un hot dog presumo dalle tracce di ketchup sul lato destro delle labbra . Ora sono le 12 e lei ancora non prende un caffè decente  , ma ne ha bisogno. Il caffè latte che ha preso nel treno era alquanto pessimo ,  quindi le consiglio il bar che trova all' angolo destro della strada  ora che se ne va .  -  disse tutto in fretta, con il suo solito modo di fare e con quel suo solito tono di chi sta sempre un passo in avanti. John guardo l' amico , perché doveva sempre fare sempre così ?! Perché doveva essere sempre così irritante ?! Così eccentrico?! 
Hilton spalanco gli occhi , incredulo . Non sapeva cosa dire.
- Sono bravo come dicono ? - incalzo il detective , con un' espressione beffarda.
- Mi scusi ... Io non volevo offenderla ... - blaterò  Hilton, ancora scosso . - È .. È anche molto di più .! - 
Sherlock si riporto le mani congiunge alle labbra ,  on volto serio.  
- Bene , torni alla sua città e mi tenga  aggiornato. - 
-  Ma lei non viene ? - chiese confuso l' altro .
Sherlock assunse un ' espressione fintamente dispiaciuta . - No , o almeno non per il momento . Potrei mandare John ...  - 
- Ah ah divertente! - commento sarcastico il medico , tirato in ballo. - Ho una moglie   Un lavoro ma sopratutto una figlia, ricordatelo - 
Sherlock farfuglio qualcosa di i comprensibile , in risposta. 
- Ah  bene , allora arrivederci signor a Holmes e dottor Watson . A presto - concluse Hilton , alzandosi , e dirigendosi verso la porta D' uscita .
 
Sherlock nei giorni seguenti era molto pensieroso , e più volte riprendeva quel pezzetto  di carta e studiare quelle strane figurine. Ma non faceva mai allusione alla cosa. 
Una mattina John arrivo a Baker Street di buon ora . 
- Ciao Sherlock ... Ma che diavolo?!?- 
Sherlock stava armeggiando con delle dita umane con tanto di fiamma ossidrica e occhiali di protezione .
Alla vista dell' amico , poso sgarbatamente tutto ciò che aveva per le mani sul tavolo.
- Abbiamo novità , finalmente ! - annuncio , togliendo si gli occhiali. Eccitato.
- Mh .. Si io sto bene grazie e tu? Sai prima si possono fare le dovute domande di occorrenza- 
- Oh al diavolo l' occorrenza  ! Sta mattina mi è arrivata un e-mail da parte di ... Come si chiama  ? Quello dei cosi ballerini ... Hemilton? - 
-  Hilton -  lo corresse il medico. 
Certo che Sherlock poteva essere anche un genio indiscusso ma con i nomi non andava molto d' accordo .
- Certo certo Hilton , guarda - disse ponendo a John  due foto . 
- Altri ?! -  chiese l' altro stupito . 
- Esatto   Questi tracciati col gesso sulla porta nera della rimessa degli attrezzi, proprio di fronte alle finestre della facciata , il mattino seguente alla sua visita qui - disse indicando una prima foto . - e questi sono stati lasciati su un pezzo si carta  tre giorni dopo , su un sasso   Sopra la meridiana . - 
- Allora non si  tratta di semplici scherzi ...- ipotizzo il medico.
- A quanto pare ...- 
Il campanello suono . 
- Questa volta  in anticipo - osservo Sherlock guardando l ' orologio che aveva sul polso .
Hilton si precipito dentro la stanza , aveva un ' espressione ancora più turbata .
- Signor Holmes ! Ha scoperto qualcosa ?! - chiese subito .
- John un altro a cui non importa delle frasi di occorrenza - ironizzo Sherlock . 
- In ogni caso no, sono sicuro che si nasconde un messaggio criptato dietro questi disegni. Ma non sono ancora riuscito a decifrarlo , ho poco materiale a disposizione . -
- ho capito  , ho capito ... Comunque ieri l' ho visto ! ... H-ho visto la persona  che  ha lasciato quei messaggi ! - disse Hilton con voce tremante .
- Davvero ? Quindi sa chi e ? - domandò John .
- No purtroppo no .. Mia moglie me l ' ha impedito . Mi ero appostato una sera di queste   con la mia pistola, per vedere questo farabutto chi fosse. Verso le due di notte mia moglie mi ha pregato di andare a letto , che non era importante. Io mi sono rifiutato  e  affermai che sarei  rimasto lí dove ero ... Ma mentre parlavamo , il volto di mia moglie sbianchi e senti dei passi dietro di me . Così feci per voltarmi ma Elsie ma si buttò addosso , e mi trattenne  con tutta la forza che aveva. 
Sembrava che voleva proteggerlo! E tutto durato una frazione di secondi , poi quando riuscì a liberarmi , e a correre in giardino , non c era più nessuno, intravidi solo un'ombra che si allontanava  ... Ma c erano questi. - concluse Hilton prendendo il cellulare e mostrando una nuova immagine ai due amici . 
Ancora un ' altra sequenza di pupazzi ballerini, minore rispetto alle altre , 5 per la precisione ,  era stata disegnata , sempre con la stessa tecnica.  - penso che siamo in pericolo ..- 
- Davvero molto interessante . Mi mandi la foto e stia tranquillo  indagherò su questo caso o , altrimenti, indagherò sulla vostra morte - esclamo freddo Sherlock ,  i e se fosse la cosa più semplice del mondo . 
Hilton sgrano gli occhi , guardando subito John con lo sguardo .
Il medico gli appoggio una mano sulla spalla e bisbiglio : - è il suo modo strano modo di ironizzare - lo rassicuro . Ma era così ?.. 
- Secondo lei emh ... Hilton , questa nuova sequenza  può essere collegata alla precedenti o è una cosa a se ?  - chiese Sherlock .
- io non saprei ... È stata tracciata sull'altro battente ddll' uscio .. - rispose .
- Perfetto , il materiale si sta accumulando - esclamo il detective, leggermente eccitato. Si stava iniziando a divertire , il caso era sempre di più complesso e quindi sempre più di suo  gradimento . E pensare che lo stava per rifiutare ! 
- Hilton torni a casa , poi appena è possibile la raggiungeremo - 
Appena la figura di Hilton scompari lungo la strada , Sherlock si allontano dalla finestra e subito prese fogli , penne e tutto l' occorrente che gli era necessario .
John lo osservo in silenzio per due ore , mentre scriveva cancellava e mugolava. 
 
Due giorni dopo una nuova e-mail da parte di Hilton e una nuova sequenza,  questa volta bella lunga : 28 figure danzanti , 14 un fila   Spazio, 6 , spazio , poi 4 e 4. 
Sherlock la osservo attentamente, ritracciandola meticolosamente su un foglio. 
Poi per altre due ore resto così , circonderò da quelle figure e con  la fronte corrucciata. 
Passarono altri giorni, nei quali John non ebbe un attimo di tempo fra lavoro , impegni  familiari e.compere. Dopo circa una settimana riuscì a tornare a Baker Street.
- Sherlock , per l' amor del cielo , ma da quando non tocchi cibo o non dormi ?! Guardati sei cadaverico!! -
Sherlock alzo lo sguardo verso il medico .
Aveva gli occhi incorniciato i da profonde occhiaie , i capelli più  ribelli del solito , vestito praticamente con degli stracci e , per completare , un filo di barbetta incolta  gli incorniciava il volto , sottolineando  la sua condizione trasandata .
Sherlock non era così ! Sherlock era quello vestito sempre di tutto punto , sempre  pronto per l'occasione , sempre circondato della sua eleganza ... Ma poi la barba ! I capelli  ...! Lui era fissato con i suoi ricci !  . Lo aveva trovate in quelle condizioni solo in quel covo di drogati ! .. Dio. John guardo subito le braccia di Sherlock e vide che era costellata di piccoli buchi. L ' aveva rifatto! 
- Sherlock !- tuono . - Ma sei un idiota ?! Ma sei un perfetto idiota ?! Ma perché ?! - urlo con i pugni chiusi , guardando l' amico in cagnesco .
- Calmati John , l' ho fatto solo per risolvere il caso che abbiamo tra le mani . Sai a volte quella gente ti può essere D ' aiuto . Sono riusci...  -
- No Sherlock no , sta volta non me la dai a bere! Caso o non caso , lo vedi ?! lo vedi che  stai diventando ?! -  John era così infuriato.
Il detective non rispondeva , o meglio non sapeva cosa rispondere .  Non voleva deludere John, non di nuovo . Non poteva .. Era il suo migliore amico.
Abbasso lo sguardo semplicemente , mentre gli occhi. Involontariamente divennero più lucidi ... Lacrime ?! Oh no  no , non poteva piangere . Ma che razza gli veniva ?! Si era ripromesso che non avrebbe mai più pianto , sul tetto del Barts doveva essere l ' ultima volta. Mai più lacrime !
" i sentimenti sono un difetto chimico della  parte che perde , non dimenticartelo mai" 
- Non parli ?! Il signor ultima parola non parla ?! Ah te lo dico io  che stai diventsndeo - continuo John - un drogato! - concluse a denti stretti , penetrando consguardo il detective ancora a testa china . - sempre se non lo sei già -
Un drogato ? lui non era un drogato , no lui ne faceva un uso controllato , sapeva dosare bene le quantità per non diventare dipendente .. No lui non era un drogato ! Ne aveva fatto solo un uso maggiore , ma perché ne era necessario per il caso no perché lui me aveva bisogno . Perché lui non ne ha bisogno.,.! Perché lui non era dipendente, Non era un drogato
" Ne sei sicuro , Sherlock ?! " 
- N- non sono un drogato .. - soffio Sherlock . 
- Cosa hai detto ?- 
- Non sono un drogato ! - ripete più ad alta voce . - non sono un drogato! Mi aiuta a pensare e mi è utile per i casi  , ma non sono dipendente! So come dosare le quantità ! - 
- Ah ma davvero ? - lo incalzo il medico , ironico .
"No"
- Si -  
" Stai mentendo, Sherlock.  Stai mentendo al tuo migliore amico "  Stai zitto .  
Mentire per Sherlock era semplice , era  una costante nella sua vita .
" Come la droga ?" 
Ma era così difficile mentire a John ! 
" Lo stai deludendo , sempre di più sempre di più " 
Si ... Era vero , dannazione ! Aveva ragione ! Aveva ragione su tutto ! E odiava questo fatto , perché se lui stava dalla parte della ragione , lui aveva torto . E non gli piaceva neanche un po'. 
- Sai che ti dico , ma si , fai quello che vuoi ! Anzi è inutile anche che te lo dico , perché già lo fai ! - disse il medico , avvicinandosi alla porta.
Stava per andarsene quando Sherlock lo richiamo indietro .
- John , no , aspetta ... - voleva dirgli tante di quelle parole . Voleva dirgli che non lo avrebbe mai voluto deludere , ma era più  forte di lui. E non poteva ammetterlo, perché altrimenti avrebbe ammesso la sua fragilità , la sua incapacità a gestire una situazione creata stesso da lui , la debolezza ...
" Il tuo fallimento " 
Già era così , e lui non poteva mostrare il suo fallimento , sopratutto a John . 
Ma era il suo migliore amico e non poteva perderlo. Dopo tutto quello che gli aveva  fatto passare , dopo tutti gli sbagli , le bugie , le promesse infrante  .. Era li , ed era sempre stato al  suo fianco , proteggendolo e supportandolo . E anche se era il pessimo migliore amico che mai si potesse avere , acido , scorbutico e testardo , John gli voleva bene così. E si preoccupava , nonostante tutto , di lui. Sempre.m
- Scusa -  disse con un filo di voce , con gli occhi che tremavano. 
John avrebbe giurato che per un frazione di secondi intravide nel suo sguardo qualcosa di lucido. Ma Sherlock subito si passo le mani sul volto e la sua espressione ritorno normale .
Il medico esito alcuni secondi poi respiro pesantemente .
-  Giura  che ti lascerai aiutare e che non toccherai mai più , neanche con lo sguardo quelle schifezze , giura ! - esclamo guardando con espressione rabbuiata il detective.
Doveva giurare ? Non aveva mai giurato .. 
" È inutile lo deluderai di nuovo "
- Fe lo prometto -  disse con la voce più ferma che potesse fare . 
" Hai mentito .. Di nuovo ! "  oh stai zitto !
John aveva la bocca inclinata , verso destra e le sopracciglia corrucciate. 
Ci doveva credere ? Ovvio che no . Non aveva neanche giusto , Sapeva che non ci sarebbe riuscito , ci voleva tempo . Molto tempo . E sopratutto ci voleva la volontà .. Ma lui l' avrebbe aiutato , sarebbe stata la sua missione . Sherlock aveva salvato lui tempo addietro , quando lo aveva fatto entrare nella sua vita , e  ora , toccava a lui salvarlo  da quello che stava diventando . 
- Che hai scoperto ?-  domando improvvisamente. 
Sul volto di Sherlock sporsi un leggero sorriso .
- Ho passato giorni interi su questi dannati disegni e ho chiesto anche un po' in giro ad alcuni amici ..  -
" ah ora quei drogati sono anche tuoi amici?!" 
-Conoscenti - si corresse - avevamo ragione , è un codice segreto , un tipo di crittografia molto rara e particolare , usata in passato da alcune sette segrete , sopratutto in America. Quindi non sono dei semplici scarabocchi da bambini e Elsie di sicuro sa il significato altrimenti non si sarebbe comportare così .  Nessuno sapeva però decifrarli . Ma io ci sono riuscito ,  li ho e studiati a fondo e come puoi vedere alcune figure di ripetono uguali , quindi indicano  le stesse lettere .  Ieri inoltre mi è arrivata una nuova e-mail con una nuova serie. John dobbiamo sortire subito per  Cardiff , abbiamo già  lasciato procedere questa storia per troppo tempo.- 
- Cosa?! Ma di punto in bianco ?! - domando stupito il medico . Aveva Mery ,  l' ambulatorio da gestisti  e sopratutto sbeba la piccola Shirley
- Si , vieni? - 
Però una nuova avventura insieme al suo migliore amico .. Ah quanto ci mancava quella scossa di adrenalina che lo invadeva completamente ! Come poteva rifiutare? Avrebbe avvisato Mery e al diavolo il resto , poteva aspettare . Ma Shirley...
- Posso portare la piccola con me? ..- si azzardo a chiedere .  Sherlock lo guardo confuso.
- Bhe sai ora sono un padre e non voglio lasciarla ..- si giustifico il medico.
" John non ti appartiene più "
- Certo. - 
 
Sherlock , John e la piccola Shirley , nell' apposito marsupio , salirono sul taxi , diretto verso Cardiff.
Il moro durante il tragitto non profilava parola , osservava incessantemente il cellulare , con le foto dei geroglifici , il medico invece giocava con la piccola .
Sherlock la osservo per un istante , era così identica a John . Un ombra di capelli biondi la copriva la testolina mentre gli occhi erano di un blu intenso ,  come quelli del padre. 
"  ti da fastidio? "
No  certo che  no , sentiva nei suoi confronti una sorta di dovere ; la doveva proteggere.
Shirley osservo il detective e gli offri un sorriso sdentato  protraendo le braccia verso di lui.  Sherlock si stupì di questo ma in lui scatto qualcosa . Un  qualcosa che già aveva provato quando l ' aveva vista la prima volta . Quando John aveva annunciato il nome Shirley  , in suo onore,  e quando l' aveva presa per la prima volta in braccio , appena nata. Quella bimba , qual essere ..
"Ti stai affezionando Sherlock ! " 
No non era vero. Lui non provava emozioni , i sentimenti sono un difetto chimico della parte  che perde , Mycroft ha ragione  ! 
Eppure John , la piccola Shiley , Mery e tutti i suoi amici ... 
" Stai perdendo Sherlock " 
Io non perdo mai . 
Lui era un sociopatico iperattivo , senza sentimenti , una macchina senza cuore ! Si era tutte quelle cose , vero ? ... 
Sherlock giro di scatto la testa , ignorando la bimba , ma  con grande sacrificio .
 
Ad attenderlo a Cardiff vi era l' ispettore Martin.
- Sherlock Holmes e John Watson immagino , che piacere ! Ah e la piccola ...?. -  esordi , porgendo la mano . 
- Shirley - ripose John, ricambiando il saluto . 
- Già e lei sarebbe ? - domando seccamente Sherlock . Era un uomo sulla sessantina , quasi completamente calvo e sovrappeso. Avrà avuto un matrimonio infelice , visto che  al posto della fede ora sull' anulare sinistro vi era una striscia  leggermente più chiara rispetto al colorito della pelle circostante. 
Ovviamente  era un'ispettore , si vedeva dalla presa stretta e dal distintivo in vista , inoltre era andato lui ad accoglierli.  Ma perché era li ?! Perché doveva avere una seccatura fra i piedi ?! 
- L' ispettore Martin , al vostro servizio. Mi ha informato L' ispettore Lestreade  del vostro arrivo - spiego l' altro . 
Lestrade ?! Ah perché Mycroft    conosceva sempre ogni sua mossa ?!
" Perché ti protegge " 
Perché mi controlla  ! 
- Siete qui le e la tragedia che è successa ? Come avete fatto a venirne già a conoscenza ?- domando l' ispettore.  - e successo tutto questa notte alle tre !- 
- Cosa ?! Perché. Ne è successo ?! -  domando subito John . Sherlock non parlava , restava così , con le mano congiunte dietro la schiena .
- Ma quindi non sapete nulla ?  - 
- No non sono arrivate ancora notizie a Baker Street - questa volta rispose Sherlock , con voce fredda. 
- Sono stati trovati distesi un un lago di salvie in casa loro , alle tre di notte . Entrambi sia il signor Cubitt sia la signora . Per  lui non ci sono più speranze ,è stato sparato al cuore. Lei è in condizioni gravissime , ma ha qualche briciolo di possibilità .  Dobbiamo sperare in un miracolo . - 
I miracoli non esistono.
- Portaci sul luogo del delitto . -  concluse Sherlock , con un' inclinazione nella voce che non era da lui. John la noto .
- Stai bene ? - chiese il medico durante il tragitto verso casa Cubitt. 
- si sto bene - rispose meccanicamente l' altro , continuando a guardare fuori . Aveva la mano destra portata alla bocca e muoveva nervosamente il mignolo. 
John sospiro , mentre Shirley si era addormentata sul suo petto. Tutto l' occorrente per la piccola era raccolto in un borsone giacente  nel cofano del taxi .
- Sherlock .. Che hai?! -  nessuna risposta .
- È per il caso ? - il detective si giro e guardo il medico.
- John sono morti , diamine ! Ho perso troppo tempo! Ho lasciato che la questione si protraesse troppo per le lunghe !  E ora sono morti .. Per colpa mia ! - Sherlock si passo le mani sul volto . 
John era stupito dal comportamento dell' amico ... Il sociopatico , la ma china senza cuore , ora si stava mostrando  vulnerabile 
Gli mise una mano esula spalla. 
- ehi ehi non è colpa tua , Sherlock . Tu non centri ! hai messo tutto il tuo per decifrare quel messaggio e poi non si tu che hai i iugero la pistola ! Non ti dannare ! - inizio il medico . - e poi avevi detto che avresti indagato sul loro omicidio no ? - aggiunge per sdrammatizzare ,  on un sorriso amaro.
- Si, l' ho detto . Ma con la convinzione che non sarebbe accaduto ! Se solo fossi  stato più veloce .. Se solo  -
" stai  cadendo Sherlock ? " 
No no no 
John , senza pensarci due volte, piazzo un gancio destro sulla guancia dell' amico .
Sherlock , lo guardo stupito , portandosi la mano alla guancia . Ma che diavolo ci veniva ?!
- Basta  Sherlock, ritorna in te !  Ma ti smetti?! Non sei tu! - urlo. 
Poi si rese conto che stava in un taxi con la figlia in grembo e non era il caso di urlare in  auel modo ... Shirley si mise a piangere.
- Oh no - bisbiglio il medico , rimettendo il ciuccio caduto in bocca alla figlia. 
Sherlock , ritorno a guardare fuori , immerso nei suoi pensieri.
John aveva ragione , non era da lui. Ma era così difficile accettare qualcosa che poteva evitare era  come una sconfitta per lui! 
In ogni modo aveva quasi risolto quel caso , restava solo una piccola parte da chiarire.
 
Varcarono la porta D' ingresso e nel salotto vi era una scena devastante .
Hilton era disteso a terra in una pozza di sangue, con un foro che gli trapassa a il torace .
Leggermente più a destra stava un' altra macchia larga ; li doveva essere stata distesa Elsie , ora era in ospedale .
La finestra era sbarrata e l ' arma giaceva  vicino al corpo della ragazza.
Sherlock noto delle banconote rilegate e appoggiate  i ino alla finestra . 
Tutto faceva intendere che Elsie  aveva sparato prima al marito e poi aveva tentato di suicidarsi . Ma era troppo semplice e Sherlock sapeva che non era così , anche perché era a  conoscenza dei messaggi.  Inoltre noto delle banconote rilegate appoggiate sul davanzale della finestra . 
- Voglio parlare con chi ha trovato i corpi -  ordino il detective .
 
La cuoca e la cameriera furono convocate nel salone .
- È tutta colpa vostra se sono morti !  Cosa siete delle idiote?! Non avete fatto nulla!  -  le aggredì subito Sherlock.
La cameriera a quelle parole scoppio in lasciare .
- No .. noi non centriamo  niente ... Abbiamo sentito  gli spari nel cuore della notte e siamo corse giù .. . - singhiozzo.
- si è andata così , dormivamo ,e nei corridoi appena siamo uscite dalle nostre camere , al rumore dei colpi . siamo state travolte da una puzza di polvere ... E poi la signora Elsie non è ancora morta ! - continuo la cuoca, anche lei scossa , ma manteneva un certo  ritegno .
- Perfetto, tranquille non penso a voi come sospettate , volevo solamente che parlavate in fretta -  spiego in fretta Sherlock , abbozzando un mezzo sorriso .
Poi si allontano dalle due donne e di diresse verso il centro della sala.
John lo raggiunse , con la piccola Shirley nel marsupio . 
-  Perché le hai trattate così ?! Già sono scosse dalla morte del loro padrone - 
- perché così è stato più veloce - 
" perché non sai come comportarti  " 
John guardo l ' amico mentre con la lente di ingrandimento perlustrava la stanza.
L' ispettore Martin si avvicino al detective .
- Allora Sherlock , scoperto qualcosa? Anche se per me è tutto chiaro come l' acqua ; la signora Cubitt ha litigato con marito per una loro questione , in qualche modo si è ritrovata la pistola fra le mani e in un attacco d'ira ha sparato . Rendendosi conto poi di quello  che aveva fatto ,in preda dal panico e dall'angoscia,ha cercato di suicidarsi . Non ritiene che è così ? Erano solo loro due ,  La finestra  era chiusa dall' interno quindi nessuno è potuto entrare , ne qualche  colpo sarebbe potuto essere sparato dalla esterno . Per quanta riguarda quei disegni .. Bhe non so proprio . Sarà stato qualche scherzo di cattivo gusto , e probabilmente stesso dì Elsie. - espose l' ispettore, con espressione soddisfatta.
- Gia davvero bella teoria , peccato che è la teoria di un' Idiota .  Non si offenda lo sono tutti.
Primo sbaglio  , la finestra al momento dello sparo non era chiusa ma bensì aperta , altrimenti i domestici non avrebbero avvertito subito la puzza  di polvere . Quindi una folata di vento ha fatto si che questa si diffondesse in fretta per i corridoi ovviamente ,
. Perché dico questo ?  perché quella candela non ha cigolato me ieri sera era accesa, perché accendere le luci alle due di notte avrebbe attirato troppa attenzione , 
Secondo sbaglio, la pallottola  impiantata nel cuore di Hiltom non è stata sparata da quella pistola .  Fate le dovute analisi e vedete se ho ragione .
" ovvio che si tu hai sempre ragione no ?" 
-terzo sbaglio , non erano solo i due coniugi Cubitt. Un terzo colpo e stato sparato verso la finestra ., si nota il foro sull ' imposta di legno . Quindi , a giudicare dall' angolazione , è stato sparato  da Hilton destinato a qualcuno che si trovava fuori dalla finestra, quel qualcuno che lo ha ucciso a sua volta. -  Sherlock parlo  in fretta , col suo tono di superiorità e  distaccato.
John sorrideva compiaciuto , ora si che riconosceva il suo migliore amico . 
- M- ma ha fatto ?! .. Straordinario ! - balbetto l' ispettore Martin.
- Oh non rubi le battute di John - ironizzo Sherlock . - Già ha espresso questo concetto in tutte le lingue del mondo - 
- Sherlock ! - lo richiamo il medico , ma anche lui sorrideva .
- Sapevo della sua fama ma voi superate di gran lunga cosa si dice sul suo conto ! - l' ispettore Martine era  profondamente stupito .
- Per ua sto riguarda i messaggi , hanno un significato , tutti . Era un codice criptato   , per quadro dico che potevo evitare tutto questo . Ma sono stato troppo lento ! -  continuo Sherlock .
- Come ha fatto a scoprirlo ? Ho messo all' opera i migliori crittografi .. Ma non siamo riusciti ad arrivare a nessuna conclusione !  - spiego Martin.
- Perché siete tutti così idioti - disse a bassa voce Sherlock , come a se stesso .
- in ogni caso , l' uomo che cercate a momenti starà  qui . Ci ho mandato un messaggio - 
Concluse ad alta voce.
- e lei si aspetta che venga ?! Sarà fuggito sicuramente ! Poi lei già conosce chi è il colpevole ..?! -
- Non è fuggito , fuggire significava ammettere la sua colpevolezza . E sono sicuro che verrà ,  gli ho mandato un messaggio particolare. Ho utilizzato il loro linguaggio - 
Dei passi si udirono all' esterno . Poi la porta si scalanco.
Un uomo alto , bianco e con occhi color 
Americano , noto subito Sherlock.
Appena li vide il suo volto divenne un ghigno feroce.  Dietro di lui subito comparvero due poliziotti , che lo bloccarono prima che potesse fare qualunque cosa .
- Bastardi ! Era una trappola ! Quindi anche Elsie fa parte si questa combriccola  ?! - urlo , cercando di svincolarsi.
- Abe Slaney suppongo . No, Elsie non centra nulla  - fu Sherlock a prendere parola , passeggiando con le mani congiunte dietro la schiena.
- impossibile ! Nessun conosce i segni dell ' Associazione  ! - sputo acido l' altro.
- Oh nessuno a parte  me . Quello che un uomo inventa un altro uomo può scoprire . 
Sono sincero ci ho messo un po' a decifrarlo, molto astuti complimenti . Ma se si elimina l' impossibile ciò che resta per quanto  probabile deve essere per forza la verità . -  rispose distaccato il detective . 
- Dov'è lei ?! -  urlo furioso  l' americano guardandosi  intorno.
- Se è Elsie Cubitt  che cerca la può trovare in ospedale , in sala di rianimazione . -  spiegò l' altro . John , l' ispettore Martin e gli altri poliziotti assistevano alle scena ammutoliti . 
Slaney sbianchi di colpo . 
- Per- perché .. Cosa e successo ? - chiese , con voce  rotta.
- Si è sparata dopo che hai ucciso il marito . Il proiettile le ha trapassato il cervello nella zona frontale e ci metterà un bel po' per riprendere conoscenza . - 
Il volto di Abe si faceva via via sempre più smarrito e sconvolto .
- Ora , lo dice lei come sono andate le cose o le espongo io?! - incalzo il detective.
- Non mi importa più di niente ... Se Elsie muore la mia vita finisce .Perché quella  donna e la mia vita ! Siamo cresciuti insieme nel sul America   In uno dei quartieri più degradati che si possa immaginare . La nostra infanzia faceva schifo, tra violenze , sfruttamenti , abusi .. - si fermo un secondo , mentre davanti agli occhi gli scorrevano le brutte immagini del passato ,  - Un giorno decidemmo di scappare  da tutto quello , fuggire e crearci una nuova vita, insieme .  All' età di di 17 anni entrammo insieme nell' Associazione. Era l' unica nostra speranza, la vedevano come un luogo sicuro , una casa dove potevamo trovare un po' di pace.   Così diventammo dei corrieri un po' di tutto , droga , soldi , armi . E il nostro modo di comunicare passando inosservati erano i pupazzi ballerini . Nessuno li notava , erano semplici scarabocchi. Senza importanza per loro , piano di significato per noi . Io sono sempre stato innamorato di lei , e per un periodo siamo stati insieme. Eravamo davvero felici, nonostante lo squallore che ci circondava. Quanto lo amata e quanto la amo ! 
Poi conobbe quel diavolo di inglese , durante uno dei nostri viaggi di lavoro . e da allora Elsie cambio radicalmente . Si oppose all' Associazione , rifiutandosi di obbedire agli ordini , mi lascio e abbandono tutto, rifugiandosi a Londra . Voleva un nuovo futuro ! Ma non ha capito  che lei appartiene a me ! Sono venuto qui per rivendicare i miei diritti . Elsie è  mia no di Auell' inglese , mia!  Ho iniziato a lasciarle quei messaggi ma mi ha pregato di lasciarla in pace alla sua nuova vita. 
Quella sera  gli dissi di vederci per chiarisci .  Così ci siamo incontrati nel suo salone, Siamo stato discreti , non abbiamo acceso neanche la luce per non attirare attenzione.  E lei?! Mi ha offerto dei soldi , voleva pagarmi affinché la lasciassi in pace !dei soldi , capite ?! Io non ho bisogno di soldi , io ho bisogno di lei! Mentre stavamo discutendo , il marito entro  nel salone con la revolver in mano.  Sarà stato attirato  dai rumori. Bella mossa , così ha trovato la morte ! 
Come vide che stavo trattando la mia adorata Elsie per i polsi , mi punto la pistola addosso e sparo . Ma le sue mani tremavano, come si vede che era un pivellino ,  e io evitai il proiettile , che andò a conficcarsi nell' imposta delle finestra . Io sparai in risposta , per difendermi. Poi quando vidi il corpo cadere a terra primo di vita , fuggi dalla finestra , ma correndo , sentii .Elsie  chiuderela con forza .  Ora ... Ora se lei muore ...io non so cosa fare ! ..- racconto mentre gli occhi diventavano lucidi . 
- Come avevo detto , la finestra era aperta al momento dello sparo . La signora Cubitt, terrorizzata , l' avrà chiusa e poi , in un momento di disperazione , si è portata la pistola in fronte . E quindi è revocata dall' accuso di omicidio del marito  - concluse seccamente Sherlock . - se si riprenderà - 
- Abe Slaney la dichiaro in arresto , per omicidio del signor Hilton Cubitt . Portatelo via ! - ordino l' ispettore Martin , con tono dedico e severo .
- A- aspettate. Prima di andare , non posso vedere Elsie ? - chiese con voce rotta e con occhi velati di lacrime l' americano .
- No , non è in se . E non penso che voglia vedere uno come lei ancora ! - concluse l' ispettore. Poi con un segno di mano   Lo congedo , e i due poliziotti lo portarono via di forza, mentre lui urlava e cercava in tutti i modi di svincolarsi .
- Signor Holmes e stato un vero onore lavorare con lei ! Spero tanto di aver altra occasione per usufruire della sua piace ore presenza. Siete un uomo straordinario , fuori del comune. L' ispettore Lestraede  e davvero fortunato a poter avere alcuni suoi preziosi consigli!  E grazie mille per tutto ! - si congratulo l' ispettore Martin , porgendo la mano al detective . Aveva gli occhi di ammirazione pura .
Sherlock ricambio la stretta , con un sorriso tirato .
John intanto. Si godeva la scena , insieme alla piccola che giocava con i sonagli.
L' amico si avvicino , e diede una piccola carezza a Shirley .
- Ora hai un altro caso interessante da inserire nel tuo blog - scherzo . 
John sorrise di sua volta. - Già , il grande Sherlock Holmes ha risolto un altro caso !- 
" sei così bravo a risolvere i problemi  degli altri , ma il tuo quando lo risolvi ?" 
Io ... Non ho nessun problema ! 
" Ovviamente " 
- Sherlock , perché quella faccia ? Che hai?- a John non sfuggì il cambio D' espressione dell' amico. Si era rabbuiato, ma perché ? Aveva risolto il caso ..!
- Niente , sto bene -  rispose . 
Era sempre quella risposta ogni volte che gli ponevano quella domanda , sempre la stessa risposta ... Si tutto bene .  
" Oh ma tu non stai bene , Sherlock ! Non stai affatto bene ! " 
Aveva imparato così bene a nascondere sempre quello che provava , che per  lui era una cosa semplice come bere un bicchier D' acqua , un atto involontario come respirare. Così che era diventato  la macchina senza cuore, per il sociopatico apatico  .. Ma era davvero così?
- Mi scusi signor Holmes, un ultima domanda. Può spiegarci bene come é arrivato a Abe Slaney e come ha fatto a decifrare i codici ? Sa dovrei fare un verbale ..- la voce dell ' ispettore di ritorno si intromise fra i suoi pensieri. 
- Come lei  ha potuto constatare si tratta di un codice  criptato , un particolare modo per lasciare messaggi senza dare nell' occhio. Sono semplici disegni sterilizzati chi mai gli darebbe peso ? sono usati  dall' Associazione di cui sia Abe sia Elsie ne facevano sorte , quindi solo lei conosceva il loro significato. Per questo era terrorizzata , perché per lei quei disegni avevano un significato che noi non conoscevamo. 
Poteva dirlo al marito  , ma avevano fatto una promessa , non dovevamo parlare del suo passato . Ciò che lei era stata ora non doveva avere più importanza. Parlare di quei codici significava dover svelare anche altri  particolari che la signora Elsie tenga nascosti. Aveva paura che Hilton non l' amasse più dopo che era venuto a consocerà del suo passato . 
Così ha pensato bene si risolvere da sola  la questione ; si sono incontrati nel salone di casa sua, la finestra era aperta, di certo  Abe non poteva passare mica dalla porta di ingresso , e lei gli ha offerto dei soldi per farsi al sciare in pace . Ecco il motivo delle banconote che abbiamo trovato sulla mensola del camino. 
La discussione sarà degenerata e lui è passato alle minaccie.
Già i messaggi lasciati erano un avvertimento. I primi sembravano più preghiere ma poi i toni sono diventati sempre più violenti - 
Sherlock prese dalla tasca le foto dei vari pupazzi che aveva. 
- Alcuni  di questi pupazzi si ripetono con maggiore frequenza , scartata l ' ipotesi che si trattino di numeri  ,non avrebbe senso, ogni pupazzo rappresenta una lettera, ovviamente. 
La lettera più comune dell' alfabeto inglese è la E , e predomina sempre sulle altre  , tanto che anche in una breve frase la si può incontrare piu volte . 
Nel primo  messaggio su  15 simboli , 4 erano identici ; Quindi ho supposto che l' omino con la bandiera rappresentava la E. 
Ora la cosa è più difficile,. T, A, O, I, N, S, H, R , D e L  sono le altre lettere che dopo la E vegono usate più spesso. T, A , O è L hanno un valore press'a poco uguale,  di conseguenza era impossibile capire quale lettera corrispondeva a un determinato  disegno solamente con il primo messaggio. Vi erano milioni di combinazioni !
Così ho atteso altro materiale da parte del signor Cubitt . Così con i messaggi successivi , ho dedotto che questi altri simboli rappresentano la N, V e R. 
Questi invece indicano la L la S e la I , perché in un messaggio di 4 lettere con due E ,poste alla' inizio e alla fine del messaggio , doveva essere per forza il nome Elsie , supponendo anche che ci doveva essere uno stretto rapporto tra chi lasciava i messaggi e la signora Cubitt.  Un invocazione a Elsie , più precisamente. 
Ma che specie di invocazione ? La parola che precedeva Elsie conteneva soltanto 4 lettere e terminava con la E ,  quindi doveva essere "come " , cioè vieni . Ho provato anche altre parole che corrispondevano a quelle caratteristiche , ,a nessuna aveva senso . Così ho ricavato anche la C la  O è la M. 
Ho sostituito le lettere che avevo ai vari messaggi mettendo un puntino al posto dei pupazzi ancora non identificati e sono riuscito a decifrarli. 
Per farvela breve , il primo messaggio significava " Am here Abe Slaney " ( sono qui Abe Slaney) , il secondo " At Elrige" ( presso Elrige) - passo le prime due foto all ispettore - infine l' ultimo ,  che preannunciava  ciò che poi è accaduto , " Elsie prepare to meet thy God" ( Elsie preparati a incontrare il suo Dio )- Sherlock diede le dovute spiegazioni con espressione distaccata e solito tono di superiorità . Amava quella parte , amava dover chiarire sempre tutto , amava mettere in scena la sua superiorità  . Erano tutti idioti ! 
" Perché ti vuoi sentire intelligente vero sherlock ?  Ti accorgerai anche tu di essere un pesce rosso che nuota in un acquario di pesci rossi ." 
- Davvero i miei piu sentiti complimenti signor Holmes, è stato davvero prezioso. Torni più spesso , la prego!  - e così si congedo l' ispettore , con un sorriso radioso e con una calda stratta di mano  , che Sherlock accetto forzato . Ne aveva abbastanza di tutto quel contatto.
" la prego , quante volte ancora ?"  
Abe Snaley fu condannato all' ergastolo con l ' accusa di omicidio , spaccio di droga , circolo di soldi e complicità negli affari della mala vita . La signora Cubitt , dopo un po'  , si riprese ma la fase della convalescenza necessitava ancora di altro tempo .
 
 
John era seduto sulla sua poltrona a Baker Street, intento a scrivere sul suo portabile , con la tazza di the appoggiata al tavolino . La piccola Shirley stava con Mary , e lui ne aveva approfittato per andare dall' amico. 
- Dio John .. I pupazzi ballerini ?! È ridicolo ! - disse  , con voce  disgustata Sherlock passando da dietro , masticando un qualcosa . 
- Avresti trovato nome migliore ? - lo sfido John .
Sherlock ci penso su qualche istante  .. 
- ?Un altro successo per il grandissimo Sherlock Holmes ! - disse , alzando le sopracciglia. 
- Ah ah davvero divertente ! Poi il mio era ridicolo. -  disse scuotendo al testa con un sorriso. 
- le visualizzazioni continuano ad aumentare , stai diventato virale consulente investigativo ! - concluse tornando a scrivere.
- Oh cosa farei senza il mio blogger ?! -  esclamo il detective ed entrambi risero . 
 
 
ANGOLO DELL' AUTRICE:
Vi sono mancata ? vi sono mancata ? vi sono mancata ? 
 
Salve a tutti! 
Come va?  Come sono andate le vostre vacanze ?   Come avete passato il tempo in mia assenza? Bhe io sono tornata momentaneamente con questa one-shot!  che ho scritto sotto l' ombrellone aha 
Tranquille che ora riprendo The Game is on ,già ho iniziato a scrivere il prossimo capitolo ,  ma intanto mi è venuta in mente questa fantasia e l'ho buttata giù .  
Si rifà al racconto " i pupazzi ballerini " che si trova nel " Il ritorno di Sherlock Holmes " ,che ho cercato di  riscrivere in chiave "Sherlock ", nelle mie modeste facoltà eh. 
Penso che riadatterò anche altre storie che si trovano nelle varie raccolte  di Arthur Sir Conan Doyle , mi è piaciuto molto scriverla perciò! Spero che vi sia piaciuta anche a voi !! Me lo auguro ! 
 
Che poi , in tutto questo, mi sono riletta tutta la storia che ho pubblicato e ho visto che stanno inserire delle parole assurde a volte,  ne non c'entrano nulla ... Maro ! Aha è colpa del correttore ve lo giuro e anche un po' mia che non rileggo sempre tutto. On attenzione per l' ansia di pubblicare ... Capite i vi prego ... Però ha dato alla storia un tocco di comicità dai aha
Scusatemi se mi sono prolungata !
Se potete , fatemi sapere che ne pensate , cosa ho non va  , se è stata di vostro gradimento l' idea  ,  così da migliorare per la prossima che scriverò. E sopratutto infiniti grazie mille a chi l' ha letta ed è arrivato/a fin qui!!! Grazie sempre!!! 
See you soon! 😄
DS
 
 
P.s trailer Sherlock : 
Un ultima cosa, ma io sono rimasta totalmente sconvolta dal trailer di Sherlock !! Dio , quanti  dubbi  ! Quanti misteri , quante  domande !! Ma poi la signora Hudson ?!?! La battuta finale ?!?! L' ospedale?! Sherlock in quelle condizioni ?!?! 
Già mi uccidevano le foto del setlock ,a questo ... Sesto e assurdo ! Mio Dio!!
Quei due sono dei sadici eh , ci piace vedererci soffrire ... Dei sadici geni ! 
Io non c'è la faccio ad aspettare 5 mesi... Sento proprio il peso dei giorni addosso ...
Mi ha sconvolto una vacanza ! Aha ora non vedo l' ora di vederlo. Se riuscirò a sopravvivere per questi 5 mesi ! E pensare che abbiamo sospettato così tanto e ora mi sembra un' infinita di tempo !
Vi prego ditemi che non sono l' unica !
L' Ansia !!
   
 
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