Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ForeverDream2015    05/09/2016    3 recensioni
Dopo la sconfitta di Galaxia, Usagi, si ritrova senza Mamoru: il suo seme di stella è stato distrutto da Galaxia durante la battaglia.
Michiru, Haruka e Hotaru tornano a New York.
Setsuna torna nel 30° secolo.
Taiki e Yaten rientrano a Kinmoto senza Seiya che decide di restare accanto ad Usagi.
Ami, Minako, Makoto e Rei si ritroveranno ad affrontare un compito difficile: cercare di non far morire Usagi.
Un nuovo nemico alle porte costringerà le nostre guerriere a riunirsi ancora una volta.
Un solo nome: Chaos. E la forma che deciderà di assumere sarà più famigliare del previsto
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inner Senshi, Nuovo personaggio, Outer Senshi, Starlights | Coppie: Haruka/Michiru, Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Before the End'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Apre gli occhi. Il giorno è arrivato.
Si sfrega le palpebre, sbadiglia, stira le gambe e le braccia.
Lentamente e svogliatamente si alza dal letto. Va in bagno: per una mattina è libero. Si sciacqua il viso. Si asciuga. Esce dal bagno, si sfila il pigiama e si infila la divisa scolastica. Scende le scale.
Arriva in cucina dove Taiki e Yaten stanno finendo di preparare la colazione.
“Oh buongiorno Seiya eh”
Lui risponde salutando con la mano.
Si siede, beve un po’ di caffè. La nausea lo assale. L’agitazione per Usagi è troppo alta.
“Io vado”
“Seiya non mangi nulla?”
Lui scuote la testa verso Taiki. E si avvia verso la scuola.
 
Apre gli occhi.
Capisce che è mattino per un raggio di sole che la bacia su una gamba.
Si sfrega le palpebre, sbadiglia, stira le braccia.
Lentamente e svogliatamente cerca di alzarsi dal letto.
E’ costretta a sedersi sul suo futon. Le manca il fiato.
Si tocca la fronte imperlata di sudore: non scotta, non ha la febbre. Tenta di alzarsi in piedi, ma la testa comincia a girarle.
“Ma che…”
Rei si risdraia. Lentamente la sensazione di nausea le passa. Prova a rialzarsi di nuovo. Questa volta riesce. Infila la divisa scolastica. Prende la cartella e si avvia in cucina, dove suo nonno ha già preparato la colazione.
“Buongiorno Rei”
“Ciao nonno!”
“Hey sei pallida. Hai dormito bene?”
Lei, bevendo un sorso di tè, annuisce.
“Sì, è stato il risveglio ad avermi traumatizzato. Mi sono alzata e ha iniziato a girarmi la testa”
“Ti sei alzata troppo in fretta. Te l’ho detto mille volte di farlo lentamente”
Rei annuisce, finisce il suo tè ed esce di casa, salutando.
Già deve essere così. Deve essersi alzata troppo in fretta.
 
Cammina lenta per le strade di Tokyo. E’ ancora presto per andare a scuola. Ma l’aria fresca della mattina le piace. Le piace il rumore della città che si sveglia. Il cielo è limpido, il sole festeggia alto nel cielo la sua vittoria.
Un brivido lungo la schiena la scuote.
Continua a camminare, nonostante la sensazione fastidiosa. Il dolore provato le invade la testa. Preme forte una mano sulla fronte.
Pochi minuti e tutto passa.
“Mmm….beh sarà una fitta per il freddo!”
Si siede su una panchina, in attesa dell’arrivo di Ami.

Guarda l’orologio. Accelera leggermente il passo. Conosce Makoto. Sicuramente la sta già aspettando per proseguire insieme verso l’aula.
Una morsa allo stomaco la costringe a fermarsi, appoggiandosi al muro. Per un secondo le manca il fiato. E’ dolosa, intensa. Si tocca la fronte per controllare se è calda. Nulla. La sensazione svanisce in fretta.
Chiederà a sua mamma, è medico.
Sicuramente sarà un primo sintomo dell’influenza stagionale.
“Spero di no…non voglio saltare le lezioni!”
In lontananza vede che Makoto è già arrivata.
Accellera ancora di più il passo. E la raggiunge.
 
“Mina?”
Minako prova con uno schiaffo a spostare Artemis.
“Mina!”
Sbuffa, aprendo un occhio. E’ giorno
“Oh no!!!!!”
Si alza di scatto, contemporaneamente si sfila la giacca del pigiama. Entra in bagno e ne esce lavata e sistemata in meno di un minuto.
“Minako”
“Taci Artemis!!!!”
Si sfila il pantalone del pigiama. Inciampa. Cade con il sedere a terra. Senza preoccuparsi si infila la camicia della divisa. Stringe il fiocco. Si alza con uno scatto felino. Infila la gonna, le calze, prende la cartella e vola giù dalle scale.
Infila le scarpe, saluta distrattamente e inizia a correre.
“Mina!!!”
“Artemis se non hai più l’età per starmi dietro basta dirlo!”
“Minako manca mezz’ora puoi anche non correre!”
Lei si ferma di colpo, Un brivido doloroso e improvviso le percorre tutta la schiena. Le gambe le tremano leggermente.
Artemis non riesce a frenare e sbatte contro la caviglia della sua padrona.
“Minako!”
Lei guarda Artemis. Il dolore le è passato. Ripercorre con la mente cos’è successo.
“Manca mezz’ora??? Questa sera niente pappa Artemis!!!”
Minako vede Ami e Makoto non lontano da lei. Sorride e le raggiunge.
 
Hotaru versa i suoi corn flakes nel latte. Sorride soddisfatta. Sono quelli al cioccolato, i suoi preferiti. Mescola tutto. Prende una bella cucchiaiata di latte e cereali. Un brivido lungo la schiena che si propaga nelle braccia le fa aprire di scatto la mano, facendo cadere il cucchiaio sul tavolo.
“Hotaru tutto bene?”
Lei guarda negli occhi Haruka.
“Sì. Credo di sì”
“Che succede?”
“ Mh? Nulla. Mi sono solo distratta”
Riprende il cucchiaio in mano.
Qualcuno è in pericolo.
Ma chi?
 
Haruka sospira, aspettando che Setsuna arrivi.
“Ma quanto ci mette?”
“E dai un po’ di pazienza Haru”
“La sto finendo Michiru…”
Lei ride.
“Lo vedo!”
Blocca la risata. Guarda Haruka negl’occhi.
“Il mare è in tempesta”
“Già. E il vento vuole dirmi qualcosa”
Hotaru alza gli occhi al cielo.
“Devo trovare anche io una frase ad effetto come la vostra!”
 
“Muoviti Setsuna o faremo tardi!”
“Sì arrivo!”
Setsuna cerca di salire in auto. Piega il ginocchio, lo sbatte contro il sediolino di fronte a lei, un brivido le percorre la schiena.
“Oh!”
“Che hai?”
“Forse ho piegato male il ginocchio. Ho avuto un brivido!”
“Quando hai colpito il sediolino magari hai preso un nervo!”
Setsuna sorride.
“Già. E’ andata proprio così”
 
Usagi apre gli occhi.
“Hey ma cos’è tutto questo azzurro?”
Si sfrega le palpebre, sbadiglia, stira le braccia. Ancora azzurro. Si guarda intorno. Azzurro, blu, qualche sfumatura tendente al verde. Il cielo è cristallino, il sole è alto nel cielo. Si guarda i piedi. Ha gli stivali.
“Ma che….”
Si alza di scatto. Gira su se stessa per guardare dove si trova.
“Buongiorno Usagi”
Si volta. Lui alle sue spalle.
“Dove…dove siamo?”
“Su una piattaforma di estrazione del petrolio nel bel mezzo dell’oceano Pacifico”
“Oh” Usagi prosegue “Capisco che dovevi rapirmi, ma farmi fare colazione non sarebbe stato male. Non dico tanto. Almeno un caffè!”
Chaos alza gli occhi al cielo.
“Siamo qua per combattere non per fare colazione!” Gli volta le spalle. Appena si volta porge un bicchierino ad Usagi.
“Altre richieste?”
Usagi spalanca gli occhi.
“E’ avvelenato?”
Lui scoppia a ridere. Lei prende la tazzina. Ne beve un sorso.
“Ottimo. Veramente buono”
“Ora possiamo combattere?”
“Vorrei un’ultima cosa”
Chaos non la fa nemmeno parlare. Le lancia un pacchetto.
“Oh, ma sono le mie sigarette!”
“Lo so. Le ho prese dalla tua borsa.
Lei ne accende una, Chaos fa lo stesso.
“Mamo-chan non fuma”
“Fuma invece. Uno o due sigarette ogni tanto. Ma fuma”
Lei fa un lungo respiro. Pochi minuti ed Usagi spegne la sigaretta. Lui fa altrettanto.
Usagi si concentra e richiama a sé la spada.
“Sono pronta”
Chaos estrae la sua spada.
“Anche io. Conto fino a 3. Uno…”
“Non possiamo trovare un accordo diverso?”
“…due…”
“Almeno ascolta la mia proposta”
“…tre!”
Lui si lancia verso di lei. Lei è pronta.
E il rumore delle onde del mare viene interrotto dal suono di due lame che si incontrano.
Seiya guarda il banco di fronte a sé. E’ vuoto. Appena entrate, anche le ragazze si sono accorte subito della mancanza di Usagi.
“Sarà in ritardo!” conclude Minako.
Ma al suono campana, fra la prima e la seconda ora, la versione cambia.
“Magari non si sente bene. Sta girando l’influenza. Stamattina ho avuto un forte dolore allo stomaco”
“Oh non dirlo a me Ami. Io ho avuto una fitta pazzesca alla testa”
L’inizio della seconda ora decreta la fine della pazienza di Seiya. Scuote le gambe e sbatte ritmicamente il piede per terra. E’ sotto pressione. L’ansia sta prendendo il sopravvento su di lui.
Cerca di seguire la lezione. Ma non ce la fa. Taiki lo chiama e Seiya scuote la testa.
“Santo cielo, quanto ci mette?”


Le loro spade si incontrano di nuovo. Entrambi saltano all’indietro.
“Mamoru ti prego ragiona!”
“Ti sente. Ma non può nulla contro il mio potere!”
Questa volta Chaos cambia strategia. Una sfera di potere nero parte dalla sua mano, veloce, verso Usagi. Lei capta la traiettoria. Con la spada la distrugge. Un’altra sfera. Un’altra sferzata della sua spada. Corre verso di lei. Usagi, ancora intenta a distruggere l’ennesimo globo, non si accorge dell’attacco. Lui la colpisce con pugno al viso. Talmente forte da farla cadere all’indietro.
Lei si tocca lo zigomo sanguinante, ma si rialza subito, la spada fra le mani.
“Non mio arrendo. Lo salverò!”
“Ci crede anche lui. Ma non sarà così!”
Si lancia di nuovo su di lei. La spada le sfiora il fianco destro. Lei riesce a graffiargli la gamba. Lui attacca dall’alto, lei pone la spada in orizzontale sopra la sua testa bloccandolo. In quella posizione restano immobili qualche secondo. Lui ne approfitta, le fa lo sgambetto. Usagi cade, ma rotola immediatamente a destra per evitare che la spada la colpisca.
“Ti prego fermati!”
La sua richiesta va a vuoto. Una sfera di potere viene gettata nuovamente su lei, ancora sdraiata. Tenta di rotolare ancora, ma il fiocco dietro la schiena si è incastrato da qualche parte. Non riesce a muoversi.
“Oh no!”


La campana decreta la fine della seconda ora di lezione. Seiya si alza di scatto, va da Ami.
“Tu e il tuo computer. Fuori. Ora. Non farti vedere dalle altre!”
Seiya esce dell’aula. Ami si guarda intorno. Infila il suo computer nel libro di matematica e lo estrae dalla cartella.
“Hey che succede?”
“Nulla. Seiya ha bisogno per una cosa di…inglese!”
“E’ il libro di matematica!”
“Ah eh sì Mina. Volevo dire matematica!”
Esce, arrossendo. Minako si volta verso Makoto.
“Quella non è proprio capace di mentire!”
Makoto scuote la testa.
 
“Che succede?”
“Usagi mi ha detto che tu puoi individuare la sua posizione attraverso il suo comunicatore vero?”
Ami annuisce, confusa.
“Ok fallo ora per favore”
Ami sospira, ma fa ciò che Seiya gli ha chiesto.
“Quanto ci vuole!”
“La calma è la virtù dei forti!”
Pochi secondi ancora e il computer emette un bip.
“Deve esserci un errore!”
“Perché Ami?”
“Il computer dice che Usagi si trova su una piattaforma oceanica a circa 100 km dalle Hawaii. Impossibile!”
“Da quanto tempo? Riesci a vederlo?”
Ami preme ancora alcuni tasti.
“Da un’ora, nove minuti, e ventidue secondi”
“Merda!”
Ami chiude il computer.
“Seiya che sta succedendo?”
“Io…ho promesso che non avrei detto nulla”
Ami si arrabbia. E Seiya se ne accorge dal linguaggio colorito che usa.
“Me ne fotto di cosa hai promesso! Che diavolo sta succedendo!”
Seiya prende fiato. Lo deve fare. E se fosse in pericolo? Se fosse già morta?
“Usagi. Sta combattendo da sola contro Chaos!”


“Oh no!”
Usagi chiude gli occhi. Pronta a ricevere il colpo. Con tutte le sue forze cerca di emanare più energia possibile per creare un campo che la protegga. La sfera impatta su di lei. Ma non sente dolore.
“Ma come…”
Chaos stupito si ferma per un momento. Tempo necessario ad Usagi di strattonare il corpo e liberare il fiocco. Si alza in piedi.
“Mamoru ascoltami!”
“No!”
Chaos la riattacca. Con ancora più forza ed irruenza. Lei para ogni colpo. Di nuovo un salto all’indietro per entrambi.
Lei, sudata, sanguinante da uno zigomo ed ansimante per la fatica.
Lui, sudato, sanguinante da una gamba ed ansimante per la fatica.
“Dobbiamo continuare?”
“Sì Usagi. Fino a quando non morirai!”
 
“Che cosa???”
“Io…”
“Oh mio Dio!” Ami si precipita in aula. “Makoto, Minako, Taiki e Yaten. Fuori!”


Chaos si rilancia verso Usagi. Con una finta salta sopra di lei per attaccarla da dietro. Usagi, remore dall’allenamento con Seiya, si abbassa per non essere presa alla gola. Allunga la gamba, lo colpisce alla caviglia. Lui indietreggia. Usagi gira lo spada. Lo colpisce in profondità ad un braccio. Lei si alza in piedi. Vede il sangue di lui scorrere. E le lacrime prendono il sopravvento. Ma continua. Deve continuare.
 
“Che sta succedendo?”
“Mina…Usagi si trova su una piattaforma nel bel mezzo dell’oceano. Sta combattendo sola contro Chaos. Dobbiamo raggiungerla. Potrebbe essere tardi…”
Alle parole di Ami, Minako ha un capigiro. A prendere la situazione in mano è Makoto.
“Ami. Chiama immediatamente Haruka e Michiru. Mina. Raggiungi subito Hotaru e Setsuna. Avvisatele di arrivare il prima possibile al tempio di Rei. La avviso io.”
“Perfetto. Iniziamo ad andare!”
“Sì ma Mina..” Ami arrossisce “La giustificazione? Stiamo lasciando l’aula!”
“Ma chissenefrega preferisco un giorno di sospensione!”
Sulla porta Naru sta ascoltando la conversazione. Seiya si accorge della sua presenza. Si avvicina a lei.
“Usagi è in pericolo vero?”
Lui annuisce.
“Non voglio sapere altro. Io lo so che lei ha dei segreti. Ma salvatela. Ci penso io con i professori. Andate e riportatela qui!”
Seiya sorride, facendole l’occhiolino
“Non falliremo!”


Lui lancia una sfera di potere nero. Usagi risponde. Le due potenze si equivalgono. Ma la stanchezza è troppa. Usagi si lascia sopraffare. Viene scagliata a qualche metro da lui. La prima parte a colpire la piattaforma è la testa. Il colpo è forte. Ed Usagi, per qualche istante, non riesce a ragionare. Chaos padroneggia su di lei.
“E’ finita”

Sono tutte al tempio di Rei.
“Non possiamo teletrasportarci senza Usagi!”
“Noi possiamo Ami” la rassicura Setsuna.
“Noi anche” aggiunge Taiki.
“Dividetevi. Due le trasportate voi, due noi” conclude Haruka.
Si trasformano.
Concentrate.
Convinte di salvare Usagi.
E in una nuvola di luce 11 ragazzi spariscono alla volta dell’oceano.
 
Chaos la prende alla gola. Gliela stringe.
“Ti…prego!”
Lui sorride. Ma il suo sguardo cade sullo Star Locket. Ne è attratto. Allenta la presa. Prende in mano il carillon. Lo guarda se lo rigira fra le mani.
“Aprilo” lo esorta Usagi con un filo di voce.
Lui la fissa.
“Aprilo Mamo.”
Lui sbatte gli occhi una volta in più. Usagi nota una luce leggermente diversa.
“Aprilo!”
Il carrillon nella mano destra.
Con la sinistra Chaos ne alza il coperchio.
La melodia invade le sue orecchie. Lui chiude gli occhi lasciandosi trasportare da quelle note.
“Toccalo ti prego!”
Indice e medio si muovono da soli. Toccano la luna che gira all’interno dello Star Locket.
E le immagini appaiono nella sua mente.
Il primo bacio tra Serenity ed Endymion.
L’attacco di Queen Beryl.
La loro morte e la loro rinascita sulla terra.
La scoperta della vera identità di Sailor Moon con la trappola di Zoisiste.
Il ritorno sulla terra.
L’abbandono da parte sua di Usagi e il loro ritorno insieme, innamorati più che mai.
Chibiusa…oh la piccola peste.
Il principe Diamond. E la sua paura quando rapisce Usagi.
La loro ennesima vittoria.
I Death Buster.
La paura nel vedere Usagi attaccata.
La paura nel vedere Usagi sparire con Hotaru per salvarla.
Nehellenia. Pegasus.
La sua partenza e l’attacco di Galaxia.
Baci e carezze.
Quante volte lei lo ha salvato. E quanto amore lei gli dato. Due lacrime compaiono sul suo viso.
“Mamo-chan”
E’ il colpo finale. Chaos appoggia le mani sulla piattaforma. Occhi chiusi.
No, non voglio farle del male.
No, non mi lascerò usare ancora.
No, esci da qui!
Sì, la amo da morirne…
 
Il viaggio prosegue. Stanno arrivando. Un pensiero unico unisce tutte le guerriere: Usagi resisti.
 
Una nuvola nera si eleva da Mamoru. Il suo corpo si accascia, svenuto. Usagi si getta su di lui.
“Mamo! Oddio Mamo!”
Lei lo controlla. Lo tocca. Sì è vivo. Ce l’aveva fatta. Ora la parte più dura la attendeva. Le immagini dei suoi sogni premonitori le passano davanti. Per sconfiggere Chaos le serviva un seme di stella da distruggere. Ma dove?
Usagi sorride amaramente.
“Facciamolo”
Richiama a sé il suo seme di stella: il cristallo d’argento. Lo prende fra le mani. Lo alza al cielo. E aspetta.
 
“Ma che diavolo…..”
Seiya è il primo a vedere quello che succede.
Mamoru apre gli occhi appena in tempo per vederla.
Chaos si impossessa del cristallo d’argento di Usagi. Lei, prima di perdere il controllo, apre le mani. Il seme di stella vola verso terra.
“No Usako!”
“Usagi!”
Nessuno fa in tempo a fermarla.
Il cristallo tocca l’asfalto. Un rumore leggero in confronto alle onde del mare. Ma per tutti loro è il rumore più assordante mai sentito.
Frammenti di cristallo ribalzano su quel cemento. Tutti completamente trasparenti, tranne uno, rimasto nero. Ecco cosa era riuscita a fare Usagi: ridurre Chaos a una parte microscopica dell’intero universo. Perdendo però la sua vita.
Aveva mantenuto la promessa: aveva salvato Mamoru e sconfitto Chaos.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ForeverDream2015