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Autore: Eulalia_writer    08/09/2016    4 recensioni
Sherlock e John si ritrovano nascosti in un vicolo per scappare da un poliziotto con cui il blogger ha appena litigato animatamente.
Dal testo: "Non aveva nemmeno cercato di fermarlo, cercò di riflettere il dottor Watson, ma qualcosa in lui ruggì e lo costrinse di nuovo a smettere di pensare, perchè quello non era proprio il momento adatto per farlo."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Lime | Avvertimenti: PWP
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Ci sono cose che non si devono fare e ci sono cose che non si possono fare. Poi ci sono delle cose che semplicemente si ha troppa paura per fare.

Baciare Sherlock apparteneva all'ultima categoria.

Eppure, con una mano sul fianco e l'altra affondata nei ricci scuri, l'ultima delle emozioni che John provò era proprio la paura: trepidazione, serenità, persino un pizzico di estasi a dirla tutta, ma nient'altro.

Era l'adrenalina, lo sapeva. L'aveva sentita entrare in circolo non appena lui e il moro avevano raggiunto il vicolo buio in cui si trovavano tutt'ora, pressati contro il muro, a scambiarsi un bacio improvvisato.

Non ricordava altro che la corsa forsennata per scappare al poliziotto, la mano di Sherlock intorno al suo polso, la luce di un lampione a illuminargli il viso, una volta trovato il nascondiglio, e poi il nulla. Solo le sue labbra e le sue mani addosso.

Non aveva nemmeno cercato di fermarlo, cercò di riflettere il dottor Watson, ma qualcosa in lui ruggì e lo costrinse di nuovo a smettere di pensare, perchè quello non era proprio il momento adatto per farlo.

La bocca di Sherlock aveva un sapore poco familiare e invitante allo stesso tempo e il biondo si prese il suo tempo per esplorarla tutta, accarezzandola con la lingua e constatando che era inaspettatamente dolce.

Le mani dell'altro, prese alla sprovvista, avevano raggiunto subito il fondoschiena dell'ex soldato e lo stringevano senza vergogna, pressandolo contro il proprio corpo, mentre John si divertiva a succhiare piano quella lingua sconosciuta, ricevendo in cambio gemiti strozzati.

“John”

“Sta' zitto Sherlock. Questa scarica di adrenalina mi sta facendo fare qualcosa che avrei voluto fare da molto tempo – lo rimproverò il capitano – quindi, e meno che tu non voglia farmi smettere di fare questo – morse il lobo del suo orecchio per sottolineare a cosa si riferissero le sue parole – ti raccomando vivamente di stare zitto.”.

Stava per finire. L'adrenalina – lo sapeva. Aveva studiato anni e anni da medico per sapere con esattezza quando sarebbe finito l'effetto dell'epinefrina che ora correva nelle sue vene e gli accelerava il respiro e il battito cardiaco -anche se non era del tutto sicuro che non fosse solo colpa di Sherlock.

Fu il bisogno di ossigeno a farli separare, entrambi accaldati, entrambi sfiniti.

John ci mise tutta la forza che gli restava per impedire alle proprie ginocchia di cedere, risparmiandosi una rovinosa caduta, ma dovette aggrapparsi al muro e aspettare che la testa smettesse di girare.

Sherlock gli si appoggiò contro, facendo aderire il petto alla schiena del biondo, e avvicinando le labbra ancora rosse e bollenti al suo orecchio.

“ ti raccomando vivamente di non cercare di mettere in pericolo la nostra vita la prossima volta che avrai voglia di approfittare di me in quel modo.” il suo respiro era caldo e John rabbrividì, sentendo le labbra di Sherlock sfiorare il lobo del suo orecchio.

“Pensavo ti stesse piacendo.” rispose con un sorriso sghembo e un tono malizioso.

“Infatti è così. Ma sentiti libero di farlo ogni volta che vuoi. Non c'è bisogno che insulti i poliziotti come hai fatto pochi minuti fa, solo perchè non sei abbastanza coraggioso da baciarmi a meno che non ci stiano inseguendo.”.

Sherlock si allontanò, camminando attraverso il vicolo e dirigendosi verso la strada principale; John rabbrividì di nuovo al rendersi conto che fino a pochi secondi prima aveva avuto l'erezione del suo amico premuta contro la propria schiena, poi sorrise.

“Sentiti libero di farlo ogni volta che vuoi.” aveva detto.

Avrebe decisamente preso alla lettera Sherlock, non appena fossero arrivati a casa.

Si affrettò a raggiungere il suo amico e si incamminarono verso casa.

Ci sono cose che non si devono fare e ci sono cose che non si possono fare. Poi ci sono delle cose che non si ha più paura di fare.

Baciare Sherlock apparteneva all'ultima categoria.



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Angolo autrice 
Un'altra delle mie OS per questo fandom.
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
- Eulalia_writer

  
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