“È stato un piacere conoscervi ragazzi, siete molto simpatici, spero di vedervi in giro.” dico io gentilmente. “Allora andiamo.” dice Facu. Ci incamminiamo, ma quando mi volto per l’ultima volta, vedo Martina farmi l’occhiolino con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.
Camminiamo e lui mi racconta della sua passione per la musica e per il ballo. Mentre parla della musica e del ballo gli brillano gli occhi, si vede che gli piace.
“Tu invece? Raccontami di te.” Si gira verso di me e mi guarda negli occhi. “Vengo da Elda, in Spagna. Ci siamo trasferiti da qualche anno con mia mamma e mia sorella Lucia per coltivare la mia passione per la musica. E quindi ora eccomi qua.” Sembra molto interessato da come mi guarda, ma purtroppo siamo arrivati all’ufficio di Pablo e ci dobbiamo lasciare. È lui a spezzare il silenzio imbarazzante che si è creato tra di noi “Beh spero di rivederti presto qui allo Studio e sappi che sei la benvenuta nel nostro gruppo” mi bacia sulla guancia e se ne va.
È da qualche giorno che esco con Facu e mi sembra già di conoscerlo da una vita.
Stasera mi ha portato in un ristorante romantico. Dopo mangiato, ci facciamo una passeggiata nel parco. Vedo che ha una coperta in mano, ma non capisco a che gli serva.
In lontananza vedo una panchina, ma lui al posto di sedersi, stende la coperta sul prato e si siede.
“Beh, non ti siedi?” dice lui fissandomi. Vado a sedermi affianco a lui mentre fissa il cielo ricoperto di stelle. A un certo punto si mette a ridere e io non capisco il perché. “Perché ridi?” domando confusa. Lui punta i suoi occhi nei miei.
“Stavo pensando a qualche settimana fa, quando ci siamo conosciuti. Lo ricordo come se fosse ieri. Sei entrata nello Studio e Martina appena ti ha visto, ti è venuta incontro per presentarsi, poi ti ha portato dal resto del gruppo e ti ha presentata. Io non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso. Sentivo le farfalle nello stomaco, mi sentivo una femminuccia timida.” Fa una risatina e poi torna a fissarmi. “Forse non te ne sei accorta anzi sicuramente non te ne sei accorta, ma quando ti stavo accompagnando da Pablo, ti ho fissato per tutto il tempo.” Non riesco a credere alle mie orecchie. “Poi ti sei unita al nostro gruppo e io ero felicissimo di questo. E lo sono ancora di più ora.” Lo vedo avvicinarsi a me. “Vorrei usare una di quelle frasi fatte con cui le ragazze si sciolgono come un gelato fuori dal frigo, ma so che con te non funzionerebbe perché tu non sei come le altre, tu sei speciale, anche se sei timida, sei coraggiosa, una leonessa.” Dice avvicinandosi ancora. Poggia una mano sulla mia guancia e la accarezza dolcemente. “Credimi Alba se ti dico che sei bellissima, e parlo sia esteticamente che caratterialmente.” Si avvicina ancora e posso sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra.
Succede tutto in un secondo. Le sue morbide labbra sulle mie. Le sue grandi mani sulle mie guance che mi avvicinano di più a lui. Mi lascio andare e gli tolgo il cappello per accarezzargli i capelli ricci e morbidi.
Quando ci stacchiamo, scoppiano i fuochi d’artificio. Mi giro di nuovo verso di lui e gli lascio un bacio a fior di labbra.
Restiamo accoccolati a guardare le stelle.
Fine flashback
*angolo autrice*
Ciao a tutti/e eccoci ad un altro capitolo dedicato tutto alla Falba. Il prossimo sarà sulla Dievica. Ricordatevi che se avete bisogno di chiarimenti o anche solo fare due chiacchere noi vi abbiamo lasciato i nostri account twitter e instagram negli scorsi angoli autrici. Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo.
M&A