La gente andava avanti
Si faceva una vita
Si innamorava
O compensava
Con un cane, un gatto o,
magari,
un tatuaggio
E poi c’ero io
Che mi limitavo a guardare
Era rilassante
Mi è sempre piaciuto
Guardare l’umanità all’opera
Mi faceva quasi sentire estranea
A quel contesto
Come se non vi appartenessi
E mi sentivo sempre così:
fuori posto
Non c’era modo di sentirmi a casa
io non so quale fosse la mia
né la dolce sensazione che si prova
standovi dentro
Io non sapevo niente di niente
E’ per questo che vivevo la mia vita
Indirettamente
Attraverso quella degli altri.