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Autore: Oikawatoofu    07/09/2016    1 recensioni
-Yamaguchi, scommetto che tu sei..la stella più luminosa-
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Yaoi | Personaggi: Kei Tsukishima, Ryuunosuke Tanaka, Tadashi Yamaguchi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tsukishima era solito ad andare a casa dei genitori il week-end, lo faceva sempre da quando si era trasferito a Tokyo.
Aveva un diploma ed un buon lavoro che gli permetteva di pagare l'affitto tutti i mesi.
Si trovava sul treno alle nove e mezza di sera, era sempre un po' doloroso rivedere quel paesaggio, ripercorrere quelle strade, tutto lì gridava il nome del suo ex compagno Yamaguchi.
Scese dal treno portando in spalla il suo zaino marrone, stringendo appena la spallina fra le dita ossute.
Ricordava ancora a memoria la strada di casa dalla stazione, beh, come poteva dimenticarsela dopo averla percorsa per ben tre anni della sua vita?
Appena arrivato a casa la madre lo accolse con un grande abbraccio, lo strinse forte.
-Com'è andato il viaggio?-
Si limitò a dire il padre.
-Bene-
Rispose diretto Tsukishima.
I rapporti con il padre erano cambiati da quando il ragazzo aveva deciso di trasferirsi a Tokyo e frequentare lì l'università.
-Ohw, ti ho sistemato la camera, ho già messo le lenzuola, puoi andare ad appoggiare le tue cose lì-
Disse la madre per interrompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
Tsukishima non se lo fece ripetere due volte e salì le scale, per poi aprire la prima porta a sinistra, ovvero quella della sua camera e richiudersela alle spalle. Un'ondata di ricordi lo avvolse quando entrò dentro.
Come poteva dimenticare Yamaguchi se era ovunque? Era nell'aria mattutina, nell'odore del caffè che era solito a bere, nei raggi del sole che lo riscaldavano e che gli ricordavano il dolce sorriso del compagno, era in ogni movimento ed in ogni respiro.
L'aria dentro la stanza stava diventando piuttosto pesante, così Tsukishima lasciò cadere a terra lo zaino e si precipitò ad aprire la finestra mentre cercava di tirare indietro le lacrime.
***
Il mattino seguente si poteva sentire il cinguettio degli uccelli, dolce e melodioso.
Tsukishima si svegliò a causa dei raggi del sole che penetravano dalla finestra e gli finivano sul volto.
Sospirò e si alzò lentamente in piedi, pronto ad affrontare l'ennesima giornata grigia.
Mise gli occhiali e controllò velocemente le mail ed i messaggi ricevuti sul cellulare, rimase sorpreso quando ne trovò uno di Tanaka:
"Bro, so che sei tornato quindi non ignorarmi o vengo a cercarti a casa!
Ieri ho incontrato tua madre al supermercato e mi ha detto tutto, dovremmo incontrarci! Oggi pomeriggio alle 15:00 al solito bar, ti aspetterò"
Tanaka era diventato molto amico di Tsukishima, gli era stato molto vicino nel periodo più brutto della sua vita.
Tsukishima sospirò, non poteva di certo rifiutare la proposta dell'amico, non gli aveva dato altra scelta.
Qualcuno bussò alla porta, si rivelò essere la madre.
-Hai fame tesoro? Hai dormito davvero tanto, il pranzo è quasi pronto, scendi-
Tsukkishima spalancò gli occhi e ricontrollò l'orario sul suo cellulare, erano le 13:48 non poteva credere di aver dormito così tanto, probabilmente era tutta colpa del sonno arretrato che si portava dietro da giorni.
Si diresse verso la porta e scese le scale, insieme alla madre, per andare in cucina e prendere posto.
Non era cambiato proprio nulla in quella casa, stesso arredamento, stesse abitudini; mangiarono silenziosamente con il rumore della televisione in sottofondo.
-Oggi pomeriggio devo incontrarmi con Tanaka-
Interruppe ad un certo punto il silenzio. 
Gli occhi della madre brillarono quando sentì quelle parole.
-Ah Tanaka! L'ho incontrato ieri-
-Si, lo so-
Rispose Tsukishima dopo aver mangiato l'ultimo boccone del cibo che aveva nel piatto.
-Vado a prepararmi-
Aggiunse per poi alzarsi da tavola e dirigersi in bagno; fece una doccia veloce, avrebbe voluto passare più tempo sotto il getto d'acqua calda, lo aiutava a rilassarsi, ma aveva davvero poco tempo. Si vestì altrettanto velocemente ed uscì di casa, avvertendo i genitori.
Con le cuffie e la musica che gli rimbombava nelle orecchie si incamminò verso il luogo dell'incontro; ci mise solo 15 minuti ad arrivare. Tanaka era già lì, i suoi capelli erano rasati, come sempre, e anche la sua espressione da idiota era lì. Si avvicinò e lo salutò.
-Yo-
Accennò un sorriso.
Tanaka si girò e lo abbracciò inaspettatamente.
-Non ci vediamo da anni e tu dici solo "Yo"? Idiota!-
Rispose l'amico sul punto di piangere per la gioia. Era ancora sensibile, nonostante il suo aspetto da duro; interruppe l'abbraccio ed incitò Tsukishima ad entrare dentro al bar.
Cominciarono a parlare di quello che era successo negli anni passati, dei loro lavori, dei loro ex compagni di squadra.
-Ah, hai presente la capsula del tempo? Quella che seppellimmo prima che Suga, Daichi e Asahi se ne andassero?-
Tsukishima annuì con il capo e lo incitò ad andare avanti.
-Quando Hinata e Kageyama sono tornati abbiamo deciso di dissotterrarla...-
Esitò un po' prima di tirare fuori una lettera dallo zaino.
-Questa..è per te, d-da Yamaguchi-
Tsukishima giurò di aver perso un battito quando sentì quelle parole; afferrò la lettera e la ripose nella tasca esterna del suo zaino con la testa bassa, senza dire una parola.
-Ehm, allora...torni qui spesso?-
Cercò di cambiare discorso Tanaka, sapeva che quello era un tasto dolente per l'amico.
-Non c'è bisogno di cambiare discorso-
Rispose Tsukishima.
-Oh, io pensavo ti rattristasse parlarne siccome Yamaguchi è..- 
Non riuscì a finire la frase siccome Tsukishima lo interruppe.
-Yamaguchi? Lui sta bene-
Lo disse con una convinzione quasi spaventosa, non diede un segno di ansia o nervosismo mentre pronunciava quelle parole.
-Tsukki, smettila, non puoi ignorare i problemi fingendo che vada tutto bene-
Tanaka scandì bene quelle parole.
"Tsukki", nessuno lo aveva più chiamato così, nessuno aveva il diritto di farlo se non Yamaguchi.
Strinse un lembo della sua maglietta, era sul punto di piangere, lì, davanti a tutti.
-Non so a cosa tu ti stia riferendo-
Replicò.
-Yamaguchi è morto! Mettitelo in testa! Lui non c'è più!-
Tanaka diede un pugno al tavolo prima di far uscire dalla bocca con rabbia queste parole.
Tsukishima non voleva ascoltarlo, voleva solo scappare, andarsene via, lontano, per evitare di fare i conti con la dura realtà.
Si alzò in piedi facendo cadere la sedia e causando un rumore che fece girare tutti i clienti, poi cominciò a correre, sempre più velocemente, come le lacrime che gli bagnavano il volto.
Quando si fermò si rese conto di essere quasi arrivato alla stazione; con il cuore in gola cadde a terra sfinito, le gambe e la testa gli pulsavano; rimase lì, steso a terra, per qualche minuto, poi si fece forza e tornò a casa.
-Torno a Tokyo-
Disse ad alta voce per farsi sentire da tutti mentre saliva le scale.
***
Era passato un mese preciso da quando era andato a trovare i genitori, non voleva tornare nella sua città natale per un po' di tempo.
Stava scappando dai problemi, come sempre, sapeva fare solo quello.
Era un sabato mattina, si trovava in cucina a sorseggiare la sua tazza di caffè amaro, amaro come lui.
In quei giorni di ferie pensò, forse un po' troppo.
Tadashi Yamaguchi si suicidò tre giorno dopo l'inizio della scuola, in quel periodo i suoi genitori litigavano sempre, si scoprì che la nonna era malata di leucemia e Tsukishima si fidanzò con una ragazza per far felice i suoi genitori, trascurandolo e passando sempre meno tempo con lui.
I sensi di colpa gli stavano ancora divorando lo stomaco, dopo tutto questo tempo.
Posò la tazza del caffè dentro il lavandino ed andò a sdraiarsi sul letto.
I suoi pensieri balenarono sulla lettera, era arrivato il momento di affrontare la realtà.
La estrasse dalla tasca dello zaino che si trovava vicino al letto ed aprì la busta con estrema delicatezza, non voleva romperla.
I suoi occhi cominciarono a leggere le righe:
"Hey Tsukki,
È strano scrivere una lettera d'addio ad una persona che ho appena visto haha.
Prima di tutto: come va? Spero bene.
Sai, non devi preoccuparti per me, io starò bene, ti guarderò dall'alto, forse diventerò una stella, chissà..
Quando leggerai questa lettera, se la leggerai, probabilmente sarai un uomo diplomato con un bel lavoro, ne sono sicuro, sei sempre stato così intelligente, Tsukki.
Non prenderti la colpa per quello che ho deciso di fare, tu non c'entri nulla, al contrario, tu sei l'unica persona che riesce a rendermi felice.
Volevo anche farti sapere che ti ho amato profondamente e non smetterò mai di farlo. 
Un po' mi imbarazza scrivere queste cose, spero che non riderai di me.
Promettimi che andrai avanti con la tua vita, che la vivrai felicemente, che ti circonderai di persone che ami e che a loro volta ti amano, promettimelo Tsukki.
Penso di aver detto tutto, quindi ciao, ti aspetterò, Tsukki.
Tuo Yamaguchi.
 
Ah! Quasi dimenticavo! Voglio lasciarti il mio ricordo più prezioso, abbine cura come hai avuto cura di me."
 
Nella busta della lettera c'era qualcos'altro, Tsukishima non sapeva dell'esistenza di quella foto, malgrado ricordasse perfettamente quel giorno, ma questa è un'altra storia...
 
-Yamaguchi, scommetto che tu sei..la stella più luminosa-
***
Trascorsero mesi da quando Tsukishima decise di cambiare, di affrontate la vita con un sorriso, infondo lo aveva promesso a Yamaguchi.
Adesso è cambiato veramente, dopo tanti sforzi è riuscito a rivedere il mondo a colori.
***
Allora allora, prima di tutto mi scuso per gli errori, ma non l'ho riletta e corretta, sigh.
È la prima one shot che scrivo, so che non è il massimo, perdonatemii:((
E soprattutto grazie mille per aver letto!^^
Mich~
 
 
 
   
 
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