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Autore: NimRosemary    07/09/2016    1 recensioni
“Frankie?” Un coro di sghignazzi rassicurarono la mente del papà che con un tenero sorriso sospirò, incamminandosi verso la camera del figlio tredicenne. “Mi avete fatto davvero preoccupare!” Ammise ridacchiando nel modo migliore per mostrare la perfetta dentatura di cui era munito mentre abbassava la maniglia della porta, dietro la quale tutti e 3 i piccoli se ne stavano addossati al proprietario della camera, sghignazzando per qualcosa che al papà ancora sfuggiva.
Cosa ci sarà di così divertente da farli ridere in questo modo?
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Look dad! A unicorn!


 

Il martedì mattina, come tutti i giorni lavorativi, è sempre un po' una sfida per Papà Chris: La mamma, Kelly, è a lavoro, e tocca a lui occuparsi dei 6 figli. Alfie e Ava sono abbastanza grandicelli per uscire con gli amici, ma alle altre 4 pesti non è ancora concessa la libertà di uscire per ovvi motivi: Frankie ha 13 anni appena compiuti, ma i suoi amichetti sono ancora in vacanza e non ha quindi nessuno da invitare a casa. Ernie, Buster e Teddi (rispettivamente 8, 6 e 4 anni) sono ancora al sicuro sotto le ali di mamma e papà.

 

Cosa posso fargli fare oggi? L'affascinante uomo dalla virile e possente statura cercava un po' per noia tra i vari giochi da tavolo che tenevano impilati dentro un mobile del salotto. 
Potrei fargli fare il bagno in piscina.. Pensò di aver trovato una buona idea. La piscina in giardino era indubbiamente più sicura di quella comunale. Non si sarebbe mai permesso di portare i propri pargoletti in un luogo così pericoloso:
I paparazzi, i fan, l'acqua alta e tutti quei ragazzini dispettosi da non prendere ad esempio che ti spingono dal bordo vasca.
Si. Un'ottima idea quella della piscina in giardino.
Ora li faccio cambiare ed intanto io penso a scoprire la vasca.
“Bambini! Piscina!” Annunciò trionfante l'uomo alzandosi dalla posizione assunta per cercare tra i mobili più bassi, sotto la TV, ma senza ricevere alcuna risposta.
Davvero preoccupante, Christopher.
Veloce come una saetta, il papà si lanciò sulle scale a chiocciola con un obbiettivo preciso: Cercare i propri bambini. Non potevano mica essere scomparsi!
Giunse al pianerottolo del piano superiore con il cuore in gola ed un veloce respiro affannoso.
"Ernie? Buster?” Chiamò da dietro la stanza dei piccoli prima di entrare e scoprire che questa era vuota.
Saranno sul lettone come sempre, Chris. Non c'è da preoccuparsi.
Marciò quindi con sicurezza verso la camera che condivideva con la moglie, ma in qualche modo non si stupì di trovare la porta già spalancata e la stanza rigorosamente calma come l'aveva lasciata appena un'oretta prima.
“Frankie?” Un coro di sghignazzi rassicurarono la mente del papà che con un tenero sorriso sospirò, incamminandosi verso la camera del figlio tredicenne. “Mi avete fatto davvero preoccupare!” Ammise ridacchiando nel modo migliore per mostrare la perfetta dentatura di cui era munito mentre abbassava la maniglia della porta, dietro la quale tutti e 3 i piccoli se ne stavano addossati al proprietario della camera, sghignazzando per qualcosa che al papà ancora sfuggiva.
Cosa ci sarà di così divertente da farli ridere in questo modo?
“Guadda papà! Un uniconno!” disse la più piccola indicando le mani di Frankie, tra le quali si nascondeva il cellulare dal display spento.
“Non è un unicorno vero! E' solo un pupazzo gonfiabile! Gli unicorni non esistono!” Esordì Frankie sbloccando nuovamente il cellulare sotto gli occhi dei fratellini accalcati alle sue spalle, facendoli ridere ancora una volta come dei pazzi scatenati. Buster finì per spanciarsi sul letto dalle risate mentre Ernie indicava lo schermo saltellando sul materasso. “Guarda! Che buffo che è zio Matt!”
Unicorno. MATTHEW. C A Z Z O.
Al papà uscirono gli occhi dalle orbite al pensiero di quello che sicuramente stava facendo ridere fino alle lacrime i suoi bambini.
Aveva sperato con tutto se stesso che mai, MAI, sarebbe potuto arrivare il giorno in cui quell'imbecille del collega spammasse le home dei social con le sue pazzie da disagiato mentale. Si era raccomandato con i piccoli, innanzi tutto, di non prendere mai seriamente lo zio, e con lo zio stesso di pensare anche agli occhi delle sue povere ed innocenti creature.
Si sentì quasi svenire nel realizzare che la sua paura fosse divenuta più che reale: Frankie, ancora intento ad asciugarsi una lacrima con il dorso della mano, girò lo schermo del proprio iPhone verso il papà, facendo diventare il volto di quest'ultimo rosso dall'imbarazzo.
Il display del cellulare mostrava una foto di cui lui era già a conoscenza: Matthew, abbigliato nel modo più obbrobrioso possibile, spaparanzato su un unicorno gonfiabile in uno stand del Burning Man Festival.
“F-Frankie.. da quando hai Instagram??” La mano del papà fu veloce nell'afferrare il cellulare del figlio che con un sussulto ritirava il proprio arto verso il petto.
“Papi, lo zio Matt e lo zio Dom non si voglio più bene?” La voce preoccupata di Frankie suonava come una domanda destinata ad una brutta risposta per i fratellini più piccoli, ai quali la risata morì improvvisamente in gola.
Capitava, e anche molto volentieri, che Chris e Kelly lasciassero le loro pesti agli zii, avvistati più volte intenti a scambiarsi qualche dolce attenzione con la certezza di non essere mai visti dai piccoli. E così i baby Wolstenholme scoprirono anche la relazione tra i due zii.
Poco male per loro: Bastava andare a casa di uno per trovare anche l'altro. Divertimento doppio!
Non era mai stato spiegato loro il vero motivo per cui degli zii non girava nemmeno una foto mano nella mano, abbracciati, o semplicemente un selfie come spesso il papà usava fare con loro. Kelly aveva avuto la semplice ed abbastanza credibile idea di dire loro che “Lo zio Dom e lo zio Matt sono molto timidi.” Solo Ava-Jo e Alfie, abbastanza grandicelli, potevano capire il vero motivo di tale segretezza tra gli zii.
“Ma.. ma certo che se ne vogliono, Frankie. Perchè queste domande?” Chris era decisamente confuso per quella domanda. Non vi era alcun motivo di farsi certe idee.
Con il cellulare del tredicenne tornò al profilo di Matthew e.. ahimè.. non l'avesse mai fatto.
In realtà un motivo c'era..
“ZIO HA COMPATO UNA BAMBOLA NUDA! HA LE MUTANDINE DI FUOI!” Fu la voce di Teddi a far irrigidire Chris come un soldatino di plastica.
Bellamy, stupido puttaniere rincoglionito. Preferirei vederti scopare con Dom tutto il giorno piuttosto che affrontare tutto questo.
"S-si! Teddi, hai ragione! Lo zio ha comprato una bambola ma.. ma non la veste perché gli abiti delle bambole costano tanto e si rovinano molto facilmente!”
Peccato che a quell'uomo manchi il cervello. Non i soldi. Idem con piselli (perché le piacciono da impazzire i piselli) per la sua “bambola” di copertura.
“Teddi, papà ti prende in giro! Quella è una ragazza in pelle e ossa! Di quello che ti ha detto, è vero solo che sia sempre nuda!” Tutte e tre le pesti scoppiarono a ridere alle parole del fratello più grande, che incurante dello sguardo sbigottito e severo del padre continuava a sputare con noncuranza tra le risate “Non c'è una foto di lei vestita! Zio Matt ha lasciato lo zio Dom perché era troppo timido e non si spogliava per lui! O molto più probabilmente perché è un uomo e non ha le tette e non può mettersi gli adesivi glitterati su i capezzoli come fa lei!”
Stupida cagnetta studiata a tavolino. Prima mi fai diventare scemo il frontman e poi un maniaco sessuale mio figlio.
“Frankie Wolstenholme, non vedrai il tuo cellulare per un mese. E stasera si fa una bella discussione con mamma.” Concluse la conversazione il padre con tono tremendamente crudo, se davvero si poteva degnarla del nome “conversazione”, cancellando l'icona dell'applicazione dal cellulare del figlio prima di portarsi quest'ultimo alla tasca dei pantaloni di tuta grigia ed uscire dalla camera, sotto lo sguardo attonito dei 4 figli rimasti a bocca aperta dallo stupore.
“Papi è alabiato..” mormorò la piccola Teddi dopo qualche secondo di interminabile silenzio, guardando i propri piedini dondolare nel vuoto dal bordo del letto.
“E non poco.” Ringhiò Frankie che, nonostante il grande torto in cui era scivolato, non sembrava volersi dar per vinto. Sbuffò alzandosi in piedi per dirigersi verso la porta della propria stanza ed aprila, senza però uscire. Guardava i fratellini e con il capo faceva loro cenno di uscire. Avrebbero capito: Non gli disturbava la presenza dei più piccoli, ma preferiva starsene un po' da solo dopo quell'inconveniente con il papà.
Una volta fuori dalla stanza, i piccoli cominciarono a guardarsi un po' sconsolati. Pensavano tutti e tre alla stessa cosa, ma l'unico che si azzardò a darle voce fu Buster: “Io non voglio una nuova zia.. Io voglio zio Dommie.”
“ 'nche io..” “Si, anche io.”
Un doloroso silenzio scese su i piccoli dopo un sospiro collettivo. Poveri i loro nipotini. Erano troppo piccoli per capire la scelta di una giovane ragazza in “sostituzione” del loro amato zio biondo. Sarebbe stato davvero difficile spiegare loro come agli occhi del mondo esterno, quello degli adulti, tutto assuma una visione totalmente diversa, influenzata da dolorosi pregiudizi ed molteplici ingiustizie.
Il silenzio pareva non finire mai. Sulle guance della più piccola cominciavano a farsi vedere le prime lacrime di quello che si prevedeva essere un pianto infinito.
Fu tale visione a far smuovere Ernie, il più grande dei tre, facendolo incamminare verso le scale che aveva cominciato a scendere molto lentamente, come gli era stato insegnato dalla mamma.
"Ernie, dove vai?!” Chiese Buster facendo alzare il viso dell più piccola verso il fratello.
“Voglio chiedere a papà di chiamare zio Dommie!”
Negli occhi dei piccoli sembrò tornare una fioca luce di speranza. Era un'idea magnifica! Avrebbero potuto chiedere allo stesso zio Dom delle spiegazioni! E poi sapevano che quest'ultimo non era a Londra e che quindi chiamarlo tramite cellulare sarebbe stata l'unica soluzione plausibile per stabilire un contatto.


Scesero tutti e tre, pian piano, scalino dopo scalino. Buster teneva la mano alla sorellina mentre Ernie guidava la fila verso la ricerca del papà.
Le tre testoline bionde entrarono timorosamente in cucina, come prima tappa, e furono davvero sorpresi di trovarsi subito ai piedi del loro papà che sembrò notare immediatamente gli occhi vitrei della piccola Teddi. Sesto senso? Beh.. Dopo ben 6 figli, è più che comprensibile.
“Che succede, amore..” Le forti mani dell'uomo presero la piccola da sotto le braccia per guidarla verso il proprio petto, dove la accolse con un tenero bacio sulla candida guanciotta bagnata. In qualche modo, questo generò una nuova scarica di lacrime da parte della piccola che di parlare sembrava non averne più voglia.
“Che è successo?” Ripeté allora ai maschietti, mantenendo quella calma che l'aveva sempre caratterizzato.
Con fare molto impacciato, Ernie si fece avanti ed aggrappandosi alla stoffa dei pantaloni dal papà mormorò. “Chiamiamo zio Dommie con Sky?” Skype, Ernie. Si chiama Skype. Non farmi quegli occhi tristi, che non so dirti di No poi.
Anche Buster imitò il più grande e con una manina cominciava a strattonare la morbida stoffa dei pantaloni del papà. “Ti prego, papi. Non vogliamo che zio Dommie stia da solo mentre zio Maffoo gioca con la sua bambola nuda!”
Ma porca put-..
“Buster, amore, quella non è una bambola. E' una ragazza vera, e lo zio Matt non gli vuole davvero bene come ne vuole allo zio Dom.. Lei è solo.. ecco..”
..-tana. Si, esatto. Volevo proprio dire puttana. Dopotutto è pagata come tale.
Si trovò davvero in difficoltà. Forse chiamare il collega era davvero l'unica cosa che poteva fare per rasserenarli. Era molto più probabile che dessero maggior ascolto allo zio che a lui. Testardi come lo zio Matt, non c'era davvero nient'altro da fare.
“..Okay. Tutti sul divano, prendo il tablet.”

 

Detto fatto. Si accomodarono tutti e quattro sul divano. Chris era al centro con la più piccola tra le gambe, mentre gli altri due gli stavano praticamente appoggiati sulla schiena, uno su una spalla e logicamente uno sull'altra. Sembrano incastrati come i blocchi del tetris.
Il tablet era posato sul tavolino frontale al divano e la schermata mostrava la foto di Dom, in tuta da scheletro, affiancata ai loro volti catturati dalla telecamera interna.
“AIHA. STAI BUONO, FAMMI RISPONDERE A.. Chris?” Il viso di Dominic comparve solo pochi secondi dopo quelle parole, sicuramente indirizzate a Matthew, nascosto con il viso contro il suo collo. Era sdraiato a pancia in su, a petto nudo (o meglio sarebbe dire completamente nudo, se inquadrato dal petto in giù), la testa posata su un cuscino blu notte che creava un drammatico risalto delle sue ciocche dorate e completamente scompigliate, ed il solito sorriso di chi ha costantemente la testa fra le nuvole. Matthew, ovviamente nudo a sua volta, aveva appena iniziato a marcare il proprio territorio sul collo di Dom, e non pareva minimamente intenzionato a staccarsi da lì. Non era lo sguardo del bassista a metterlo a disagio.
Erano in tenda, finalmente soli soletti, dopo un'altra intensa giornata al BurningMan Festival.
"Hey, piccioncini, vi disturbo?” Il tono di Chris pizzicava maliziosamente i nervi del biondo che improvvisamente divenne rosso sulle guance. “N-no.. assolutam-”
“Sai com'è. A tour finito noi vorremmo recuperare il tempo perso e scopare in santa pace! Sì, Chris. Disturbi.”
Era la voce di Matthew ad infrangere quella di Dominic, reduce dell'ennesimo succhiotto sul lato destro del collo.
I bambini cominciarono a ridere, ingenuamente, ma risero tanto e questo fece girare di colpo Matthew verso lo schermo del cellulare di Dom. I suoi piccoli occhi azzurri erano spalancati sulle figure dei nipotini e le labbra, rosse ciliegia, per qualche misterioso motivo, si spalancarono in un'espressione terrorizzata dalla sorpresa inaspettata. “C-ciao.. bambini..” Questa Chris se la legherà al dito, lo so. C'è già una lapide con il mio nome al cimitero di Teignmouth.
“ZIO MATT!!!” I bambini erano entusiasti di vedere i due zii insieme, come sempre stato, l'uno accoccolato all'altro. I loro dubbi potevano dirsi sciolti.. Forse.
“Guadda papà! Gli zii shono nudi come a bamboa!”
Un imbarazzante silenzio cadde tra i Wolstenholme, in particolare su Chris, che pareva essere diventato un tutt'uno con il divano bordeaux. Matthew e Dominic si guardavano come a chiedersi chi dei due dovesse porre la fatidica domanda. Come al solito, dovette farsi avanti Dom, poiché Matt era troppo pigro e comunque imbarazzato dalle parole ancora impicciate della piccola Teddi. “Amore dello zio.. di che bambola stai parlando?”
“Chella di zio Maff--” “Elle.” Disse schiettamente Chris rigirando gli occhi prima di proseguire con sguardo minaccioso verso il frontman. “Frankie ha visto le foto che TU, INCOSCENTE, HAI CARICATO SU INSTAGRAM. Ed ovviamente non ha potuto far a meno di notare quella tua pu-.. pulcina..”
Pulcina.. disgustoso. Disgustoso davvero, e lo si leggeva anche sulla faccia di Matthew, a caratteri cubitali su quelle labbra storte in un ghigno schifato.
“Pulcina.. Che schifo, Chris. Mi viene da vomitare.” “Amore, i bambini.” Sbuffò Dom prima di sospirare pesantemente. Inutile dire che tra tutti lui era quello a cui la situazione della “bambola” pesava di più, nonostante ben sapesse di quando a Matthew non glie ne fregasse proprio nulla di lei.
“Comunque..” Riprese parola Dominic “Chiamate per un fine o perché sapevate di disturbarci?” L'ultima parola di Dom risuonava con malizia nella testa del bassista che a tono rispose. “Ovviamente la seconda, Cicciolina.”
Ancora un'ingenua risata da parte dei piccoli e, stavolta, anche da parte di Matthew, che con una tenerezza che pare non appartenergli si accoccolava al petto dell'amante il quale, con il bicipite destro, gli faceva da cuscino.
“Scherzi a parte.. le pesti volevano parlare con te, Dom.”
“Con me?” Chiese il biondo con un angelico sorriso sulle labbra mentre quelle di Matt si storcevano in un'espressione offesa, ovviamente super recitata e anche in modo pessimo.
“Oh okay. I miei nipotini non mi vogliono più bene!”
Qualcosa poi lo fece sobbalzare con uno strilletto piuttosto acuto.
“Ahia!” Fuori dalla visione degli interlocutori, il povero didietro nudo del moro riportava il rossore di un pizzicotto donatogli dalla mano del batterista, posata ora sulla sua nivea spalla come a testimoniare la propria innocenza.
“Noi ti vogliamo bene, zio Matt!” Esultò Buster circondando il collo del papà con le piccole braccia per potersi accomodare con il mento sulla sua spalla. “Ma solo se tu vuoi più bene allo zio Dom che alla bambola nuda!” Oh Gesù, dovrò dare delle buone spiegazioni a Kelly.
Le parole del piccolo fecero scoppiare a ridere gli zii che teneramente si facevano sempre più stretti l'uno all'altro. Vale a dire: Matt era finito per utilizzare Dom come materasso, con metà corpo sul suo, la mano destra posata su un pettorale ed il capo adagiato all'altro. Con le dita si divertiva a giocare con il ciondolo azzurro che Dom portava sempre al collo.
“Allora dovete volermi davvero tanto bene..”
Matthew parlava percorrendo instancabilmente il corpo del fidanzato con lo sguardo, tracciando linee immaginarie sulla sua pelle con la punta delle affusolate ed eleganti dita.
“..perché io voglio davvero tanto bene allo zio Dominic. Una quantità di bene che io riservo solamente per lui.”
Ora gli occhi azzurri del moro sembrano fondersi perfettamente a quelli grigi dell'amante, che con timido sorriso lo guardava in silenzio. Se non fosse stato per gli sguardi dei Wolstenholme, probabilmente l'avrebbe già baciato, e gli avrebbe sussurrato quanto bene gli volesse lui, gli avrebbe dato più di un semplice pizzicotto sul sedere.
A Chris sembrò, in qualche modo, di aver letto nella mente del biondo, ed infatti cominciò a sentire un filo d'imbarazzo trapelare al pensiero di essere uno sporco guardone in quella situazione piuttosto intima. Ma i bambini non parevano assolutamente intenzionati a scostare lo sguardo dai loro zietti, che invece erano ormai persi l'uno nello sguardo dell'altro da interi secondi.
Okay, forse è il caso di chiudere qui. “Dai, pesti. Lasciamo gli zii a riposare, così noi ci facciamo un bel bagno in piscina!”
“Ma papi.. shono così teneli..” Piagnucolò la piccola ma i due, dall'altra parte del mondo, sembrano aver totalmente rimosso l'idea di avere un interlocutore. Dom aveva abbandonato il cellulare su un cumulo di vestiti dal quale, probabilmente scivolando, dev'essere finito per cadere in orizzontale, con la telecamera puntata verso di loro, senza che nessuno se ne fosse accorto.. nessuno eccetto Ernie, che con lo sguardo era rimasto incollato al tablet, ritrovandosi davanti alla visione senza censure dello zio Dom tra le gambe del moro, intenti a trapanarsi le tonsille a vicenda, come diceva sempre il loro caro Kirk.
“Papà, cosa stanno facendo?”
“MALEDIZIONE.” Chris fece semplicemente per coprire lo schermo del tablet con la custodia, parandosi davanti ai piccoli per chiudere in fretta la chiamata.
Imbecilli irresponsabili. Dio li fa e poi, per la sfiga di chi se li sopporta ogni giorno, li accoppia.
“Su! Su! Tutti ad infilare il costume, soldati! Nessuno escluso!”
E non se lo fecero ripetere due volte. E infatti, tutti e tre, finalmente soddisfatti e sereni per la videochiamata con gli zii, cominciarono a salire le scale, uno gradino alla volta, sotto il sorriso teso e nervoso del papà, ancora imbarazzato dalla visione dei due colleghi spudoratamente nudi ed ignari degli occhi curiosi dei nipotini puntati su loro.
Troverai una scusa, Christopher. Troverai una scusa anche stavolta.

E finalmente in casa Wolstenholme sembrava essere tornata a regnare la pace..


..fino a quando, ad una pensierosa Teddi a bordo piscina, non venne spontaneo domandare:

“Papà.. Ma quand'è che la cicogna porta agli zii un cuginetto?”



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Buona... notte! Sono quasi le 3 di notte e finalmente riesco a pubblicare questa piccola FF ultra-demenziale. L'idea è scaturita da un post del buon vecchio Bellamy su Instragram. Credo che TUTTI abbiate visto la foto dell'unicorno gonfiabile come credo che tutti oramai siamo convinti di averlo perso. E' sempre colpa della fig-- Comunque credo che scriverò altre avventure con i piccoli Wolstenholme! E sulla Belldom, ovviamente. Non sono un'amante dell'angst quindi, se vi piacciono le fluff, sono l'esserino giusto per la vostra mente romantica (?).
Fatemi sapere se vi è piaciuta! Critiche accettatissime! 


Un ringraziamento particolare va alla mia Maffoo cwc  che mi ha aiutata con la grammatica e le correzioni varie del testo e che mi incoraggia sempre a caricare le mie deliranti novelle. 

Cheers! ♡

 

   
 
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