06/09/2016
2 recensioniGli amanti adorano quando la Luna illumina il loro amore.
La situazione aveva del comico...Ma in quel momento, ovvero mentre scappava da una sua vecchia fiamma arrabbiata perché non si era presentato al loro terzo appuntamento, Loki non niusciva a cogliere quell'ironia che invece aveva conteggiato tutti: maghi, spiriti e gli abitanti del villaggio.
Certo, visto da fuori e per chi conosceva Loki forse era divertente ma per lui, no, non lo era affatto.
Forse perché si stava perdendo una cena succulenta e la possibilità di stare con Lucy o forse perché l'idea di scappare da quell'arpia, bella ma pur sempre arpia, non lo allettava affatto.
Continuó a correre a perdifiato fin quando le grida e le risate furono solo un eco lontano, a quel punto osó rallentare fino a fermarsi.
Le luci di quel caotico villaggio erano ormai stelle sfuocate la cui luce piano piano si affievoliva.
Loki si passó una mano tra i capelli sospirando sollevato mentre cercava di riprendere fiato.
Si voltó verso il bosco, illuminato oltre che dalle stelle, anche dalle candele che decoravano i margini del sentiero che dal villaggio attraversando il fitto bosco portavano al litorale sabbioso.
Respiró affondo l'odore d'erba bagnata che gli pungeva le narici, e che assomigliava all'odore della menta.
Volse lo sguardo al cielo blu nemmeno troppo scuro dove splendevano le stelle, la costellazione dell'ariete era visibile insieme ad altre stelle mentre la mezza luna si ergeva in alto godendo del suo riflesso negli occhi di Loki perennemente coperti dalle lenti azzurrognole.
Fu dopo qualche minuto di indecisione che decise di visitare il bosco, complice l'atmosfera serena e l'aria dolce di quella fresca serata.
Continuò a camminare tranquillo senza togliere lo sguardo dal cielo notturno, sordo al canto dei grilli in lontananza e al rumore leggero delle onde sempre piú vicino.
《Leo?》
Bastò un mormorio, simile al rumore di qualcosa che strisciava sulla sabbia a risvegliarlo da quella trans.
Perché quella voce la conosce benissimo.
《A-Aries!》
E si ristrovó ad arrossire come una scolaretta alla prima cotta.
《Perché te ne sei andato dalla festa?》
《Troppo rumore》-bugia-
《Ma tu adori il rumore》lo sguardo di Aries si tinse di di stupore misto a curiosità
E Loki represse a stento la voglia di darsi una manata in faccia.
《Si, ma questo non significa che non mi piaccia la tranquillità del bosco》
Aveva riacquistato un pó del suo coraggio che andò a farsi benedire quando, rossa d'imbarazzo, l'ariete mormoró uno"scusa".
E Loki dovette prendersi qualche secondo per far sparire il rossore.
《Posso sedermi?》
In risposta ricevette solo un cenno d'assenzo dall'ariete, spolveró con la mano il muretto di pietra su cui era seduta l'ariete e poi si accomodó al suo fianco.
Un muretto di pietra grigia scalfito qua e lá circondava la spiaggia per un breve tratto perché poi si riduceva in pesanti pietre che pesavano sulla sabbia, probabilmente distrutte e erose dal vento e dalla pioggia.
L'odore di mare e salsedine era qualcosa di indescrivibile, odore di vita e di libertà.
A volte ci pensava, Loki, a come sarebbe la sua vita su una barca, a navigare l'oceano.
Pensava a come sarebbe bello svegliarsi col rumore delle onde e col sole che picchia in faccia, a come sarebbe piacevole alzarsi la mattina e restare minuti o ore a godersi l'odore del mare e la fresca brezza dell'estate.
Ma il suo sogno si infrangeva nel ricordarsi che quella vita sarebbe, caso mai, una vita senza Fairy Tail, senza Lucy...senza Aries.
Il pensiero di andarsene e lasciare i suoi amici soli, lasciarla sola, era terribile.
E lo faceva desistere ogni volta.
《Non é meraviglioso? La costellazione dell'Ariete brilla incontrastata!》esclamó con occhi sognanti l'ariete e Loki non si trattenne dal sorridere in risposta al suo viso euforico.
《Eh già! Sei la padrona assoluta stasera!》
Vedere il sorriso genuino della ragazza fu, per il leone, un tuffo al cuore.
Era sempre stata così bella la timida Aries?
Molto probabilmente sí.
Continuò a guardarla per quelli che sembrarono minuti, poi, preso da un impeto di coraggio chiuse gli occhi e trovó la forza di ammettere a se stesso che, tra tutte le donne che aveva conosciuto e frequentato, Aries era la più bella.
Sorrise per pochi secondi, poi aprì velocemente gli occhi, ritrovandosi davanti Aries che schiudeva lentamente le iridi viola.
Arrossirono e, imbarazzati, spostarono entrambi lo sguardo sul mare, come se si fossero scottanti.
Velocemente, senza nemmeno respirare, Aries mormorò il solito "scusa" rossa d'imbarazzo mentre cercava di calmare il cuore che batteva frenetico senza fallo capire al ragazzo.
《N-non fa n-niente》
Balbettó imbarazzato quest'ultimo e, potete credermi, un leone che balbetta era uno spettacolo più unico che raro.
Se solo almeno uno di loro trovasse il coraggio di dichiararsi, ma entrambi erano frenati dalla paura di perdersi.
E, d'altra parte, come dargli torto?
Loki era certo che Aries lo considerasse solo un amico e Aries anche visto che lui ci provava con tutte tranne che con lei.
Ma la curiosità e i forti sentimenti la stavano uccidendo.
E Lucy e Aquarius, a cui aveva trovato il coraggio di ammettere il proprio ampre per lo spirito del leone, non erano d'aiuto.
Il forte legame che gli univa era qualcosa di unico, la sintonia tra loro anche.
E mai nella loro lunga esistenza si erano sentiti cosí vicini come in quella notte stellata, forse il loro amore poteva aspettare, infondo entrentrambi avevano intenzione di vivere altri momenti del genere e di condividere i ricordi piú belli.
E un giorno avrebbero trovato il coraggio di amarsi.
Un giorno Loki avrebbe trovato il coraggio di amarla.
Era una promessa.
Certo, visto da fuori e per chi conosceva Loki forse era divertente ma per lui, no, non lo era affatto.
Forse perché si stava perdendo una cena succulenta e la possibilità di stare con Lucy o forse perché l'idea di scappare da quell'arpia, bella ma pur sempre arpia, non lo allettava affatto.
Continuó a correre a perdifiato fin quando le grida e le risate furono solo un eco lontano, a quel punto osó rallentare fino a fermarsi.
Le luci di quel caotico villaggio erano ormai stelle sfuocate la cui luce piano piano si affievoliva.
Loki si passó una mano tra i capelli sospirando sollevato mentre cercava di riprendere fiato.
Si voltó verso il bosco, illuminato oltre che dalle stelle, anche dalle candele che decoravano i margini del sentiero che dal villaggio attraversando il fitto bosco portavano al litorale sabbioso.
Respiró affondo l'odore d'erba bagnata che gli pungeva le narici, e che assomigliava all'odore della menta.
Volse lo sguardo al cielo blu nemmeno troppo scuro dove splendevano le stelle, la costellazione dell'ariete era visibile insieme ad altre stelle mentre la mezza luna si ergeva in alto godendo del suo riflesso negli occhi di Loki perennemente coperti dalle lenti azzurrognole.
Fu dopo qualche minuto di indecisione che decise di visitare il bosco, complice l'atmosfera serena e l'aria dolce di quella fresca serata.
Continuò a camminare tranquillo senza togliere lo sguardo dal cielo notturno, sordo al canto dei grilli in lontananza e al rumore leggero delle onde sempre piú vicino.
《Leo?》
Bastò un mormorio, simile al rumore di qualcosa che strisciava sulla sabbia a risvegliarlo da quella trans.
Perché quella voce la conosce benissimo.
《A-Aries!》
E si ristrovó ad arrossire come una scolaretta alla prima cotta.
《Perché te ne sei andato dalla festa?》
《Troppo rumore》-bugia-
《Ma tu adori il rumore》lo sguardo di Aries si tinse di di stupore misto a curiosità
E Loki represse a stento la voglia di darsi una manata in faccia.
《Si, ma questo non significa che non mi piaccia la tranquillità del bosco》
Aveva riacquistato un pó del suo coraggio che andò a farsi benedire quando, rossa d'imbarazzo, l'ariete mormoró uno"scusa".
E Loki dovette prendersi qualche secondo per far sparire il rossore.
《Posso sedermi?》
In risposta ricevette solo un cenno d'assenzo dall'ariete, spolveró con la mano il muretto di pietra su cui era seduta l'ariete e poi si accomodó al suo fianco.
Un muretto di pietra grigia scalfito qua e lá circondava la spiaggia per un breve tratto perché poi si riduceva in pesanti pietre che pesavano sulla sabbia, probabilmente distrutte e erose dal vento e dalla pioggia.
L'odore di mare e salsedine era qualcosa di indescrivibile, odore di vita e di libertà.
A volte ci pensava, Loki, a come sarebbe la sua vita su una barca, a navigare l'oceano.
Pensava a come sarebbe bello svegliarsi col rumore delle onde e col sole che picchia in faccia, a come sarebbe piacevole alzarsi la mattina e restare minuti o ore a godersi l'odore del mare e la fresca brezza dell'estate.
Ma il suo sogno si infrangeva nel ricordarsi che quella vita sarebbe, caso mai, una vita senza Fairy Tail, senza Lucy...senza Aries.
Il pensiero di andarsene e lasciare i suoi amici soli, lasciarla sola, era terribile.
E lo faceva desistere ogni volta.
《Non é meraviglioso? La costellazione dell'Ariete brilla incontrastata!》esclamó con occhi sognanti l'ariete e Loki non si trattenne dal sorridere in risposta al suo viso euforico.
《Eh già! Sei la padrona assoluta stasera!》
Vedere il sorriso genuino della ragazza fu, per il leone, un tuffo al cuore.
Era sempre stata così bella la timida Aries?
Molto probabilmente sí.
Continuò a guardarla per quelli che sembrarono minuti, poi, preso da un impeto di coraggio chiuse gli occhi e trovó la forza di ammettere a se stesso che, tra tutte le donne che aveva conosciuto e frequentato, Aries era la più bella.
Sorrise per pochi secondi, poi aprì velocemente gli occhi, ritrovandosi davanti Aries che schiudeva lentamente le iridi viola.
Arrossirono e, imbarazzati, spostarono entrambi lo sguardo sul mare, come se si fossero scottanti.
Velocemente, senza nemmeno respirare, Aries mormorò il solito "scusa" rossa d'imbarazzo mentre cercava di calmare il cuore che batteva frenetico senza fallo capire al ragazzo.
《N-non fa n-niente》
Balbettó imbarazzato quest'ultimo e, potete credermi, un leone che balbetta era uno spettacolo più unico che raro.
Se solo almeno uno di loro trovasse il coraggio di dichiararsi, ma entrambi erano frenati dalla paura di perdersi.
E, d'altra parte, come dargli torto?
Loki era certo che Aries lo considerasse solo un amico e Aries anche visto che lui ci provava con tutte tranne che con lei.
Ma la curiosità e i forti sentimenti la stavano uccidendo.
E Lucy e Aquarius, a cui aveva trovato il coraggio di ammettere il proprio ampre per lo spirito del leone, non erano d'aiuto.
Il forte legame che gli univa era qualcosa di unico, la sintonia tra loro anche.
E mai nella loro lunga esistenza si erano sentiti cosí vicini come in quella notte stellata, forse il loro amore poteva aspettare, infondo entrentrambi avevano intenzione di vivere altri momenti del genere e di condividere i ricordi piú belli.
E un giorno avrebbero trovato il coraggio di amarsi.
Un giorno Loki avrebbe trovato il coraggio di amarla.
Era una promessa.