Prompt: 008. Carillon;
Fandom: Harry Potter;
Pairing: James/Lucius;
Rating: Pg13;
Genere: Angnst, FlashFic,
Introspettivo, Romantico;
Info: Storia scritta per
Carillon
La vita è come uno specchio:
ti sorride se tu gli sorridi.*
Sollevi il coperchio, inserisci la chiavetta ottagonale e dai la carica.
Osservi, al centro del carillon, la piccola dama ed il suo cavaliere,
inchinati uno di fronte all’altra in procinto di ballare,
ruotare lentamente al ritmo delle note che s’involano nell’aria.
All’apparenza la melodia è dolce e si accorda al sorriso delle due figurine, ma
se la si ascolta attentamente è possibile notare la malinconia che cela perché,
anche se quella piccola coppia è sul punto di toccarsi, non potrà mai farlo
realmente, ma solo provarci ogni volta che qualcuno avvierà il meccanismo.
Così siete voi, osteggiati dal destino. Ti chiedi quando la chiave del Fato
sarà finalmente in mano vostra, quando arriverà il momento in cui potrete
muovervi liberamente.
All'improvviso due braccia solide e forti ti cingono la vita, attirandoti verso
un petto ampio e caldo. Attraverso lo specchio del comò incontri due occhi
color terra di Siena.
-Non sapevo amassi i carillon- ti sussurra all’orecchio la voce del tuo
compagno.
-Apparteneva a mia madre- riveli, accarezzando delicatamente quello scrigno a
forma di conchiglia.
La musica rallenta, interrompendosi a metà di una nota e tu osservi
trucemente le due minature di porcellana dipinta
a mano, ora immobili.
James scosta con dolcezza i capelli dal tuo collo e vi posa un bacio, prima di
prendere tra le dita la chiave e dare nuovamente la carica: -Lucius,
ricorda sempre che il destino è creato dall’unione di eventi che possiamo
controllare ed altri che non dipendono dalla nostra volontà. Non siamo in grado
di prevedere ciò che accadrà in futuro, ma possiamo fare un passo, poi un
altro e muoverci al meglio delle nostre capacità- appoggia il mento sulla tua
spalla, incrociando il riflesso del tuo sguardo argentato –Non è così, signor Malfoy? O forse lasceresti il tuo destino in mani altrui?-
ti domanda provocatoriamente, istigandoti a tirar fuori il tuo proverbiale
orgoglio.
-Solo nelle tue, tesoro mio ed in quelle di nessun altro- rispondi
quietamente, sfiorando il suo palmo con le labbra e ricevendo in cambio un
sorriso, di quelli che ti illuminano la giornata.
Non occorrono altre parole.
-Vuoi ballare?- propone lui.
*°*°*°*°*
Qualche giorno dopo, accanto al carillon di tua madre, ne trovi un altro.
Sollevi il coperchio di legno intarsiato e scopri due piccole figure d’ottone
danzare strette in un tenero abbraccio, accompagnate da un allegro motivetto.
Un semplice bigliettino accompagna quel dono:
Troveremo il nostro tempo.
Non dimenticare,
il mio cuore è tuo.
J.
Sorridi e chiudi gli occhi, ascoltando semplicemente la musica che si dipana lieve.
FINE.
*La frase d’introduzione è un famoso aforisma di Jim Morrison.