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Autore: Birdcage D Swan    10/09/2016    3 recensioni
Le donne, proprio come le pietanze, andavano trattate con delicatezza e rispetto. Andavano comprese, osservate a fondo ed eventualmente assaggiate, ma senza fretta, con pazienza, per non correre il rischio di dimenticare o farsi sfuggire qualcosa e, solo alla fine, una volta pronte, lasciarsi deliziare da tutto ciò che potevano offrire.
Fanfiction partecipante al SaViola's Day indetto dal forum FairyPiece.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanji, Violet
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cuore di Pirata
 
 
 
 
Donne e cibo: le uniche croci, e delizie, di Sanji “Gamba Nera” Vinsmoke.
La perfezione, per lui, risiedeva in quegli unici due ambiti e se al mondo non fosse esistito altro, non se ne sarebbe accorto.
Donne e cibo. Diversi e sublimi; un affronto alla bellezza rovinarle.
Tuttavia, quale dei due preferisse, proprio non riusciva a decidere. Alle volte, si sentiva più sicuro nella sua cucina, tra i sapori e gli odori di quella stanza tanto rassicurante. I suoni delle pentole, mai uguali tra loro, i profumi delle pietanze e le numerose combinazioni che si potevano ottenere – tutto ciò lo tranquillizzava, lo rendeva orgoglioso del suo lavoro e delle sue passioni.
Le donne, invece, erano diverse. Molto diverse.
Ne aveva incontrate di donne, nel corso della sua vita, perdendo sistematicamente la testa per ognuna di esse. Così come, ogni santissima volta, costoro si rivelavano delle nemiche, sue e della sua ciurma; e – accidenti alla sua indole! – proprio non riusciva a combattere contro di loro.
Le donne, proprio come le pietanze, andavano trattate con delicatezza e rispetto. Andavano comprese, osservate a fondo ed eventualmente assaggiate, ma senza fretta, con pazienza, per non correre il rischio di dimenticare o farsi sfuggire qualcosa e, solo alla fine, una volta pronte, lasciarsi deliziare da tutto ciò che potevano offrire.
Se solo avesse avuto il tempo, avrebbe fatto così con ciascuna di esse. E questo spiegava il perché lei fosse l’unica.
Ricordava il suo labbro tremolante, gli occhi lucidi, spaventati e bellissimi, le gote di un lieve rossore; la paura di parlare con il nemico. Ma Sanji non era il suo nemico.
Lei non aveva temuto di rivelarsi a lui, di spogliarsi di tutti suoi timori.
Lei aveva visto in lui qualcosa di sconosciuto: un uomo che non muoveva un dito, contro di lei, nonostante il dolore alle ossa e ai muscoli per tutti gli attacchi subiti.
 
«Io non potrò mai dubitare delle lacrime di una donna!»1
 
E in quel momento capì che lui era diverso.
Forse gentile. Sì, un pirata gentile. Non pensava potessero esistere, dei pirati come lui. In fondo, era stato proprio un pirata a distruggere suo padre, la sua nazione, la sua vita.
Si era ribellata alla Donquijote Family, per quell’uomo. Perché sapeva che quel pirata gentile l’avrebbe protetta, a costo della vita; e lei avrebbe fatto lo stesso.
 
Poi, però, tutto finì.
 
Il loro ultimo abbraccio, frettoloso e carico di tristezza. Un incontro durato solo poche ore, ma che, per Viola, era riuscito a occultare l’orrore di quei dieci anni.
 
E per Sanji, non poteva finire tutto in quel modo.
Lei era diversa dalle altre donne. Lei era importante, anche se in modo diverso rispetto a coloro che gli avevano voluto bene.
 
«Vieni con me, Viola.»
«Non posso, Gamba Nera. Questa Nazione ha bisogno di me.»
 
No, non poteva finire così.
 
Fu un pezzo di carta a rendere indelebile quell’incontro. Un semplice pezzo di carta che avrebbe permesso loro di ritrovarsi.
Poco. Troppo poco. Ma poteva bastare. Entrambi sapevano che era l’unico modo per rivedersi.
Si guardarono negli occhi lucidi di malinconia. Una delizia fugace, il loro incontro; forse, proprio la sua celerità l’aveva reso tanto speciale per entrambi.
Poi si allontanarono, ognuno per la propria strada. Una strada che forse, un giorno, si sarebbe incrociata di nuovo.


 

 

 

 

Nella gabbia…
 
[1] Tratto dal capitolo 712 – “Violet”
 
Un’idea non ben definita, unita al desiderio di rivedere tale coppia in un prossimo futuro,
mi ha condotta a questa brevissima One Shot.
Fanfiction fuori programma…di nuovo.
Scritta in una sola seduta…di nuovo.
Ho supposto che i due amanti si fossero scambiati le rispettive vivre card (il pezzo di carta che li riunirà, forse).
So che i POV dei personaggi sono poco definiti e tendono a mescolarsi tra le righe,
ma mi auguro sia comunque tutto chiaro.
 
Ammetto che, di solito, preferisco trattare trame più complesse,
mentre tale capitolo è incentrato su pensieri e introspezione.
Tuttavia, come prima Sanji/Viola, mi accontento.
 
 
Approfitto di questo spazio per dirvi che mi sono riappacificata con Tumblr (sì, prima lo odiavo)!
Tanto che mi sono fatta ben tre blog. Vi lascio i link, nel caso siate interessati ai miei deliri:

~ Birdcage: dove rebloggo roba random (anche di One Piece, soprattutto di One Piece).
~ Heart: dove rebloggo tutto ciò che ha a che fare con Law, Doffy e Cora-san.
~ Rhymes Of Nature: dove rebloggo paesaggi bellissimi.


Ringrazio il FairyPiece Forum per aver lanciato questa bella idea, :) 
Spero abbiate tutti quanti apprezzato!
Alla prossima!
 
Swan
 


 
 
  
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