« [...] Il Signore ti è vicino, perché non fai altro che scostarlo da te?»
Era ciò che gli dicevano ogni volta che entrava in quel confessionale, era ciò che gli ripeteva ogni volta che gli diceva di volerlo dentro di sé e contro di sé.
Rivaille deviò le iridi di lato, alzando il capo e poggiandolo sul legno della parete legnosa dietro di sé, schiudendo le labbra e parlando quasi con stanchezza.
«Non è lui a starmi vicino, sei tu a farlo. Voglio te; ho sempre voluto te.» La voce gli si abbassò appena, a quella ultima confessione, che gli ribadiva ogni volta e che l’altro altrettante volte ignorava.
[priest!AU - Erwin/Rivaille]