~Satire di un’autrice~

Rimaniamo nell’ideale utopico che smetta di iniziare progetti senza averne finito uno, ok?

Ma pur mettendo tutti i paletti possibili in modo che la mia attenzione sia deviata solo ed esclusivamente ai progetti già pubblicati il mio occhietto, grande incauto e incurante mi rifugge cadendo su una sezione dove la mia fantasia non riesce proprio a tacere.

Dunque, mi arrendo e mi tolgo un piccolo sfizio.

Saluti e ossequi.

Le Cronache del Prurito dell’Universo presentano~

LA SIMMETRIA COLPISCE ANCORA

Questo sarà un giorno molto speciale! Finalmente sappiamo che Dio è con noi...

Urlò come un invasato l’uomo in diretta televisiva.

Sotto la luce di innumerevoli riflettori il completo grigio che indossava, unito alla cravatta dai motivi indefinibili verdi e gialli, risaltava brutalmente sui tendaggi scarlatti che trasudavano la polvere di anni.

Grazie alla magia del Full HD era pure ben visibile la patina di sudore che ricopriva il volto dell’uomo; e vederlo gocciolare, mentre si dimenava come un animale, era disgustoso. Manco lo avesse punto un nugolo di api sul sedere.

- Va questo capretto*! Giro canale per non assistere all’ennesima discussione in bestemmiese  di quel represso di Gordon Ramsay e mi trovo un venditore a porta a porta degli anni settanta che si finge il nuovo messia. Pensare che mi sarei accontentata di una replica di Bones o di Castle… ti va di venire a soffrire insieme a me?-

- Non posso adesso, sto litigando con le cannucce-

- Uhm?-

Senza alcun rimpianto la ragazza abbandonò il monologo dell’uomo a chi lo avrebbe ascoltato. Sperando che la sua veemenza e impetuosità non facesse crollare l’intonaco dei poveri muri spettatori.

- Dovrei preoccuparmi Kid?-

Manco il tempo che tutta la prorompente (come un pugno in un occhio) e sonnacchiosa silhouette della ragazza si affacciasse in cucina che un piede fu catturato da qualcosa di vischioso.

- Ma che caz- KID?!-

Là, esattamente seduto al centro del locale (perché non sia mai che sgarri di un centimetro anche quando è col culo per terra) circondato da un cimitero di bicchieri di plastica dilaniati e piccoli flaconi di super Attack, stava curvo l’unico discendente di Shinigami-sama.

Il quale se non avesse avuto una spiegazione logica e inoppugnabile a quella neo discarica, sarebbe diventato, con onore, il primo Shinigami a gravitare attorno a Plutone; spinto con la gentil grazia di un calcio in culo dalla sua neo coinquilina.

Il giovine a terra, preso da una causa di vitale importanza, non si era apparentemente accorto del casino che aveva combinato e non diede troppo peso all’arrivo della ragazza, anche se il tono con cui lo aveva chiamato non faceva presagire moti di affetto nascosto e biscotti al cioccolato in regalo.

Ma non importava niente di tutto ciò, perché aveva vinto! Ancora una volta aveva vinto contro il suo nemico giurato.

Alzò il risultato del suo duro lavoro sopra la testa, urlando la propria vittoria al soffitto.  Proprio in quel momento un raggio di sole illuminò il viso imperlato di sudore di Kid, esaltando i lineamenti fino a donargli quella mascolinità che si poteva solo sognare.

Nonostante fuori stesse infuriando una tempesta, un singolo raggio di sole era intervenuto per la scena madre di Death the Kid.

Eh, il bello di essere un Dio, il fatto che fosse un Dio della morte erano solo quisquilie.

-Kid… che cosa, miseria beduina, hai combinato in questa cucina?-

Che il richiamo non fosse riccamente condito di bestemmie, era già definibile un fenomeno raro se non soprannaturale. Il sopracciglio che non riusciva a stare al suo posto era più che normale invece.

Il semplice sintomo di violenza repressa.

- Ho cercato di prendere una cannuccia, ma la busta di plastica si è aperta male e quindi ho tentato di trovare una soluzione usando dei bicchieri di plastica e ADESSO E’ COMPLETA! AMMIRALA IN TUTTA LA SUA SIMMETRIA!-

In risposta al suo entusiasmo ricevette un 40 di ciabatta (unica sopravvissuta al super Attack che aveva distribuito in giro Kid) alla velocità della luce in faccia. Una mano della ragazza arrivò a stringere il colletto della maglia con abbastanza forza per tenerlo in piedi, prima di pronunciare la sua sentenza con una voce proveniente probabilmente da uno dei più profondi gironi infernali danteschi.

- Se non metti a posto questo casino ti ammazzo prima che torni nel tuo mondo, hai capito merdina?-

Dopodiché la ragazza lasciò la stanza, lasciando il corpo di Kid cadere a terra. La stessa mano che prima stringeva il ragazzo andò a massaggiare la spalla contratta, sicuramente per il nervoso.

Un sospiro uscì prepotente dal naso.

Quanto avrebbe voluto uno di quei massaggi gratis di cui parlavano tanto in tv.

- Ahhh voglio il mio un massaggio gratis dal mio indiano (di origini coreane) di fiducia, in grado di rilassare tutti i punti contratti, con una precisione che neanche Occhio di Falco può vantare -

Ed erano passati solo tre giorni da quando gli era entrato in casa, tra l’altro sfondando la finestra della camera dei suoi.

Gli occhi vagarono in giro fino ad incontrare i piedi nudi, un breve e inaspettato risolino gli salì fino alla gola.

Mendokusai(**).

(*) Stavo cercando un soprannome decente per il baby Shinigami e google traduttore mi è venuto in aiuto con una delle sue perle. Non vi dico le risate quando l’ho letto.

(**)Che seccatura, Nara Shikamaru approva.