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Autore: HikariBashin12    09/09/2016    1 recensioni
Salve a tutti fan di BS sono Hikari Bashin. In questa fic vorrei descrivere quelli che, secondo me, sono i pensieri di Dan tra il 29 e il 30 Agosto 2010; giorno in cui Mai Shinomiya va a prenderlo per portarlo nel futuro. Vi avviso che darò anche spazio alla mia immaginazione e ai ricordi di Dan ispirati alla serie di Hikarimoon. Buona lettura e un grazie anticipato a chiunque avrà il coraggio di leggere e/o recensire.
Baci baci Hikari
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Clackey/Clarky Ray, Dan Bashin, Mai Viole/Shinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 3: Un'incontro inaspettato

Quanto tempo io ti ho aspettato
 e il momento sento che è arrivato
 l'adrenalina dentro il corpo sale
così forte che fa quasi male.


E' tutto buio, non c'è nulla attorno a me, solo infinite tenebre. 
Apro improvvisamente gli occhi. 
Sono di nuovo a casa di Yuki e sono ancora nel divano. Mi alzo di scatto e penso a cosa è successo.
"Era solo un sogno, un insignificante e meraviglioso sogno." penso avvicinando le ginocchia al viso. Ho bisogno di un po' di tempo per riordinare le idee.
"Voglio continuare a sognarvi, Mai, Clarckey... -"Mi mancate tanto..."-
Dopo un'amara lacrima solitaria, mi alzo dal divano e mi diriggo verso la cucina, vuota come tutta la mia vita ormai... Apro il frigorifero, quasi vuoto anche lui, prendo una bottiglietta d'acqua e vado a sedermi di nuovo nel divano, continuo a tenere lo sguardo basso.
Passano pochi minuti e alzo lo sguardo per controllare il calendario: oggi è il 30 Agosto. Sposto lentamente gli occhi dal calendario all'orologio. Sono quasi le 08:00. Osservo di nuovo il calendario sorseggiando l'acqua dalla bottiglietta, tranquillo. Scorro annoiato l'elenco di numeri e arrivo al 30, dopodichè sgrano gli occhi notando che accanto a quel maledetto numero c'è la parola: lunedì...
-"Accidenti, LA SCUOLAA!!!!!!!"-
Mi alzo dal divano e corro in camera mia a cercare la divisa scolastica: la tipica divisa nera con bottoni dorati; la indosso alla svelta e poi corro in bagno per darmi una sistemata ai capelli tutti spettinati. Prendo lo zaino, esco di casa e mi metto a correre come un razzo verso la stazione metropolitana. Scendo le scale per raggiungere la galleria sotterranea, il più veloce possibile e arrivo giusto in tempo: le porte dei vagoni stavano per chiudersi e avrei dovuto aspettare mezz'ora per la metro successiva e dire addio alla possibilità di arrivare in tempo in classe.
Il vagoge su cui ero salito non era molto affollato, considerando l'orario: c'erano una donna con il figlio che indossava la divisa dell'asilo, appoggiati ad un'asta, un uomo, seduto, che parlava al cellulare mentre scriveva qualcosa al computer, una donna anziana con la borsa della spesa ancora vuota e, infine, una ragazza dai lunghi capelli biondi che mi dava le spalle, aveva una maglia a maniche corte bianca e una gonna celeste, assomiglia alla divisa femminile della mia scuola.
Scesi alla terza fermata insieme all'anziana e alla ragazza.
Stavo per salire le scale per raggiungere la strada, quando una voce femminile mi fece fermare:
-"Dammelo quello è mio!"- disse la ragazza di prima. Aveva le guance gonfie, le labbra arricciate. Non so il perché ma mi venne in mente Zongurii.
La ragazza era circondata dai tre bulli della nostra scuola. Solo in un secondo momento notai che il capo teneva in mano qualcosa: una mazzo di Battle Spirits.
-"Povera illusa. Un'insulsa ragazzina come te non riuscirà mai a diventare la numero uno di Battle Spirits!"- disse il capo prima di raggomitolarsi su se stesso.
Spostai lo sguardo sulla ragazza e la vidi con un ginocchio alzato, feci una finta morfia di dolore.
-"Oggi stesso, sfiderò Dan Bashin alla finale, e quando riuscirò a batterlo sarai il primo a saperlo"- disse la giovane. 
La ragazza si chinò per prendere il suo mazzo e poi venne verso di me con gli occhi chiusi e balbettava qualcosa del tipo: "Tsè, gli faccio vedere io di cosa sono capace...". Mi venne da ridere.
La lasciai passare, era furiosa. Quando arrivò in cima alle scale la sentii gridare:
-"Ehi tu, Dan Bashin, vedi di farti trovare più tardi perchè ho intenzione di sfidarti"- 
E' determinata la ragazza, mi piacerebbe sfidarla; anche se vorrei farlo in un vero campo di battaglia...
Cominciai a salire la scale e quando arrivai in cima, della ragazza non c'era neppure l'ombra. Guardai l'orologio vicino alla stazione, sono le 08:15, manca un quarto d'ora al suono della campanella.
Mentre cammino, ripenso alle parole della ragazza: "Oggi stesso sfiderò Dan Bashin alla finale"; è vero, oggi si terrano le semifinali e la finale del torneo.   Da quando mi sono svegliato, ho questo senso di ansia come se dovesse succedere qualcosa, ma cosa?
E' appena suonata la campanella quando metto piede dentro il cancello d'ingresso. Le prime due ore abbiamo giapponese, poi un'ora di matematica e un'altra di inglese, un'altra ancora di arte e, infine una di geografia. 
Il professor Jakotsu, grande amante dell'arte italiana, continua a sparare nomi strani e luoghi sconosciuti, ed io sono qui al quinto banco della fila centrale, con la testa fra le mani, le palpebre calanti e lo stomaco supplicante; chiudo gli occhi e dopo pochi secondi già non sento più nulla. 
Sento una mano sulla spalla e mi decido ad aprire gli occhi, riesco a riconoscere la voce femminile del professore, si, il mio professore di arte ha la voce da donna...:
-"Dan, se hai sonno puoi andare in infermeria a riposare"- mi chiese con tono gentile. Ormai tutti i professori sanno della mia situazione, sanno che vivo solo, sanno che ho perso il mio migliore amico e sanno anche che ero un Maestro della Luce. Annuisco lentamente e mi alzo per andare in infermeria. Una volta arrivato, aprii la porta e ad accogliermi, c'era un'anziana donna dai lunghi capelli grigi e lisci, tenuti in una coda bassa, gli occhi cioccolato liquido che si posarono su mi me con sguardo amichevole, bhe, in effetti io e la dottoressa Kaede, questo il suo nome, siamo in ottimi rapporti. Venivo sempre a rifugiarmi qui i primi giorni della prima media, quando gli altri mi prendevano in giro, questo, prima di diventare un Maestro della Luce, poi sono sempre venuto a ricreazione, per dei consigli, per saltare qualche lezione o anche solo per parlare con qualcuno di cui mi possa fidare.
-"Sei venuto a saltare l'ora di geografia, Dan?"- disse l'anziana con un sorriso sornione.
-"Bhe... Anche. Ho un po' sonno, posso riposare?"-chiesi con gli occhi mezzi chiusi.
-"Certo, certo"- rispose sorridendo.
Mi sedetti in uno dei quattro lettini, mi tolsi le scarpe, mi sdraiai e, finalmente, mi addormentai.
Ero in una piattaforma di gioco, il campo era devastato da lava e fiamme. Un'immagine mi riempì la mente: una nave. Era enorme, quasi dieci volte più grande della Limoviolet, delle scie rosse che ornavano i lati, poi una voce:
-"Dan svegliati, è ora di andare, devi tornare a casa..."- quella voce, l'avrei riconosciuta fra mille.
-"Mai. Dove sei, Mai?"- mi guardavo attorno ma di lei nessuna traccia.
-"Svegliati Dan..."- di nuovo lei... No, questa volta la voce è diversa...
-"Dan..."-

Mi sveglio di scatto, sto tremando ma non per il freddo.
-"Dan, hai fatto un brutto sogno."- mi disse Kaede con tono amorevole.
-"Kaede, p-puoi lasciarmi un po' da solo, per favore?"- chiesi all'anziana donna che sedeva nel lettino, accanto a me.
-"Certo, prendi tutto il tempo che vuoi."- rispose con sguardo materno.
Si alzò dal lettino e se ne andò, lasciandomi solo. Mi portai le ginocchia al petto, che strano sogno che ho fatto. Forse era un ridordo di Gran Roro, forse Magisa sta cercando di mettersi in contatto con me; no, non è possibile, io non ho mai visto un campo distrutto come quello, e poi, il campo di battaglia era del tutto diverso, sembrava isolato, artificiale; non era naturale come quello di Gran Roro.
Intanto ho già messo le scarpe e sto per uscire dalla stanza.
-"Kaede, io torno a casa, a domani"- dissi chiudendo la porta. -"Forse..."- sussurai una volta lontano dall'infermeria. 
Sto quasi per attravesare la soglia dell'ingresso della scuola, quando sposto lo sguardo sull'orologio.
-"Sono le 2 e mezza, beh è inutile che corro tanto il treno ormai l'ho perso."-sussurro tra me e me. Comincio a camminare per raggiungere la fermata del tram più vicina, almeno quello passa alle 3 meno un quarto.
Arrivato alla fermata mi appoggio al palo della luce poco lontano. Alzo lo sguardo verso la strada, non c'è nemmeno l'ombra di un'auto, tranne una moto che sento arrivare dai pressi della scuola; mi passa davanti e corrugo la fronte, sulla moto c'erano due persone: un ragazzo alla guida e dietro, la stessa ragazza di questa mattina, riconoscibile solo dai lunghi capelli biondi e dalla divisa scolastica.
Non riesco a smettere di pensare al sogno che ho fatto prima. Il campo di gioco era totalmente devastato, chissà quale spirit l'avrà ridotto così; certo, un'impatto devastante è potente, ma non così tanto, a Gran RoRo non ho mai visto uno spirit in grado di fare tanto danno, nemmeno Gal-Asura Drago della Stella Spettrale è così potente.
Cerco di ricordare qualche altro particolare, quando un suono acuto mi riporta coi piedi per terra. Il tram è arrivato e per poco non perdevo anche quello, accidenti a me.
Scendo cinque fermate più avanti, a due isolati da casa mia, o meglio, di Yuki.
Arrivo davanti la porta di casa e metto una mano in  una tasca, poi in un'altra, cerco nello zaino, nulla.
-"Dove cavolo ho messo le chiavi di casa?"- sussurro continuando a cercare, fino a quando ricordo dove le ho lasciate.
-"Ah... Le ho lasciate sul tavolo"- dico dandomi uno schiaffo in fronte. Mi tocca entrare dalla finestra.
Giro attorno alla casa per cercarne una aperta o per lo meno senza sicura e trovo quella della cucina semi aperta, così la apro ed entro; vado in soggiorno per assicurarmi che le chiavi siano effettivamente sul tavolo, ed eccole lì, comodamente posate sul tavolo.
Guardo l'orologio, sono le 15:30. Vado in bagno e mi faccio una bella doccia fredda, mi sento meglio, anche se quel senso di ansia continua a perseguitarmi.
Adesso sono davanti al guardaroba aperto, lo sto contemplando a braccia incrociate, non so cosa mettere (angoletto autrice: non mettere qualcosa che non ti piace perchè dovrai tenerlo addosso per tutta la serie xD.).
Alla fine ho deciso di vestirmi nello stesso modo in cui ero vestito in entrambi i sogni: una polo nera con colletto arancione a maniche corte, un pantalone verde scuro, un giubotto smanicato porpora e azzurro, i guanti sempre porpora con bordo nero e senza dita, e per finire, un paio di stivali marroni.
Scendo giù in soggiorno, prendo il mazzo di carte ed esco di nuovo di casa. 'Sta volta la mia destinazione è il CDBS (Centro Duellanti di Battle Spirits), il luogo in cui conobbi Kajitsu e Yuki. 
Non prenderò il tram, posso andarci anche a piedi, tanto è vicino.
Arrivo davanti al palazzo e ci sono due entrate, a destra per i duellanti comuni e a sinistra per gli iscritti al torneo, vado in quella di sinitra e mostro la tessera di iscrizione al torneo.
Durante questi due anni ho collezionato molte vittore nei vari campionati di carte e, ho raggiunto la posizione a cui aspiravo da tanto, sono diventato il numero uno, hanno persino usato la mia faccia per i poster pubblicitari del torneo.
Comincio a disputare un duello dopo l'altro da cui esco sempre vincitore, ogni tanto andavo al tavolo in cui duellava la ragazzina di 'sta mattina che ho scoperto chiamarsi Hikari. E' ingamba, mi piace la sua strateggia.
Sono passate circa due ore da quando sono arrivato, si sono fatte le 18:30. Al momento sto giocando contro un ragazzino, è piccolo ma ci sa fare. Lui non ha nessuno spirit per bloccare ma io ho Slegwurm e Ankiller-sauro.
-"Attacco con Slegwurm"- 
-"Oh no, io non ho nessuno per bloccare. Ne rispondo con la vita. E va bene ammetto la mia sconfitta. Re dell'Impatto Devastante, sei davvero forte come dicono! "- mamma mia quanto parla...
-"'Sta volta sono stano fortunato nella fase di acquisizione. Anche il tuo mazzo di carte è ben composto, abbi più fiducia in te."- dico porgendogli la mano.
-"Grazie infinitamente!!!"- mi risponde per poi andar via, sconfitto, ma pur sempre soddisfatto.
Intanto un uomo mi affianca.
-"Scusa Dan, c'è una persona che vuole parlare con te."-
-"Parlare con me?"- 
-"Dice di chiamarsi Shinomiya."- mi dice poi.
-"Che cosa, Shinomiya, e chi può essere?"-sarà qualche fan.
Mi alzo e mi diriggo nel giardino sul retro. Vado nello stesso punto in cui Kajitsu aprì il portale per Gran RoRo, mi hanno detto di aspettare qui. Ricordando quei momenti, abbasso lo sguardo.
-"Giochiamo a Battle Spirits"- sussulto, ma non perchè la voce è spuntata l'improvviso, ma perchè credevo che non avrei mai più risentito quella voce melodiosa.
Mi giro verso la voce e la vedo, è diversa da come la ricordavo, i suoi capelli sono più lunghi. Forse non lo do a vedere, ma sono davvero felice che lei sia qui.
-"Mai Violet, il guerriero viola"-
-"Ah, quel nome ormai appartiene al passato. Adesso mi chiamo Mai Shinomiya, ho ripreso il mio vero cognome!"- dice accarezzandosi i capelli e poi voltandosi dalla parte opposta alla mia.
-"Non scrivi più sul tuo blog, non è così?"- le chiedo sensa un preciso motivo. Voglio solo sentire la sua voce.
-"No Dan ho smesso da tempo, ormai non ha più senso, anzi adesso, quando ci ripenso, lo trovo addirittura patetico."-
In effetti il blog era anche un modo per far sapere a tutti la verità su Gran RoRo, ma ormai ci siamo arresi.
-"Bhe, immagino che un mazzo di carte tu ce l'abbia ancora, no? Facciamo una partita ti và?"- E' da quando ci siamo conosciuti che rimandiamo il notro duello.
-"Dan è da questa mattina che stai giocando! Possibile che non ti basti??"- mi chiede, voltandosi verso di me. Aspetta, come fa a sapere che ho duellato anche a scuola?
-"No non mi basta, in realtà non mi basta mai!"-
-"Devo riconoscere che sei diventato davvero fortissimo. Ti ho visto, ho assistito alla sfida di poco fa! Quei ragazzini sembravano divertirsi molto a giocare con te!"- mi dice guardandomi.
-"Si, una sfida divertente. Niente a che vedere con quelle di Gran RoRo dove si metteva realmete in gioco la vita..."- 
-"Non riesci a dimenticare il passato, vero?"- che razza di domanda, non potrei mai dimenticare ciò che ho passato a Gran RoRo. Il quel posto ci sono cresciuto, ho conosciuto tanti amici e altrettanti nemici, poi ho conosciuto te.
-"Perchè tu si?"-
-"No, nemmeno io, sono stati dei momenti unici" Grazie a Gran RoRo ho potuto conoscere te Dan e poi, mi sono promessa che ti avrei tinto dei miei colori,e sta pur certo che lo farò.- adesso sta guardando il tramonto.
-"Voglio competere con qualcuno che sia più forte, un duello incandescente, una battaglia che mi faccia sentire di nuovo vivo!"-
-"Allora andiamo, c'è un posto in cui tutti stanno attendendo con ansia i tuoi duelli."- dice avvicinandosi al muretto.
-"E tu sai dove si trova?"- che razza di domanda fai, cervello? Certo che lo sa, altrimenti non me l'avrebbe detto, forse. Fortunatamente la vedo annuire. Ripenso  al sogno che ho fatto a scuola e alla ragazza di 'sta mattina mi sarebbe piaciuto duellare con lei.
-"Certo, andiamo"- il mio mazzo di carte l'ho lasciato dentro, non lo dimentico mai ma 'sta volta, è strano.
-" E le carte?"-
-"Andranno benissimo quelle del luogo."- cambiare mazzo mi sembra la scelta più giusta.
La vedo premere la medaglina che porta al collo, poi un varco luminoso si apre davanti a noi.
Metto la mano sulla spalla di Mai e la avvicino a me. Lei è sorpresa ed io sorrido mentre salto il muretto e mi lancio dentro il varco con Mai tra le mie braccia, sembra felice che l'abbia fatto.
Una nuova avventura sta per avere inizio.


FINE

Angolo autrice ^-^
Lo so lo so, sono in mega ritardo. Certo avrei potuto pubblicare il capitolo qualche giorno fa, ma ho promesso a _Secreatly_scricc che lo avrei pubblicato il giorno  del suo compleanno, cioè oggi.
<3 BUON COMPLEANNO SECRETLY <3
Anche i Mestri della Luce ti fanno tanti auguri.
Oh, ti ringrazio anche di averli fatti anche a me.
Altri ringraziamenti vanno ad Aiko_Miura_36 e di nuovo a _Secretly_scricc che hanno recensito.
Riguardo al "Professor Jakotsu" potete trovarlo su Google, purtroppo non riesco ad inserire l'immagine. Jakotsu appartiene all'anime "InuYasha" che si trova al secondo posto della mia Top3.
Alla prossima storia.
Bacioni, la vostra Hika-chan <3
Ps: In un lontanissimo futuro, forse nel 2650, o quasi, pubblicherò un'altra storia che avrà come protagonista Hikari, la ragazza dai lunghi capelli biondi che voleva sfidare Dan. Sarà una storia strana e un po' contorta, ci saranno vecchi amici e nuove avventure, due nuovi personaggi provenienti da un regno a loro sconosciuto, ma soprattutto un bel lieto fine.  <3
Ah! Nella storia ci saranno tante scoperte, inventate da me e da mia sorella, ovviamente, si sentirà ancora parlare delle 12 x-rare dello Zodiaco ma, sfortunatamente con ci sarà alcun duello per incapacità delle autrici xD. 
Ok probabilmente adesso vi ho stancato perciò sto zitta xD.
^3^

   
 
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