What are we fighting for?
Innamorata di persone che mai vedrò, di voci alle quali non potrò mai rispondere, a delle mani che non potrò mai stringere, a un corpo che non potrò mai abbracciare, a un sorriso che non potrò mai vedere, a un abbraccio che non potrò mai ricevere.
Odio questo tipo di sensazione: l’impotenza e la rabbia poi prendono il sopravvento, facendomi esplodere.
Mi fanno ridere, come mai nessuno è mai riuscito a fare, riescono a farlo con un video di youtube, che porta via solo una decina di minuti alla mia vita monotona e schifosa, fatta di giorni che si ripetono all’infinito.
Odio questo tipo di sensazione: l’impotenza e la rabbia poi prendono il sopravvento, facendomi esplodere.
Mi fanno ridere, come mai nessuno è mai riuscito a fare, riescono a farlo con un video di youtube, che porta via solo una decina di minuti alla mia vita monotona e schifosa, fatta di giorni che si ripetono all’infinito.
3
-Artù!- urlai vedendo il gatto di Sascha, che è bellissimo e lo amo. Venne dritto verso di me, cercando coccole, che diedi ovviamente.
-Che bastardo! A me nemmeno mi caga!- disse divertito Sascha.
-Ragazzi, dicevo, ho un’idea: Andrea potrà essere la nostra mamma!-
-Geniale!- concordò Sascha, dando il cinque a Salvatore. Giuseppe sorrise, sicuramente d’accordo anche lui.
-Ma la mamma non ama i propri figli- disse Stefano, buttandosi sul divano. Lo guardai sorpresa da quella frase, reduce dall’essere stata beccata al cellulare e aver detto quelle cose, da lui.
-Lascialo perdere Andrea. Sta zitto Ste!- disse Sascha dandogli un colpo sul braccio, seguito da un urlo di dolore di Stefano.
-Siete tutti d’accordo?- disse Giuseppe, ovviamente tutti tranne Stefano.
-La maggioranza vince!- disse trionfante Sascha, saltando dappertutto, mentre io seduta, coccolavo Artù, che era comodo sulla mia pancia, che spaparanzato
riceveva coccole.
-Ragazzi ma non avete chiesto a me- dissi ridendo.
-Siamo noi a decidere- disse con aria buffa, Sascha.
-Non so per quanto possa andare avanti- dissi divertita. Artù invece, era bello contento delle mie coccole.
-Il più contento qui è Artù!- disse ridendo Sascha, seguito dalle risate degli altri.
La sera, decisero di registrare una nuova challenge, che consisteva nel girare la bottiglia due volte, e i due sorteggiati dovevano mangiare la metà d’uovo che gli toccava, con sopra la maionese.
-E bella a tutti, animali animale, siamo in una nuova challenge! E possiamo presentarvi anche la nostra mamma Andrea!- disse urlando e gridando per poi inquadrarmi.
-Ciao belli!- dissi più confidente.
-E possiamo iniziare!- disse Sascha posando la telecamera difronte a noi.
Il primo giro dovettero mangiare l’uovo papà Vegas e St3pny, il giro successivo capitò a Surry e papà Vegas, mentre il successivo capitò a me e Sascha, che appena capitò a noi, fece la sua faccia da pervertito seriale.
-Dai muoviti Anima, rapido e indolore- dissi con la metà dell’uovo già in bocca ad aspettare che lui prendesse l’altra metà. Come andò a finire? Che oltre all’uovo che mangiò, mi baciò il cretino.
-SASCHA! Mi hai baciato!- urlai dandogli uno schiaffo sulla spalla, così forte che si sentì proprio il rumore.
-Ahia, mi hai fatto male! Papà, mamma mi picchia!- disse correndo dietro a papà Vegas, che se la rideva.
-Ha fatto bene, figliolo. Non si bacia la mamma!- disse rimproverandolo. Scoppiammo a ridere, mentre notai Stefano guardarmi infastidito, tanto che si alzò e se ne andò.
-Bene animali, la sfida è finita se ne volete altre in compagnia di Mamma Andrea, lasciate un pollice in su e arriviamo a 35 mila mi piace! Stay Hungry- lo precedetti però.
-Stay Animals!- urlai spegnendo poi la telecamera.
-E ora Sascha avrai le botte per quello che hai fatto alla mamma- disse papà Vegas inseguendo Sascha. Riaccesi la videocamera di Sascha e divertita, commentai e continuai a riprendere: Giuseppe si era messo di peso su Sascha e lo stava sculacciando, proprio come un bambino.
Appena finì, scoppiai a ridere mentre vidi Sascha correre verso di me e urlare.
-Non la passi liscia, Andrea!- mi urlò dietro.
Corsi in camera e lasciai la telecamera ancora accesa sul comodino difronte al letto dove cercai di rifugiarmi ma Sascha arrivò e si mise sopra di me bloccandomi.
-Mi hai ripreso mentre venivo sculacciato, eh?- mi disse divertito Sascha, bloccandomi i polsi sopra la testa, avvicinandosi sempre di più al mio viso.
-Lo sai che dovrai cancellare questo video, vero?- chiesi indicando con il capo la telecamera accesa. La guardò per poi voltarsi verso di me.
-Lo terrò io questo video, tranquilla- mi sorrise, mostrando quelle favolose fossette. Mi morsi un labbro e subito si fiondò sulle mie labbra, mordendole e baciandomi.
-Sascha…- dissi tra un bacio e l’altro. Ormai era come una droga, una bellissima droga di quelle che non fanno male.
-Si?- chiese fermandosi, toccando con la punta del suo naso, il mio, sorridendomi ancora.
-Ci sono gli altri di là- dissi cercando di liberarmi. Con sguardo deluso, si alzò e si staccò da me, andando a spegnere la telecamera.
-Vado a editare- disse correndo via nel salone.
Andai nel salone a vedere la situazione e notai in un’altra camera Surry registrare un video di minecraft, papà Vegas era uscito per fare compere e Stefano era al cellulare che stava giocando, o roba simile.
-Ei- dissi sedendomi affianco a Stefano sul divano, che mi guardò per poi continuare a fissare il telefono.
-Che avevi oggi?- chiesi cercando di rompere il ghiaccio, visto il suo silenzio e la sua indifferenza.
-Assolutamente niente- disse con voce ironica.
-Come se io ci credessi, guarda- dissi alzandomi, pronta ad andare in cucina.
-Dovresti dirglielo- mi fermai appena lo sentii parlare. Mi voltai e lo osservai.
-Cosa dovrei dirgli?- chiesi a braccia conserte. Si alzò e si avvicinò a me, vicinissimo al mio volto.
-Quello che hai detto al telefono- disse osservandomi con cura.
Restammo così a guardarci per qualche minuti che sembrò non finire mai, per poi allontanarsi da me e andare nella sua camera.
Respirai, come se fossi rimata in apnea, maledetto.
Andai in cucina, vedendo Sascha al pc, editare e ridere da solo.
-Te la ridi eh?- chiesi sorridente, vedendolo così felice, mentre mangiava un Pan gocciolo.
-Come non farlo?- chiese divertito, continuando a ridere.
-Dovresti smetterla con i Pan goccioli, diventerai obeso- dissi ridendo, mentre bevevo il succo.
-Ei! Non è vero e poi sono regali dei miei fan!- disse mostrando la carta con firme dei suoi fan.
-E poi non sono grasso- continuò alzandosi in piedi e alzandosi la maglia, facendomi vedere il suo fisico.
-Ma copriti!- dissi lanciando uno scatolo vuoto affianco a me, contro di lui, beccandolo in pieno.
Corse velocemente verso di me, iniziando a farmi il solletico, mentre sbattevo freneticamente i piedi a terra cercando di fermarlo.
-Basta, ti prego ti prego ti prego!- dissi sperando che non mi esplodesse il cuore.
Sascha si fermò, stranamente e appena riuscii a finire di ridere, lo vidi guardare alla nostra destra e vidi Stefano a guardarci, male ovviamente, per poi continuare a camminare verso il bagno.
-Ma che problemi ha?- mi chiese Sascha guardandomi preoccupato.
-Non lo so- dissi incerta. Sascha, mi lasciò un bacio veloce sulle labbra per poi ritornare a editare, mettendosi le cuffie.
Decisi di andare in camera da Stefano, appena sentii che uscì dal bagno e con passo veloce aprii la porta: si voltò a petto nudo, con ancora la maglia nelle mani.
-Non si bussa?- chiese posando la maglia sul letto, voltandosi a guardarmi e a mostrare il suo fisico. Chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai a lui.
-Non cambiare argomento. Che problemi hai?- chiesi irritata, guardandolo negli occhi nocciola scuro. Increspò le labbra e rispose.
-Sei tu il mio problema!- disse indicandomi.
Scossi la testa non capendo, mentre mi distrassi guardando il suo corpo, che devo dire non era messo male.
Mi sorpassò, chiudendo a chiave la porta per poi avvicinarsi ancora a me.
-Stai facendo il doppio gioco, Andrea- disse contrariato.
-Doppio gioco? Mai avuto una fan a cui piace più di un Mates!? Ma che dici Ste?!- sbottai, capendo dove volesse andare a parare.
-E’ questo il problema: mi piaci- mi ritrovai la sua mano sul collo e le sue labbra sulle mie.
Strabuzzai gli occhi, sorpresa da quel gesto, inaspettato.
È inutile dire che approfondii il bacio, posando le mie mani intorno al suo collo.
Lentamente e affannati ci staccammo, lui con sguardo basso e io imbarazzata.
Si rimise un’altra maglia uscendo dalla stanza e gridando che andava a fare due passi.
Intanto che io ancora cercavo di riprendermi, sentii ritornare Giuseppe, con pizze per tutti.
-Pizza!- sentii urlare da Sascha. Sorrisi e decisi di raggiungere gli altri che appena mi videro mi sorrisero e mi tesero una fetta di pizza.
-E Stefano?- chiese Giuseppe, mentre addentrava la pizza.
-E’ uscito- rispose Sascha, strafogando la pizza.
-Sei proprio un maialino- dissi ridendo, verso Sascha che fece una faccia da pervertito facendomi ridere ancora di più, seguito dalle risate degli altri.
-Si scalderà poi la pizza nel microonde, Giuse- disse Surry.
Finito di mangiare, Giuse e Salvatore andarono nella loro camera a registrare un video insieme mentre io e Sascha decidemmo di vedere un film nella sua stanza.
-Posso scegliere io il film?- chiesi verso Sascha, che si era già buttato sul letto, disfacendolo.
-Si, ma niente cose troppo sdolcinate- disse ridendo, buttandomi un cuscino.
-Ma che romantico ahah IO SONO LEGENDA!- dissi buttandogli il cuscino di rimando, mettendo il film, appunto Io sono legenda.
Raggiunsi Sascha e mi sedetti affianco a lui, per poi venir spostata e buttata sul suo petto, abbracciandomi.
Scossi la testa ridendo e continuammo a vedere il film. Mentre stavamo vedendo il film, Sascha iniziò ad accarezzare, giocare e stringermi le mani.
Ma quanto affetto? Chiesi mentalmente a me stessa.
Avvicinai la sua mano alla mia bocca e gliela morsi, sentendo un urlo da checca di Sascha.
Scoppiai a ridere, spostandomi per vederlo.
-Ma sei un animale!- urlò massaggiandosi la mano appena morsa, guardandomi spaventato.
-AHAHAH ho imparato pur da qualcuno- dissi facendo riferimento a lui.
Velocemente mi prese in braccio, mentre continuavo a buttargli pugni sulla spalla per scendere.
-Fammi scendere!- dissi continuando a ridere, sentendo ridere anche Sascha.
Quando si bloccò, vidi Stefano alla porta, al contrario.
Subito mi lasciò a terra, Sascha, schiarendosi la voce.
-Devo dormire- disse atono Stefano, passandoci accanto.
-Vado anch’io. Notte- mi disse sorridendomi per poi chiudere la porta. Mi voltai verso Stefano e lo guardai.
-Fatto una bella camminata?- chiesi sedendomi sul letto, guardandolo voltarsi e guardarmi. Uno sguardo che diceva: so cosa avete fatto.
-Abbiamo solo visto un film, smettila- dissi riferendomi al suo sguardo.
Si avvicinò a me, posando le mani sul letto, al bordo letto ai lati dei miei fianchi, abbassandosi all’altezza del mio volto.
-Non la smetto- disse osservandomi, facendo passare il suo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi.
Mi morsi un labbro, per la tensione che c’era tra di noi.
-Se continui così, te lo mordo io il labbro e non solo- disse allontanandosi da me, con un sorriso in volto.
Mi ficcai velocemente sotto le coperte: in che diavolo di situazione mi sono cacciata?
-Che bastardo! A me nemmeno mi caga!- disse divertito Sascha.
-Ragazzi, dicevo, ho un’idea: Andrea potrà essere la nostra mamma!-
-Geniale!- concordò Sascha, dando il cinque a Salvatore. Giuseppe sorrise, sicuramente d’accordo anche lui.
-Ma la mamma non ama i propri figli- disse Stefano, buttandosi sul divano. Lo guardai sorpresa da quella frase, reduce dall’essere stata beccata al cellulare e aver detto quelle cose, da lui.
-Lascialo perdere Andrea. Sta zitto Ste!- disse Sascha dandogli un colpo sul braccio, seguito da un urlo di dolore di Stefano.
-Siete tutti d’accordo?- disse Giuseppe, ovviamente tutti tranne Stefano.
-La maggioranza vince!- disse trionfante Sascha, saltando dappertutto, mentre io seduta, coccolavo Artù, che era comodo sulla mia pancia, che spaparanzato
riceveva coccole.
-Ragazzi ma non avete chiesto a me- dissi ridendo.
-Siamo noi a decidere- disse con aria buffa, Sascha.
-Non so per quanto possa andare avanti- dissi divertita. Artù invece, era bello contento delle mie coccole.
-Il più contento qui è Artù!- disse ridendo Sascha, seguito dalle risate degli altri.
La sera, decisero di registrare una nuova challenge, che consisteva nel girare la bottiglia due volte, e i due sorteggiati dovevano mangiare la metà d’uovo che gli toccava, con sopra la maionese.
-E bella a tutti, animali animale, siamo in una nuova challenge! E possiamo presentarvi anche la nostra mamma Andrea!- disse urlando e gridando per poi inquadrarmi.
-Ciao belli!- dissi più confidente.
-E possiamo iniziare!- disse Sascha posando la telecamera difronte a noi.
Il primo giro dovettero mangiare l’uovo papà Vegas e St3pny, il giro successivo capitò a Surry e papà Vegas, mentre il successivo capitò a me e Sascha, che appena capitò a noi, fece la sua faccia da pervertito seriale.
-Dai muoviti Anima, rapido e indolore- dissi con la metà dell’uovo già in bocca ad aspettare che lui prendesse l’altra metà. Come andò a finire? Che oltre all’uovo che mangiò, mi baciò il cretino.
-SASCHA! Mi hai baciato!- urlai dandogli uno schiaffo sulla spalla, così forte che si sentì proprio il rumore.
-Ahia, mi hai fatto male! Papà, mamma mi picchia!- disse correndo dietro a papà Vegas, che se la rideva.
-Ha fatto bene, figliolo. Non si bacia la mamma!- disse rimproverandolo. Scoppiammo a ridere, mentre notai Stefano guardarmi infastidito, tanto che si alzò e se ne andò.
-Bene animali, la sfida è finita se ne volete altre in compagnia di Mamma Andrea, lasciate un pollice in su e arriviamo a 35 mila mi piace! Stay Hungry- lo precedetti però.
-Stay Animals!- urlai spegnendo poi la telecamera.
-E ora Sascha avrai le botte per quello che hai fatto alla mamma- disse papà Vegas inseguendo Sascha. Riaccesi la videocamera di Sascha e divertita, commentai e continuai a riprendere: Giuseppe si era messo di peso su Sascha e lo stava sculacciando, proprio come un bambino.
Appena finì, scoppiai a ridere mentre vidi Sascha correre verso di me e urlare.
-Non la passi liscia, Andrea!- mi urlò dietro.
Corsi in camera e lasciai la telecamera ancora accesa sul comodino difronte al letto dove cercai di rifugiarmi ma Sascha arrivò e si mise sopra di me bloccandomi.
-Mi hai ripreso mentre venivo sculacciato, eh?- mi disse divertito Sascha, bloccandomi i polsi sopra la testa, avvicinandosi sempre di più al mio viso.
-Lo sai che dovrai cancellare questo video, vero?- chiesi indicando con il capo la telecamera accesa. La guardò per poi voltarsi verso di me.
-Lo terrò io questo video, tranquilla- mi sorrise, mostrando quelle favolose fossette. Mi morsi un labbro e subito si fiondò sulle mie labbra, mordendole e baciandomi.
-Sascha…- dissi tra un bacio e l’altro. Ormai era come una droga, una bellissima droga di quelle che non fanno male.
-Si?- chiese fermandosi, toccando con la punta del suo naso, il mio, sorridendomi ancora.
-Ci sono gli altri di là- dissi cercando di liberarmi. Con sguardo deluso, si alzò e si staccò da me, andando a spegnere la telecamera.
-Vado a editare- disse correndo via nel salone.
Andai nel salone a vedere la situazione e notai in un’altra camera Surry registrare un video di minecraft, papà Vegas era uscito per fare compere e Stefano era al cellulare che stava giocando, o roba simile.
-Ei- dissi sedendomi affianco a Stefano sul divano, che mi guardò per poi continuare a fissare il telefono.
-Che avevi oggi?- chiesi cercando di rompere il ghiaccio, visto il suo silenzio e la sua indifferenza.
-Assolutamente niente- disse con voce ironica.
-Come se io ci credessi, guarda- dissi alzandomi, pronta ad andare in cucina.
-Dovresti dirglielo- mi fermai appena lo sentii parlare. Mi voltai e lo osservai.
-Cosa dovrei dirgli?- chiesi a braccia conserte. Si alzò e si avvicinò a me, vicinissimo al mio volto.
-Quello che hai detto al telefono- disse osservandomi con cura.
Restammo così a guardarci per qualche minuti che sembrò non finire mai, per poi allontanarsi da me e andare nella sua camera.
Respirai, come se fossi rimata in apnea, maledetto.
Andai in cucina, vedendo Sascha al pc, editare e ridere da solo.
-Te la ridi eh?- chiesi sorridente, vedendolo così felice, mentre mangiava un Pan gocciolo.
-Come non farlo?- chiese divertito, continuando a ridere.
-Dovresti smetterla con i Pan goccioli, diventerai obeso- dissi ridendo, mentre bevevo il succo.
-Ei! Non è vero e poi sono regali dei miei fan!- disse mostrando la carta con firme dei suoi fan.
-E poi non sono grasso- continuò alzandosi in piedi e alzandosi la maglia, facendomi vedere il suo fisico.
-Ma copriti!- dissi lanciando uno scatolo vuoto affianco a me, contro di lui, beccandolo in pieno.
Corse velocemente verso di me, iniziando a farmi il solletico, mentre sbattevo freneticamente i piedi a terra cercando di fermarlo.
-Basta, ti prego ti prego ti prego!- dissi sperando che non mi esplodesse il cuore.
Sascha si fermò, stranamente e appena riuscii a finire di ridere, lo vidi guardare alla nostra destra e vidi Stefano a guardarci, male ovviamente, per poi continuare a camminare verso il bagno.
-Ma che problemi ha?- mi chiese Sascha guardandomi preoccupato.
-Non lo so- dissi incerta. Sascha, mi lasciò un bacio veloce sulle labbra per poi ritornare a editare, mettendosi le cuffie.
Decisi di andare in camera da Stefano, appena sentii che uscì dal bagno e con passo veloce aprii la porta: si voltò a petto nudo, con ancora la maglia nelle mani.
-Non si bussa?- chiese posando la maglia sul letto, voltandosi a guardarmi e a mostrare il suo fisico. Chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai a lui.
-Non cambiare argomento. Che problemi hai?- chiesi irritata, guardandolo negli occhi nocciola scuro. Increspò le labbra e rispose.
-Sei tu il mio problema!- disse indicandomi.
Scossi la testa non capendo, mentre mi distrassi guardando il suo corpo, che devo dire non era messo male.
Mi sorpassò, chiudendo a chiave la porta per poi avvicinarsi ancora a me.
-Stai facendo il doppio gioco, Andrea- disse contrariato.
-Doppio gioco? Mai avuto una fan a cui piace più di un Mates!? Ma che dici Ste?!- sbottai, capendo dove volesse andare a parare.
-E’ questo il problema: mi piaci- mi ritrovai la sua mano sul collo e le sue labbra sulle mie.
Strabuzzai gli occhi, sorpresa da quel gesto, inaspettato.
È inutile dire che approfondii il bacio, posando le mie mani intorno al suo collo.
Lentamente e affannati ci staccammo, lui con sguardo basso e io imbarazzata.
Si rimise un’altra maglia uscendo dalla stanza e gridando che andava a fare due passi.
Intanto che io ancora cercavo di riprendermi, sentii ritornare Giuseppe, con pizze per tutti.
-Pizza!- sentii urlare da Sascha. Sorrisi e decisi di raggiungere gli altri che appena mi videro mi sorrisero e mi tesero una fetta di pizza.
-E Stefano?- chiese Giuseppe, mentre addentrava la pizza.
-E’ uscito- rispose Sascha, strafogando la pizza.
-Sei proprio un maialino- dissi ridendo, verso Sascha che fece una faccia da pervertito facendomi ridere ancora di più, seguito dalle risate degli altri.
-Si scalderà poi la pizza nel microonde, Giuse- disse Surry.
Finito di mangiare, Giuse e Salvatore andarono nella loro camera a registrare un video insieme mentre io e Sascha decidemmo di vedere un film nella sua stanza.
-Posso scegliere io il film?- chiesi verso Sascha, che si era già buttato sul letto, disfacendolo.
-Si, ma niente cose troppo sdolcinate- disse ridendo, buttandomi un cuscino.
-Ma che romantico ahah IO SONO LEGENDA!- dissi buttandogli il cuscino di rimando, mettendo il film, appunto Io sono legenda.
Raggiunsi Sascha e mi sedetti affianco a lui, per poi venir spostata e buttata sul suo petto, abbracciandomi.
Scossi la testa ridendo e continuammo a vedere il film. Mentre stavamo vedendo il film, Sascha iniziò ad accarezzare, giocare e stringermi le mani.
Ma quanto affetto? Chiesi mentalmente a me stessa.
Avvicinai la sua mano alla mia bocca e gliela morsi, sentendo un urlo da checca di Sascha.
Scoppiai a ridere, spostandomi per vederlo.
-Ma sei un animale!- urlò massaggiandosi la mano appena morsa, guardandomi spaventato.
-AHAHAH ho imparato pur da qualcuno- dissi facendo riferimento a lui.
Velocemente mi prese in braccio, mentre continuavo a buttargli pugni sulla spalla per scendere.
-Fammi scendere!- dissi continuando a ridere, sentendo ridere anche Sascha.
Quando si bloccò, vidi Stefano alla porta, al contrario.
Subito mi lasciò a terra, Sascha, schiarendosi la voce.
-Devo dormire- disse atono Stefano, passandoci accanto.
-Vado anch’io. Notte- mi disse sorridendomi per poi chiudere la porta. Mi voltai verso Stefano e lo guardai.
-Fatto una bella camminata?- chiesi sedendomi sul letto, guardandolo voltarsi e guardarmi. Uno sguardo che diceva: so cosa avete fatto.
-Abbiamo solo visto un film, smettila- dissi riferendomi al suo sguardo.
Si avvicinò a me, posando le mani sul letto, al bordo letto ai lati dei miei fianchi, abbassandosi all’altezza del mio volto.
-Non la smetto- disse osservandomi, facendo passare il suo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi.
Mi morsi un labbro, per la tensione che c’era tra di noi.
-Se continui così, te lo mordo io il labbro e non solo- disse allontanandosi da me, con un sorriso in volto.
Mi ficcai velocemente sotto le coperte: in che diavolo di situazione mi sono cacciata?