Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: ___Page    09/09/2016    4 recensioni
"-E tu Perona?!- le chiese Kobi, sporgendosi verso di lei.
-Io?!- domandò, sgranando gli occhioni neri, prima di scrollare le spalle -Oh beh io ci penserò quest’anno! Magari trovo qualcosa di motivante!- disse, con un sorriso che era tutto un programma, girandosi verso le amiche che sapevano bene di cosa stesse parlando.
Senza che nessuno lo sapesse, Perona era già diventata qualcosa alla Raftel High School. Da mesi ormai il suo blog andava alla grande e sempre più studenti chiedevano aiuto alla misteriosa quanto famosa Miss Puck, senza restare quasi mai delusi nelle proprie attese.
Ma non aveva bisogno di vantarsi, le andava bene così. Finché avesse avuto Miss Puck, non sentiva il bisogno di essere nessun altro, a parte se stessa."
A grande richiesta, il seguito di Miss Puck, dieci anni dopo.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drakul, Mihawk, Perona, Portuguese, D., Ace, Trafalgar, Law/Margaret | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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[ Live while we're young - One Direction]

La situazione era completamente sfuggita di mano.
La festa era al completo degenero.
 
Hey girl I'm waiting on ya, I'm waiting on ya
Come on and let me sneak you out
 
Sparabolle nascosti tra gli alberi di cartone erano stati attivati e ora erano tutti schiacciati al centro della pista da ballo con collane di fiori al collo, intorno alla vita, in testa.
 
And have a celebration, a celebration
The music up, the windows down
 
Il prof Cora era scomparso per un attimo ed era tornato con una camicia rosa a cuori e un gonnellino hawaiano sopra i pantaloni, guadagnandosi il rispetto incondizionato di tutti i suoi allievi maschi.
 
Yeah, we'll be doing what we do
Just pretending that we're cool and we know it too (know it too)
Yeah, we'll keep doing what we do
Just pretending that we're cool, so tonight
 
Schiacciata tra Ace e Kobi insieme a Sugar, Perona non ricordava di aver mai avuto più caldo in vita sua e nemmeno di essersi mai divertita tanto. Nonostante intorno a loro tutti pogassero e saltellassero senza posa, finché Ace la teneva saldamente per i fianchi non c’era il rischio di volare per terra e tanto le bastava per svuotare la mente e preoccuparsi solo di seguire la musica.
 
Let's go crazy, crazy, crazy 'til we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never, never, never stop for anyone
Tonight let's get some and live while we're young
 
Senza nemmeno sapere come si ritrovò in mano un bicchiere di plastica con dentro un intruglio non meglio identificato e decorato con un adorabile ombrellino arancione. Fece per portarselo alle labbra, operazione non facile mentre saltellava sul posto ma qualcuno glielo sfilò dalle dita.
-Ehi!!- protestò girandosi verso Ace, che ne aveva preso un sorso con espressione concentrata.
-Okay Voodoo! Non c’è dentro niente di strano! Tieni pure!- glielo porse di nuovo con un sorriso e Perona sentì il cuore scaldarsi per il gesto del ragazzo.
 
Whoa-oh-oh-oh-oh-oh-oh
Whoa-oh-oh-oh-oh-oh-oh (and live while we're young)
Whoa-oh-oh-oh-oh-oh-oh
Tonight let's get some and live while we're young
 
Ne prese una generosa sorsata dato che stava morendo di sete e si girò appena, proprio mentre Sugar si staccava da Kobi e si voltava verso di lei con espressione interrogativa.
-Ehi Perona!- anche lei doveva aver bevuto qualcosa, visto come le brillavano gli occhi.
-Dimmi!-
-Ma dov’è Koala?!-
 

 
***

 
Hey girl it's now or never, it's now or never
Don't overthink, just let it go
And if we get together, yeah get together
Don't let the pictures leave your phone (oh oh)
 
-K-Koala che stai facendo?!- balbettò Sabo.
Non sapeva se sentirsi spaventato o eccitato.
Gli aveva chiesto di accompagnarla al bagno e allora come si era ritrovato fuori dal laboratorio di scienze, con Koala schiacciata addosso e chiaramente pronta a strappargli via tutti i vestiti?!
Non che gli dispiacesse, solo che…
-Ti serve un disegnino?-
-Credo tu sia ubriaca- commentò Sabo, deglutendo a fatica.
Stava per perdere il controllo lo sentiva.
 
Yeah, we'll be doing what we do
Just pretending that we're cool, so tonight
 
Koala s’imbronciò. -Senti un po’, io ho addosso un fastidiosissimo corpetto  di pizzo e non lo sopporto più! E l’ho messo per te! Quindi ora cosa vogliamo fare?! Mi aiuti a toglierlo o devo pensarci da sola?!-
 
Let's go crazy, crazy, crazy 'til we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never, never, never stop for anyone
Tonight let's get some and live while we're young
 
Sabo la fissò eccitato, il fiato sospeso e la testa piena di troppi pensieri. Ripensò alla stanza che aveva prenotato per loro, a come aveva pensato di arrivarci con calma, a tutte le frasi romantiche che si era preparato.
Poi Koala lo baciò e quel poco di lucidità residua andò a farsi friggere insieme alla sua resistenza mentre spalancava la porta del laboratorio ed entrava con la propria fidanzata aggrappata al petto e senza nessuna intenzione di lasciarla andare.
 

 
***
 

Whoa-oh-oh-oh-oh-oh-oh
Whoa-oh-oh-oh-oh-oh-oh (wanna live while we're young)
Whoa-oh-oh-oh-oh-oh-oh
Tonight let's get some and live while we're young
 
Perona si guardò intorno, realizzando solo in quel momento l’assenza dell’amica. Un po’ brilla per il cocktail tra le sue mani e in generale l’atmosfera che la circondava, si strinse nelle spalle prima di accigliarsi a sua volta. Scrutò un attimo nella penombra intorno a sé e fu poi il suo turno di cercare con sguardo interrogativo sua cugina.
-Ehi Sugar!- la chiamò sopra la musica. -Tu per caso hai visto Izo?!-
 

 
***

 
Sorrise felino, nascosto nell’ombra del corridoio che portava al bagno. Alto com’era il compagno, non aveva faticato a individuarlo anche nel mezzo del casino. Ed era assolutamente deciso a scoprire se il ragazzo aveva solo le gambe proporzionate alla statura o anche qualcos’altro.
 
And girl, you and I
We're about to make some memories tonight
I wanna live while we're young
 
Smise di tergiversare e sgusciò dentro il bagno, chiudendosi rumorosamente la porta alle spalle. La sua preda sollevò di scatto la testa e Izo gli lanciò un sorriso diabolico attraverso il riflesso dello specchio insieme a un’occhiata ammiccante e inequivocabile.
-Ciao Gillie-
 
We wanna live while we're young

 
***

 
Let's go crazy, crazy, crazy 'til we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never, never, never stop for anyone
Tonight let's get some and live while we're young
 
Se l’acqua arrivava da degli irrigatori o dall’impianto antincendio, Perona non lo sapeva. E nemmeno le importava.
La doccia improvvisa era a dir poco rigenerante, la pelle quasi fumava per l’improvvisa escursione termica, mentre l’acqua sciacquava via la patina di sudore e Perona piegava il capo all’indietro per rinfrescarsi anche il viso.
Si aggrappò alle spalle di Ace nel rimettersi dritta e gli sorrise euforica. -Avevi ragione! È stata un’idea geniale!- gridò quasi nel suo orecchio.
 
Crazy, crazy, crazy 'til we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never, never, never stop for anyone
 
Si rimise a saltare, la collana di fiori che rimbalzava a ritmo di musica sul suo petto schiacciato contro quello di Ace.
Aveva sempre saputo che sarebbe stata una gran serata. Ma grazie al “Vai con le Hawaii” era diventata semplicemente memorabile. L’anno successivo non sarebbe mai stata la stessa cosa senza di lui ed era felice di avere avuto quella serata insieme a Ace.
Non l’avrebbe dimenticata mai.
 
Tonight let's get some and live while we're young
 
-Woooooh! Vai con le Hawaaaiiiii!- gridò, sollevando urla di giubilo tutto intorno.
 
Wanna live, wanna live, wanna live while we're young
(C'mon, young) wanna live, wanna live (wanna live while we're young)
Wanna live, wanna live, wanna live while we're young
 
Lanciò le braccia verso il soffitto, muovendosi bacino contro bacino con Ace, prima di posare le mani sul suo collo, l’acqua che ancora scendeva dal soffitto. Una risata le salì alle labbra e desiderò che quel momento non finisse mai.
 
Tonight let's get some
 
Appoggiò le labbra vicino al suo orecchio. -Grazie Ace-
 
And live while we're young
 
Ace sorrise contro la sua tempia. -Quando vuoi Voodoo-
 

 
§
 

Incredibile ma vero, gli organizzatori di “Vai con le Hawaii” si erano preoccupati di portare anche degli asciugamani, accortezza che faceva pensare che avessero sempre avuto intenzione di far scattare l’impianto antincendio.
Perona finì di asciugarsi i piedi, poche sedie più in là rispetto al Prof che stava venendo amorevolmente medicato da Natsuki dopo, inutile anche dirlo, essere ripetutamente scivolato là dove il pavimento non era nemmeno bagnato o anche solo lontanamente umido.
Con un sorriso tra il divertito e l’affettuoso, Perona ripiegò la spugna per chi ne avesse avuto bisogno dopo di lei e, con i capelli ancora gocciolanti, si diresse verso l’uscita per prendere una boccata d’aria. Di Koala, Sabo e Izo continuava a non esserci neanche l’ombra. Kobi era stato bloccato da un capannello di persone che volevano complimentarsi per l’organizzazione della serata. Sugar e Ace non si vedevano da nessuna parte.
Quasi sicuramente sua cugina era in bagno  a sistemarsi alla bell’è meglio per il momento della proclamazione di re e regina del ballo e Ace probabilmente la stava aspettando in giardino, visto che si era separato da lei poco prima con un “ci vediamo fuori”. Un brivido le percorse la schiena e si mise quasi a correre quando la porta tagliafuoco fu in vista, a pochi metri da lei.
Vi si accostò, barcollando appena sugli alti tacchi e scrutò nella penombra, riuscendo a individuarlo grazie allo sgargiante colore della sua camicia hawaiiana e della collana che aveva ancora addosso. Prese fiato per chiamarlo con le labbra piegate verso l’alto ma le parole le morirono in gola quando vide Ace girarsi di lato e sorridere a qualcuno che gli si avvicinò rapido dall’uscita secondaria della palestra.
Qualcuno che si rivelò essere niente meno che Sugar.
Il sorriso scivolò via dal volto di Perona e un’improvvisa morsa le imprigionò lo stomaco. Avrebbe voluto andarsene, voltare loro le spalle e scappare via ma era pietrificata lì sul posto, come vittima di un qualche malefico incantesimo che voleva farle assistere alla propria disfatta.
Anche se in fondo non aveva alcun diritto di considerarla così. In fondo, non era un anno che lavorava per raggiungere esattamente quell’obbiettivo?
Inutile girarci intorno, lo aveva voluto lei. E si chiese come aveva potuto essere tanto stupida.
Come aveva potuto non rendersi conto che lei… lei… che era…
Un tremito la scosse e qualcosa di umido le riempì gli occhi quando Sugar si accostò di più al ragazzo, parlandogli con sguardo perso e innamorato.
Ace spalancò gli occhi incredulo e la abbracciò per la vita, sollevandola a mezz’aria e fu in quel momento che successe.
Lo sparo non risuonò da nessuna parte, nessuno urlò. Ma Perona era certa che qualcuno dovesse avere sparato e averla colpita in pieno petto perché il male che provava al cuore era troppo penetrante.
E allora com’è che non sanguinava?! Perché non sentiva le energie scivolare via dal suo corpo?! Perché era ancora viva e perfettamente in salute?!
La comprensione la investì come una doccia gelata e si portò una mano alle labbra, sconvolta. In cuor suo, lo sapeva da giorni se non settimane. Ma la sua mente non aveva ancora pienamente realizzato, non aveva mai formulato quel pensiero.
Quella verità così bella e così orrenda al tempo stesso.
Che non c’era nessun Fantasma, nessuno da cercare. Non c’era nessuno perché lei era innegabilmente, irrimediabilmente, pazzamente innamorata di Ace.
Sì, di Ace, del suo migliore amico. Di lui e di nessun altro. Ed era stata così cieca da averlo realizzato solo ora che lo aveva perso. Così stupida da averlo gettato consapevolmente e con le proprie mani tra le braccia di un’altra.
Si poteva essere così imbecilli?!
Perona soppresse appena in tempo un singhiozzo mentre le lacrime cominciavano a rigarle le guance, liberandole la visuale.
E qualcosa della scena di fronte a lei riuscì a catturare abbastanza la sua attenzione da riuscire a distoglierla per un attimo dal suo dolore.
Ace aveva chinato il capo e stava dicendo qualcosa a Sugar, sconsolato. Perona aggrottò le sopracciglia.
Cosa stava succedendo?
Sugar gli posò una mano sulla spalla e Ace sollevò di nuovo lo sguardo su di lei. La verdina parlò, strappandogli un malinconico sorriso, poi spostò la mano sulla sua mandibola e si sporse in avanti.
Perona si sentì morire quando capì che stava per dargli un bacio ma si stranì ancora di più quando Sugar posò le labbra sulla guancia di Ace, gli bisbigliò ancora qualcosa e poi, con un’ultima carezza, se ne andò, lasciandolo lì da solo.
La rosa rimase immobile dov’era, analizzando la situazione.
Cos’era appena successo?! Cosa significava tutto quello?!
Non era che… che… Sugar lo aveva rifiutato?!
Oh andiamo, non poteva essere!
Era chiaro che l’attrazione tra loro fosse più che reciproca!
Eppure… Eppure il linguaggio del corpo di Ace non lasciava spazio a dubbi. Stava male e se Perona aveva pensato di avere appena provato una sofferenza autentica, si rese conto che non sapeva di cosa parlava quando vide la sofferenza del ragazzo che amava. Fu molto più di una silettata al cuore, seguita da un’immediata rabbia nei confronti di sua cugina.
Come si permetteva Sugar di rifiutarlo così?! Chi mai avrebbe rifiutato un ragazzo del genere?!
La determinazione tornò a scorrerle nelle vene.
Col cavolo che avrebbe lasciato che finsse così!
Strinse i pugni e, con passo deciso, uscì in giardino, diretta verso Ace. 









Angolo dell'autrice: 
Ciao ragazzi!! Awww ma quanto siete meravigliosi! Sì, sì dico a voi che avete letto fino a qui! Scrivere questa storia è sempre un piacere grazie a voi! 
Non ho mai pensato che potesse prendermi come il primo "Miss Puck" ma invece è successo eccome ed è merito del vostro entusiasmo! 
Comunque vi scrivo perchè dati i problemi che i server di EFP hanno avuto nel weekend non ho l'assoluta certezza di avere ricevuto tutte le recensioni quindi se, quando oggi pomeriggio risponderò una ad una, qualcuno dovesse trovarsi senza risposta sappiate che non è pigrizia o perchè ce l'ho con lui/lei. Anzi, io sono grata anche per il più piccolo commento! Grazie ancora di cuore e a presto, minna-san! 

Piper. 
  
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