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Autore: Baranjok    05/09/2016    0 recensioni
Continuo di The Angel's Fate, di cui necessita la lettura, vedremo come Clary supererà il lutto e come l'arrivo di un nuovo personaggio possa far crollare tutti i tipi di rapporti.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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-Hai mai pensato cosa sarebbe successo se avessi detto prima la verità?- Hodge parlava con decisione.
- Ma io l'ho fatto...- Clary cercava di essere convincente , ma in cuor suo sapeva che mentiva. Era sdraiata sul divano dello studio di Hodge.
-no non lo hai fatto.- la corresse Hodge alzandosi dalla sua scrivania.
-ma tu lo sapevi.- Clary odiava trovarsi in quella situazione, le sembrava che non ci fosse via di uscita. La porta vibrò pesantemente. Clary rimase immobilizzata.
-Cosa aspetti, va ad aprire.- Hodge le aveva parlato gentilmente.
Clary si alzò quasi di scatto, e si avvicinò a passi lenti verso la porta. Titubante abbassò la maniglia e fu con sorpresa che scoprì che si trovava nel suo salotto. Jocelyn era seduta sul divano intenta a leggere un libro.
-Mamma...- Clary quasi si spaventò della sua stessa voce.
-Tesoro ero così in pensiero per te, dove sei stata?- Jocelyn aveva parlato in maniera calma, ed un strano sorriso le si era formato sul viso.
-Ero in Istituto.- Clary era spaesata, sua madre era morta, lei l'aveva seppellita non poteva essere lì davanti a lei.
-Bhe non mi piace che frequenti quell'ambiente lo sai. Hai fame , vuoi mangiare?.- sua madre si era avvicinata alla cucina, mentre Clary era inchiodata sul posto.
-Mamma, ma cosa è successo, tu eri.... Morta.-
-Faccio un po' di pasta che ne dici?- Jocelyn sembrava non sentirla.
Clary le si avvicinò, ma non si trovavano più in cucina ma nella sua stanza sdraiate sul suo letto.
-Hai conosciuto qualcuno non è vero?. Jocelyn le stava accarezzando teneramente i capelli.
-si.- Clary non se la sentì di mentirle.
-lo avete già fatto ?.- Jocelyn era sempre stata schietta con le domande.
-si, insomma non aveva senso aspettare.- Clary le rispose sinceramente.
-Ed io , io perché ho dovuto aspettare?.- Clary si voltò di scatto, ma era di nuovo sul divano di Hodge.
-perché non hai semplicemente detto la verità?- Le richiese Hodge stavolta alterato.
Clary si alzò dal divano e impugnò la sua spada, stava per colpire Hodge, quando si rese conto di aver pugnalato sua madre.
-Clary! È tutta colpa tua.- le disse morendo tra le sue braccia.

 



Clary aprì gli occhi di scatto e si alzò improvvisamente dal letto.
Era stato di nuovo quello stupido incubo che ormai la perseguitava ogni notte. Diede un'occhiata all'orologio sul comodino. Erano le 4 del mattino. Jace dormiva profondamente al suo fianco, così Clary decise di andare in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Fu sorpresa di trovarla già occupata da Alec.
-Alec cosa ci fai in piedi a quest'ora?- domandò Clary facendolo sobbalzare.
-potrei farti la stessa domanda.- le disse sorridendo.
-non riesco a dormire.- fu sincera, non aveva senso mentire alle persone che ti stavano vicine e che ti facevano sentire protetta.
-ancora incubi?.- Alec era diventato il suo confidente.
-si, faccio di continuo lo stesso sogno.- Clary aveva gli occhi lucidi, e anche se cercava di andare avanti e di sembrare forte, non faceva altro che piangere per la morte di sua madre.
-Clary lo sai benissimo che non è colpa tua se tua madre è morta.- le rispose Alec avvicinandosi. Lui e Magnus ormai vivevano insieme da mesi, e visto che Magnus in questo momento si trovava ad Idris lui aveva deciso di stare in Istituto per un po'.
-Beh, se fossi stata più veloce se non avessi perso tempo, se Simon non fosse stato lì- si maledì mentalmente, non era stata colpa di Simon se lei non aveva salvato sua madre.
-Clary basta! - Alec quasi urlò.
-Lo sai benissimo che tu non hai niente a che fare con questa storia, è tutta colpa di Valentine e lo sai bene,tu hai fatto tutto quello che ti era stato detto di fare, non hai sbagliato nulla.-
-Li ho delusi.- Clary non si dava pace, sapeva in cuor suo che se le cose fossero andate diversamente, sua madre sarebbe stata lì con lei.
-non è vero, Luke è orgoglioso di te, ti ama e questo lo sai benissimo.-
-e allora perché non è qui? Perché mi ha lasciata sola? Perché devo affrontare io il lutto da sola qui senza la mia famiglia?- Clary ora stava singhiozzando, non aveva pianto molto durante i funerali di sua madre, e nemmeno quando aveva scoperto che era morta, ma ogni sera quando si svegliava dagli incubi non faceva che piangere.
-Luke non ti ha lasciata sola perché era deluso da te, ma proprio perché sta soffrendo ed ha bisogno di tempo, questo è assolutamente normale Clary, non puoi fargliene una colpa. E poi tu lo sai che non sei sola, ci sono io, Izzy, Jace persino Simon è rimasto per starti vicino in questo momento.-
-Beh Simon dovrebbe essere al college a quest'ora- Clary aveva cercato inutilmente in questi 6 mesi di convincerlo a tornare, ma ormai aveva preso la sua decisone.
-Simon tornerà al college, anzi penso che proprio a settembre riprenderà i suoi studi, ha voluto starti vicino per non farti affrontare tutto da sola- Alec sapeva bene come confortarla.
-Grazie Alec.- disse Clary stringendolo in un lungo abbraccio.

Nei sei mesi trascorsi dopo la morte di Jocelyn , Clary aveva visto Luke solo una volta, il giorno di Natale. Era andata ad Idris per portare dei fiori a sua madre e lo aveva trovato lì, vicino alla sua tomba. Non avevano parlato un granchè, più che altro erano rimasti in silenzio. Clary avrebbe voluto poter visitare sua madre ogni giorno, ma questo era impossibile, e per mantenere una certa stabilità mentale, aveva deciso di andarci una volta l'anno, il giorno di Natale.Da Idris non c'erano notizie, Valentine era come sparito e anche Clary non era riuscita a trovare nessun indizio per rintracciarlo. Magnus le aveva promesso di mettercela tutta per trovarlo, insomma Jocelyn era anche una sua grande amica, ma purtroppo nemmeno la sua magia sembrava funzionare.
Jace invece sembrava fiducioso, secondo la sua opinione presto lo avremmo trovato ed io sarei potuta andare avanti con la mia vita. Come se uccidere mio padre potesse farmi dimenticare di mia madre.
-La vendetta non è mai una buona cosa.- le aveva detto Maryse.
Il conclave ovviamente non era d'accordo sul fatto che Clary partecipasse alle ricerche di Valentine. Ritenevano che fosse troppo coinvolta nella faccenda. Ed era vero.Voleva trovare Valentine e ucciderlo con le sue stesse mani. Ma la cosa non era affatto semplice. Con la morte di sua madre aveva avuto ancora più difficoltà per controllare il suo potere e così di lì a poco sarebbe arrivato in istituto un'esperto di rune per aiutarla.
Jace non era per niente entusiasta dell'idea.
-Non capisco perché debba essere un ragazzo, non può farlo un fratello Silente oppure una donna?.- le stava dicendo quella stessa mattina.
-Jace piantala, se io avrò controllo sul mio potere, potrei trovare Valentine e chiudere questa storia per sempre.-
-Va bene sono d'accordo solo che non capisco perché è un uomo.-
-Jace non essere geloso, Clary non va da nessuna parte.- Izzy aveva sempre la battuta pronta.
-io non sono geloso! – Jace era arrossito come un pomodoro.
-Oh si invece lo sei.- continuò Alec. Sembrava che stessero facendo a gara a chi diceva l'ultima parola, quando entrò un ragazzo sulla 20ina nel salotto dell'Istituto.
- e tu chi saresti?- domandò senza vergogna Isabelle.
-sono il nuovo istruttore di rune, Sebastian Velarc.- Clary si voltò lentamente verso il nuovo arrivato. Capelli biondo quasi argento e occhi neri come la pece. Provò uno strano motto di compassione verso Sebastian.
-ah si piacere io sono Clary.- disse porgendogli la mano, quando le sue mani la raggiunsero, brividi di freddo le percossero il corpo. Il ragazzo le sorrise debolmente.
Jace che fino a quel momento era rimasto con la bocca aperta, li divise mettendosi davanti a Clary.
-bene bene, stavamo proprio parlando di te, io sono Jace, il ragazzo di Clary.- scandì le ultime parole come se fosse veleno.
Sebastian non sembrò molto sorpreso , anzi lo ignorò completamente posando la sua attenzione di nuovo su Clary.
-Inizieremo domattina all'alba, tieniti pronta.- detto questo si dileguò con la sua valigia verso le scale, lasciandoli tutti senza parole.

  
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