La bellezza di cui ti circondi č inaridita e secca, il tempo č diventato temperatura e quello che corre non lo senti poichč fugge, salta, cavalca, non lo puoi prendere, č inutile la tua corsa.
Perņ la puoi percepire a volte, non č certo come la pentola del tuo ingegno che ti ostini a voler tenere in perenne bollitura. Quella la trovi sotto il vaso mentre stai ripulendo il cornicione dal suo umido terriccio e ti si insidia dentro il naso l'odore del mondo, il bagnato che sa di vita nata.
Tutto quello che era altrui diventa di tuo possesso, tuo e del mondo.
E non resta tempo per piangere delle disgrazie della gente, nemmeno delle tue, nemmeno un briciolo di contestazione e il moralismo non lo conosci neppure.
Ami, senti di amare.
Lo sai perché affondi il naso in cucina per allegerirti con il piacere del caffč fatto al mattino.
E mangi quei semini dell'uva fresca, quella gialla che ti piace tanto.
Cerchi la veritą in un libro di quegli argomenti che hai sempre evitato.
Canti come se non avessi altro che aria dentro.
Poi ti avvicini ad un uomo e il suo portamento č anche il tuo, costruisci il tuo piccolo rifugio sulla piccola conca tra il volto e la spalla.
Riconosci l'odore dell'amore, che sa di miele, marsiglia, di bucato appena lavato, lavanda raccolta, dopo barba lasciato troppo al chiuso.
Ti viene quasi da vomitare perché possiedi un peso sullo stomaco, quello dell'amore appena nato e della voglia di non rinchiudersi mai in letargo, ma graffiare il vinile nel suo get down, di alzare il volume della radio che non č stereo č radio, non esiste, č solo radio.
Come il salice piangente che č solo un salice, tu lo guardi e anche se par lessare, dentro le tue pupille si solleva e arieggia, volteggia, si mischia anche con il sorriso che stira le immagini.
Ami, senti di amare e ti sembra sconosciuto, invece lo possiedi tra baci caldi e sentimento che non ti chiude in due il cuore, al contrario te lo schiude come fosse primavera, ti lascia libera di volare perché hai appena scoperto il fragile e prelibato sogno umano, il sogno dovuto a tutti che con grazia hai sempre tenuto lontano per paura di non esserne all'altezza.
Ma tu hai dalla tua parte la dolce innocenza che ti conserva, mia delicata bambina, hai aperto la finestra oggi e anche la pioggia sapeva di zucchero filato.
Tu dici che č l'amore, che rende il tutto come raffinato, che distorce la realtą, ma non č vero, l'hai sempre tenuta nascosta dentro te..come che cosa? Giada la felicitą.
Questa č la felicitą.