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Autore: alessiawriter    10/09/2016    3 recensioni
Songfic su Inuyasha e Kagome sulle note di "I hate u, I love u" di Gnash ft. Olivia O’Brien.
Una sera al villaggio, Kagome ripensa ad alcuni momenti passati con Inuyasha e lo strano triangolo amoroso che con Kikyo avevano instaurato.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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I hate u I love u


 
Feeling used
But I'm
Still missing you
And I can't
See the end of this
 
Non sono mai stata un tipo geloso, ma a dire il vero non ho mai avuto qualcuno per cui esserlo. Prima non sapevo neanche cosa volesse dire, eppure quando vidi Inuyasha baciare Kikyo e desiderare che il tempo si fermasse per rimanere per sempre abbracciato strettamente al suo corpo, capii finalmente quel sentimento. E mi sentii una stupida, ridicola e usata.
 
Indubbiamente, Inuyasha provava qualcosa di forte per Kikyo, qualcosa che andava contro la nostra comprensione. E forse anche contro la loro. Nonostante i suoi sentimenti verso la sacerdotessa, non volevo perdere il mezzodemone, non riuscivo a concepire la fine del nostro rapporto. Non sarei riuscita a sopportarlo.

 
Just wanna feel your kiss
Against my lips
And now all this time
Is passing by
But I still can't seem to tell you why
It hurts me every time I see you
Realize how much I need you


 
Poi però mi ha baciata e ogni mio tentativo di resistergli, di preservare il mio cuore, era andato miseramente in frantumi. È successo nella mia epoca, qualche tempo fa, una sera piovosa e fredda di autunno.
 
Inuyasha aveva attraversato il Pozzo Mangia-Ossa con l'unico intento di riportarmi nell'epoca Sengoku; non potevamo perdere di vista la nostra missione di ritrovare i frammenti della Sfera che io stessa accidentalmente avevo contribuito a mandare in mille pezzi - letteralmente.
 
Tuttavia quando ci sedemmo entrambi ai piedi del letto, l'uno accanto all'altro in silenzio, il tempo parve volare e in un attimo cadde velocemente il buio accecante della notte. Gli chiesi di restare sotto al caldo delle mie coperte, nella comodità del mio letto, solo per quella volta, con la promessa di ripartire all'alba; inaspettatamente Inuyasha acconsentì. Sembravamo entrambi soggetti a una strana magia.
 
Inuyasha invece si sedette per terra, le spalle curve rivolte verso il letto e la testa leggermente china e penzolante verso il basso. Io mi rigiravo costantemente tra le coperte, il pensiero che fosse scomodo mi manteneva insonne e agitata.
 
Fissai il soffitto, sul quale erano proiettate le ombre degli alberi smossi dal vento. «Inuyasha?», lo richiamai mormorando e lanciandogli un'occhiata. 
 
Le orecchie di Inuyasha ebbero un fremito e in risposta emise un grugnito che sembrava volesse invitarmi a parlare; non è mai stato un tipo loquace. 
 
Presi un respiro profondo, voltandomi nella sua direzione. «Riesci a dormire?», chiesi sempre a voce bassa, la mia famiglia era pur sempre nelle stanze accanto e quest'ora della notte era probabilmente che dormisse. 
 
Inuyasha piegò il capo di lato, gli occhi serrati. «Se continui a chiamarmi, è normale che non chiuda occhio», rispose bruscamente, il viso sempre imbronciato. 
 
Mi morsi il labbro inferiore, affondando la testa nel cuscino. «Beh, io non ci riesco», ammisi, questa volta con un tono più alto di prima. 
 
Inuyasha emise una risata secca e strinse le braccia al petto, Tessaiga perpetuamente al suo fianco. «Vuoi che ti canti la ninna nanna?», replicò ironico.
 
Questa volta fu il mio turno di imbronciarmi. «Non ne ho bisogno, grazie tante», brontolai, dandogli le spalle mentre mi giravo verso la parete. Che nervi, era sempre così scontroso. 
 
Dopo un po' sentii le sue vesti spostarsi e un peso si aggiunse al mio letto; con la coda dell'occhio lo vidi seduto e il suo capo era rivolto nella mia direzione. Chiusi gli occhi, ignorandolo. 
 
I suoi artigli si avvolsero attorno a una ciocca dei miei capelli neri e prese a giocarci distrattamente; non osavo muovere un singolo muscolo perché avevo paura che se lo avessi fatto, lui sarebbe scomparso. «Ti manca mai?», domandò ad un tratto. 
 
Socchiusi gli occhi, presa alla sprovvista da quella domanda. «Di che parli, Inuyasha?», ero confusa, quelle parole erano venute fuori forse irrazionalmente. 
 
Inuyasha smise di trastullarsi con i miei capelli. «La tua vita normale di prima, intendo», esclamò con voce neutra, eppure sentivo che stesse nascondendo le sue vere emozioni. 
 
Mi alzai svelta come una molla e mi parai di fronte a lui, un cipiglio segnava il mio viso. «No, perché non c'eri tu», confessai dolcemente, le mie mani sulle sue guance mentre lo fissavo intensamente. Speravo cogliesse la mia sincerità. 
 
Inuyasha sbatté le palpebre due volte; in quella posizione, i nostri visi erano terribilmente vicini tanto che i nasi si sfioravano di continuo. Lo fissai negli occhi e le sue iridi dorate mi restituirono uno sguardo languido. Era doloroso guardarlo e realizzare quanto avessi bisogno di lui. Così tante volte avevo desiderato che mi rivolgesse quell'occhiata e finalmente stava accadendo. 
 
Le sue labbra erano rilassate e dunque in contrasto con tutta la sua figura in tensione; parvero attimi infiniti quelli che ci divisero. Poi però la sua bocca pressò leggermente sulla mia, quasi incerto e decisamente timoroso di essere rifiutato. Ma non lo avrei mai fatto, avevo agognato per così tanto tempo il suo tocco.  
 
Le mie mani vagarono liberamente e salirono ai suoi capelli argentei; presi a stringerli, intensificando maggiormente il bacio mentre schiudevo le labbra sulle sue. Da quel momento, il ricordo divenne indelebile nella mia mente.

 
I hate you, I love you,
I hate that I love you
Don't want to 
but I can't put 
nobody else above you
I hate you, I love you,
I hate that I want you
You want her, you need her
And I'll never be her


 
Mi resi conto di amarlo poco tempo dopo il nostro primo bacio. Ero arrabbiata con me stessa perché mi ero fatta abbattere docilmente dai miei sentimenti e odiavo lui perché si era alleato con questi contro di me. Era come se odiassi amarlo, insomma. 
 
Quando tornavo nella mia epoca, cercavo continuamente i suoi lunghissimi capelli marmorei e le sue orecchie canine tra la folla di studenti e ne rimanevo sempre delusa; era una cosa che facevo senza rendermene conto. 
 
Hojo mi gironzolava sempre attorno e mi riempiva di doni per la mia salute alquanto precaria, a detta di mio nonno almeno. Era gentile e per quanto mi sforzassi di non vendere le differenze tra lui e Inuyasha, nessuno era come quest'ultimo. Nessuno era al suo livello. 
 
E mentre il mio cuore si straziava per il mezzodemone cane, lui continuava a sentire bisogno di Kikyo. Ero la reincarnazione della sacerdotessa, ma non sarei mai stata lei e Inuyasha lo sapeva fin troppo bene.

 
All alone I watch you watch her
Like she's the only girl you've ever seen
You don't care you never did
You don't give a damn about me
How is it you never notice
That you are slowly killing me.


 
Guardavo il cielo e le stelle ricambiavano il mio sguardo, la luna quella notte sembrava troppo timorosa di mostrarsi e si rifugiava dietro le nuvole. L'eco della vita nel villaggio rimbombava nelle mie orecchie, ma non mi coinvolgeva e finiva per disperdersi attorno a me.  
 
Avevo preferito allontanarmi dai miei amici per stare un po' da sola con i miei pensieri: Inuyasha che abbracciava Kikyo, il nostro primo bacio, la realizzazione del mio amore nei suoi riguardi. 
 
Ritornavo poi su un punto in particolare: lo sguardo di Inuyasha quando guardava Kikyo era diverso da quello che rivolgeva a me. Era come se lei fosse l'unica ragazza che riuscisse a vedere. 
 
Non gli importava nulla di me in realtà, voleva solo ripristinare la Sfera e poi ognuno sarebbe andato per la sua strada. Tuttavia, io ero troppo presa da lui e non avrei lasciato accadere una cosa del genere, nonostante tutto questo mi stesse lentamente uccidendo.
 
Poggiai i gomiti sulle ginocchia, il viso tra le miei mani, quando sentii un rumore alle mie spalle. Impaurita, strinsi il mio arco e girandomi puntai una freccia verso la direzione in cui avevo sentito provenire il fruscio. Comparve tra gli alberi però Inuyasha. 
 
Piegando il capo di lato, mi lanciò uno sguardo incuriosito. «Qualcuno è nervoso», osservò, avanzando tranquillamente. 
 
Abbassai l'arco, corrugando la fronte. «Non sono nervosa, mi hai spaventato», lo rimproverai debolmente, mentre lo osservavo prendere posto accanto a me. 
 
Inuyasha annusò l'aria, i capelli che gli svolazzavano sul viso. «Il tuo odore dice altro. Che ti prende?», domandò con un sopracciglio alzato. 
 
Chinai la testa e sfuggii al suo sguardo inquisitore, sollevando poi una spalla. «Sai, Inuyasha, ho deciso io di stare con te anche se ben consapevole dei tuoi sentimenti verso Kikyo», a questo punto il suo sguardo divenendo sorpreso. «Tuttavia, non posso fare altro che sentirmi ferita quando mi rendo conto che pure sforzandomi non avrò mai la sua stessa presa sul tuo cuore». 
 
«Kagome», mi richiamò, prendendomi il mento per costringermi a guardarlo negli occhi. «Kikyo farà sempre parte del mio cuore perché è stata la prima persona a cui io mi sia affezionato all'infuori di me stesso e il mio primo amore», quelle parole erano come lame per me. «Eppure,» riprese subito dopo un breve pausa. «Dopo di lei pensavo di non essere più capace di amare, ma tu, Kagome, mi hai fatto ricredere: mi sono innamorato di te».
 
«Ti amo, Inuyasha».
 
«Anche io, Kagome».





 




 
The End. 








Grazie per essere arrivato a leggere fino a questo punto, mi farebbe tantissimo piacere se lasciassi una recensione (negativa o positiva che sia).
  
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